"Ammettilo!Non riesci a distogliermi lo sguardo da dosso!" il ragazzo disse con un filo di voce guardandola insistentemente negli occhi.
La ragazza sbuffò "Poco modesto direi!Sei insopportabile, chissà  perché le ragazze stanno al tuo fianco".
"Chiedilo a te stessa!In fondo sostieni di detestarmi,allora perché sei qui?Perchè hai le braccia intorno al mio collo e pendi dalle mie labbra?".
La ragazza,aveva un’espressione confusa in viso, quasi delusa, ma a pensarci bene, perché mai?
Si erano sempre odiati l’uno con l’altro, per qualche stupido e insensato motivo non avevano mai cercato di chiarire il tutto.
Victoria abbassò il viso, gli occhi lucidi per via delle lacrime, non percepivano alla perfezione con tutte quelle luci soffuse e quel fumo.
Staccò le mani dal collo del ragazzo e provò a dimenarsi, invano però, poiché il moro la  teneva stretta a se con le mani nei fianchi.
"Perchè  non mi lasci andare?"
"Perché non voglio, hai visto che tipo di gente c’è qui?Non ti lascio sola in mezzo a degli ubriachi fradici!".
"Come se tu stessi bene!Smettila di dire cazzate!E poi a te che importa?Potrei anche finire sotto una macchina davanti al tuo sguardo e tu rimarresti perfettamente nella stessa posizione in cui sei a vedere il tutto".
Il ragazzo si sentì colpito da forti fitte al cuore, ciò che la ragazza aveva detto lo aveva ferito, e anche tanto.
La ragazza mise le sue dita contro le sue spalle e lo spinse, lui mollò la presa e la lasciò andare.
La fissava mentre lei si dileguava tra la folla, lui però non resistette, la scortava ovunque lei andasse.
Per un istante non riuscì più a vederla, fece qualche passo vago guardando tra tutta quella confusione.
Poi, si accorse che molti ragazzi erano concentrati verso l’entrata, lui si avvicinò  e vide che coloro infastidivano la “sua” Victoria.
Un ragazzo le si avvicinò,diciamo che pochissimi centimetri li dividevano, lui iniziò a sfiorarle i capelli, per poi scendere lungo la schiena, lei aveva le lacrime agli occhi, era indifesa, sembrava la pecorella in mezzo al branco di lupi.
Ma tutto ebbe fine quando il ragazzo venne colpito da James.
La reazione fu più forte di lui.
"Che cavolo fai?" disse la ragazza con tono arrogante, ma sollevato.
Lui la tirò dai polsi, e si diressero nella panchina più appartata.
"Ma non vedi!Quello ti stava per portare a letto!"
"Tu sei pazzo!E poi so badare benissimo a me stessa!"
Rise, "Si certo!"
"Beh forse…" venne interrotta.
James le aveva dolcemente poggiato le labbra sulle sue.
Il moro si aspettava una reazione piuttosto brutale, invece lei sembrava abbastanza compiaciuta, non provò a scansarsi.
Si staccò dal bacio accennando a una tenera risata.
"Ma che fai?" disse lei scherzando.
"Scusami, non ho resistito."
La ragazza dagli occhi color cenere, aprì la bocca, ma non vi uscirono le parole.
In fondo non se lo aspettava, così poggiò le fredde mani sul suo viso e si coinvolsero in un bacio più che passionale.
Questa volta fu il ragazzo a staccarsi da lei.
Lei era seduta sopra le sue ginocchia e lo fissava con i suoi enormi ed espressivi occhi.
Lui la strinse forte a se.
"C’è qualcosa che non va?"disse Victoria.
"Devo dirti una cosa che avrei dovuto dirti molto tempo fa."
"Sarebbe?"
"Ti amo,ci sarò sempre per te. Non dimenticarlo." disse James lasciando scorrere le dita tra i setosi capelli della ragazza.

P.S. Carissimi lettori!Voglio tante recensioni ;)
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