Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: mysticmoon    18/06/2006    15 recensioni
[scritta prima della lettura del sesto libro] Un colloquio a senso unico tra un figlio che non ha mai conosciuto sua madre e la donna che gli ha insegnato cosa significhi averne una.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Molly Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non ti ho

Mai Chiamata

“Mamma”

 

Una mattina di aprile. Il sole brillava in cielo, schermato qualche volta da piccole, sottili nubi che, spinte da una sottile brezza, attraversavano il cielo azzurro brillante.

Un’atmosfera così serena stonava con lo stato d’animo del giovane che, mentre avanzava verso l’alta quercia con un mazzo di fiori in mano, scrutava la lapide posta ai piedi dell’albero.

Non una lacrima sgorgava da quegli occhi verde smeraldo, occhi che sembravano contenere ogni dolore del mondo e che non erano in grado di liberarsene. Neppure la brezza che gli scompigliava gli scuri capelli riusciva a spazzare via quel dolore.

Depose il mazzo di fiori ai piedi della pietra tombale. C’erano piccole violette e rose rosse a gambo lungo, giunchiglie dall’odore inebriante e piccole margherite che, candide, sembravano spruzzi di neve sul verde brillante delle felci.

- Questi sono per te- sussurrò- Non mi dimenticherò mai di te.

Una mattina di sole.

Di nuovo.

Era così anche quel giorno, ricordi?

Una mattina qualsiasi. Eravamo felici. Tutti insieme alla Tana.

Ricordo di aver sognato quel momento per tutto l’anno scolastico. Silente ci aveva accordato questa piccola libertà solo per le vacanze pasquali. Una piccola festa a casa tua.

Non credevo che sarebbe finita così. Ma perché non ho guardato prima quel maledetto orologio? Se solo l’avessi fatto un minuto prima… se avessi visto prima quelle nove lancette sul segnale “pericolo di morte”… Tu non saresti qui, sotto questa lapide.

Saresti ancora al mio fianco, forte donna che per me era come una madre.

Non te l’ho mai detto. Non ti ho mai detto che quella notte, quando Voldemort è tornato, mi sono sentito come se fossimo madre e figlio. Mi hai abbracciato ed ho capito come mi sarei sentito se la mia madre biologica fosse stata ancora viva.

Molly Weasley, ti volevo bene e tu ne volevi a me. Ho conservato tutti i maglioni che hai fatto per me. Ho ancora nel cuore la gioia che ho provato nel vedere quel regalo ai piedi del letto il primo Natale a Hogwarts. E la gioia di vedere te e Bill ad attendermi prima della terza prova del torneo TreMaghi.

Io ero un figlio di nessuno e tu mi hai adottato. Io, che non avevo mai compreso a fondo cosa fosse l’affetto tra madre e figlio, l’ho scoperto grazie a te quel calore che scalda il cuore e rende qualsiasi luogo quello in cui vorresti trovarti.

Questo affetto, però, mi ha anche fatto soffrire.

Ho perso mia madre quando avevo un anno. E ne ho persa un’altra un anno fa, quando ne avevo diciassette.

Giuro che ho odiato.

Lui, quel maledetto Lucius Malfoy, ti ha uccisa prima che mi rendessi conto di cosa stava accadendo.

Sai cosa ricordo di quel momento? Quella maledetta formula magica e la luce verde che ho visto con la coda dell’occhio. E il tuo corpo che si accasciava accanto a me, mamma Weasley. Tu, quella che aveva paura che qualcuno dei suoi familiari morisse, sei stata la prima ad andartene.

Non ricordo bene cosa sia accaduto dopo. E’ tutto offuscato… Ron mi disse, qualche giorno dopo, che ho disarmato  quel maledetto Malfoy con tanta energia da aver infranto il vetro di una finestra ed in seguito ho ferito qualcuno di quei bastardi in modo tanto serio da farli finire al San Mungo. Non ci vedevo più dalla rabbia. A volte ho la sensazione che, se non fossi stato fermato dal professor Lupin e Malocchio Moody, avrei potuto usare una delle maledizioni senza perdono. Uccidere quei maledetti Mangiamorte che ci hanno attaccato in un giorno di festa.

Adesso non sono  più una minaccia. Voldemort non c’è più. E’ stata dura ma finalmente non esiste più un Lord Voldemort. C’è solo Tom Orvoloson Riddle. La sua bacchetta è stata spezzata ed i centauri, nuovi custodi di Azkaban, lo tengono sotto stretta sorveglianza. Credo che diverrà pazzo, con loro. Sono degli ottimi guardiani, fedeli al Ministero della Magia, ma i loro discorsi farebbero confondere qualunque. Non che Riddle sia più molto umano. Hanno detto che il sigillo imposto da Silente lo terrà tranquillo per il resto della sua vita, che sarà breve.

Albus Silente… devo andare da lui, tra poco. Gli devo molto. Con il suo estremo sacrificio ha salvato il mondo magico.

Là, ad aspettarmi sulla sua tomba, ci saranno anche Charlie, Bill, Flueur, Fred, Ginny  e Hagrid. Mi dispiace non essere stato in grado di fare di più. Non sono riuscito a salvarli tutti. Hermione è morta nell’ultimo scontro contro Voldemort. E lo stesso è accaduto per Arthur e Percy. . E non so neanche se Ron riuscirà mai a guarire. All’ospedale sono ottimisti… ma ancora non si sveglia ed io sono cosciente che forse lo dicono per non farmi disperare. Ogni giorno che passa, sento che anche lui sarà presto con te, Molly.

La guerra è finita.

Ma questo non toglie che siano morte tante persone.

Ttu, l’unica donna che avrei potuto chiamare madre, sei stata assassinata e non ho mai potuto dirti quella singola parola.

Ti vorrò bene in eterno.

Anche se tu non l’hai mai sentito, sono certo che sapessi che, in cuor mio, ti ho chiamata Mamma più di una volta.

Harry Potter guardò la lapide con gli occhi pieni di lacrime. La signora Weasley sorrideva dolcemente dalla foto magica.

- Mamma… ti voglio bene.

Lo sguardo di Harry, come ogni volta, scese in basso, dove c’era un’iscrizione.

Il signor Weasley, quando gliel’aveva mostrata, aveva detto che certamente sua moglie avrebbe voluto che fosse così.

“Qui giace Molly Weasley, moglie fedele di Arthur Weasley e madre affettuosa di Bill, Charlie, Fred, George, Ginevra, Percy, Ronald e di Harry Potter”

- Non ti ho mai chiamata “mamma”, ma ti volevo bene come se lo fossi- sussurrò, prima di allontanarsi e, con uno schiocco, svanire.

 

  
Leggi le 15 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: mysticmoon