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Autore: Arasta    10/10/2011    5 recensioni
La mia prima su HP, che Dio me la mandi buona.
La Regina attende sulla scacchiera gigante.
E l'atteso non può fare altro che rispondere.
Tributo ad un sacrificio memorabile, ad un personaggio senza cui, a mio parere, Harry Potter non esisterebbe.
Le parole che hanno segnato il suo destino, in quella notte buia in cui niente era quello che sembrava, in cui l'unica cosa certa era che per farli andare avanti, lui doveva morire.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Knight/King
Knight//King

La Morte ha la forma di una gigantesca Regina bianca.

E' la cosa più assurda che ti potesse capitare, davvero.
E' maledettamente ironico, miseriaccia, per te che adori gli scacchi. Per te che, ultimo di sei maschi, senza nessuna particolare qualità che ti contraddistingua, hai sempre battuto tutti da quando avevi cinque, sei anni.

Il tuo unico talento sta per ucciderti, ed è assolutamente ingiusto.
Hai undici anni, dodici conpiuti il primo marzo se vogliamo essere precisi, e morirai.

Bell'impresa, davvero.

Eppure, eppure non vedi la tua vita sfilare nella memoria quando la Regina avanza inesorabile verso di te. Non vedi i tuoi ricordi quando lei si ferma a poche caselle di distanza come a dire, ti sto aspettando.

Non senti niente dentro di te, ed ignori la paura bruciante sulle tue spalle, che viene dalle tue spalle, dove due paia di occhi giovani quanto i tuoi ti fissano inorriditi.

Pensi però, negli attimi che precedono la fine.
Pensi a quello che è importante e a quello che non lo è; a quello che importa e non importa.
Sono discorsi da adulto, tu sei solo un ragazzino...ma se hai poco tempo, tanto vale crescere in fretta.

Sei in procinto di abbandonare il mondo dei vivi (di sacrificarti) e rifletti:

Tua madre che piangerà e si dispererà e singhiozzerà sul tuo cadavere, se mai lo riporteranno indietro.
Non importa.
I gemelli ti chiederranno scusa per tutte le volte che ti hanno preso in giro, si pentiranno tra le lacrime di averti punzecchiato, irritato, rotto le scatole da quando sei nato.
Non importa.
Tua sorella si arrabbierà perchè non sei vissuto abbastanza da aiutarla a salire sul treno e tenerle un posto vuoto al tavolo rosso-oro.
Non importa.

E tu?
Tu...boh. Ai morti importa qualcosa?

Non vuoi morire.
Ovvio che non vuoi morire.
Chi cavolo vorrebbe morire a undici (dodici) anni, in una botola buia, in una scacchiera gigante che Merlino solo sa come gli è venuto in mente di mettercela a questi?!

Ma la Pietra finirà nelle mani sbagliate se tu non farai quello che stai per fare.
Questo sì, questo importa.

La Regina ha ancora le dita intrecciate attorno alla spada che ti colpirà e ti toglierò la vita, ma nella tua mente la candida sovrana (nera signora?) ti tende le mani, e sussurra vieni.

Stringi forte la presa sulle redini di pietra del destriero che avrebbe dovuto portarti fortuna, che avrebbe dovuto farti trionfare, e tutto ritorna.

Terrore.
Determinazione.
Rabbia.
Sollievo.
Tristezza.
Affetto.
Terrore.


Ancora non lo sai.
Ancora non lo sai, Ronald Weasley, che se stanotte morirai da Cavaliere, in futuro, quando sarai uomo, rinascerai Re.

Un respiro, l'ultimo.


" Cavallo in H3. "




Credits, thanks and co.

Scrittura rossa in onore al protagonista della shot.
Come già detto, è la mia prima opera potteriana, questa.
Quando ho scoperto EFP, in terza liceo, ero ossessionata dal capolavoro di J.K.Rowling. Pensavo seriamente che avrei inaugurato il mio account con una storia sulla serie fantasy che mi aveva cambiato la vita e mi aveva iniziato al mondo della scrittura, ma colpa di una connessione lenta (inesistente) e della totale ignoranza sull'HTML non l'ho mai fatto.
Poi, dopo sesto e settimo libro, ho abbandonato definitivamente il progetto, perché il finale della saga non mi ha convinta per niente.
E no, non dico questo perché sono morti i miei personaggi preferiti, sarebbe decisamente infantile. Sono tutta una serie di motivi che non sto qui ad elencarvi, perché vi addormentereste, davvero.
Così, ho rivolto la mia attenzione all'altra mia grande passione: gli anime.
Se fate un salto nel mio account, e se conoscete Soul Eater *Sara fà ciao con la mano a Maka chan e compagnia bella* direi che potreste sguazzare come una mosca nello zucchero. XD
Torniamo a questa shot che è meglio.
Perché Ron? E soprattutto perché il primo anno, dopo secoli dalla lettura della Pietra Filosofale (avevo undici anni) ?
La risposta credo sia una sola: ADORO il piccolo rosso, ADORO i suoi pregi e ADORO i suoi difetti.
Sono fermamente convinta che sia stato bistrattato sia dalla scrittrice che dai registi. Vedendolo crescere, penso che abbia perso un pò di quello slancio che aveva all'inizio, che per me è proprio l'avvenimento presentato nella fic: il suo sacrificio sulla scacchiera.
Diciamocelo caspita, quale ragazzino sarebbe disposto a rischiare la vita per una missione di cui non sa assolutamente nulla???
Io no di certo, non ce l'ho questo coraggio. Lasciamo perdere i Grifondoro, lasciamo perdere i Weasley, in quel momento c'era solo Ron. Ron che al primo anno ha guardato la Morte in faccia e ha detto: ok, sono qui.
Grazie al cielo non abbiamo perso il nostro beneamato Lenticchia, ma ricordo benissimo la sensazione quando lessi le pagine del libro: trattenni il fiato e già sentivo scendermi le lacrime dagli occhi, e quando tutti finì non sapevo da che parte girarmi, era come se volessi chiedere aiuto.
Nel film poi, non ne parliamo. Un'interpretazione migliore secondo me non era possibile. Mi vengono i brividi per la tensione ancora adesso, se ci penso.
Passiamo al titolo: gioco di parole tra inglese e italiano, dato che quando si parla di scacchi, il nostro cavallo in Inghilterra diventa un cavaliere. Fin qui ci siamo.
Ma perché ho aggiunto "Re"?
Perché l'incoronazione di Ron Weasley non è stata solo frutto di una miracolosa partita di Quidditch, almeno non ad una prima impressione. Scavando a fondo, credo che zia Jo abbia voluto farci capire quanto si sia meritato questo titolo.
Ron è il Re perché difende chi gli sta a cuore.
Ron è il Re perchè nell'ombra ha sempre protetto la sua famiglia.
Ron è il Re perché per quanto possa sbagliare e cadere avrà sempre la forza di rialzarsi e dimostrare quanto vale.
E sì, é anche sete di gloria la sua.
Ma se la merita tutta, fino all'ultima goccia.
Beeeene...s'é mai visto commento più lungo della fic stessa? Povera me come sono messa.
Non so se tornerò in questo sacro fandom, dopotutto spero di sì, per qualsiasi cosa recensite questa storia senza pretese (nonostante la catilinaria di sopra) e fatemi sapre le vostre impressioni, le critiche, i commenti, le domande, eccetera, eccetera.

1 kiss, Sara   




  
  
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