Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: kazuha89    08/10/2011    2 recensioni
un fiore di pesco. due bambini. un amore sbocciato in tenera età, sopravvissuto intatto e segreto per tredici anni . ma ora heiji deve tirare fuori dal cassetto quel segreto amore.kazuha è in pericolo, e solo lui ran e conan possono aiutarla. e shinichi? chi può dirlo? una corsa contro il tempo, un amore non corrisposto, una promessa dimenticata daranno filo da torcere a ran, conan e heiji, nel tentativo di salvare la loro amica. riusciranno a evitare che kazuha vada incontro a un crudele destino? e heiji andrà incontro al suo, di destino?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Da che ho memoria, dormire non era mai stato un problema per me. sassi, spuntoni di montagna, il materasso del re o un prato fiorito per me non avevano differenza davanti al sonno: io dormivo ovunque. E bene , per giunta! mai capitato di svegliarmi per ben 35 volte in una sola notte..beh mai capitato tranne quella volta...
Sembravo un giocattolo a molla. Su e giù per controllare la sveglia, senza nemmeno una briciola di sonno che fosse una! tutta la notte sveglio, in preda ad un ansia inaudita. Alle prime luci dell'alba, ero distrutto...
Shinichi fu di parola: appena spuntato il sole, lo vidi sgusciare fuori dal suo futon, e ancora in pigiama infilare dei vestiti grandi in un borsone e scivolare giù in strada, leggero come un gatto. Dalla finestra lo vidi infilarsi in un vicoletto dietro al Poirot. Eravamo d'accordo che avrebbe preso un treno per Osaka da solo. Poi verso mezzogiorno, avrebbe preso il farmaco: non potevamo rischiare di buttare delle ore preziose per farlo solo viaggiare con noi su un treno. Ogni secondo era oro...sa dio quanto ci sarebbe voluto a far ragionare quello schifoso francese depravato...
Ran però la mattina si prese un mezzo infarto quando vide il lettino di Conan vuoto..ops, dettaglio non calcolato...
"Ah..tranquilla, è uscito presto, ma mi aveva avvisato. Quel ragazzetto sveglio..come diamine si chiama..ah mitzuiko! si lui ha detto a Conan che aveva un giochetto nuovo per il PC. Conan appena saputo, ha preso la porta senza pensarci su, dicendo che tanto non aveva voglia di vedere dal vivo quel mostriciattolo di belmount jr".
"Ma..almeno dirmelo! ha ragione sonoko..qua regna un po’ troppa anarchia.." sbuffò Ran adirata.
Uff, meno male, bevuta anche questa. Ormai ne ho fatto un secondo lavoro inventare scuse sull'argomento "shinichi - Conan"...
Due saluti veloci, un po’ di lagne dal vecchio zio per via dell'orario e finalmente alle nove eccoci tutti quanti sul treno per Osaka.
Personalmente riuscivo a mantenere un decoroso autocontrollo, camuffato da broncio mattutino anche se dentro ero nervoso da matti, ma kazuha per me non aveva segreti. Anche se come me non traspariva emozioni mentre con Ran ripassavano bene le loro parti, nei suoi occhi verdi, la bella luce serena che vi era sempre sembrava opacizzata da qualcosa, come un velo. Aveva paura, a me non lo poteva negare...
Oh dio ti prego, fai filare tutto liscio...
E a formulare simili concetti, camuffare il mio tormento era meno facile. Se fosse filato tutto liscio, se i francesini fossero tornati in patria, avrei dovuto dire a kazuha quello che provavo per lei...mm, al solo pensiero mi si annodava l'intestino...beh ma shinichi sarebbe rimasto li, quindi...non me fregava niente se sembrava mi servisse la balia, se shinichi mi avesse mollato anche solo per un secondo, lo avrei fatto a julienne!!
Il viaggio parve durare meno del solito, tanta l'adrenalina che circolava. Di nascosto avevo mandato un sms a shinichi a pochi minuti dal nostro arrivo, per sapere se era andato tutto bene..non mi piaceva si trasformasse da solo come un cane, per di più in una città sconosciuta..se poi stava male?
Ma pareva essere tutto in regola, perché aveva risposto che stava bene..
Si, dopo averlo visto, avrei detto io se stava bene o no...
Arrivati in stazione, lui però era la. Indossava una bella camicia a maniche corte color panna, un gilet nero, pantaloni caffè bruciato e scarpe in tinta, con una bella cravattina cappuccino come la cintura: bel figurino!
Io scesi per primo, e ad occhio di lince lo individuai subito.
Dio...ce l'avevo sempre attorno con le sembianze di Conan, però ad averlo davanti originale, mi sussultava sempre un po’ qualcosa dentro. Non era lo stesso con Conan, era come se fossero due persone per me, anche se non era cosi. Anche a me che sapevo dov'era e potevo parlarci, mancava la faccia di shinichi Kudo davanti...
Quasi avevo voglia di saltargli addosso e strizzarlo per bene...il mio caro vecchio Kudo.
Ran scese dietro di me. La avvertì tremare contro la mia schiena mentre lo scorgeva tra la folla...
"shi..shinichi.." mormorò.
Fece per spiccare la corsa, luminosa di gioia, ma lui fece un cenno e denegò. Lei frenò di colpo.
Lui si fece avanti. Dio, che sensazione dava, vedermelo lì di fronte.
"Ciao, heiji, ne è passata acqua sotto i ponti, eh?"
Lo guardai confuso. l'avevo visto tre ore prima, cosa..
Poi realizzai..beh dopo che shinichi mi fulminò, realizzai.
Non ci vedevamo mai per la cronaca: io a Tokyo non ero mai riuscito a trovarlo, le volte che ero sceso...ops, secondo errorino.
Bene, avevo giusto voglia di un bel abbraccione strappalacrime.
"Ciao Kudo, finalmente".
Ci abbracciammo. Quello che la gente potrebbe pensare di una cosa simile francamente non aveva la minima importanza: shinichi era importante per me, era il mio migliore amico, mio fratello di spirito. Avrei morso le chiappe a satana se solo avessi potuto riaverlo indietro per sempre. Sognavo spesso il nostro futuro, spalla contro spalla, a combattere il crimine. Noi, i migliori detective del Giappone, con la nostra agenzia investigativa. Non avremmo avuto rivali...
Lo guardai. Mai gli avrei detto quanto gli volevo bene, ma sapevo in cuor mio che mi conosceva abbastanza da leggermelo in faccia, perché sorrise, e in quel sorriso lessi il suo ricambio.
poi si voltò verso ran:
"Non possiamo, qui, almeno non prima di kazuha, e non con troppo trasporto. Se la gente mi vede abbracciare te prima di lei e più affettuosamente di lei, penseranno che sono un farfallone, no?"
"Oddio, è vero..hai ragione, scusa".
Shinichi annui comprensivo, ma io sapevo che moriva al pensiero di non poter prenderla tra le braccia li dove stava. L'abbraccio da bambino non gli dava quello che gli avrebbe dato l'abbraccio da ragazzo.
Poi si voltò verso kazuha. Sorrise.
"Beh ciao fidanzatina" disse lezioso.
Lei divenne viola. Insomma, un minimo di buona recitazione! di questo passo, anche un bambino avrebbe capito che era una farsa.
