Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: Abstract Joy    09/10/2011    2 recensioni
"C’erano due fratelli nati in tempi lontani..." Breve raccolta di pensieri su Stefan e Damon, così diversi e così simili da perdonarsi sempre, nonostante tutto.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
C’erano due fratelli nati in tempi lontani. Inseparabili, migliori amici. Sempre pronti a coprire le mancanze di uno con i pregi dell’altro. I due fratelli erano diversi e complementari. Il maggiore sapeva sempre cosa dire e la sua lingua era cinica e pungente, con i capelli neri come piume di corvo,gli occhi di ghiaccio ed un sorriso saccente sul volto pronto a scontrarsi con il mondo seguendo l’istinto e la passione. Il minore, invece, sapeva tacere, stare in silenzio ad ascoltare. Era sempre alla ricerca di qualcosa:della giustizia, della verità,dell’onore…Ma di rado si batteva per esse. Anche lui,però, sapeva lottare e lo faceva sempre per rendere felici gli altri, per cercare un modo di accontentare chi era intorno a lui. Nel suo sguardo mite e cupo vorticavano intensi mille pensieri e un mondo tutto da scoprire. I due fratelli si chiamavano Damon e Stefan e i loro occhi così diversi si posarono sulla stessa splendida e terribile donna. L’amore li separò ma fu l’amore a tenerli uniti, nonostante tutto, nonostante la corazza di rancore e gli anni di vendette. Passava il tempo e mentre i loro volti rimanevano immutati i loro cuori maturavano. Damon tentava disperatamente di coprire la sua debolezza, di nasconderla come la polvere sotto un tappeto…Ma lo sporco rimaneva e bastava una folata più forte di vento per farlo volar fuori. Annegava nel ricordo di un amore perduto, tra donne senza nome e fiumi di alcool. Damon annegava mentre Stefan cercava di riemergere, alzarsi e scacciare ciò che era diventato. Entrambi fuggivano e lottavano, nascondendo una parte di loro al resto del mondo, ma per quanto ci provassero sarebbe sempre stato impossibile per l’altro non riuscire a coglierla comunque. E così la parte migliore di Damon spariva insieme a quella più oscura di Stefan. E così mentre Damon squarciava colli e cancellava ricordi Stefan li imprimeva su carta nascondendo i canini. Eppure, per quanto Stefan ci provasse, c’era sempre una vocina in fondo, da qualche parte tra la mente e il cuore, che continuava fastidiosa a ricordargli chi era stato…Chi era stato da umano innocente e chi era stato da squartatore senz’anima. Quel periodo oscuro Stefan se lo portava dentro, più di ogni altra cosa, lo incatenava stretto mentre urlava nel suo petto. Se ne vergognava, e ogni giorno si sforzava di dimostrare a se stesso che quel mostro non sarebbe tornato. Stefan voleva essere un eroe, non un mostro. Intanto fratello continuava ad inseguirlo, a volte senza neanche volerlo.  Si ritrovavano, a distanza di anni, nelle stesse città e Damon non perdeva occasione per tormentarlo, per rinfacciargli errori che in fondo gli aveva già perdonato. Lo inseguiva, lo trovava, spargeva sangue e rideva di lui, del suo piccolo fratellino che mangiava scoiattoli e si fingeva umano. Qualche volta però, si limitava ad esserci, a guardarlo da lontano. Aveva assistito alle sue fasi peggiori, alle sue ricadute, aveva perfino pensato di unirsi a lui, di ritornare insieme come un tempo a divertirsi con la vita…Ma c’era quel maledetto orgoglio a trattenerlo, a tenerlo fermo e a convincerlo di quanto Stefan non gli mancasse.  Ma Damon aveva solo lui al mondo. Non era cosa facile volergli bene e nessuno ci aveva mai messo troppo impegno.
Poi arrivò lei. Gli stessi occhi, lo stesso viso, le stesse mani, lo stesso sorriso di chi aveva infranto i cuori ancora puri dei Salvatore. Ma lo sguardo, quello era diverso. Non c’era malizia in Elena, ne pretese. Nel suo sguardo c’era comprensione, pazienza…Amore. Un amore che Stefan raccolse come un frutto e di cui non potè più fare a meno. Quell’amore era la mappa per arrivare alla sua umanità perduta. Umanità che sentiva, palpava, respirava ogni volta che era con lei. E non sarebbe bastato niente per ripagarla di ogni dolcezza, di ogni sorriso. Ma la storia troppo spesso si ripete e gli occhi chiari del fratello maggiore caddero sulla bellezza famigliare della ragazza.  Rivedere il suo amore perduto come in un moderno dipinto lacerò la sua prima maschera. Elena, pian piano, riuscì a sfilargliele tutte. Nessuno si era mai preoccupato di lui, nessuno aveva mai cercato di capirlo…Eppure quella semplice, fragile, forte, incredibile ragazza lo faceva. E lui riusciva a farla ridere, riusciva a donarle la spensieratezza che la vita le aveva tolto. Ma non è facile amare Damon: maestro di follia, impulsività e rabbia, campione nel mandare tutto all’aria. E’ troppo facile però perdonarlo, impossibile ignorare la sua lotta per diventare migliore più volte abbandonata e più volte riafferrata.
Stefan si è perso di nuovo, ma questa volta l’ha fatto per amore. Amore per quel fratello che lo ha deriso, infastidito, tormentato, maledetto. Quel fratello che in fondo non è mai riuscito ad odiare.
 
C’erano due fratelli nati in tempi lontani, che hanno trovato salvezza nello stesso sguardo, che si sono inseguiti e cacciati a lungo, che non riusciranno mai ad odiarsi.
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Abstract Joy