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Autore: Tmoney    15/06/2006    11 recensioni
E' S.Valentino e i nostri eroi stanno decidendo cosa regalare ai propri amati. Bulma si accontenterebbe di una serata focosa, ma Chichi le mette la pulce nell'orecchio...chissà cosa dovrà fare il povero Vegeta...
Fanfic scritta da Tmoney e tradotta da Lefteye
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Questa fanfiction è stata tradotta da Lefteye.
Alcune frasi sono state modificate per renderle meglio in italiano.
***I nomi sono stati sostituiti con personaggi di talk show italiani, tanto per far capire meglio...anche perchè a parte Oprah gli altri non li conoscevo e ho capito dopo a cosa si riferiva!XD

***

Era il giorno di S.Valentino e Bulma era seduta al tavolo della cucina, leggendo il quotidiano mentre beveva una tazza di caffé.
Trunks era appena uscito per andare a scuola e non sarebbe rientrato prima di sera, poichè avrebbe partecipato con Goten al Ballo di S.Valentino organizzato dalla scuola elementare.
I suoi genitori erano fuori a festeggiare da qualche parte la festività insieme, così quel giorno in casa c'erano solo lei e Vegeta.

Vegeta scese di sotto dopo esseresi fatto una doccia e vestito.

"Buon giorno, Vegeta", lo salutà Bulma.

"Sì, sì, sì", grugnì lui e andò verso il frigo per prendersi una bottiglia d'acqua.

"Allora tesoro, vuoi qualcosa di speciale per S.Valentino?"
"Fammi pensare", rispose vegeta. "No, non mi viene in mente niente."

In quel momento qualcuno suonò alla porta. "Chi diavolo sarà?" chiese Vegeta.
"Beh, è S.Valentino" disse Bulma. "Magari è Cupido!"
"Dubito, non mostrerebbe la sua faccia qui di nuovo dopo aver fatto questo match." Vegeta aprì la porta e si trovò davanti Goku, che teneva in mano un piccolo pacchetto regalo.
"Ciao Vegeta" lo salutò allegramente. "Sai, tutto quello che devi fare è uscire fuori, darti un'occhiata in giro e ti accorgerai che è S.Valentino."
"Che cosa vuoi, Kakarot?" sbottò il sayan.
"Vegeta, ho isogno di un favore" rispose Goku. L'altro guerriero continuò a fissarlo in silenzio. "Bulma, ho bisogno di un favore. ho bisogno di un posto dove nascondere il regalo per Chichi."
"Che cos'è, Goku?" chiese Bulma.
"Beh, non è facile da spiegare. Vedi, per noi, non è solo S.Valentino. E' anche il nostro anniversario di matrimonio."
Bulma sorrise e prese dolcemente la mano di Vegeta.
"Oh, Vegeta..."
Vegeta allontanò la sua mano. "E lasciami!"
Goku sorrise supplichevole e piagnucolò: "Lo terresti nascosto per me, per favore?"
Diede a Bulma il pacchettino.
"Certo, lo nasconderò di sopra."
Lo prese in mano, cercando di indovinare cosa fosse. "Cos'è esattamente?"
"Beh...un giornostavo passeggiando per Satan City, pensando a cosa potevo regalare a Chichi, quando all'improvviso mi imbattei in una gara di mangiatori di ali di pollo."
Goku esibì un sorriso smagliante dandosi un colpetto sullo stomaco. "Allora, siccome avevo un certo languorino, ho partecipato alla gara. Beh, ho vinto e il primo premio erano due biglietti per le Hawaii. Oh, per favore, non dirglielo, voglio che sia una sorpresa!"
"Stanne certo." Bulma salì al piano di sopra.
Goku si portò le braccia dietro la testa come suo solito e si rivolse a Vegeta:
"Allora, Vegeta, cosa regalerai a Bulma per S.Valentino? Gioielli?"
"No, farò sesso con lei. Vedi, al contrario di te, non mi imbatto mai in gare di ali di pollo. Così non potrò farle un vero regalo quest'anno. Allora stanotte, salirò quelle scale e mi darò da fare per scuotere il suo mondo." Vegeta annuì orgoglioso. "Penso che le piacerà."
Goku sorrise divertito: "Wow Vegeta, è bello sapere che tra voi due c'è ancora quel pizzico di magia dopo tutto questo tempo."
"Kakarot, se fosse magico, lo potrei fare dal salotto guardando la tv."