"Ah..ciao shinichi..."
Lui si fece avanti..e lei indietro...
… andiamo bene
"Non scappare, che fai?" chiese lui, un po’ esasperato.
"Ah..scusami..è che io..io non ti avevo mai visto cosi da..."
lui le tappò la bocca, prontamente
"sch! non puoi dire che non mi hai praticamente mai visto, sei la mia ragazza, no? mandi tutto all'aria!"
Bravo, con kazuha a volte ci voleva polso per farla partire...
Lei annui.
"Scusa" bofonchio da sotto la mano di shinichi.
Lui annui, e apri le braccia.
"Credibile, adesso" sibilò tra i denti.
Lei prese un bel respiro, poi assunse uno sguardo deciso. Oh per l'amor di dio, deve abbracciare shinichi o andare a fare le crociate in terra santa?
Poi si lasciò andare. Ed eccola gettarsi tra le braccia di shinichi, che magistralmente la prese tra le sue facendola mulinare. bravi, bella interpretazione...
Nervoso..e perché? perché ad un tratto ero irritato? fingevano, lo sapevo...eppure...
"ok piantatela adesso, non c'è nessuno, si spreca il tempo a fingere per nessuno!"
Staccai kazuha dalle braccia di shinichi...
Lui mi guardò divertito.
"Oh per l'amor di dio, sto recitando, vecchio mio, inguaina la spada" ridacchiò
Le ragazze risero...comico da cabaret mancato che non è altro...
Guardai Ran. Lo fissava sognante. Mi buttai un occhiata attorno.
"Piuttosto Jerry Lewis con gli occhi  mandorla..saluta Ran come dio comanda, ora che non c'è pubblico, muoviti!"
Lui smise di ridere e guardò Ran. Le si avvicinò piano. Lei divenne rosea in viso.
"Ciao, piccola" mormorò lui
Due perle d'argento apparvero agli angoli degli occhi di lei. Ma rimase calma. Le si appoggiò contro, e lui la strinse, le dita affondate nei suoi capelli.
il loro era stato un abbraccio breve e non concitato come la scenetta con kazuha, e ad un occhio poco accorto sarebbe sembrato più romantico il primo, ma non per chi era li vicino come me e kazuha e conosceva la situazione e chi ne era coinvolto. I pochi secondi in cui ran rimase tra le braccia si shinichi, lo strinse con tanto ardore che pensai sarebbe schizzato via. Lui poi le era avvinto attorno come l'edera. Sembrava le stesse succhiando l'essenza da quanto stretta la teneva. C'erano mesi di lontananza dolorosa finalmente finita in quell'abbraccio, momenti di totale sconforto colmati in quella stretta. C'era tutta la loro passione in quei pochi secondi. A kazuha nacque un lacrimuccia a guardarli. A me venne solo uno dei miei odiosi attacchi di raffreddore da fieno... che strazio...
"Oddio... non lo possiamo fare, è da barbari!" belò kazuha commossa. "Stai con lei, tieni lei, io.."
"Calma, calma, calma" disse shinichi, la voce roca.
Si allontanò da ran.
"Ascoltami, tu ne hai più bisogno di lei adesso, no? non preoccuparti, ok?"
"Si ma tu non puoi mai stare con le, e adesso che puoi devi stare con me..no, io mi sento in colpa.."
"Vuoi sposare il francese, kazuha?" chiese lui allora, un po’ di rabbia nella voce.
Lei sussultò. "No, certo che no.."
"E allora ti servo io! dopo che tutta questa storia sarà finita, mi rifarò del tempo perduto con Ran, lo prometto, mi farò perdonare. Però adesso niente storie ok? devi essere credibile, o sei spacciata. Per 24 ore Ran non esiste, ok? io appartengo a te, sono l’amore della tua vita e devi pure sembrarne convinta, o salterà tutto. Non devi spingermi da Ran, ma devi tirarmi da te. Devi starmi appiccicata, comportarti da fidanzatina persa, ok? non deve nascere nessun dubbio. Conosco belmount di fama. Quello scova i bugiardi come un cane da tartufi. Se nutre il minimo dubbio, ti torchierà parecchio, e noi non vogliamo ci spinga a fare cose che realmente non vogliamo fare, giusto?"
kazuha sbiancò.
"Perché..che cosa ci farebbe fare?"
 "Non lo so, immagino ci obbligherebbe a provargli che facciamo sul serio..”
"NO! stammi a sentire, io con te non voglio fare nulla, bada di non offenderti. Noi facciamo solo finta, niente che vada oltre.."
Shinichi prese a fare avanti e indietro, meditabondo...
"No, non è possibile" disse dopo un po’. "Non puoi fare cosi, sei palese come il cappello sulla testa di heiji, cosi...mm".
Poi di sana pianta, avanzò verso kazuha e si chinò verso di lei.. e per poco non finì decapitato.
Shinichi ringhiò adirato.
"Mi spieghi come faccio a farti da fidanzato innamorato, se appena cerco di baciarti, tu mi ghigliottini?!"
"Non mi devi baciare, scemo!" rimbeccò lei.
Shinichi si portò una mano al viso.
"E come pretendi che quello si beva tutto, se ci comportiamo da puritani, eh? se fosse veramente un anno che non mi vedi, e fossimo realmente innamorati l'uno dell'altra, a stento riuscirei a starti lontano, no? ma se tu appena ti sfioro, cerchi di mutilarmi, è difficile, bella mia.."
Io guardai Ran, e non mi stupì di trovarla decisamente in imbarazzo. Un bel birbantello shinichi...le ci vorrà lo spray anti orsi una volta che sarà tornato in pianta stabile, per tenerlo buono...
Kazuha prese fiato.
"Ok, va bene, cercherò di controllarmi. Ma bada a non fare il furbo.."
Shinichi si stizzì.
"Io sono un gentiluomo, non mi permetterei mai. Ma se belmount dovesse provocare, spiacente ma non gli darò spunti di dubbio.."
ah...no, aspetta un secondo...
"No, scusa un secondo, che vuoi dire?" sentenziai, irritato.
Shinichi si voltò verso di me.
"Manchi solo tu a fare storie. Vuoi che kazuha rimanga qua? lasciami lavorare.."
"No, un piffero ti lascio lavorare! a questo punto sennò via la faina, avanti la volpe!" replicai. Perché a un tratto tutti dovevano volere kazuha? che era preso, al mondo?
Shinichi mi guardò confuso. Poi sbuffò esasperato.
"Ma guarda che razza di..quello la fa sul serio, io faccio finta, ebete! ma tu guarda, fare paragoni tra me e quello..."
Ero ufficialmente frastornato, ma non replicai oltre. Shinichi aveva ragione. Pur di levare kazuha dalle grinfie di quel condor cannibale, si doveva giocare il tutto per tutto...anche se mi risultò molto più difficile del previsto...
Per tutto il pomeriggio, shinichi torchiò kazuha perché si abituasse a lui. Esigeva la perfezione, e non gli davo torto, però non potevo reprimere l'impulso di staccargli la testa ogni tanto..specie quando la toccava...
