"Delle braccia lo cinsero da dietro, lo strinsero, e una leggera peluria gli solleticò una guancia, insieme al fiato che gli riscaldò il lobo, che accolse un soffice e bollente bacio ed un ciao lasciato all’aere finalmente satura della sua essenza, della sua voce - quel caldo timbro capace d’avvolgerlo in una coltre di dolcezza e d’estasi - ed ogni cosa ritornò al suo posto, in un perfetto mosaico che ora era la sua esistenza."
(Jensen/Misha)