Erano come il Giorno e la Notte,
lo si vedeva dal diverso colore dei capelli, l'una bionda come il sole e il grano maturo, l'altra mora, i ricci corvini che risplendevano alla luce fioca della luna.
Erano come la Luce e il Buio,
gli occhi chiari della prima erano argentei, come la pioggia che colorava la sua malinconia, e l'altra, avente occhi color della pece, sapeva procurare il brivido della paura in qualsiasi essere vivente.
Erano come il Ghiaccio e il Fuoco,
l'una rigida e composta, ligia alle regole che le imponeva il suo casato, ma anche dolce nel suo ruolo di madre di famiglia come se in certi momenti si esponesse al sole che lei stessa rappresentava e si sciogliesse; l'altra era un turbinio di passione, la follia nei suoi occhi pieni di amore non corrisposto.
Erano come il Latte e il Caffè,
la prima con un carattere temperato e mite, intelligente e prudente; la seconda imprevedibile, impegnata nel far capire di essere l'unica.
Erano Narcissa e Bellatrix,
due sorelle diverse da sempre, ma legate dalla nascita.
L'una era destinata nel portare avanti silenziosamente la discendenza dei Black, l'altra a morire per rinnegarla.
Erano la Salvezza e la Morte,
ma come Narcissa Malfoy vedeva la sopravvivenza della propria famiglia il miracolo, così Bellatrix Lestrange vedeva nel suo signore, Voldemort in persona, il fascino delle tenebre.