Arrivata la sera, il ghiaccio era rotto. Kazuha era riuscita a trovare naturale quasi tutte le scene provate con shinichi: se lui le prendeva la mano, lei non scappava. Se lui le metteva un braccio attorno al collo, lei non sussultava più. Se lui le carezzava le spalle o la schiena, lei non cercava più di fargli la mossa del cobra...
Per quanto riguardava i baci, eravamo scesi ad un compromesso (shinichi aveva rischiato la mascella un po’ troppe volte per evitarlo...)
Niente se non in casi estremi, ovvero solo nelle emergenze.
Fu un pomeriggio estenuante, e i miei nervi furono messi a dura prova, e a giudicare dal calorino di fiamma che proveniva da lei, nemmeno Ran era molto entusiasta di quella sceneggiata, alla fine...
"Ok, ci siamo" dissi davanti al portone di casa. "Il mollusco e prole sono già qua. Ok, tutti pronti?"
Entrammo nei personaggi. Io e Ran giocavamo un ruolo marginale: gli amici, che però interiormente pregano di non perdere il controllo e di finire in massacro..
kazuha e shinichi si misero in posizione. Lui avvolse un braccio attorno alla vita di lei, e lei la testa contro la sua spalla. Perfetto..odioso ma perfetto...
Vidi mia madre stendere il bucato in terrazza. Ok, esperimento campione.
"Mamma, sono io!" chiamai.
Mamma si affacciò al balcone
"Heiji, amore, sei tu? sei già tornato?"
Avvertì il nervosismo nel tono di mia madre.
"Si, abbiamo risolto quel casino a Tokyo. Tutto ok adesso".
"oh heiji, tesoro, grazie a dio, ero cosi in pe... perché quel ragazzo abbraccia la mia bambina, heiji?"
No! mamma taci, maledizione!
...ok, si va in scena!
"Come perché? ma lo sai no? shinichi è il ragazzo di kazuha, te lo avevo anche detto!" le risposi.
Passammo il rodaggio. Mia madre credé  alla nostra recita...tanto che dallo shock per poco non cadde dal balcone..
 Bene, eravamo pronti. E adesso..belmount!
Non mi ero mai sentito cosi a disagio in vita mia. E mai avevo avuto tanta voglia di scoppiare a ridere contemporaneamente.
Mamma sembrava in procinto di prendere shinichi e tramutarlo in Tempura, toyama dal canto suo mi stupivo che non gli avesse già infilato la pistola in gola e belmount lo fissava come se fosse un cumulo di spazzatura viscida e putrida distribuito nel suo letto...non c'era una bella atmosfera per shinichi...a parte mio padre, che lo guardava come al solito...serio.
Io e Ran ci eravamo messi da una parte, un po’ tesi dalla situazione. Ci eravamo esclusi di proposito per evitare rogne o malintesi.
Shinichi era seduto in quello che generalmente era il mio posto a tavola, e kazuha gli stava accanto, tenendogli la mano. Ci si poteva friggere una frittata da quanto erano sudate, quelle mani giunte..
I miei e toyama accerchiavano la coppia: mia madre stava appollaiata contro lo schienale della sedia di shinichi, scrutando la scena dall'alto come un avvoltoio. Toyama sedeva accanto alla figlia, lo sguardo da serial killer...papa fumava vicino al lavandino...un minimo di interesse, papa? no, eh? va beh...
Quanto a belmount...era in fase scanner.
Fissava la giovane "coppia" come un cobra in procinto di attaccare, lo sguardo fisso, immobile. Sedeva giusto di fronte a loro, proteso sul tavolo. Suo figlio, invece, sedeva al suo fianco, e osservava Ran seduta accanto a me in veranda, con sguardo languido...creatura disgustosa...
"mm" grugnì ad un tratto belmount, facendo sussultare tutti.
"Papà, se lei non può, voglio l'altra bambolina coi capelli lunghi..." biascicò belmount jr.
"Chiudi la bocca, Hector! avrai quella che ti è stata promessa. Punto!" ruggì belmount.
"Si ma mi piace pure quell'altra...sembra più morbida.." mormorò belmount jr con aria famelica in direzione di Ran.
La mascella di shinichi si contrasse appena, ma rimase calmo...
Ran mi si fece vicina, con aria allarmata.
belmount mi osservò confuso.
"Ah è tua? ok niente.." disse con un ghigno.
Io lo guardai schifato, e cinsi Ran con un braccio. Per carità divina... qualcuno lo faccia tornare a casa sua!
"In quanto a te, toyama.." grugni belmount rivolto al capitano. "Immagino tu non abbia capito bene la situazione...io non sono uno stupido, chiaro? non so chi sia questo spaventapasseri, ma non ti sognare che mi beva che sta con tua figlia. Ho chiesto accuratamente informazione su di lei, prima di inviarti il contratto. Non avrei mai permesso ad Hector di sposare una ragazza di facili costumi..."
Stavolta fu la mia di mascella a contrarsi, ma la mia di pazienza non era tanta come quella di shinichi..fortuna che Ran mi tenne ben stretto.
"Calmati.." mi soffiò in un orecchio.
"Facili costumi?" ringhiò toyama. "chi è di facili costumi? guarda che ti avverto, belmount.."
"Buono, buono, lei non è quel tipo di donna, lo so: cintura nera, eccellente studentessa, niente macchio sulla fedina penale.."
"Ha 18 anni!" ruggì toyama, furibondo.
"Ed è una santa, buon per te" rimbeccò belmount, soddisfatto.
Toyama fumava di collera. Mio padre gli si accostò e gli mise una mano sulla spalla..oh era ora che ti rendessi partecipe...
"Il mio heiji vuole bene a kazuha.." disse, placido.
Eccolo la, lo sapevo..ora manda tutto a rotoli..
"E’ cosi sconvolgente che le abbia trovato lui un fidanzato? per me no, francamente.."
Un momento, fermi tutti...eh?
"Heiji ha sempre in bocca lo stesso nome da un po’ di tempo: Shinichi Kudo.
lo emula e idolatra come nessuno, sono molto legati. Spesso si reca a Tokyo per vederlo, e spesso ha lavorato con lui nella risoluzione di indagini molto complesse. Apprezzo molto shinichi come persona. Ha fatto da mentore a mio figlio, indirizzandolo nelle direzioni giuste. Ho visto progressi notevole nel suo modo di lavorare da quando lo frequenta, e di questo mi compiaccio molto...
Ora, dove sta la stranezza nel fatto che Heiji abbia voluto kazuha, la sua migliore amica storica, legata a una delle persone più importanti della sua vita? io non ci vedo nulla di particolare, anzi, non ne sono affatto stupito, e se fossi te, toyama, ne sarei contento.
Shinichi poi, a voler essere schietti, è piuttosto benestante, quindi tua figlia ha un bel futuro davanti con lui, he he.."
3 minuti. Tace per settimane intere, e poi in tre minuti di parola, se ne esce con simili capolavori. Era fatta. Aveva tirato tutti all'asciutto. Un genio..un vero genio!
belmount lo fissava. Non aveva una goccia di saliva. Mamma era sbalordita. toyama decisamente spiazzato. Hector fissava il lampadario...
"Se davvero era un simile santo, allora perché la ragazza lo ha tenuto rintanato ad Tokyo, e non lo ha mai portato qua, eh?" belò poi belmount, riacquistata la parola.
