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Autore: Dikar 93    17/06/2006    3 recensioni
I sogni son desideri
di felicità.
Nel sonno non hai pensieri
Ti esprimi con sincerità.
Se hai fede chissà che un giorno
La sorte non ti arriderà.
Tu sogna e spera fermamente
Dimentica il presente
E il sogno realtà diverrà
Allora... Draco si innamora della sorellina di Hermione, ma deve sposare Annalise, naturalmente lei è purosangue, mentre la sorella si 'Mione è babbana...
LEGGETE E COMMENTATE!
P.S. L'inizio è un po' comico. ^^
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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By Dikar 93

I SOGNI SON DESIDERI

I sogni son desideri
di felicità.
Nel sonno non hai pensieri
Ti esprimi con sincerità.
Se hai fede chissà che un giorno
La sorte non ti arriderà.
Tu sogna e spera fermamente
Dimentica il presente
E il sogno realtà diverrà

Era una mattina d'estate, il sole splendeva sulla finestra di Malfoy Manor. 
Draco aprì piano gli occhi, si alzò e si vestì.

Quella mattina era speciale, finalmente gli era stato concesso stare solo in casa senza essere sorvegliato da parenti e elfi domestici come quando aveva sei anni, adesso ne aveva ventuno, e non intendeva sprecare la sua vita a obbedire a 'Draco di qua, Draco di là, Draco portami l'acqua, Draco non puoi uscire, Draco... sei pronto a prendere moglie' Ebbene sì, gli era capitata l'enorme sventura di essere costretto a sposarsi, perciò gli avevano lasciato 24 ore di tempo per trovare una ragazza adatta a lui.

Strabiliante quanto i genitori di Draco fossero gentili.
Lui era a casa a cercar per forza  moglie, a eseguire gli ordini di una sorella isterica... e loro dov'erano? A fare chissà cosa ai Caraibi! Ma vi sembra una cosa logica? 

Draco sbuffò. Poi uscì dalla stanza cercando di non svegliare la sorella, sfiga? La sorella era già sveglia.

Una ragazza dai capelli lisci biondo platino, e degli di ghiaccio l'ho osservò da capo a piedi, poi aprì la bocca per parlare, e quella fu la rovina del ragazzo.

- Draco?- Disse lei fredda.
- Si?- 
- Possibile che tu... TI SVEGLI COSI' TARDI? TI RENDI CONTO DI CHE ORE SONO? - 
- Ehm... veramente... io...
non ci ho fatto caso... - Disse lui con un filino di voce.
- Ah, ora si spiega tutto. FACCIAMO PRIMA A TOGLIERE GLI OROLOGI! TANTO NON LI GUARDI NEANCHE! - 
- Su Hanna, sembra che sia scoppiata la fine del mondo! - Draco guardò l'orologio. - Sono solo le 9.30! - Disse disperato.
- Ah, e ti sembra presto?- 
- Be'... si... - 
Malfoy Manor prese a tremare a mo' di  terremoto.

°*+*°

Finalmente Draco riuscì a liberarsi dalle grinfie "dell' isterica", come la chiamava lui. 

Cammino con le mani immerse nelle tasche del suo giubbotto di pelle verde, camminando a testa bassa, imbronciato. 
Era bello camminare per quelle stradine deserte senza una vera meta. Nessuno che ti diceva dove andare, venivi trasportato dalle acute urla del vento, dal calore estivo... e a volte anche solo dall' istinto. 
Questa volta non aveva voglia di seguire urla e calori vari, l' istinto sarebbe stato più entusiasmante. 

Entrò in un bar, dove, seduto al bancone, incrociò gli occhi di una ragazza riccia con dei capelli marroni, al suo fianco c'era una ragazzina dai capelli anch'essi ricci e marroni, ma aveva due splendidi occhi verdi. 
Oddio, l'aveva riconosciuta! La ragazza più grande era... Hermione Granger! E lui che pensava che sarebbe stata una bella giornata! Al contrario, si stava rivelando uno schifo!

Però la ragazza dagli occhi verdi era carina, forse era la sorella babbana, ne aveva parlato a scuola, o così aveva sentito, se non sbagliava si doveva chiamare... Granger... Deneta, no era completamente diverso... Dinitra... no! Era Demetra. Ecco gli era venuto in mente, be', come nome non era male...

