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Autore: Clah    08/10/2011    2 recensioni
Naruto e Sasuke che vanno a fare la spesa... Nulla di complicato, forse un po' riflessivo
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Di latte e miele
 
“Cielo Sasuke! Guarda che c’è qui... Bagnoschiuma al latte e miele”
Sasuke si avvicina piano e lo bacia sul collo mugugnando qualcosa come un insulto che Naruto ignora deliberatamente. Ormai era da un paio di mesi che ritornato a casa da quella sua solitaria missione di euforica utopia si era finalmente tranquillizzato, forse tranquillo non era la parola giusta... si era, diciamo, rivitalizzato.
“Lo prendiamo?”
“Naruto, costa 128 yen”
“Ce li ho, voglio solo provarlo, poi se non mi piace... Lo darò a Sakura, ecco”
“Va bene, almeno non puzzerai di ramen per un po’ di tempo”
E parlava un po’ di più, ragionevole però comunque un bastardo, in fondo era della stirpe Uchiha, mica uno scherzo, sorrise pensandoci, mica uno scherzo
“Si, almeno non puzzerò di ramen” e a quel punto Uchiha perde un colpo; dopo 8 mesi e 13 giorni dal suo ritorno Naruto sorride prendendosi in giro con un suo insulto.
Bene che Naruto sia uno scemo, stupido, screanzato, presidente del club mangiare-a-bocca-aperta, ramen, parole scortesi, baka, usuratonkachi, un po’ teme, ma non come il sottoscritto ed eccettera eccetera eccetera, però questo, Questo?
Naruto paga il conto sotto una gelida giornata d’inverno dove gli alberi nudi e il vento che spira forte regnano sovrani in tutta Konoha. Sasuke sempre sotto quella gelida giornata d’inverno crede che Naruto sia diverso, letteralmente.
Sono passati mesi da quando Naruto si è dimostrato più consenziente di prima, più adulto, meno pasticcione e tanto meno chiassoso, Sasuke mentre cammina con lui sulla via di casa lo guarda di sottecchi e ci pensa per la prima volta, ci pensa e non riesce a farsi un idea di tutti quegli attributi dati a Naruto. Darebbe anche troppo per sapere cosa è successo da quando è partito e pensa alla parola partito.
Era partito volontariamente ad una missione troppo grande per lui, troppo pericolosa ed egoista per uno come lui. E Naruto cercava di portarlo indietro ogni volta, rischiava se stesso per fargli capire che se fosse ritornato a casa avrebbe vissuto in pace, ma cretino com’era non l’aveva capito. Aveva dovuto far distruggere il villaggio, uccidere suo fratello, rievocare la volpe a nove code e iniziare una guerra che non era sua, che non era di nessuno ma che lui voleva, solo per vendetta.
Naruto si era tagliato i capelli quando Sasuke era ritornato, e ancora adesso vederlo così gli fa un certo effetto, lo rendono terribilmente fastidioso e così finisce per pensare anche a Sakura che i capelli se li era fatti crescere. Sembrava una decisione presa insieme.
Adesso Sasuke li odia ancora più di prima, Naruto e Sakura; hanno un qualcosa che li unisce nell’intimo dei loro esseri, qualcosa che hanno coltivato in silenzio con lacrime e delusioni, qualcosa che lo ferisce ogni volta che li vede insieme. Naruto che abbraccia Sakura, Sakura che tiene la mano di Naruto quando Sasuke dice ironicamente che vuole ripartire, quelle occhiate che si lanciano, il modo in cui Sakura non tratta più Naruto come se fosse un idiota. E pensa a Sakura.
Sakura che quando vede Sasuke ritornare sorride scompigliandogli i capelli, come se fosse un bambino, Sakura che ai controlli non lo stressa con i suoi Sasuke-kun, Sakura che quando Sasuke si azzarda a trattarla male, non si fa trattar male, Sakura che ogni volta che lo guarda, lo guarda priva di sentimento e con insistenza.
