Viaggio in un sogno
Il desiderio
Elisabeth, Dominic e
Christian erano tre ventenni fan dei libri di Harry Potter.
Quella sera i tre
amici si radunarono a casa di Elisabeth, per discutere sulle ultime novità del
loro maghetto preferito
“Ragazzi, vi rendete
conto che tra pochi mesi esce il terzo film? Non sto più nella pelle!” disse
Elisabeth sfogliando “HP e il prigioniere di Azkaban” per l’ennesima volta. Il
libro si era ormai consumato a forza di leggerlo
“A chi lo dici! Su
internet non danno una data precisa dell’uscita al cinema! In alcuni siti
dicono Novembre 2003, in altri Febbraio 2004 e in altri Giugno 2004! Io non ci
capisco più niente, l’importante è che esca, se possibile al più presto!”
intervenne Christian intento a rileggere “HP e il calice di fuoco”
“Parole sante, Chris! Ricordati la
barella e la cassetta del pronto soccorso per la signorina! Non so se resisterà
nel vedere il suo Draco!” disse Dominic ridendo mentre posava in uno scaffale
“HP e la camera dei segreti”
“Dom sta zitto! Tu
con quella Fleur! Ti ricordo che dovrai patire ancora un bel pezzo prima di
poterla vedere!” lo prese in giro Elisabeth buttandogli un cuscino in faccia
“Non me lo dire!! Al
solo pensiero mi sento male! Dovrò aspettare prima di poter vedere la donna
della mia vita!” recitò Dom fingendo di sentirsi male
“Ma smettila! A me
basta Liz, lei è davvero molto bella, altro che Fleur! Fleur è un personaggio
della fantasia!” disse Chris facendo arrossire Elisabeth..
Elisabeth era piuttosto
bassa, snella e dalle forme giuste, capelli molto lunghi neri e occhi azzurri.
Christian era il
tipico ragazzo che appena lo vedi ti ispira dolcezza, molto alto, dal fisico
atletico, capelli biondi e occhi verdi. Oltre a bello era anche molto dolce e
simpatico.
Dom era il truzzo di
turno. Alto e dal fisico mozzafiato, capelli neri, occhi nocciola, portava
sempre un paio di occhialini da sole azzurri o di altri colori, e una bandana
nera in testa. Il classico bello e maledetto.
Quella sera ci
sarebbero state le stelli cadenti, così i tre amici uscirono in veranda per
ammirarle meglio.
“Che bello sarebbe se
Hogwarts esistesse davvero! Un mondo pieno di magia e mistero! Un sogno
irrealizzabile!” disse tristemente Elisabeth sedendosi su una sedia
“Già, li si che la
voglia di studiare mi tornerebbe! Imparare incantesimi e pozioni da usare per
fare scherzi!” intervenne Dom sfregandosi le mani
“Sei sempre il solito
villano!” disse Chris ridendo divertito
“Guardate! Una stella
cadente!” urlò Elisabeth alzandosi di scatto dalla sedia e indicandola con un dito
“Dai, esprimiamo un
desiderio!” disse la ragazza chiudendo gli occhi e giungendo le mani
“Desidero che
Hogwarts e tutte le sue creature magiche diventino reali! ” pensò Elisabeth chiudendo forte gli occhi.
“Desidero che
Hogwarts esista e mi piacerebbe diventare un giocatore di Quidditch per
conquistare Elisabeth!” pensò invece
Chris socchiudendo un attimo gli occhi per guardare la ragazza al suo fianco.
“Desidero che
Hogwarts diventi una cosa reale e soprattutto che Fleur diventi reale!” pensò infine Dominic curvando le labbra in un sorriso
malizioso.
Dopo qualche minuto
riaprirono gli occhi e sorrisero.
“Che desiderio avete
espresso?” chiese curioso Dominic sedendosi sulla sedia occupata
precedentemente da Elisabeth.
“Se te lo diciamo non
si avvererà!” disse Chris sedendosi a terra a gambe incrociate.
“Scommetto che
riguarda Liz! Vero?” chiese maliziosamente Dominic.
“Non sono fatti
tuoi!” sbottò nervoso Chris arrossendo.
“Forza, è tardi e io
ho sonno! Ci vediamo domani, ragazzi?” chiese la ragazza alzandosi e scendendo
le scale che portavano nella casa.
“Ok!” rispose
all’unisono incamminandosi insieme alla ragazza.