Si avvicinò piano alla sua ex-compagna di scuola. 
- Ehi, mezzosangue!- Disse con poca gentilezza dirigendosi verso Hermione e squadrandola dall'alto al basso.
Hermione alzò gli occhi e lo vide, davanti a lei. 
Era cresciuto molto, si era alzato di almeno due centimetri, e se doveva proprio ammetterlo non era niente male. 
- Malfoy... - Disse in tono svogliato.
- Suppongo che lei sia la tua sorellina babbana - Disse guardando Demetra con un sorrisetto malizioso. 
- Si - 
- mmh, e dimmi, cosa ci fa una babbana qui tra noi maghi?- 
- Be'... voleva visitare e conoscere dei maghi -  Disse Hermione leggermente in imbarazzo. 
- Ah, Be', io sono Draco, Draco Malfoy - Disse lui cercando di non ammettere a se stesso quanto gli piacesse quella ragazza, babbana, Granger... Oddio, certo che era caduto proprio in basso.
Demetra arrossì e stringendo la mano di Draco disse - Demetra Granger, molto piacere! -
- Oh, vedo che non porti nessuna fede al dito, come dispiace, non sei ancora sposato - Disse Hermione sorridendo entusiasta. 
- Ehm... sto cercando moglie. A proposito, quanto tempo e passato? Già un'ora?! Meglio che vada - Disse Draco frettoloso. 
- Eh? Stai cercando moglie?- Disse Demetra. 
- ASPETTA DRACO! - Urlò uscendo dalla porta.

Hermione portò una mano alla fronte, ecco, ci mancava solo che sua sorella s' innamorasse di Malfoy! Poi ordinò un caffè.

- Deme... cioè... Granger, cosa... cosa c'è?- Disse Draco. 
- Io... tu... ecco... tu mi piaci. Lo so che non ci conosciamo neanche ma subito, appena ti ho visto ho capito che per me eri speciale. Ti prego, mettiti con me!- Disse decisa Demetra. 
- Non saprei, tu mi piaci, ma... sei babbana e i miei genitori non approverebbero mai! - Disse lui guardandola.
- Ma... ho capito. Addio - Disse lei, poi corse via. 

Draco prese a rincorrerla senza tregua. Voleva raggiungerla, avrebbe fatto di tutto per stare con lei, tutto. 
Demetra si fermò in un vicolo ceco, ansimando per la corsa. 
- Demetra... io non posso sposarti, ma se vuoi... possiamo fidanzarci per un po', finché i miei non lo verranno a scoprire -
Disse sicuro. 

- Va bene - 

Poi si abbracciarono stretti in quel vicolo.
Doveva comunque trovare una moglie, altrimenti i suoi genitori l'avrebbero fatto fuori. 
Ma adesso non ci voleva pensare, ora c'era lei e basta.
Un po' affrettato come incontro forse, ma era di sicuro quella giusta. Si, Demetra era la ragazza giusta per lui, ma i suoi non avrebbero mai approvato che lui, purosangue, si sposasse con una babbana. Mai. Doveva tenere nascosta quella relazione, non dire niente a nessuno, in modo che potesse durare più di una settimana. Poco per amarsi davvero, non sapeva se c'era tempo per volersi bene. 
Ma non poteva continuare a rimanere lì, immobile senza dire niente. 
Ora doveva lasciarla, per sempre, per quanto avesse desiderato stare con lei. 

- Senti... scusami, ma ho cambiato idea, io non posso stare con te. Addio per sempre Little Granger! - Le fece l'occhiolino e se ne andò.

Lei rimase lì, di stucco, come mai l'aveva lasciata così, su due piedi? 
Ah, aveva capito. Lui voleva evitare di farla soffrire, perché un giorno si sarebbero lasciati, e non avrebbero più potuto incontrarsi, mai più.

°*+*°

La chiesa era praticamente ricoperta di viole e rose blu. 
La luce in penombra che penetrava dai mosaici sulle finestre illuminava a malapena la Chiesa.