Più tardi quello stesso giorno, Bulma si trovava in cucina a preparare un panino. Suonarono di nuovo alla porta; era Chichi. "Ciao, entra!"
"Ciao Bulma. Ho aspettato che Goku uscisse di casa. Ho bisogno del tuo aiuto. Cosa posso regalargli per il nostro anniversario?"
"Beh, non prendergli due biglietti per le Hawaii" si lasciò sfuggire Bulma. "E' quello che ha preso lui per te. E' una sorpresa. Era."
"Mi ha preso due biglietti per le Hawaii??" chiese Chichi sorpresa, ma un po' arrabbiata. "Dannazione! Mi dà così fastidio che sia riuscito a farmi il regalo perfetto. Ora devo trovare per lui qualcosa di veramente straordinario."
Battè un pugno sul tavolo, si sedette e incrociò le braccia sul petto. "Che bambinone! Lo odio!"
"Mariti: sono insopportabili, ma non riusciremo a stare senza di loro!"
"Sì beh, ma devo ancora trovare un regalo da fargli, qualcosa di speciale" continuò Chichi, aggiungendo:
"Qualcosa di personale e romantico. Qualcosa che simbolizzi l'intensità del nostro amore."
Bulma schioccò le dita, illuminata da un'idea: "Puoi saltare fuori da una torta vestita solo di lingerie sexy!"
"Sì! E' geniale! Ma dove trovo un posto dove possono mettermi dentro una torta?"
"Da "Torte di A.Poppin"" rispose Bulma porgendole un volantino pubblicitario. "Chiedi di Rico. Questo è il loro numero. Ma quando paghi, fatti fare uno stampino sulla mia carta. Ancora due punti e avrò una torta in regalo!"
"Lo farò. Ho un'idea!" esclamò Chichi. "Sulla torta posso farci scrivere: Prendimi, sono tua!" Chichi sorrise. "A Goku piacerà tantissimo. E poi, può mangiarsi tutta la torta!"
Le due donne ridacchiarono quando Chichi diede una pacchetta sul sedere a Bulma in segno di ringraziamento:
"Grazie Bulma. E tu sai cosa ti regalerà Vegeta?"
"Faremo sesso."
Chichi stava per dire qualcosa ma Bulma la fermò:
"Lo so, lo so. Non è il regalo più stravagante che si possa ricevere. Ma lui mi ha detto che non riesce a trovare nulla per qualcuno che ha praticamente tutto. Del resto, io sono una delle persone più benestanti del pianeta."
Chichi annuì divertita.
"E' quasi come se la tua luna di miele non fosse ancora finita." Si allungò sulla sedia. "Ma finchè lui ti dice che ti ama, tutto il resto non conta."
"A dire la viertà, lui al massimo dice "qui, prendetevene cura " rivelò Bulma. "Oh, ma conosci Vegeta. Ha difficoltà nel dire certe cose come "ti amo", "grazie", e "fai attenzione o andiamo a sbattere contro quell'autobus."
"Oh, non ci credo!" esclamò chichi sconvolta. "Siete sposati da così tanto e avete avuto un figlio insieme, e lui non riesce nemmeno a dire che ti ama??"
Chichi incrociò le braccia. "L'ho sentito dire "amo combattere", "amo il wasabi", e "amerei che te ne andassi al diavolo fuori qui, Chichi". Dunque non è estraneo alla parola "amore"."
"Oh, non importa Chichi. Io so che mi ama. Solo...non lo dice." Bulma fissò la sua amica. "Non puoi biasimarlo. Per la maggior parte della sua vita è stato sotto il potere di Freezer, quindi non c'è da stupirsi se si trova a disagio a dire certe cose" affermò convinta. "Sarebbe bello sentirglielo dire almeno una volta. Ma non è un problema."
Più tardi, Chichi se n'era andata e Vegeta era ritornato dal suo allenamento giornaliero.
