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Autore: Stella Black Harris    10/10/2011    0 recensioni
Era un caldo pomeriggio d’agosto. Il sole batteva forte, e in spiaggia chi poteva permetterselo si rifugiava sotto l’ombrellone. Persino il campo da bocce era vuoto, perché i quattro vecchietti che vi giocavano di solito si erano arresi al caldo torrido di quella giornata. Kristen Barnes e le sue amiche vi si rifugiarono, seguite a ruota dai ragazzi che le seguivano come cagnolini dappertutto.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Just Love You, Guys.
1x01 – Pilot
 
Piccola premessa! Questo è il primo capitolo, quindi per iniziare ho inserito solo quattro personaggi. Perdonatemi se non è molto lungo o particolarmente ben scritto, vi assicuro che i prossimi saranno migliori ;)
 

Era un caldo pomeriggio d’agosto. Il sole batteva forte, e in spiaggia chi poteva permetterselo si rifugiava sotto l’ombrellone. Persino il campo da bocce era vuoto, perché i quattro vecchietti che vi giocavano di solito si erano arresi al caldo torrido di quella giornata. Kristen Barnes e le sue amiche vi si rifugiarono, seguite a ruota dai ragazzi che le seguivano come cagnolini dappertutto.
“Qui, è perfetto.” disse Kristen accomodandosi sotto l’ampio tendone verde a lato del campo.
“Non mi va di stare ferma qui, chi gioca con me a pallavolo?” propose Juliet Bloom con occhi speranzosi.
“Nessuno, come sempre!” tagliò corto Rachel Madison, alzando per un secondo la testa dal suo cellulare.
Juliet si sedette a terra rassegnata incrociando le gambe, e cominciò a chiacchierare con Simon, il fratello di Rachel.
Poco distante Kristen era cavalcioni sul suo ragazzo, intenta a baciarlo e scambiarsi effusioni, senza curarsi dei passanti intorno a loro.
Al centro della spiaggia, sul ponte di una grossa barca di legno, Hilary Bell sedeva stringendosi le ginocchia al petto per nascondere la pancia, già coperta da una maglietta a righe, scambiando poche timide parole con le altre ragazze sedute con lei.
Josh Collins, dal canto suo, sfidava la temperatura giocando a calcio con i suoi amici, tra cui Alex Clark, che si sistemava gli occhiali pronto a parare il prossimo tiro.
Qualche kilometro più in là, in una stanza d’albergo, una ragazza si slacciava il reggiseno, mentre James Button s’infilava il preservativo.

CINQUE ANNI DOPO
La sveglia suonò alle otto in punto quella mattina. Kristen Barnes mugugnò qualcosa come “altri cinque minuti mamma” e poi aprì gli occhi. Guardò il calendario: Domenica 28 Agosto. Diamine, era quasi Settembre. Con calma si alzò stiracchiandosi e spense quella stupida sveglia. Preparò la colazione, si vestì, si sistemò e uscì di casa. New York era piuttosto calda quella mattina. Si sbottonò la giacca e si avviò. Arrivata da Starbucks, si sedette di fronte al bancone.
“Il solito, cara” disse rivolta alla schiena della ragazza che sistemava i bicchieri.
“Non si usa più il per favore?” Rachel Madison si voltò sorridendo.
“Oh, mi scusi! Potrei avere un cappuccino, Vostra Signoria?” rise Kristen cercando il portafoglio nella borsa.
“Molto meglio!” rispose Rachel dandole il cappuccino.
“Ehi, aspettare è passato di moda?” Juliet Bloom entrò di corsa, attirando su di se gli sguardi dei clienti seduti ai tavoli.
“Mi farà licenziare prima o poi” disse Rachel scrollando i capelli castani.
Kristen sorrise ricambiando l’abbraccio di Juliet.
“Qualche novità su Hilary?”
“Probabilmente starà dormendo, come ogni mattina” rispose Juliet staccandosi da Rachel.
Kristen guardò l’ora. “Scusate, devo scappare, ci sentiamo più tardi!”
La bionda corse via in direzione del parco acquatico dove lavorava. Giunta lì si cambiò velocemente e si buttò in acqua.
“Sei in ritardo” la ammonì Heidi, la sua collega.
“Lo so e mi dispiace. Ma devo ricordarti chi ti ha coperto le ultime tre volte che sei arrivata in ritardo per sbaciucchiarti con quel tipo spagnolo?”.
“Allora, cominciamo?” chiese Heidi buttandosi in acqua.
Kristen le fece la linguaccia e poi si rivolse ai delfini che nuotavano pigramente sul pelo dell’acqua. Agitò le braccia e batté le mani, e quando fu sicura di avere la loro attenzione cominciò con il riscaldamento per prepararli all’allenamento di Heidi. Quando ebbe finito, diede loro da mangiare, e poi passò a tutti gli altri animali del parco. Il cellulare squillò: era Rachel.
“Ehi tesoro che succede?”
“Kristen non posso crederci! Simon sta tornando, mio fratello sta tornando a casa!” trillò Rachel dalla gioia.
Simon Madison era il fratello maggiore di Rachel. I due erano sempre andati d’accordo e lui era un gran bravo ragazzo. Kristen si ricordò di quando era partito: aveva litigato con i suoi genitori e con il suo migliore amico, aveva perso il lavoro e la sua storica ragazza l’aveva tradito. Rachel aveva passato i primi mesi piangendo, ma poi grazie a Dio si era rimessa in piedi. E adesso lui stava tornando a casa dopo tre anni.
“Rachel ma è fantastico!” disse Kristen sorridendo “per che ora sarà qui?”
“Alle quattro se tutto va bene sarà all’aeroporto, vado a prenderlo con la mia macchina e poi andiamo da Rudy, ci stai?”
“Perfetto, non vedo l’ora di vederlo!” ammise Kristen accarezzando una foca monaca “ci vediamo più tardi allora”.
Chiuse il cellulare. Avrebbe voluto mangiare ma il suo stomaco era sigillato. Il ricordo di Simon aveva portato con sé ricordi anche peggiori. E per la prima volta da cinque anni, dai suoi occhi verdi scese una lacrima.
 