Una ragazza dai capelli neri lisci, lunghi fino alla spalla, raccolti in un cerchietto azzurro. La frangetta ricadeva sulla fronte ricoprendo le sopracciglia. 
Gli occhi azzurro viola erano felici, mentre le mani sistemavano un abito lungo fino ai piedi.
Aveva le maniche a sbuffo e e qualche fiocco di pizzo qua e là. Era un abito da sposa.

La ragazza rispose immediatamente 'sì' alla domanda: Annalise Cook, vuoi prendere come tuo sposo Draco Malfoy, amarlo e onorarlo finche morte non vi separi?

Invece Draco esitò a lungo prima di rispondere, insospettendo tutti gli ospiti, compresa la sposa. 
Se avesse detto 'sì' non avrebbe più avuto speranze di rivedere Demetra, se avesse detto 'no' sarebbe potuto correre da lei, procurando il disprezzo di tutti...
Forse era meglio rispondere 'lo voglio', tanto ormai Demetra doveva essere già sposata con qualcuno, contando la sua immensa bellezza. 
Decise di dire di sì, dagli ospiti si levò un sospiro di sollievo.

- Draco, Annalise, io vi dichiaro marito e moglie - 
- Potete scambiarvi le fedi - Draco prese la fede e la fece scorrere nel sottile dito della compagna, lo stesso fece lei. 
- Potete baciare la sposa - 
Draco senza esitare alzò il velo dal volto della moglie e poggiò per almeno un minuto le sue labbra su quelle di lei.

°*+*°

Ormai era passato un anno da quel giorno.
Draco era uscito a fare un giro.

Chissà se un giorno avrebbe rincontrato Demetra, strano, ma continuava a sperare di vederla dietro un angolo, sorridendo felice.
Avrebbe voluto abbracciarla e dirle che l'amava, ma non poteva, non l'avrebbe mai più rivista. Avrebbe dovuto scordarla per sempre, ma come? La sua bellezza era troppo grande per dimenticarla. 

Varcò più volte la strada, finché non tornò nel vicolo ceco in cui l'aveva abbracciata. All' inizio pensò fosse solo un' illusione, quando vide Demetra i suoi occhi si spalancarono, la sorella di Hermione fece cadere la borsa, si stropicciò gli occhi con le mani per svegliarsi da quel meraviglioso sogno, ma non era un' illusione, quando riaprì gli occhi si accorse che lui era ancora lì. 
- Draco...?- Disse con la voce tremante.

Draco corse verso di lei, abbracciando e cingendo con le braccia il sottile bacino della ragazza, finalmente si erano rivisiti. 
Finalmente poteva di nuovo abbracciarla.

- Demetra... cosa... cosa ci fai qui?- Chiese Draco curioso.
- Be', in qualche modo dovevo pur trovarti, no?- Disse lei sorridendogli. 

Draco le disse di tenersi forte a lui e di chiudere gli occhi.
Quando li riaprì si ritrovò magicamente a casa di Draco.  
Lui l'adagiò piano sul divano, baciandola delicatamente. Annalise non c'era, era andata da sua madre per qualche giorno, e lui aveva la casa libera. 
Finalmente la poteva baciare, mentre piano le sbottonava la camicetta bianca, era un momento magico. Poteva abbracciarla e volerle bene senza paura, poteva stringerla a se senza temere di essere scoperto, poteva baciarla senza contegno. 
Pian piano che il tempo passava tutti gli indumenti furono a terra, compresi gli intimi. 
Lei era bellissima, con il suo volto sudato e i capelli arruffati.

Demetra aprì gli occhi, quegli occhi verdi che lo avevano accecato con la loro bellezza. 
Lo penetravano facendolo sussultare, fin dentro al cuore. Lo infilzavano come una lama, facendolo innamorare sempre più di lei. I suoi capelli castani e ricci, che incoronavano quel meraviglioso viso candido davano l'aria di un angelo, un bellissimo angelo. Lei era così morbida... forse non era la meraviglia in persona, ma per lui era la fine del mondo, la più bella creatura che esisteva sulla terra. 

Quella notte la passò con lei, tra i gemiti del vero amore.