"l'ha fatto per me!" saltò su Ran.
Shinichi divenne cereo. Calma, uomo, calma...
Ran divenne fulva.
"Io..io non avevo preso bene la cosa, mi ci è voluto un po’. Poi però ho accettato che..beh si cresce prima o poi, e che shinichi aveva preso una strada diversa..dalla mia, ecco.."
Le costava molto parlare cosi. Era una finta, ma sapevo che la sola idea la spaventava a morte.
"Si!" rincarò kazuha "Ran è la mia migliore amica, non volevo farle del male. Lei e shinichi si conoscono da una vita, le era molto affezionata. Lei...lo vedeva ancora come... un bambino. L'idea che avesse la ragazza era... inconcepibile per lei. Loro è come se fossero.. fratelli, in fondo".
Ran si irrigidì appena. Che dolore doveva provare, poverina...
Shinichi se ne stava in silenzio, ma era rigido come una statua...
Che debito avevo, nei loro confronti...
kazuha stava cedendo alle lacrime. Il senso di colpa la stava sopraffacendo, quando magistralmente, shinichi prese il timone. La tirò a se:
"Basta, tesoro, calmati adesso. Ran ha capito, no?" disse, carezzandole il viso e baciandole la fronte, delicato.
Mm..calma Heiji, calma...
belmount osservò Ran, poi Kazuha e Shinichi, poi Ran.
Poi si sedette per bene sulla sedia, e prese una strana espressione...
"Dimmi, bambina.." disse rivolta a kazuha "lo sai che Hector è del cancro?"
E questa? che diavolo c'entrava questa cosa?
kazuha lo guardo attonita.
"Ah..no non lo sapevo..luglio dunque" disse, cercando di sorridere, ma stritolando la mano di shinichi.
"Si, esatto. lo sapevo che ti piace molto questa cosa delle stelline e dell'oroscopo. Tu sei ariete, vero?"
"Ehm..si esatto, aprile. Si, mi piace molto l'artrologia..."
" E il tuo papà?" chiese belmount
"Scorpione, novembre..."
"E la tua amica ran?"
"ottobre, bilancia...ma perché chiede queste cose, adesso?" chiese kazuha, nervosa.
"E invece il tuo amichetto heiji?"
"mm..bilancia come Ran, ma settembre..ma non capisco anco.."
"E shinichi?"
"shinichi? e che ne so, non ne ho..aah!"
Si tappò la bocca con le mani. Io invece mi ci infilai tutta la faccia. Shinichi divenne verde. Ok, ci aveva fregati...
"Strano" disse senza reprimere la soddisfazione. "non sai quando compie gli anni l'amore della tua vita? strano.."
"Io non festeggio il mio compleanno" disse shinichi, calmo.
lo fissai, esterrefatto. Se ne stava la, tranquillo come se fosse pasqua. Che nervi, ragazzi!
belmount lo guardò, stupito.
"Come no?" chiese.
"No. Quasi nessuno sa quando compio gli anni,  a parte i miei, e forse Ran, se se lo ricorda da piccoli..." rispose shinichi assorto, voltandosi verso Ran.
Lei in primis fu spiazzata, poi assunse uno sguardo vago.
"Ah si... mi pare maggio no? ricordo che faceva caldo, ma non da spiaggia" disse.
Shinichi annui.
"Si, il 4 per l’esattezza".
"Ah sei del toro! oh tesoro mio, tu segno di terra e io di fuoco...un legame perfetto!" cinguettò kazuha, accoccolandosi a shinichi. Lui annui, estatico.
Uff...salvati in coroner...
belmount però pareva non aver finito le munizioni...
"Bene, io inizierei ad avere fame. Che ne dici, Kazuha, di cucinare per il tuo promesso sposo?"
Mi aspettavo che kazuha cadesse nel panico, ma stranamente rimase calma. Si voltò versò belmount, con aria di sfida.
"Certamente. Shinichi ama il polpo, quindi farò un po’ di piatti misti a base di polpo. Per te va bene, tesoro mio?" disse rivolta shinichi.
Mach Point!
"Si..perfetto. Tanto non ho mai mangiato nulla fatto da te che non fosse buono, angelo mio". rispose lui, gentile.
tse...non hai mai mangiato niente fatto da lei, punto.
belmount assunse un aria contrariata.
Mia madre però non permise a kazuha di cucinare, con la scusa che nessuno poteva toccare i suoi fornelli...grazie a dio. Mancava solo l’intossicazione di massa.
Con la scusa di sistemare i bagagli, scappammo tutti in camera mia
"oh dio, che stress! shinichi, scusami, ma nona avevo idea di quando fosse il tuo compleanno..beh ovvio, non ti si vede mai!" disse kazuha sprofondando nel mio letto.
shinichi grugni contrariato.
kazuha poi assunse un 'espressione dubbiosa.
"ma..il 4 maggio è il compleanno del piccolo Conan! ahaha che fatalità"
Io e shinichi sussultammo appena...
Ran andò alla finestra. Belmount Jr deambulava per giardino e la vide, ran chiuse le tende.
"Che schifo..continua a fissarmi! se non la pianta, lo faccio nero..."
"Buona, appena avremmo sistemato la faccenda, lo legheremo a un palo e ne farai quello che credi, promesso. Solo lasciane un pezzetto anche a me, ok?" dissi sghignazzando.
"Non prometto nulla, spiacente..." rispose lei.
Shinichi si sedette sulla mia scrivania e scrocchiò il collo.
"Un osso duro, come immaginavo. Le sta tentando tutte per smascherarci, quindi guardia alzata. Ce la siamo cavata bene, visto che conoscevamo il nemico, ma adesso bisogna concludere. Non so quanto tempo ho ancora..."
"Perché, devo ripartire stasera?" chiese Ran voltandosi verso di lui.
shinichi sussultò.
"Eh? ah si esatto, non posso fermarmi..."
"Ma...ma se non ce la facciamo? se ci volesse più tempo?"
"Siamo morti..cioè no, vedrai che ce la facciamo" dissi io ridendo.
Che pressione, ragazzi...
La cena scorse via abbastanza soft. belmount non perdeva d'occhio shinichi e kazuha un secondo, ma erano dettagli.
"Non vedo l'ora di portare kazuha in Francia e mostrarla ai miei amici.." disse Hector, mellifluo fissando kazuha.
"Tu non porterai nessuno in Francia. kazuha è mia, Hector, quindi vediamo di memorizzarlo..." rimbeccò shinichi, senza guardarlo,mentre kazuha lo imboccava di polpo fritto.
"lo vedremo, caro shinichi Kudo, lo vedremo..a proposito.."
Posò forchetta e coltello.
"Ultimamente, non ti si vede molto in giro. Nessuno pareva sapere dov'eri fino a stamattina. Girava voce che fossi scomparso. Alcuni pensavano pure che qualcuno ti avesse definitivamente, ecco... tappato la bocca..sai cosa intendo.."
Shinichi alzò lo sguardo. Era di pietra.
"Beh? possiamo sapere in realtà dove eri finito?" chiese belmount, cantileno.
"Non è vero che nessuno sapeva dov'era. Io lo sapevo.." disse kazuha.
Per poco non ingoiai la forchetta.
