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Autore: Anthy_    09/10/2011    3 recensioni
Mentre il condominio Zaizen si prepara ad affrontare l'estate più calda, afosa e torrida degli ultimi dieci-quindici anni, i suoi inqulini più giovani dovranno riuscire a sopravvivere a sè stessi. Tra portinaie pettegole, ragazze innamorate e vicini fastidiosi, ecco l'estate di Inazuma Eleven.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Spiare non è un reato.

 

«Cerchiamo di non far rumore, o ci sentono.» ordinò Aki, facendole segno di star zitta.
L'altra obbeddì, così, nascoste dietro a dei fitti cespugli, -posizionati intorno alla piscina del condominio
Zaizen- le due inforcarono di nuovo il proprio cannocchiale e ripresero a guardare lo spettacolo.

«Tieni,» Kazemaru si avvicinò ad Endou, porgendogli un asciugamano «sei tutto bagnato.»
L'amico -seduto su uno sdraio- gli sorrise, lo afferrò e si asciugò, poi lo posizionò sulle spalle.
Il gruppetto di ragazzi -Endou, Kazemaru, Gouenji, Fudou e Shirou- quel giorno aveva deciso di fare un
salto in piscina, tanto per rinfrescarsi da quel caldo micidiale che aveva invaso la città.

Ed ovviamente, Aki e Haruna non si erano lasciate sfuggire l'occasione d'oro, appena saputo ciò dalle
due portinaie, si affrettarono a raggiungerli e ad osservare i giovani in costume.

«Stai osservando Endou, vero?» domandò Haruna, con un sorriso beffardo stampato in faccia.
«Non ti dovrebbe importare.» ribattè l'altra, arrossita di botto all'affermazione della bluetta.
L'amica sventolò la mano sinistra in aria, come a dire: "sìsì", poi chiese, staccando un attimo gli occhi
dai ragazzi: « Non sarebbe stato più semplice se fossimo andate direttamente con loro?»

L'altra la fissò incredula. « No! O sarebbero venute anche Natsumi, Fuyuka e tutte le altre.»
«Ehi, ma che fate?» chiese una voce dietro di loro. Un tremito attraversò il corpo delle due, spaventate
dall'idea che le avessero scoperte, pensiero che sparì dopo pochi istanti, quando scoprirono che la voce
apparteneva a Tachimukai Yuki, il timido ragazzo della famiglia al terzo piano.

«Allora, che fate?» richiese, osservando le due a bocca aperta con in mano il cannocchiale.
La prima a riprendersi fu Haruna, che esclamò a caso: «Cercavamo le coccinelle!»
Il ragazzo sorrise ed affermò: «Che bello!» ma poi notò i due oggetti, «E quelli?»
Aki si affrettò a dire: «E' per trovarle, lo sai, le coccinelle non sono gigantesche.»
Tachimukai non sembrò molto convinto, collegò i tasselli ed affermò: «Li spiate, vero?»
Haruna, -non volendo mentire- fece segno di sì con il capo, il ragazzo la guardò deluso.
"Se li spia, significa che è innamorata di uno di loro..." pensò triste e pessimista.
«Capito, comunque spiare non è un reato?» domandò accigliato, sedendosi sul prato.
Le due si scambiarono uno sguardo e la bluetta rise. «Non è stalking, questo.»
«Infatti, » le diede ragione Aki. «E' come una ricerca, i documentaristi lo fanno continuamente,
spiano e seguono gli animali per i loro programmi, ma non li arrestano.»

«Io non ne sono proprio convinto.» persistè il castano, grattandosi una tempia.
«Bhà, pensala come vuoi» e le due inforcarono di nuovo il proprio cannocchiale.
Tachimukai fu tentato di andersene, ma qualcosa lo fermò. «Glielo vado a dire.» affermò.
Le due amiche si girarono con uno sguardo omicida. «Non oserai...» esalò Aki.
«E invece sì!» esclamò il ragazzo, facendosi velocemente strada tra i cespugli e correndo
verso il gruppetto, esclamando, agitando le mani in aria: «Aki ed Haruna vi spiano!»

I cinque si girarono sorpresi, mentre le due ragazze uscivano dal loro nascondiglio ed
acciuffavano furiose il povero Tachimukai, minacciandolo che presto avrebbe ricevuto la sua fine.

«Davvero ci spiavate?» domandò perplesso Fubuki, inarcando un sopracciglio.
«No!» sbraitarono all'unisono, Aki assicurò: «Tachimu-kun è solo un bugiardo!»
L'altro stava per protestare, quando Haruna gli tappò la bocca. «Probabilmente il caldo fa andare
in panne il suo cervello, sapeste, lo abbiamo visto urlare cose assurde e improbabili.»

Aki si avvicinò all'orecchio del castano e gli sussurrò precisa: «Spiare non è un reato.»



 

Saalve! Spero vi sia piaciuto il chappy, anche se ne dubito, eh eh eh!

Metterò forse a presto il 2° chappy, ma forse.

Ciaooo! =) =) =) 



 

  
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