Le tre arrivarono presto. Troppo presto. Kristen si era già cambiata, aveva sistemato la muta e si era rimessa il suo vestitino bianco. Respirò a fondo un paio di volte. Salutò Heidi e uscì dal parco. Decise di camminare, aveva bisogno di sgranchirsi le gambe nonostante i tre spettacoli di quel giorno. Arrivò al bar in poco tempo ed entrò spingendo la porta.
“Ciao Brittany” salutò la barista che le strizzò l’occhio.
Notò Juliet già seduta al loro tavolo, prese una birra e si sedette accanto a lei.
“Notizie da Rach?” chiese distrattamente.
“Sì, mi ha mandato un messaggio poco fa, tra una ventina di minuti dovrebbero essere qui” rispose l’amica accavallando le gambe.
Kristen sospirò. Diede un paio di sorsi alla sua birra e poi la posò sul tavolo.
“Che cosa ne pensi? Insomma, del ritorno di Simon. Non è strano che torni così, senza nessun motivo?”.
“Bé, evidentemente un motivo ce lo aveva se è tornato. E poi ad essere sincera non m’interessa. Manca tanto anche a me e voglio solo riabbracciarlo in questo momento”.
Juliet si portò una ciocca di capelli castani dietro all’orecchio. Salutò un paio di amici appena entrati e poi afferrò il cellulare.
“Sono arrivati” disse sorridendo.
Kristen sospirò per l’ennesima volta. Poi la porta si aprì ed una ragazza vestita di rosso entrò, seguita da un ragazzo alto e con gli occhi verdi.
“Simon!” Juliet non esitò e corse ad abbracciarlo. Lui rispose sorridendo e scompigliandole i capelli.
Era visibilmente cresciuto. Il suo sguardo era più adulto e i suoi tratti più maturi. Diamine, era ancora più bello. Poi si accorse di Kristen.
“Ehi” disse lei sorridendo. Lui rispose al sorriso e corse ad abbracciarla. Lei lo strinse ridendo e strizzando gli occhi lucidi. Non riusciva a negarlo, le era mancato tantissimo.
Un leggero colpo di tosse riportò i ragazzi alla realtà. I due si voltarono e videro Rachel e Juliet che li fissavano imbarazzate.
“Scusate” rise Simon. Anche la sua voce era cambiata, più profonda. Finalmente i quattro amici si sedettero.
“Hilary?” chiese Kristen ricomponendosi.
“Non ne ho idea” rispose Rachel alzando le spalle “ha il cellulare spento”.
“Strano” commentò Juliet sorseggiando la birra dell’amica.
“Allora, raccontaci qualcosa del viaggio!” disse Kristen sorridendo “com’è l’Australia?”
Simon e Rachel si scambiarono uno sguardo imbarazzato.
“A dir la verità, non ero solo lì... ” ammise il ragazzo.
“E con chi eri?” chiese Kristen riprendendo la sua birra.
I due non risposero.
“Chi?” chiese la bionda più seria.
“Kristen... ” Rachel non riuscì a finire la frase. La porta del bar si aprì.
Kristen si portò una mano alla bocca, e il boccale di birra cadde a terra.


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