°*+*°

- Lucius, forse dovremmo andare a controllare cosa combina Draco, intendo dire... ora che Annalise non c'è non voglio immaginarmi cosa starà combinando - Disse Narcissa preoccupata. 
- Oh tesoro, cosa credi che possa combinare? In fondo non è più un bambino - Disse lui veemente, conoscendo gli ideali degli uomini. 
- Si... lo so, ma... io vado, altrimenti non sto tranquilla - Disse lei aprendo la porta. 
- Vai... - 

Narcissa si teletrasportò a metà strada fino a casa del figlio.
Draco era seduto sul divano a petto nudo tranquillamente abbracciato a Demetra con un braccio, mentre lei dormiva appoggiata al suo petto e tenuta al caldo da una coperta. 

 - Madre?!- Disse Draco spaventato. 
- DRACO!- Urlò lei inorridita dalla vista della ragazza.
Lui facendo attenzione a non svegliarla l'appoggiò sul divano delicatamente e si alzò. 
Cosa ci faceva sua madre a casa sua? Cosa voleva lei adesso? In quel momento ancora magico e fantastico? 
- Cosa stavi facendo con lei?- Disse Narcissa indicando con un dito Demetra. 
- Io... sono maggiorenne, madre, ho ventidue anni!- Disse lui sicuro. 
- Ah, benissimo - Disse lei arrabbiata - Almeno l'avessi fatto con tua moglie, no, meglio tradirla!- 
- Ma... MADRE IO AMAVO DEMETRA! NON ANNALISE, POSSIBILE CHE TU NON CAPISCA?- Urlò lui. 
- Quindi Annalise non ti piace?- Chiese lei in tono sbalordito. 
- Sì, è bella, ma non alla pari con Demetra - Disse lui. 
- Ma perché non hai detto di voler sposare Demetra allora? - Chiese Narcissa un po' più calma e con un' espressione di compassione. 
- Be'... ti spiegherò tutto dopodomani, quando ci sarà anche Anna, è giusto lo sappia anche lei - Disse lui abbassando la testa, poi andò a rimboccare le coperte dell'amante. 
- Bene, ci vediamo allora - Disse Narcissa aprendo la porta. 

°*+*°

I giorni passarono, Draco si trovò seduto sul divano di Malfoy Manor vicino ad Annalise.

- Bene, tua madre mi ha raccontato dell'accaduto, ma spiegami, dov'è Demetra?- Disse il padre con un sopracciglio alzato. 
- Ah... ehm... ha detto che doveva fare un esame al San Mungo - Disse lui incerto e grattandosi i capelli biondo pallido. 
- Bene...- Disse il padre.
- Padre, madre, io... - Disse lui. 
- Si, ora ci spiegherai tutto, ma prima non pensi di dover porgere le tue scuse a Annalise?- Disse la madre.
- Si...  - Si voltò verso la moglie, che era a testa bassa, con le lacrime agli occhi e la mano davanti alla bocca.
- I miei ti hanno già spiegato tutto, eh?- Non ottenendo risposta passò oltre.
- Scusa Anna, mi dispiace tantissimo, ma... - 
- Non... non c'è bisogno che ti scusi, Draco - Disse lei con la voce tremante. 
- Bene, ora spiegaci l'accaduto, per cortesia -
- Ehm... allora... io mi ero innamorato di Demetra sin dalla prima volta in cui lo vista, quel giorno in cui avevo 24 per trovare moglie. Io volevo sposarla, ma lei... lei era la sorella della Granger...- 
- Una mezzosangue?!- Dissero loro in coro disgustati. 
- No, una... - Draco fece un lungo respiro - Una babbana - 
A quelle parole sua madre svenne. 
- NARCISSA! - Urlò Lucius precipitandosi a tirarla su e farla svegliare. 
- Scusatemi, ma non pensavo che... -
Draco non ascoltò, prosegui direttamente. 
- Be', poi mi sono dovuto, per forza, sposare con Annalise, e così sapevo di non poterla più vedere, ma... l'altro ieri... l'ho rincontrata, in quel vicolo dove ci eravamo abbracciati la prima volta. Io l'ho portata a casa mia, e il resto non intendo spiegarlo!- Disse lui, arrossendo.
- Bene, sappiamo abbastanza per dichiarare... - Disse la madre guardando Lucius. 
- Non puoi più vederla!- Disse lui arrabbiato.
- Ma... QUESTO NON POTETE FARLO! SONO I MIEI SENTIMENTI! INSOMMA NON CONTANO NIENTE?- Disse lui arrabbiato. Urlava così forte che gli sembrava di rigarsi la gola con il pomo d'Adamo. 
- Non nei confronti di una babbana... - Disse Lucius Malfoy, usando un tono disgustato a quel 'babbana'.
Ma Draco si alzò e uscì sbattendo la porta.

