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Autore: Cassandra    08/10/2011    2 recensioni
Un diverso finale per il terzo episodio della seconda serie (quando Morgana scopre il proprio potere) che diventa indispensabile per il proseguimento della storia.
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Morgana | Coppie: Merlino/Morgana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione
- Questa storia fa parte della serie 'What if ...'
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Morgana: Rivelazioni

 

Un diverso finale per il terzo episodio della seconda serie (quando Morgana scopre il proprio potere) che diventa indispensabile per il proseguimento della storia. Nella tempistica modificata delle mie fic, il racconto si pone fra Il morso e l'episodio in cui Artù sostituisce Merlino con Cedric (non ancora avvenuto).

Il calice avvelenato seguirà tutti questi episodi.

Da notare che il personaggio della serva Ginevra è stato totalmente cancellato.

 

Ringrazio per le loro recensioni a 'Il morso' :

 

  • Eli Pazzoide

  • Lucia La Misteriosa

  • Valux

  • Lady Niniane

 

Il tuo sguardo è fisso sul soffitto di una camera che ancora non conosci, diversa da quella a cui tu stessa hai dato fuoco inconsapevolmente. Sembrano trascorsi anni da quei momenti di terrore eppure, la tua mente ti ricorda che si è trattato solo di una manciata di giorni in cui tutto il tuo mondo è andato in frantumi.

Ti avvicini allo specchio e studi la tua immagine. La nobildonna che ti osserva dalla superficie è fasciata in un abito di seta riccamente lavorato mentre, il pallido ovale del viso è incorniciato da una lunga chioma corvina e gli occhi appaiono lucenti come smeraldi: Lady Morgana, la pupilla del re.

Ti chiedi se quella nello specchio sei davvero tu o piuttosto si tratti di una maschera … un inganno in cui tu stessa hai creduto fino a pochi giorni prima. L'incontro con i druidi ha portato le risposte che cercavi e la consapevolezza di ciò che sei … una strega.

Nel silenzio della stanza senti il tuo cuore rimbombare e ti chiedi se hai davvero fatto bene a ordinare alla tua ancella di lasciarti sola. Sei stata innaturalmente brusca con lei ed il suo sguardo impaurito ti ha ferito. Ti è stato insegnato che i sentimenti di una serva non contano nulla eppure, dopo tanti anni di convivenza, Maude è diventata quasi una sorella.

Vorresti confidarti con lei ma temi non reagirebbe bene alla notizia che la sua padrona è una strega. Cresciuta alla corte di Uther, Maude crede a tutte le falsità che raccontano sulle perverse donne che hanno venduto la propria anima al diavolo e si nutrono della carne di neonati innocenti. Probabilmente ti tradirebbe immediatamente con quello che, nella sua mente suggestionabile, sarebbe l'ultima speranza di salvarti dalla perdizione eterna.

Ti chiedi cosa direbbe Uther davanti alla tua vera natura. Probabilmente ti farebbe giustiziare senza nemmeno permetterti di spiegare, con buona pace dei suoi presunti sentimenti paterni nei tuoi confronti. Forse Artù ti difenderebbe, ma il disprezzo nella sua voce quando ha confermato il tuo rapimento da parte dei druidi ti porta a dubitarne.

Per un attimo accarezzi il sogno di fuggire e tornare da loro eppure, anche se li ritrovassi, dubiti che ti accoglierebbero … non dopo essere stati quasi massacrati dai soldati di Camelot.

Sei sola.

Prima che possa impedirlo, un singhiozzo nasce nella tua gola e tu non puoi fare altro che gettarti sul letto lasciando libero sfogo ad un pianto liberatorio. Impieghi qualche secondo a renderti conto del lieve bussare.

Asciughi rapidamente gli occhi e cerchi di apparire calma, appellandoti all'ultimo briciolo di orgoglio che ti rimane. Non vuoi che qualcuno veda la tua disperazione e l'attribuisca al tuo presunto rapimento.

Apri la porta lentamente, convinta di trovarti davanti un Artù impegnato nell'improbabile ruolo di fratello premuroso, ma quello che vedi è Merlino.

Mia signora” ti saluta mentre lo inviti a entrare.

Nonostante quanto accaduto e la consapevolezza di quello che sei, Merlino appare tranquillo.

Per un attimo temi che voglia usare le informazioni su di te per ricattarti ma, prima ancora di formulare questo pensiero, ti rendi conto della sua assurdità. Merlino è la persona che ha rischiato maggiormente in questo frangente, prima nell'indicarti la strada e in seguito, per avvisarvi dell'imminente attacco.

Ancora una volta ti chiedi come possa conoscere i druidi e, soprattutto, perché questi gli abbiano obbedito senza esitare a un semplice servo … l'irriverente ed impacciato 'cagnolino di Artù', come malignamente è stato etichettato da quasi tutti i cavalieri.

Per un attimo lo osservi in silenzio, un vago imbarazzo pervade l'aria mentre, forse per la prima volta ti rendi conto del cambiamento avvenuto durante gli ultimi mesi. Troppo impegnata a fronteggiare i tuoi incubi, non ti eri accorta della nuova postura, di come avesse smesso di inciampare nei propri piedi e del suo sguardo.

Merlino ora ti guarda direttamente negli occhi come un tuo pari, un'infrazione gravissima per un servo, ma che stranemente non ti disturba.

Volevo sapere come state” la sua voce e bassa eppure, chiara e decisa. Non c'è arroganza come in quella dei boriosi cavalieri che ti corteggiano, ma la sicurezza di un giovane uomo consapevole delle sue capacità … ma quali capacità?

Sto bene” rispondi titubante mentre la tua mente sta cercando freneticamente una risposta. Improvvisamente ti pare di fronteggiare un perfetto sconosciuto di cui, tuo malgrado, vuoi fidarti.

State bene, realmente?” chiede alzando lievemente il sopracciglio destro, un movimento che non gli avevi mai visto fare che denota il suo scetticismo.

No” ammetti mordendoti il labbro “Mi sento fuori posto e quello che ci siamo detti nel bosco ...” Merlino ti interrompe con decisione.

Non lo dirò mai a nessuno” ti rassicura e poi tace nuovamente.

Per un attimo ritrovi il vecchio Merlino, dolce e impacciato. Sembra indeciso su come continuare ma poi, come recuperando la propria determinazione continua:

Non siete sola, Morgana”.

Lo osservi mentre Merlino allunga il braccio verso la toielette e la spazzola, posata su questo, vola dolcemente nella sua mano. Ti porge l'oggetto che prendi sconvolta mentre lui, uscendo, mormora nuovamente “Non sei sola”.

   
 
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