"Oddio, che giornata ho avuto. Tutta colpa tua e del tuo vecchio. Quei nuovi sistemi di sicurezza sono meno resitenti del modello precedente."
Si diresse verso il divano. "Sono durati 5 minuti prima di esplodere." Si sedette sul divano. "Beh, a che ora è pronta la cena?"
"Presto, tesoro" rispose Bulma avvicinandosi a lui. "Comunque, Vegeta, ti amo."
"Sì, sì, sì...Senti Bulma, lo so che sei ansiosa per il tuo regalo di S.Valentino. Ora, ecco il piano: aspetteremo fino alle 10, quando sarà finito "Sport Sanguinolenti"
"Sai, quest'anno speravo in qualcosa di diverso..." disse Bulma sorridendo timidamente.
Lui scosse la testa. "Niente da fare, Bulma. Preferisco tenermi i calzetti addosso."
"No, Vegeta. Invece di fare sesso, voglio che tu mi dica che mi ami."
Un lungo silenzio seguì prima che Vegeta parlasse ancora:
"E se mi togliessi i calzetti?"
"Sono seria, Vegeta. Voglio sentirtelo dire!"
"Sì, va bene. Beh ascolta Bulma...vado di sopra a farmi una doccia."
Salì di sopra, lasciando Bulma da sola in salotto.
Vegeta scese di sotto qualche minuto più tardi, indossando un completo scuro.
"Beh, non ha alcun senso tentare di evitare l'inevitabile. Facciamolo."
Lei gli si avvicinò.
"Voglio sentirlo, Vegeta. Voglio sentirti dire "ti amo"."
Vegeta incrociò le braccia:
"Non chiedermelo più! Ok, Bulma, so che questa cosa non ti è venuta in mente da sola. Da dove salta fuori? Maria DeFilippi? Costanzo? La Venier?***"
"Chichi."
"Oh, fantastico, l'unica su cui non puoi cambiare canale!" grugnì Vegeta innervosito. Tornò nuoamente a sedersi sul divano.
Bulma si sedette vicino a lui:
"Vegeta, Goku e Chichi se lo dicono, si dimostrano il proprio amore l'un l'altro. Sai cosa regalerà Chichi a Goku quest'anno?"
Vegeta si strinse nelle spalle in senso di diniego e azzardò: "Se ne andrà per sempre?"
"No" rispose Bulma scuotendo la testa. "Farà spedire a casa loro una torta da "Torte di A.Poppin", con la quale farà una sorpresa a Goku infilandocisi dentro vestita solo di lingerie."
"Grazie mille Bulma. Probabilmente non mangerò mai più una torta!"
"Beh, se lei è disposta a fare tutto questo per Goku, il minimo che tu possa fare è dirmi che mi ami."
Vegeta scosse la testa, imperterrito.
"Non lo faremo finchè non me lo avrai detto."
Vegeta la guardò ferito:
"Oh! Non togliermi il sesso ti prego Bulma, oh no. Beh, immagino che mi rilasserò e mi divertirò in altro modo allora."
Le afferrò la vita e la circondò con le braccia:
"Avanti Bulma. Qual è il problema? Semplicemente non mi piace dirlo...è nauseante!"
"Beh, per me non è nauseante. Ti amo."
"Sì, sì, sì."
Bulma allora divenne seria. "Sarò di sopra quando sarai pronto."
Detto questo, si alzò dal divano e andò nella loro stanza. Vegeta rimase seduto per un momento a pensare.
"E' il momento di farla pagare a qualcuno" disse alzandosi dal divano. Andò a prendere il telefono e cercò il volantino pubblicitario del negozio che Bulma aveva consigliato a Chichi di chiamare. Gardò il foglietto e digitò il numero:
"Sì pronto...chiamo per la torta ordinata da Chichi Son...sì sono il marito...c'è un cambiamento di programma. Invece dell'indirizzo che avete voi...ha una penna?" disse con un sorriso malefico sulle labbra.

