“nevermind I’ll find someone like you.
 I wish nothing but the best for you too.
Don’t forget me. I pray.
 I remember you said
sometimes it lasts in love
 but sometimes it hurts instead”
 
un giorno mi svegliai e tutto intorno a me sembrava cambiato, mutato. Spento.
Non ricordo altro di quella giornata. Vaghe percezioni mi riportano a corridoi vuoti attraversati senza alcuna motivazione. O forse una motivazione c’era. Era la stessa che mi aveva portata ad andare lì. Lì dove tutto aveva avuto inizio e tutto aveva avuto il suo silenzio.
E mi chiedo se riuscirò mai ad arrivare in fondo a quel corridoio. Cammino. Cammino. Tanto ormai non importa. Non importa se mi tremano le gambe per lo sforzo, se mi fa male lo stomaco per la fame e la gola mi si stringe e toglie il respiro. Arida. Sta solo cercando qualcosa che non ho la forza di darle. Così come non ho avuto la forza di dare. Così come non hai avuto la forza di prendere. Perché sai come sono fatta: troppo orgogliosa, troppo distratta. Eppure eccomi qui, assuefatta da qualcosa che non avrò mai più e probabilmente non ho mai avuto. No. Ti ho avuto. Per quell’istante almeno. Eh ho avuto paura. E sono scappata per un istinto che odierò per sempre e che forse mi ha salvato la vita. Vita. Se questa è vita, credo non valga più niente ora che non ha più senso camminare.
 
Basta. Voglio uscire da questa atmosfera. Da questo posto malinconico. Terra accoglimi. Sonno abbracciami. Mente illudimi.