Tutto ad un tratto la
casa iniziò a tremare e le luci si spensero. La stanza dove si trovavano iniziò
a girare fortissimo e i ragazzi urlavano spaventati, tranne Dominic che
sembrava divertito.
Iniziarono a
rallentare e si trovarono seduti su un freddo pavimento di mattoni.
“Dove siamo finiti?”
chiese Elisabeth alzandosi barcollando
“Non né ho idea!
Usciamo a vedere?” propose Dominic avvicinandosi alla porta. Gli altri
annuirono e Dominic spalancò la porta. Fuori vi era un lungo e illuminato
corridoi. Il pavimento era lucidissimo e ai muri vi erano appesi dei quadri
animati, rappresentanti guerrieri e persone aristocratiche.
“Per la barba di Merlino!
Questa è Hogwarts!” urlò Chris
“Zitto, Chris! Non
può essere Hogwarts! Non esiste!” disse Elisabeth ma anche lei dovette
ammettere che quel posto ricordava Hogwarts
“E voi chi siete?”
chiese una voce glaciale alle loro spalle.
Un uomo alto, dalla pelle
pallida, i capelli lunghi neri, è una tunica da mago nera completa di mantello
dello stesso colore si avvicinò in fretta al trio
“NO! Lei è….lei è…
Severus Piton!” disse Dominic cercando di toccare Piton ma l’uomo si scostò
bruscamente
“Lo so chi sono! Voi
chi siete?” ripeté spazientito Piton
“Potremo parlare col
Preside, Severus?” chiese Elisabeth tranquilla
“Professor Piton,
ragazzina! Se siete Mangiamorte avete trovato pane per i vostri denti!” disse
nervoso Piton brandendo la bacchetta magica
“Ma quali
Mangiamorte! Vedi tatuaggi sul mio avambraccio sinistro?” chiese la ragazza
scoprendo il braccio e mostrandolo a Piton. Lo stesso fecero i due ragazzi.
Piton inarcò le labbra in segno di disgusto e squadrò i tre intrusi
“Siamo tre
Babbani! Nel nostro mondo voi siete dei
personaggi di una serie di libri e di film! Sappiamo molte cose!” spiegò Chris
con la stessa calma di Lupin
“I Babbani non
possono entrare al castello! E’ circondato da incantesimi anti-babbani!
Chiunque voi siate non siete ben accetti al castello! Andiamo, vi porto da
Silente! Così spiegherete a lui questa storia assurda!” disse Piton sorpassando
i tre e intimandoli a seguirli sempre con la bacchetta ben stretta nella mano
destra.
I tre seguirono il
mago fino all’ufficio del vecchio preside.
Silente era seduto
alla scrivania e stava scrivendo su una pergamena
“Severus, desideri?”
chiese gentilmente il preside sorridendo a tutti
“Preside, questi tre
dicono di essere Babbani proveniente da un altro mondo, dove noi siamo
personaggi di libri e film!” spiegò Piton guardando male i tre ragazzi
“E’ vero, signore!
Noi siamo Mangiamorte o spie di voi-sapete-chi! Siamo tre ragazzi finiti qui
per caso e…un momento! Nel nostro mondo stasera era la notte delle stelle
cadenti e io ho espresso il desiderio che Hogwarts esistesse davvero! Chris,
Dom che avete desiderato voi?” chiese Elisabeth guardando i suoi amici e
lasciando il preside tranquillo, come se la cosa non lo preoccupasse
“La stessa cosa”
dissero insieme i due sorridendo
“E ‘ tutto chiaro! Col
vostro desiderio avete aperto un varco dimensionale che vi ha portati qui! Il
problema è come farvi tornare indietro!” disse Silente alzandosi in piedi e
avvicinandosi al camino. Il preside buttò dentro della polvere e disse qualcosa
che i ragazzi non capirono.
“Neanche questo è un
problema! E’ tanto che non abbiamo ospiti al castello! Come vi chiamate?”
chiese gentilmente il preside avvicinandosi ai ragazzi
“Io sono Elisabeth e
loro sono Christian e Dominic” disse la ragazza indicando i due amici
“Lieti di
conoscerla!” dissero in coro inchinandosi leggermente con sommo disgusto di
Piton.
Poco dopo qualcuno
busso alla porta
“Avanti prego” disse
il preside allegramente e dalla porta entrarono due uomini: uno alto, capelli
ramati e occhi ambra, l’altro più alto del primo, capelli lunghi oltre le
spalle neri e occhi nocciola.
