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Autore: Karrina    11/10/2011    0 recensioni
Piccolo missimg moment dell'episodio 5 del drama coreano Warrior Baek Dong Soo.
Sulla strada dal campo dei guerrieri al rifugio fra le montagna DS e YU.
Dedicato a nerjav e ai suoi video che mi hanno ispirato a ricominciarea scrivere.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Autore: karrina87
Titolo: Sulle mie spalle, tu; nel mio cuore, tu?
Fandom: Warrior Baek Dong Soo
Rating: Verde
Personaggi: Dong Soo, Yeo Un, Cho Rip.
Warnings: Nessuno, pre-slash
Conteggio parole: 997
Disclaimer: I personaggi di Warrior Baek Dong Soo non mi appartengono, li ho solo presi in prestito ma senza fini di lucro.

Ho sempre pensato che tu fossi un incapace. Al campo dei guerrieri eravate tutti degli incapaci per me. Bambini che giocano a fare i guerrieri in una guerra in cui non hanno nessuna speranza di vincere. Ho perso il conto delle volte che nel bel mezzo della notte ti ho lasciato privo di sensi nel fango dopo che hai voluto scioccamente sfidarmi. Fra me e te c'è una differenza abissale. Non sarai mai al mio livello.
Allora perché semplicemente non mi rifiuto di combattere come mi ha consigliato Cho Rip? Di sicuro il mio sonno ne gioverebbe.
Non riesco a comprendere questo mio comportamento come non ho capito perchè mi sono messo in mezzo quando Chun, il mio Signore stava per mandarti all'altro mondo.
È stato stupido. La mia esistenza ha l'unico scopo di obbedire agli ordini del Signore del Cielo e compiacerlo; perché mi sono messo in mezzo?

Yeo Un continua a guardare la coda della colonna formata dai ragazzini del campo dei guerrieri. Ultimi, di molto staccati dalle due donne del gruppo, stanno Dong Soo mezzo crollato su Cho Rip anche lui barcollante dopo quella giornata di marcia forzata sui monti.

Perché vedere la sua spada affondarti nel fianco mi ha tolto per un attimo il fiato?

 Prima di poter effettivamente decidere di farlo i piedi di Un si muovono già indirezione contraria al gruppo. Cho Rip gli va quasi addosso quando finalmente si accorge che si è fermato loro davanti.
“Un-a!” esclama Dong Soo tenendosi una mano sul fianco e sforzandosi di sorridere da spaccone qual'è. Ma è evidente che è stremato. “Siete lenti come tartarughe, se continuate così arriverete all'accampamento giusto in tempo per ripartire domani mattina.” Cho Rip impallidisce un po' sotto il sudore che gli imperla la faccia ma rinsanda la presa sul braccio del suo amico che ha attorno al collo. “Sali, ti porto in spalla.” La proposta spiazza persino Yeo Un che non aveva avuto intenzione di dirlo.
“Non c'è bisogno che mi porti in spalla, sarei già a metà strada se non ci avessi fermato.” Prova a dire Dong Soo che si sente messo in imbarazzo dalla ennesima dimostrazione di quanto sia debole in confronto a Un. Se fosse stato lui a essere ferito sicuramente avrebbe fato tutta la strada a piedi in prima posizione accanto a Sa Mo anche a costo di far riaprire la ferita. “Dong Soo, io sono stanco...” Pigola Cho Rip che immediatamente fulminato dallo sguardo irato di Dong Soo chiude la bocca.
“Va avanti!” Ordina Un a Cho Rip. Segue una piccola collutazione dove Dong Soo cerca di bloccare l'amico occhialuto prendondogli il collo ma viste le sue pessime condizioni l'altro riesce a svicolare e libero dal peso dell'altro inizia a correre per raggiungere il gruppo principale.
Dong Soo prova a non mostrarsi imbarazzato scatenando il solito sorrisetto derisorio sul volto dell'altro. Yeo Un senza dire niente altro si china davanti a lui dandogli la schiena. Dong Soo fa un passo intenzionato a camminare da solo pur di non accettare ma il dolore che dalla ferita gli scende giù per tutta la gamba sinistra lo blocca a pochi centimetri dal compagno.
Un nel frattempo non si è mosso né a detto una parola, solo la curva delle labbra leggermente all'insù gli dice che è chiaramente consapevole di ogni suo movimento.

Non sei pesante, il mio passo è solo leggermente rallentato dall'averti sulle spalle, mi domando perché non sia venuto prima a proporre di portarti sulle spalle, adesso saremmo insieme a tutto gli altri e non mezzo chilometro più indietro. Così sarò costretto a mangiare dopo insieme a te e probabilmente i posti migliori per la notte se li sarà già acaparrato qualcun altro.

“Un-a” La voce di Dong Soo lo risveglia dai suoi pensieri. “Grazie.”
“Non l'ho fatto per te. Se tu e Cho Rip aveste continuato con quel passo Sa Mo sarebbe dovuto venire a riprendervi lasciando il gruppo privo del combattente migliore. Ho fatto solo la scelta più logica. IO sono capace di difendermi da eventuali pericoli.” Dice Un divertendosi a punzecchiare l'orgoglio dell'altro.
Dong Soo Stringe il pugno e tira indietro il braccio pronto a sferrare un pugno alla testa di Un ma si ferma, un po' perché sarebbe un ingrato e un po' perché Un è davvero capace di difendersi. È il migliore fra tutti i ragazzi addestrati. Abbassa il braccio e lo riappoggia sulle spalle e sul petto di Un per tenersi stretto.
“Dong Soo-a. Perché sei tornato al campo?”
“Uhm? Ero venuto a cercarti.”
“Perché? Perché sei venuto a cercarmi?”
“Perché non potevo lasciare indietro un amico.” A quelle parole Yeo Un si ferma, volta un po' la testa per guardarlo e quelle labbra che generalmente sanno solo disegnare un sorriso derisorio sono terribilmente serie. “Cosa ti fa pensare che siamo amici?” Gli domanda con un nodo allo stomaco.
“Per quale altro motivo ti saresti messo davanti a quell'assassino?”

Già, perché? E perché non mi dispiace questo calore sulla schiena?
So che non è un vero abbraccio. Non sono mai stato abbracciato in vita mia... bhe forse solo mia madre. Ma è morta.
 Come mio padre. Tutte le persone che ho amato sono morte... E ora sono un assassino.
Non devo mai dimenticarlo. Non devo dimenticare chi sono e di chi è il marchio che ho sulla carne.

“Scendi!” Ordina Un secco togliendo le braccia da sotto le ginocchia del ragazzo. Dong Soo scivola a terra e appena i suoi piedi colpiscono il terreno sente una fitta al fianco che lo fa gemere. “ahhh, Un-a! Che t'è preso?” Dong Soo viene gelato dagli occhi di Un comprendendo che è di nuovo apparso quel muro silenzioso che li separa.
Le labbra di Un si piegano nel solito sorrisetto derisorio. “Siamo arrivati.” Dice facendo cenno ai fuochi dell'accampamento. E mentre si allontana verso le ciotole della cena mormora un: “Idiota”.

  
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