Shinichi si voltò meccanico verso di lei.
"Tu lo sapevi?" chiese belmount, stupito.
"Certo. Adesso secondo lei sto con un ragazzo senza sapere dove sta? ovvio che lo sapevo.." rispose lei.
Ran la guardava attonita. kazuha, prendi un polpo e infilalo in bocca, per l'amor di dio..
"E allora? dove?" chiese belmount, ingordo di risposte.
kazuha sorrise.
"E’ tornato nel suo paese natio...Los Angeles" rispose lei.
Shinichi spalancò gli occhi, e si voltò a guardarmi. Ah bello mio, so quanto te..
"E’ nato...in America?" chiese belmount
kazuha annui.
"Si, ma non è americano. E’ capitato per caso, i genitori erano in vacanza, la signora yukiko era incinta nel periodo finale e...beh è capitato come ho detto".
Senza parole. Come accidenti sapeva quella roba? guardavo shinichi, che pareva sconvolto quanto me.
"Ah..e se non ha legami con quel posto, che faceva li?" chiese belmount. A quanto pare aveva deciso di attaccarsi a quella storia alla ricerca di falle...
"I suoi vivono li. Lui abita solo, in Giappone, nella sua casa d'infanzia, dove ha sempre vissuto. Ma a L.A.  lui ha un bel po’ di giocattoli con cui giocare, vero, tesoro?"
Shinichi era spiazzato. Ma rimase lucido.
"Vero. ma definirli giocattoli.."
"Beh si è limitativo definire un motoscafo da corsa, un elicottero e una Ferrari Dino giocattoli, vero.."
Per poco non caddi dalla sedia. Ecco come sapeva quella roba.
shinichi si volto lento verso di me, lo sguardo assassino...eh beh come dargli torto...
Ovvio che kazuha sapesse dei giochetti si shinichi in America. Glie l'avevo raccontata io quella storia...
"Però non è per scivolare sulle onde o guidare in riva al mare che è tornato in America. Lo ha fatto perché finalmente può usarlo..."
Usare cosa?
"Usare cosa?" chiese belmount, adirato.
kazuha sorrise.
"Il mio shinichi ha il cosiddetto “silver arm”, il braccio d'argento, ovvero la mia perfetta. Non molti poliziotti ce l'hanno, vero belmount? lei d'argento ha solo il cuore..."
Miao, bella mossa kazuha...
Shinichi rise sotto i baffi.
"si beh..inutile la mano ferma se dentro non c'è niente" rimbeccò belmount. Kazuha sorrise di nuovo.
"Niente? oh non direi proprio..."
"Un bamboccio cosi non può avere armi!" ringhiò belmount.
Kazuha lo fulminò
"Certo che può, e non dia del bamboccio al mio shinichi, o le cavo gli occhi! i suoi genitori gli hanno allestito un porto d'armi e un piccolo poligono di tiro per i suoi 18 anni. Sono solo tre mesi che può usarlo, ma è rimasto laggiù per aiutare i suoi a modernizzarlo, per i suoi futuri allenamenti. Shinichi farà il detective, come Heiji. E saranno i migliori. Anche di lei, ma per quello ci vuole poco..."
"Ora basta, piccola peste, morditi la lingua!" ruggì belmount, e cosi facendo la afferrò per il collo...
Shinichi scattò su subito, ma arrivò tardi....
"lasciami, verme, lasci..HEIJI NO!"
Non so come, nemmeno ricordavo di averlo fatto...
Ero in piedi, la katana di mia madre in mano, la lama contro la gola di belmount, Shinichi che mi teneva il braccio.
"No, heiji, non farlo.." mormorava...
"Non..azzardarti..a toccarla..mai più..o ti taglio la gola...." mormorai, in preda alla collera.
"Heiji, guardami, dammi la spada, adesso!" mi sussurrò shinichi.
Io lo guardai. Teneva kazuha con un braccio.
Oh no..riflesso condizionato...non dovevo farlo..non era compito mio, proteggerla...ma ero abituato. Kazuha l'avevo sempre protetta io, mi ero sempre fatto male io per lei...lei era mia, maledizione...
Guardai la mia mano, quella che reggeva la spada. La cicatrice sul mio polso era bianca dalla pressione della mia stretta. Io avevo deciso...quel giorno io avevo deciso di proteggerla per sempre...avevo deciso di morire, per lei.
Abbassai la mano. Anche questo lo era. Permettere che shinichi la tenesse lontana da belmount. Anche questo era proteggerla.
"Credo..credo che siamo tutti molto stanchi. Meglio..andare a dormire..." disse mia madre, in tono nervoso, riponendo la sua spada al suo posto.
"Bene" dissi "io Ran, kazuha e shinichi dormiremo in camera mia, per mancanza di posto. Buonanotte".
Non aggiunsi altro, ne guardai nessuno in faccia. Afferrai il polso di Ran e ci dirigemmo verso la mia camera.
"Tu dormi con lei, io nel futon con shinichi,ok?"
Ran annui. Vidi una luce strana nei suoi occhi.
"che hai?" le chiesi.
"Niente" rispose. "solo...io e kazuha siamo davvero molto fortunate".


Un'altra notte in bianco. Avevo mal di stomaco dal nervoso. Shinichi nemmeno dormiva. Temeva di tornare bambino da un momento all'altro.
"Datti pace, sono solo 12 ore che sei cosi. Se va come al solito, ne hai altre dodici.." gli sussurrai.
Eravamo distesi accanto al letto delle ragazze, nei nostri futon. Loro si erano addormentate subito, mentre noi eravamo svegli da ore...
"lo so, ma...non è solo per questo che non dormo. Non mi piace quel tipo..."
"Chi, belmount? se mi avessi lasciato fare, non ci sarebbero più problemi a quest'ora.."
"Non senior..." rispose shinichi, piano.
"jr?..quel coso ti preoccupa? ma se sembra ritardato! ha passato la serata a guardare le falene sbattere contro il lampadario di mia nonna!" esclamai piano...
Shinichi grugni.
"Lo so, ma hai notato cosa continua a fare? guarda Ran..."
"Non darti pensiero, lo tengo buono io.."
"No, non hai capito. Perché uno verrebbe in Giappone dall'Europa per sposare una ragazza e poi arrivato, non la degnerebbe di uno sguardo?"
Ci riflettei.
"Hai ragione..non ha nemmeno rivolto la parola a kazuha, guarda sempre Ran..."
Shinichi si voltò verso di me.
"Sai cosa penso? penso che non sia il figlio a volere kazuha. Quel contratto...diceva che toyama avrebbe dato sua figlia a belmount, ma non parlava di farla sposare a suo figlio. Secondo me...la vuole lui, kazuha..."
Io rabbrividì.
"Scherzi? e quindi jr è qui per..."
"Facile che belmount abbia trovato Ran mentre indagava su kazuha, e jr l'abbia vista..."
"Quindi..quindi secondo te le vogliono entrambe?!" esclamai.
"Sch!..si, secondo me si".
Io lo guardai sconvolto. Che esseri immondi...
"Bene, allora facciamo cosi: io tengo d'occhio Ran, tu Kazuha, cosi nessuno alzerà polvere, che ne dici...ehi? dormi?"