Gli manca, deve vedere Sakura. Da solo. Da soli.
Gli fa male qualcosa dentro, gli rode, stringe, logora. Lo ferisce.
“Sasuke, ci sediamo un attimo solo?” Sasuke alza gli occhi dai suoi calzari per guardare Naruto un attimo, solo un attimo e ricomporsi, perchè pensare a tutte queste cose senza senso lo fanno diventare un’ altra persona.
“Fa freddo, Baka”
“Solo un attimo Teme”
Naruto aspetta un “sì” muto di Sasuke prima di incamminarsi verso delle panchine vicino al parco dove tempo prima si allenavano insieme a Kakashi, gli occhi prudono un poco quando ci pensa. Da quando Sasuke è ritornato sono cambiate così tante cose, in parte se Sasuke non fosse partito, non avrebbe mai saputo la verità su suo fratello, non avrebbe mai incontrato suo padre e sua madre, non sarebbe cresciuto e avrebbe avuto la testa ancora fra le nuvole, non si sarebbe liberato di tutti quei demoni nascosti nel suo essere.
Proprio secondi dopo che si siedono vorrebbe dire qualcosa a Sasuke, ma non osa.
“Naruto” la sua voce è stanca, è senza chakra, una condizione che avrebbe dovuto accettare ancora per un po’ di tempo, essere ex- mukenin non era poco.
“Si”
“Cos’è successo quando me ne sono andato”
“Non ti è mai interessato”
“Adesso m’interessa”
Naruto sospira silenziosamente, e poi sorride.
“Posso non rispondere?”
Guarda Sasuke, guarda dentro Sasuke, guarda Sasuke prima che se ne andasse da Konoha, guarda Sasuke che ritorna a casa sua, Sasuke che lo guarda chiedendogli cosa è successo quando non c’era.
“Perchè?”
“Perchè fa ancora male”
“Per questo ti tagli i capelli?” Naruto si tocca involontariamente i capelli biondi scompigliandoli piano per poi sorridere ancora Sasuke nota che lui non ne vuole parlare, e non gli chiederà altro
“Ti basta solo sapere che sei qui, io sono qui e non ti lascerò mai”
Sasuke sente il suo corpo diventare caldo, sente il cuore battergli forte in petto. Sente che gli occhi stanno per lacrimare ma non si permetterà di piangere, almeno per adesso.
Ritorna a casa di Naruto, non ha ancora le sue chiavi, Naruto non vuole parlarne, lui non vuole forzarlo anche se aspetta solo che un giorno Naruto lo guardi con un sorriso in volto, quelli belli, quelli che faceva tempo prima e gli dica “Mi fido di te”.
Naruto dopo il bagno profuma di latte e miele, profuma di quello che Sasuke odia ma piace: dolce.
Prima di ritornare a casa sua lo abbraccia e si fa abbracciare, accarezza piano i capelli di Naruto e lo bacia sulle labbra. Naruto è così, così indifeso, così stanco. Sasuke vorrebbe piangere sul serio.
Naruto si sente bene, non è nervoso, non ha paura, sente che Sasuke non andrà via, ma sente che tutto fa male, tutto.
“Ti amo baka, almeno oggi non puzzi di ramen”
Naruto ride e lo saluta con la mano destra per poi chiudere la porta.
Sasuke ama Naruto, e ha trovato un perchè.
 
 
Oh si:
Non so, ma Sasuke mi piace così tanto fatto così, uffa, mi piace così tanto che se fosse un pupazzo lo strizzerei *.*
Non so come spiegarlo ma Naruto io non lo voglio chiassoso e idiota, mi piace di più composto com’è, da maturo e qui in questa piccola fic lo è un po’, almeno un po’. Naruto è tranquillo, anche Sasuke lo è, sarà che mi piacciono le cose che vanno liscie. Può essere banale quest fic ma in fondo è solo a voi il giudizio. Spero che la leggiate e chissà...che commentiateJ
  
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