TI VA DI PRENDERE UN CAFFE'?

 

Un anno è passato. Un anno da quando ho lasciato Stars Hollow e sono partita per la campagna elettorale di Obama.
Un lungo anno in cui ho scoperto me stessa e capito cosa voglio dalla mia vita.
Solo pochi mesi per dimenticare Logan. Ci siamo lasciati il giorno della mia laurea. Mi chiese di sposarlo. Ero troppo giovane, a soli ventidue anni, per fare la moglie. Ho dovuto rifiutare.
La nonna non prese molto bene la notizia del mio rifiuto. Non so se credeva veramente nel nostro matrimonio. Sono più che convinta che se la prese perchè mi sono lasciata sfuggire un'Huntzberger.

Che lungo anno è stato per me e mia madre. Finalmente è riuscita a coronare il suo sogno d'amore con Luke e sono convolati a giuste nozze. Sono passati pochi mesi ma sembrano un'eternità.
Per assistere al meglio mia madre e per aiutarla con gli ultimi preparativi presi due settimane di ferie dal lavoro. Obama avrebbe vinto anche senza di me. Ricordo che furono due settimane molto allegre e passarano in un baleno.
Tanti ricordi riaffiorarono nel Loro giorno. Io ero la damigella d'onore, insieme a Sookie. Dall'altra parte, al fianco di Luke, non poteva mancare lui. Come lui chi? Jess, come testimone di nozze.
Nei giorni precedenti al suo ritorno in città c'era un gran brusio e un gran vociare circa il suo possibile ritorno.
Ricordo una volta, c'erano Miss Patty e Babette che bisbigliavano riguardo il "testimone dello sposo" e io con molta nonchalance mi sono intromessa "Ma come, ragazze, non lo sapete? Ci sarà Jess al fianco di Luke" sorrisi.
Dio, avreste dovuto vedere le loro facce. Da incorniciare.

Finalmente il Gran giorno arrivò. Tutti erano felici e allegri. C'erano i nonni e April in prima fila. Tutta Stars Hollow si era unita per celebrare "Lorelai e Luke, finalmente sposi".
Dopo lo scambio delle promesse e degli anelli, dopo il fatidico "ora può baciare lo sposa", ci spostammo tutti al Dragon Fly per la cena nuziale.
Quella sera, ricordo bene, il vino scorreva molto facilmente e tutti eravamo particolarmente allegri e sorridenti.
Gli sposi aprirono le danze. Mamma e Luke erano la perfezione. Poi si unirono la damigella d'onore e il testimone. Si, io e Jess. Non sono mai stata un'abile ballerina. Credo di avergli pestato i piedi un paio di volte.
Poverino.

Non c'è stato nessun imbarazzo tra di noi, tralasciando tutti gli ospiti che ci guardavano ammiccando e sorridendo facendo "gomito - gomito" con il proprio vicino.
Parlavamo. Sorridevamo. Parlavamo ancora.
"Jess, ti va di prendere un caffè uno di questi giorni?", Credo di aver dato la colpa all'alcool poi ripensadoci.
Non sono mai stata una ragazza molto audace ne molto esplicita. Con Jess, invece, sono sempre riuscita a metter via per un po' la Rory timida.

Un paio di giorni dopo abbiamo effettivamente preso quel caffè.
La conversazione fu sempre molto spontanea. Abbiamo parlato di libri, film e ancora di libri, libri e libri.
Dio, credo di non aver mai riso così tanto come quel giorno in quella Caffetteria.
Mi ha chiesto del lavoro, di come procede la campagna e di come è Obama dal vivo. Mi chiese se tutto era stato sistemato dall'ultima volta che ci siamo visti. A Philadelphia. "Si. ho risolto tutto alla mia laurea". Credo di averlo visto sorridere. Il suo sorriso, quello di sempre. Anche dopo sei anni.

Poi è stato il mio turno di fare domande. Gli ho chiesto di Philadelphia, della libreria e del suo nuovo libro.
"Sai, tra un paio di mesi sarò a Philadelphia per la campagna". Sorridemmo in due quella volta.
Ci siamo salutati fuori da quella Caffetteria. Ognuno tornò alla propria vita e alla sua solita routine.

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Ogni tanto ci sentiamo. Qualche sms o qualche e-mail Nulla di più. La campagna si fa sempre più intensa e il suo libro è in uscita. Siamo entrambi sommersi di impegni.
Proprio di oggi l'ultima e-mail. Gli ho scritto per comunicargli che sono a Philadelphia da un paio di giorni.

Mai nessuna telefonata.

Come non detto, suona il telefono.

"Pronto?"

"Rory, sono Jess. Ti va di prendere un caffè uno di questi giorni?"

THE END