Mi voltai a guardarlo. Stava fermo e zitto.
"Ehi shinichi che fai, dormi?"
Lo scossi. Ma nell'istante in cui lo toccai, percepì qualcosa. Era bollente.
No eh!
"..Hei..Heiji.." sussurrò, il fiato corto.
Eh no eh!
"Shi...shinichi, non adesso, eh!"
Lui mi afferrò. Tremava.
"Fuo..fuori di qui!" esalò.
Ecco, lo sapevo...
Lo caricai di peso sulle spalle e lo portai di corsa in bagno, pregando dio non si svegliasse nessuno...
Per impedire alle sue urla di svegliare mezza Osaka, dovetti mettergli delle asciugamani sul viso.
"Non pigiare troppo, mi vuoi ammazzare?" ruggì lui, sudando come un dannato e col fiatone.
"Vuoi svegliare tutti? sai che bella sorpresa trovare un bel bambino di sei anni nella tua camicia.."
Passarono ancora dieci minuti buoni, poi iniziò la trasformazione. Lo tenni stretto a me per evitare che cadesse. Che sensazione strana...
Fu come tenere tra le braccia un blocco di ghiaccio che piano piano si scioglieva..sempre più piccolo..sempre più piccolo...
"Bene..eccoti qua, piccolino" dissi dopo un po’.
Tenevo Conan tra le braccia, piccolo in quei vestiti ormai grandi.
"Salve.." disse lui, sfinito.
Avevo portato biancheria e pigiama miei di quando ero piccolo, e lo feci vestire. Che cosa assurda. Non ci crederei, se non lo avessi visto...
"Bene, e ora si che siamo nei guai. L'antidoto ha fatto cilecca, e adesso kazuha è a piedi..."
Oddio..vero, accidenti...
Le pensammo tutte, la seduti sulla vasca da bagno, ma arrivò prima l'alba di un' idea, e ci toccò improvvisare.
"Che tipo..nemmeno saluta...mi sta stancando il suo comportamento.." sbottò Ran, adirata.
"Dai, lo aveva detto che doveva partire. Hanno ritardato il treno ed è partito alle 2 del mattino. E stamattina mi ha chiamato Conan che ha detto che ci avrebbe raggiunto. Era preoccupato, vero?"
"ah..si si" rispose Conan. "Non volevo andassi via, kazuha".
"oh pulcino..."
Lo prese tra le braccia e lo strizzò con foga. Allora, è un vizio, adesso?
"Io di qua non mi muovo, lo giuro..."
"Si ma adesso che si fa? Quel vigliacco di shinichi ci ha tirato il bidone, non abbiamo più il sostituto.."
Conan la guardò contrariato. Povero, cruda la signora.
Ran parve riflettere. Poi fece spallucce.
"Ok, faremo alla "il laureato", manderemo a monte le notte alla vecchia maniera."
"Cioè?" chiedemmo io kazuha e Conan.
Poi lui parve riflettere.
"Ma certo! tradizionale e..romantico".
E mi scoccò un'occhiata in tralice. Che accidenti vuoi da me, adesso?
"Ma..in cosa consiste il piano?" chiese kazuha.
Ran sorrise.
"Tu fai quello che ti viene detto. Metti il vestito, vai all'altare e poi..lascia fare a noi.
Lei guardò Ran con tanto d'occhi, ma la sua sicurezza parve convincerla.
Quando tutti furono svegli, raccontammo l'accaduto. Dicemmo che shinichi se ne era andato, e che lui e Kazuha avevano rotto. Mi parve di vedere la bava colare dal mento di belmount..bleah!
"Bene..ormai nulla frena più queste benedette nozze. Do alla sposa due ore per essere pronta, poi celebreremo.
Toyama divenne bianco come un morto.
"Buono.." gli bisbigliò Ran di nascosto. "Heiji lo impedirà"
Un momento..ma il laureato...no, no, non scherziamo...
"Shini..ah Conan vieni un po’ qua, che ti aiuto a prepararti..."
"No beh, sto bene cosi.."
"Ti faccio fare il paggetto se non cammini.." lo minacciai.
"Eccolo!" disse Conan venendomi incontro...
Entrammo in camera mia e chiudemmo la porta:
"Il laureato? quello con Dustin Hoffman?" chiesi.
"Uno ne hanno fatto" rispose lui. "Hai uno dei tuoi completi da sera di quando eri piccolo?"
"Non mi vestivo da sera, da piccolo.." rimbeccai. "Shinichi, io non posso..."
"Ok tengo la mia giacca blu solita...lo devi fare, è questione di vita o di morte, non hai scelta...e poi era nei piani comunque, no?"
"Io non lo posso fare! nel laureato, quel tizio entra urlando nella chiesa, pretendendo la sposa, dichiarandole il suo amore davanti a tutti...io non lo faccio!"
Conan si sistemò il cravattino.
"Io vado, sono pronto. Tu vedi di raccattare abbastanza fegato e raggiungimi, ok?"
Uscì dalla stanza.
Giuda d'un caino d'un bruto accoltellatore alle spalle...e adesso che diavolo faccio?
Le due ore erano passate. Ran e kazuha erano sparite con mia madre senza dare più notizie. I padri erano in prima linea nel giardino, tirato a festa. Il padre dello sposo osservava compiaciuto la scena, il padre della sposa secondo me pensava a un modo per farlo fuori e riuscire a farla franca. Mio padre osservava il tutto tranquillo..va beh..
belmount voleva una cerimonia all'occidentale, quindi fece venire un prete che celebrasse..dove lo avesse trovato un prete in Giappone, poi....
Gli ospiti si contavano sulle dita: venne l'ispettore otaki, più che altro per evitare che papà toyama facesse morti, i miei genitori, Ran e il bambino..beh almeno avremmo risparmiato nel pranzo...
Io indugiai fino al limite in camera mia. Mentre annodavo la cravatta, mi sentivo peggio di lei. Il mio fegato sembrava essersi dato alla macchia, e faticavo a mandare giù. Che casino, maledetto antidoto, maledetto belmount...maledetto codardo che ero ...
Alla fine, mi arresi e andai verso il giardino. Nel corridoio, incrociai Ran. Era davvero carina: indossava un vestito di kazuha sul malva.
"Piange..ha paura, e non la biasimo. Appena prendo shinichi, nemmeno la scientifica lo rimetterà insieme.."
Io annui. Non riuscivo nemmeno a parlare...
Seduti gli invitati, iniziò la marcia nuziale.
Fu lo stesso belmount a portare la sposa all'altare, neanche pensasse volesse scappare.
Appena apparve, la folla esclamò stupita.
Kazuha era da togliere il fiato.
belmount le aveva comprato un vestito da sposa occidentale a gonna larga, corsetto in pizzo e velo bianco latte, un piccolo diadema con pietre rosa incastonato trai capelli. Sembrava uscita da una favola. Un piccolo sole splendente in una giornata nera come il fumo.
kazuha..come sei bella, amore mio.. pensai, tremando. Non potevo lasciarla sola, tra le grinfie di quel demonio e di suo padre...non importava se avevo paura...