Un paio di ore più tardi, Bulma si stava pettinando davanti allo specchio. Vegeta entrò nella stanza comportandosi con nonchalance.
Osservò Bulma mentre si pettinava.
"Allora, come va?"
Bulma invece lo ignorò completamente, il che fece innervosire Vegeta.
"Oh andiamo Bulma, non ho bisogno di dirlo, non è necessario. Non ti ho mai tradita. Senza contare il fatto che ero presente quando Trunks è nato e ti sono stato vicino durante la gravidanza. Non significa niente?"
"No Vegeta" rispose Bulma riponendo la spazzola e alzandosi dalla sedia. "Voglio sentirtelo dire."
"Perchè?" chiese Vegeta.
"Perchè è carino da sentire" disse Bulma. "Ora vado io per prima...ti amo."
Vegeta stava cercando di trovare le parole adatte ma quello che invece ne usci fu: "Bulma questo mi fa veramente venire la nausea."
"Bene allora, ti sentirai meglio quando sarai uscito da qui."
"Io..." iniziò Vegeta. "Io devo andare in bagno." Con questo, Vegeta lasciò la camera.
Dieci minuti dopo, Bulma era seduta a letto, aspettando che Vegeta ritornasse. "Non fingere di avere mal di stomaco, Vegeta, con me non funziona. Ora vieni fuori dal bagno e dillo." Si voltò verso la porta del bagno e attese. "Beh? Vieni fuori o no?"
Lentamente, Vegeta aprì la porta e uscì.
"Va bene Bulma quand'è troppo è troppo." Iniziò a camminare avanti e indietro. "Ma prima di continuare, vorrei dirti che ti odio per questo."
Continuò a camminare avanti e indietro per la stanza. "Non voglio farlo, non mi piace. Il mio stomaco è sottosopra e mi sudano le mani."
Puntò lo sguardo verso lei.
"E se credi di ottenere qualcosa dopo questo, ti sbagli di grosso."
Si sedette vicino a lei.
"Naturalmente, se avessi un cervello sotto quella massa di capelli blu, saprestio come mi sento. Ma se vuoi sentirtelo dire, bene! Lo farò per te. E' il tuo dannatissimo regalo per S.Valentino...allora andiamo."
Prese un profondo respiro e voltò la testa per guardarla negli occhi. Sapeva che doveva essere convincente mentre lo diceva, così adottò uno sguardò dolce e accarezzò la sua guancia.

"Ti amo."

Bulma sorrise sentendo quelle parole uscire dalla bocca del marito; strinse le braccia intorno al suo collo e lo abbracciò:
"Oh Vegeta!" sospirò.
Vegeta ridacchiò e ricambiò l'abbraccio.
Lei lasciò la presa, sempre continuando a sorridere. "Non eri costretto a dirlo."
Lo abbracciò nuovamente, senza accorgersi dell'espressione scioccata del marito per una frazione di secondo prima che sbuffasse.

"Spero solo che Chichi e Goku si stiano divertendo come noi adesso" disse Bulma.
"Non saprei Goku ma hem..." Le labbra di Vegeta si allargarono lentamente in un sorriso malizioso. "...scometto che lei passerà la notte migliore della sua vita."

Altrove, la torta in cui Chichi si era nascosta stava per essere consegnata. Solo...non alla casa dei Son, ma alla Kame House, dove quella sera c'erano solo il Maestra Muten e Oolong.

FINE.

Nd Lefteye: ho dato l'indirizzo della pagina all'autrice, quindi se volete potete lasciare le recensioni in inglese, così le capisce.

  
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