Just ask
kids
~ Tu che ne pensi dell’amore?
« Button-Bright, tu che ne pensi dell’amore? »
Trot si era decisa a fargli
quella domanda dopo un silenzio che era durato secoli. Fin da quando lo
Spaventapasseri era partito alla volta di Krewl, nel
rifugio il tempo si era congelato in un’attesa vischiosa come la melassa
del Paese di Mo: la cavalletta che era Capitan Bill dormicchiava nel focolare;
Gloria ignorava costantemente le occhiate struggenti di Pon,
che si era preso il capo tra le mani e sedeva ai suoi piedi con l’aria
più triste del mondo; e la ragazzina aveva tenuto occupato Button-Bright con tutte le bacche che era riuscita a
trovare nel bosco, per impedirgli di perdersi di nuovo e di sparire prima che
lo Spaventapasseri avesse conquistato il trono di Jinxland.
Guardarlo mangiare però era un po’ noioso – così alla
fine, con una scrollata di spalle, non potendo parlare con Capitan Bill, si era
rivolta a lui.
Button-Bright non alzò neppure
lo sguardo, ma le rispose con tutta l’educazione che si possa avere con
la bocca piena di succo di mora.
« Io non penso
niente, Trot. Lo sai che non mi piace pensare. È
così inutile. »
« Va bene »
commentò Trot, paziente, sporgendosi verso di
lui per ripulirgli una guancia col dito; « ma qualche idea dovrai
essertela fatta. Voglio dire, secondo me
è solo un gran mucchio di stupidaggini. Prendi Pon,
per esempio. »
Button-Bright voltò appena la
testa per sbirciare il giovane, il cui viso quasi affondava nelle mani che lo
sostenevano. « Cos’ha? »
« Be’ »
insisté Trot, abbassando la voce, anche se era
sicura che il garzone non sentisse nulla di quanto accadeva a dieci piedi da
sé – il suo mondo era tutto nello sguardo freddo di Gloria, come al solito. « Insomma,
guardalo! Lo sa da un pezzo che la sua Principessa non può più
amare nessuno, eppure se ne sta sempre lì a guardarla con un’aria
da pesce lesso, e si dispera, e piange come un bambinetto. Non sarebbe ora che
la lasciasse perdere? »
Button-Bright inghiottì un
boccone enorme di mirtilli, scrollò le spalle e continuò a
mangiare.
« Forse non ci si
può ‘disinnamorare’ così in fretta »
osservò con noncuranza.
Trot sbuffò. « Sì,
Gloria mi ha detto una cosa simile quando era lei a piangere per lui. »
« Lo
Spaventapasseri » continuò Button-Bright,
la bocca di nuovo piena di succo, « dice che l’amore è una
cosa difficile da capire, e di solito ha ragione. Quindi penso che faresti
meglio a smettere di farti tante domande, Trot. Non
è un problema nostro. »
Trot cercò di
annuire, poco convinta, ma il suo sguardo indugiò di nuovo a lungo sulla
figura ingobbita di Pon che ancora non si lasciava scoraggiare dal modo in cui la Principessa
ritraeva le vesti da lui, gli occhi lontani. Be’, sì, in fondo
anche quello dell’amico era un discorso sensato.
« Secondo te lo
Spaventapasseri ha mai amato qualcuno, Button-Bright?
»
Il ragazzino si
guardò intorno in cerca di altri frutti, sfregandosi le mani sui pantaloni.
Questa volta sembrò quasi riflettere
sulla risposta.
« Credo di
sì » disse infine. « Mi pare di avergli visto la stessa aria
da pesce lesso di Pon, qualche volta, quando sono
stato alla Città di Smeraldo. »
Trot lo guardò
sorpresa, ma poi scoppiò a ridere: Button-Bright
aveva quasi tutto il viso rosso per
via delle bacche. Si sporse di nuovo per aiutarlo a ripulirsi, stavolta con un
fazzoletto morbido, e scacciò dalla mente tutti i Pon,
le Glorie e gli Spaventapasseri che l’avevano preoccupata tanto.
Ma sì... Quella
faccenda dell’amore non era proprio un problema loro.
Spazio dell’autrice
Non credo
di aver scritto una Button-Bright/Trot.
Questo è a totale discrezione del lettore. Ciò che mi premeva era
il rappresentare il punto di vista di questi due adorabili bambini di fronte
alla tormentata storia d’amore del giovane Pon
e della Principessa Gloria, colonna portante della trama di The Scarecrow of Oz. Spoiler! [EDIT novembre 2012: il libro è stato ufficialmente tradotto e messo in commercio, ma io la dicitura la lascio lo stesso u__ù]
È interessante
notare come Trot, cresciuta col marinaio Capitan
Bill, abbia una visione molto matura dell’amore, quasi ‘adulta’;
difatti – prima che l’incantesimo della Strega Blinkie
congeli il cuore di Gloria – la ragazzina dice alla Principessa che
potrebbe anche amare qualcun altro, poiché Pon
non è certo alla sua altezza. Button-Bright,
dal canto suo, non si pronuncia mai su nulla, perché trova che pensare sia
inutile. Quindi mi piaceva l’idea
di un confronto tra i due amici su un argomento che per noi è tanto
difficile, mentre per i bambini non lo è mai.
E naturalmente non poteva mancare l’accenno
Spaventapasseri/Dorothy xD Perché Button-Bright è già stato una volta a Oz, nel quinto volume (The
road to Oz), e immagino
abbia notato allora che anche lo Spaventapasseri ha una persona speciale. È
così e basta. u__ù ♥
Il rifugio è dove il nostro
eterogeneo gruppetto di eroi aspetta il ritorno dello Spaventapasseri, partito
alla volta del perfido Krewl per reclamarne il trono
di Jinxland e restituirlo a Gloria. Il Paese di Mo è una delle terre
attraversate da Trot prima di arrivare a Oz. Capitan Bill è stato trasformato in una cavalletta da Blinkie,
che lo credeva un potente stregone nemico. Button-Bright
si perde di continuo; è il suo
tratto tipico. Parlando dei nomi: in italiano avrei dovuto trasporli in ‘Botton
Brillante’ e ‘Trottata’ – però, dai, non
scherziamo.
Infine: Trot e Button-Bright si sono
conosciuti in un precedente libro di Baum disgiunto dalla
saga di Oz – Sky Island, 1912 – che purtroppo è introvabile ;__;
Tuttavia dagli accenni in The Scarecrow of Oz
credo che tra loro si sia sviluppata un’amicizia fortissima, ed è
per questo che forse in questa fic sono andata in una direzione pericolosamente
sentimentale anche per quanto riguarda loro due. Ma come dicevo sopra, è
una questione di vedute. ^^
Aya ~