Passandomi accanto, riuscì a vederle il viso. Piangeva ancora, in silenzio, torcendo il mazzo di tulipani rosa del giardino di mia madre raccolti per farle da bouquet.
belmount la sospinse verso l'altarino, dove quel mollusco del figlio aspettava. Non la guardò nemmeno, fissava Ran.
Che voglia di picchiarlo, che qualcuno mi tenga...
Il prete si schiarì la voce:
"Ah - ehm...miei cari figlioli, siamo qui oggi per unire due spiriti uniti nell'amore in uno solo unito per la vita..."
Kazuha deglutì, tremante. Hector fissava il reverendo, con aria ebete...
"Ah - ehm..vuoi tu, Hector belmount, prendere kazuha toyama come tua legittima sposa, per onorarla, aver cura di lei, amarla e rispettarla finché morte non vi separi?"
il prete guardò Hector.
Lui lo guardò, confuso.
"Beh a dire il vero io preferisco l'altra, è mio padre che..."
"Taci, idiota!" muggì piano belmount al fianco del figlio.
"Ah ..ok la prendo io allora questa..si la voglio, padre.."
Il prete parve confuso, ma belmount fece cenno di ignorarlo, e allora proseguì...
Io guardai shinichi. Eravamo entrambi fuori di noi...
"Bene..vuoi tu, Kazuha Toyama prendere Hector belmount come tuo legittimo sposo, per onorarlo, rispettarlo aver cura di lui e amarlo finché morte non vi separi?"
Kazuha guardò verso di me. Aiutami, articolò.
"..Si.." pigolò...
"Bene. Se qualcuno è in possesso di motivi per cui queste anime non debbano unirsi, parli ora o taccia per sempre..."
"NOOOOO!"
Tutti si voltarono verso di me. Era la mia voce che aveva urlato, ma non ero stato io, come...
Mi voltai di scatto...shinichi stava spegnendo il suo modulatore di voce, e mi sorrideva...
Grazie amico...
"Lei, giovanotto, ha qualcosa da obbiettare?" chiese il prete, adirato.
Io guardai la folla, poi intercettai lo sguardo di kazuha. Quegli occhi, gli occhi di quella bambina sotto al pesco...gli occhi che amai a prima vista...gli occhi che ho sempre amato, gli occhi che amo ancora...
"Io..." tentai, ma ero talmente teso che non riuscivo a muovere nemmeno la bocca.
Una presa alla mano. Mi voltai. Shinichi mi teneva stretto. Il suo sguardo era sicuro.
shinichi..il mio migliore amico...lui non poteva fare quello che stavo per fare ...io invece si. Lui soffriva perché era costretto a tacere...e io invece tacevo di mio. No..non era giusto.
Per te shinichi, lo faccio anche per te.
"Io..direi di si, padre, ho di che dissentire e ho motivo...ho motivo di impedire le nozze!"
belmount irruppe si di me come una furia.
"Come osi, brutto.."
Una fodero tra di noi fendette l’aria. Il caricatore di una pistola che scattava li accanto.
"Adesso basta" sussurrò mio padre.
Puntava la sua Smith e wesson sulla tempia di belmount.
"Lasci parlare nostro figlio.." mormorò mia madre. Il fodero della sua katana sulla gola di belmount.
..che genitori fichi che ho!
belmount si ritrasse.
"Se il matrimonio salta, ti salterà la posizione, Toyama..." ringhiò allontanandosi.
Toyama sorrise.
"Se Heiji finisce di parlare come dico io, me ne vado in pensione anticipata e buonanotte.." disse ridendo fra se.
Un attimo..vuol far lavorare me? lo dovrei mantenere io? ma guarda che tipo..
"Che motivo hai trovato Heiji, voglio saperlo, me lo dici, eh, me lo dici?" chiese Conan tirandomi per la manica.
Io lo guardai. Cenno di intesa.
Ok, shinichi, andiamo...
"Beh io...il motivo è che io...io sono..sono innamorato della sposa, ecco.."
Boato della folla. Ran rideva e piangeva insieme. Mamma saltellava sul posto. Papà teneva su il pollice in segno di vittoria. Toyama guardava e..straordinariamente mi sorrideva tranquillo..un evento!
Kazuha fece un passo avanti.
"Che cosa hai detto? ripeti!" mormorò senza voce. Aveva gli occhi sbarrati.
Io deglutì e strinsi con forza la piccola mano di Shinichi.
"Io...ho detto che sono innamorato..sono innamorato di te..."
Nemmeno parlare arabo sarebbe stato tanto difficile.
Lei mi guardò, attentamente, come se mi stesse facendo la radiografia. Poi parve notare qualcosa, divenne seria.
"Lascialo, Conan.." esclamò, dura.
Eh no.. senza Shinichi no...
Shinichi fu costretto a mollarmi, e prese a guardarmi preoccupato.
"E ora dillo di nuovo, da solo. Niente balie..."
"Uff che strazio, due volte l'ho ripetuto, che altro vuoi?"
Lei si fece avanti. lasciò cadere il bouquet, si tolse il velo, il diadema e venne verso di me.
"Tredici anni...tredici anni che aspetto queste parole. E le voglio sentire per bene, da te soltanto, dal tuo coraggio, dal tuo cuore, niente balie. Tu e io, basta".
Si mise davanti a me, in attesa.
Io dal canto mio, ero congelato. dio, perché sfidava la sorte cosi?
"Heiji!" esclamò.
"Senza shinichi non ci riesco!" sbottai
Conan sussultò. Io mi tappai la bocca con le mani.
lei mi guardò stupita. Poi sospirò...
"shinichi..sei talmente attaccato a shinichi che hai usato il bambino per fingere che fosse lui. shinichi...ma lo hai visto o no cosa ha fatto?"
shinichi la guardò, stupito.
"Mi ha piantata in asso! per poco non sposavo quel mollusco per colpa sua, se non fosse che Ran è geniale e ti ha convinto a fare questa cosa per me, io adesso sarei la moglie di quel coso! senza parlare di quello che fa a Ran giorno per giorno e di quando ti umilia con le sue arie da superiore. Sai cosa? io non lo reggo proprio shini..."
"No, ferma! fermati subito...non un altra parola!" esclamai.
Mi feci largo tra la folla, e presi Conan in braccio.
"Ora ascoltami bene. tu non hai la benché minima idea di che persona sia realmente shinichi Kudo! non sai che cosa deve subire ogni giorno della sua vita, non sai il dolore che ha provato, che prova e che proverà ancora. Ma sopratutto, non sai immerso in quel dolore, quante cose fa per le persone che ama. Soffre, ma non smette di pensare agli altri, mai. Ran mi ha detto di farlo, di dirti quello che sento, ma la verità è che è stato shinichi a dirmi esattamente quello che sento, perché io non lo sapevo, non lo avevo capito! credevo di volerti bene perché ero affezionato a te, credevo di diventare matto se un ragazzo ti faceva il filo solo perché sono malfidente per indole. Ma poi shinichi mi ha aperto gli occhi, mi ha fatto vedere la luce...
io non sono premuroso con te perché sei mia amica, kazuha..”
Posai Conan per terra e mi avvicinai a lei.
“lo sono perché ti amo!"
Kazuha sussultò.