Camminava veloce in quelle stradine tante volte attraversate, poi tirò fuori dalla tasca una sigaretta e dopo averla accesa incominciò a fumarla.
Demetra uscì da un taxi e quando lo vide gli disse - Sempre il solito, ti avrò detto un sacco di volte che non devi fumare!- Disse togliendogli la sigaretta dalla bocca, ma lui gliela riprese dalla mano e se la rimise in bocca.
- Ehi, sei nervoso?- Chiese lei preoccupata.
- Hanno detto che non possiamo più vederci - Disse lui a testa bassa.
- Ma... io... - Disse lei preoccupatissima.
- Lo so, anch'io ti amo-  Disse lui.
- No non è questo... io... io aspetto un bambino!- Disse lei arrossendo.
Draco alzò la testa a guardarla, poi la prese per un braccio e salì a piedi tutte le scale che portavano al piano di Malfoy Manor in cui avevano discusso, entrò nella stanza sicuro.
Demetra abbassò la testa.
- Demetra... lei... lei è incinta, è come padre devo stare accanto a mio figlio - Disse lui, a quelle parole tutti si voltarono. Demetra alzò la testa sbalordita da quelle parole.
- Ah... - Disse la madre.
- Allora dovrà abortire - Disse lei guardandola.
Demetra spalancò gli occhi e si abbracciò la pancia con le braccia.
Draco era furioso - MADRE! NON SEI TU A DOVER DECIDERE DELLA MIA VITA E DI QUELLA DI DEMETRA! E NEANCHE DEL DESTINO DI MIO FIGLIO! -
- Be', in questo caso... non ci resta che ripetere ciò che ho detto prima: Non devi più vedere Demetra - Disse la madre.
- Ma... questo mai - Disse lui.
- allora dovrà abortire! -
Demetra lasciò cadere una lacrima dagli occhi verdi.
- Ma... - Poi si teletrasportò con Demetra fuori da Malfoy Manor.

Demetra stava piangendo, abbracciò Draco e gli disse tra le lacrime: - Io... Draco io non voglio uccidere questo bambino...-
- Non succederà -  poi incominciò a correre, a correre...
Voleva andare lontano, scappare, non gli importava cosa avrebbero detto i suoi genitori e Annalise, lui voleva stare con Demetra, il suo angelo, e suo figlio. Non voleva perdere il bambino che lei aspettava. Voleva un amore con la persona che amava veramente, non con quella che amava per finta. Non si sentiva di lasciarla sola in un momento come quello, doveva starle accanto, per sempre, glielo avevano insegnato i suoi genitori prima di sposare Annalise, e lui avrebbe ascoltato solo quello che loro gli avevano detto.

Perché i sogni son desideri.
di felicità.
Nel sonno non hai pensieri
Ti esprimi con sincerità.
Se hai fede chissà che un giorno
La sorte non ti arriderà.
Tu sogna e spera fermamente
Dimentica il presente
E il sogno realtà diverrà

(Cinderella)

Draco Malfoy & Demetra Granger.

NOTE DELL'AUTRICE:

Be', non so da quanto tempo avevo in mente questa fanfiction, prima era completamente diversa, lui doveva sposare la sorellina di Hermione, che ha ventanni, per vostra informazione, ma amava Annalise, poi ho pensato che i Malfoy mai gli avrebbero fatto sposare una babbana, così ho invertito i ruoli.
Questa fanfiction mi piace molto, spero anche a voi, commentate, mi raccomando! ^^

Grazie e ciao, alla prossima.

Dikar.

 

 

  
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