“Credo che li
conosciate” disse il preside sorridendo.
“Remus Lupin e Sirius
Black” disse Chris incantato
“Esatto! E voi non
fate quelle facce stravolte! I tre ragazzi presenti provengono da un altro
mondo dove noi siamo protagonisti di libri e film, sono tre Babbani!” spiegò
Silente tutto eccitato.
“Come hanno fatto a
superare le barriere anti-babbani?” chiese Lupin sorpreso.
“Non lo so spiegare
nemmeno io, è ovvio che dovremo rafforzarle! Vorrei chiedervi un favore:
potreste tener compagnia e far visitare il castello a questi due ragazzi e alla
splendida fanciulla?” disse il preside sorridendo ai tre ragazzi
“Per me non sarà un
peso ma un enorme piacere!” disse Sirius facendo l’occhiolino a Elisabeth che
arrossì
“C’era da aspettarsi
una cosa del genere da te, Black! Appena vedi una donna il maschio che c’è in
te si risveglia dal letargo!” disse freddamente Piton per niente d’accordo
sull’incarico appena affidato.
“Severus, tu sei un
caso disperato! Non ho ancora capito se ti piacciono gli uomini o le donne!
Comunque non è un mio problema se non sei normale!” rispose a tono Black
sedendosi su una poltrona libera
“Basta! Anche per me
non è un problema, Silente!” intervenne Lupin vedendo che l’aria stava per
diventare troppo pesante.
“Perfetto! Allora
mostrate loro le camere degli ospiti che ci sono al vostro stesso piano. Domani
con calma cercheremo il modo di farvi tornare a casa! Buonanotte ragazzi!”
disse il preside sorridendo a tutti e aprendo la porta.
I tre ragazzi si
limitarono ad un cenno della mano.
“Ora mi tocca fare
anche la guida turistica per Babbani!” sbottò Piton una volta fuori
dall’ufficio di Silente.
“Non sei mica
obbligato! Puoi anche tornartene nella tua bara a succhiare sangue!” rispose
Elisabeth affiancandolo.
“Lei ha la lingua
troppo lunga, signorina! Ed esigo il LEI!” sibilò lui con sguardo glaciale.
“Lei o non lei sei
troppo scorbutico per i miei gusti!” disse Elisabeth senza badare allo sguardo
tagliente di Piton.
“Ancora una parola e
passerai la notte nelle segrete!” sbottò lui afferrandola per un braccio.
“Ehi, lasciala
stare!” si mise in mezzo Dominic.
“Ragazzi! Per favore
un po’ di silenzio! E’ notte fonda e rischiamo di svegliare mezzo castello con
questo trambusto!” tagliò corto Lupin in tono severo salendo l’ultimo gradino
che portava alle stanze.
I due ragazzi quasi
arrossirono per l’interevento di Lupin. Piton non fu molto d’accordo
sull’intervento di Remus ma sorrise ugualmente soddisfatto.
“Bene! Siamo arrivati
ragazzi. Queste sono le vostre stanze” disse Sirius indicando tre porte una a
fianco all’altra.
“Se avete bisogno dei
bagni li trovate in fondo al corridoio, per qualsiasi altre cose rivolgetevi
agli elfi domestici che trovate in giro” riprese Sirius sorridendo.
“Ok! Grazie di tutto
e buonanotte!” disse Chris entrando in una delle stanze.
“Colazione alle 7:30.
Buonanotte ragazzi!” disse Lupin entrando nella sua stanza davanti a quella di
Chris.
Piton non parlò
nemmeno. Si era già incamminato per il sotterraneo.
“Quel Piton è proprio
stronzo come nei libri e nei film. Ma non gli renderò la vita facile, questo è
certo! Mi è sempre stato antipatico!” disse Dominic fissando Sirius.
“Lasciate perdere il
vecchio Sev! Ma se proprio volete fargli qualche scherzetto chiamatemi!” disse
facendo l’occhiolino a tutti e tre.I ragazzi sorrisero complici ed entrarono
nelle loro stanze.
“Buonanotte, Sirius!”
salutò Elisabeth.
Sirius si fermò a
fissarla un attimo e sorridendole le disse “Buonanotte, Beth. Posso chiamarti così?”
le chiede.
“Nessun problema!”
rispose sorridendo la ragazza.
“Allora buonanotte,
Beth!” disse ancora Black sorridendo.
La ragazza sorrise e
salutò con la mano per poi sparire nella sua stanza.