"Io non avevo il fegato di dirtelo, ma lui ha insistito, e sono mesi che lo fa! lui..lui pagherebbe per poter vedere la sua Ran quando vuole, come faccio io con te, ma non gli è possibile, per ora.."
presi fiato.
"lui non voleva lasciarti nei casini, ma la verità è che la sua vita ha preso una piega strana, e per ora è costretto.. a sparire di continuo, ecco".
Lo guardai. Lui annui. Non avevo detto niente di compromettente, lo sapeva, ma era meglio sviare la conversazione in ogni caso.
"Io mi fido di lui. E tu lo sai he io non mi fido mai d nessuno. Le mie spalle, io, non le darei che a lui. lui è l'unico a cui dare la schiena, al mondo. Lui sarebbe il mio yanez se fossi Sandokan, il mio primo cavaliere se fossi re. E io sarei il suo Watson se lui fosse Sherlock Holmes. Perché io e lui, nel cuore..siamo fratelli, kazuha..."
Lo poteva negare fino al letto di morte, se gli comodava cosi, ma io quel giorno l'ho vista. L'ha fatta sparire subito, ma l'ho vista: La, nell'angolo del suo occhio di bambino, io ho visto una lacrima...
kazuha abbassò lo sguardo.
"Quindi i fatti sono questi: se non ho parlato a vanvera oggi, se quello che ti ho detto è ben accolto, se davvero sono anni che lo aspettavi, devi fidarti me. devi fidarti di shinichi".
Lei mi guardò. Poi guardò Ran. poi andò verso Conan, e lo prese in braccio.
"Dimmi, amore, parla sul serio?"
"per..perché lo chiedi a me?" chiese lui.
Lei sorrise.
"Allora, secondo te parla sul serio?" richiese.
Conan fece spallucce, confuso. Poi la guardò un attimo... e sbarrò gli occhi.
"ma tu..tu sai tutto.." sussurrò.
"Cosa?" esclamai.
Conan però si rasserenò, e mi zittì.
"un po’ sentimentale, se vuoi la mia, ma mi sembra sincero. si, lo pensa davvero" rispose.
lei lo poso a terra.
"e tu sei d'accordo?" le sentì sussurrare.
lui divenne leggermente rosso, e annui secco mentre si allontanava impettito.
che tipo
lei sorrise.
"ok, mi fido. e chiedo scusa, ma certe cose sono difficili da capire, per una mente normale come la mia. allora heiji, hai imparato, vedo.."
"cosa?" chiesi.
"mi hai detto che mi ami..e lui non c'era vicino a te, no?"
la guardai. poi guardai shinichi. lui annuì e batté le mani piano.
c'ero riuscito..senza shinichi..grande!
"beh..mi sembra ovvio" sentenziai " però mia cara, come ben sai frasi cosi hanno un senso circolare, vale a dire che una frase apre e una chiude. mi serve la chiusura, la tua frase dunque. perciò..hai niente da dirmi?" le dissi, suadente.
lei finse di riflettere.
"no, non mi pare, no" disse lei.
io la guardai.
"come..come niente? Che razza di testa hai, mi devi rispondere, scema!"
"e dove sta scritto, scusa?" chiese, e mi passo davanti per andare da ran e Conan
robe da matti..ma io la strozzo!
"senti un po’.." ringhiai.
"ran, grazie per tutto quello che hai fatto. hai sentito heiji, comunque. shinichi tornerà presto, vedrai, lo aiuteremo noi" le disse tranquilla.
"kazuha.." ringhiai di nuovo.
"si, certo ma... come lo aiuterete, che vuol dire?"
lei sorrise e si diresse verso Conan.
"kazuha..." iniziavo ad innervosirmi. che figura che avo fatto, per questo trattamento...
si chinò verso il bambino e lo strinse forte.
li visi parlare, lui annui e l'abbracciò
"ah Conan fammi un favore" disse poi " se vedi shinichi, digli che heiji farà l'impossibile per aiutarlo, e che siamo in debito per il meraviglioso regalo..ok?"
Conan annui è fece l'occhiolino.
"hei tu!" ruggì.
"ah si tu, vero..." disse lei tranquilla.
mi venne vicino.
"che vuoi, il vassoio d'argento? dopo tutte le pene che mi hai fatto passare? dieci anni di inferno ad aspettare che ti svegliassi, e pretendi tutto adesso, sul momento perché finalmente ti sei deciso e per di più sostenuto alla grande?"
la guardai. 10 anni..aspettava me da..dieci anni?
mi guardò esasperata.
"che cosa devo fare con te, eh?"
io la guardai. poi scoppiai a ridere.
"in dieci anni ne trovai meglio di me, scema! perché hai aspettato, per il gusto di star male? bella roba... dieci anni per un babbeo senza fegato...che colpaccio, ragazza"
tutti scoppiarono a ridere.
"hei tu, morditi la lingua.." sbraitò.
poi senza preavviso, mi baciò.
"è del mio heiji che stai parlando, chiaro?"
e lo fece di nuovo.
ok, era stata dura spiattellare tutto, ma ne valeva la pena solo per quello..oh si, ne valeva la pena...
tutto sommato era un modo interessante per passare un week end.
shinichi poi, mi confidò che quella notte kazuha aveva sentito un rumore e aveva visto me e lui strisciare in bagno. credendo che shinichi stesse male, ci aveva seguito, ed aveva visto la trasformazione. superato lo shock, aveva capito finalmente tutto: le sparizioni, il comportamento strano di Conan, il mio nei suoi confronti... e si era arrabbiata perché non avevamo detto nulla a chi poteva aiutarlo, invece di dannarci a quella maniera per tutti quei mesi...per quello la sfuriata al matrimonio.
shinichi mi disse poi che kazuha avrebbe taciuto, e che come poteva avrebbe collaborato: tenendo buona ran invece di aizzarla, per esempio..molto utile, in certi momenti, nulla da dire... per quanto riguarda gli amicone europei..gli abbiamo rispediti in francia a calci! toyama ha fatto capire a chiare lettere (e a chiare carezze alla pistola) che non voleva sentire altre polemiche sull'argomento, e che se doveva perdere la poltrona, allora come aveva già detto, si sarebbe fatto manterene..si, grazie eh!... quanto a mia madre, fosse stato per lei, li avrebbe imbarcati sulla prima chiatta in partenza, anche diretta nel congo, non aveva importanza, purchè levassero il disturbo. In seguito, siamo venuti a sapere che belmount aveva ricevuto una bella ammonizione dal suo capo che...si è scoperto grande amico del mio! si, papà infatti lo aveva chiamato in sede e gli aveva raccontato ogni particolare sulla faccenda, e anche sui loschi pensieri dei belmount sulla tratta personale delle ragazze asiatiche..vai papà!
beh gente, è stata dura ma ci siamo arrivati: io e kazuha stiamo insieme. ovviamente la notizia era ancora fresca e già tutto il paese spettegolava alla grande, ma la cosa non ci toccava.
al mondo esiste qualcosa che va oltre il pensiero comune: l'amicizia vera, il coraggio delle proprie azioni, la forza per affrontare i problemi e ultimo, ma non meno importante, l'amore per qualcuno che ti ama a tal punto da aspettarti per dieci anni, anche se sei un famoso detective stacanovista, orgoglioso, lento di comprendonio e...senza fegato.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: kazuha89