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Autore: A z r a e l    12/10/2011    2 recensioni
Non so esattamente da cosa fossi scappata, se dai miei genitori, dal dolore, dalla morte o semplicemente dalla vita stessa.
So solo che quando ricevetti la notizia, quando seppi che lui era morto, cominciai a scappare. Niente aveva più senso.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don't let me go


Non so esattamente da cosa fossi scappata, se dai miei genitori, dal dolore, dalla morte o semplicemente dalla vita stessa. So solo che quando ricevetti la notizia, quando seppi che lui era morto, cominciai a scappare. Niente aveva più senso.
I giorni passavano lenti. Non parlavo con nessuno, quasi non mangiavo e passavo tutte le mie giornate a letto, dimenticandomi di vivere.
Un mattino mi svegliai e presi una decisione. Me ne sarei andata lontano da tutto, soprattutto dai ricordi e dal dolore. Gettai tutte le mie cose in una valigia e me ne andai.

Volevo ricominciare, mi ero trasferita in una nuova casa, in una nuova città, lontano da tutto. Ma la notte non riuscivo a dormire, perché tutto quello che mi ero lasciata alle spalle mi raggiungeva. Certo non immaginavo che i ricordi potessero bussare in modo così letterale alla mia porta.
Dopo due settimane dal mio arrivo finalmente riuscii a dormire bene, un sonno profondo e senza sogni.
Il mattino seguente mi svegliai con un battito regolare che mi risuonava nelle orecchie.
Quando fui completamente sveglia mi accorsi di essere tra le braccia di un uomo, quasi non dovetti aprire gli occhi per riconoscere quelle braccia. Li aprii lo stesso e alzai lo sguardo verso la persona che mi stava stringendo.
-Lo sapevo, sto ancora sognando.-
Mi sorrise.
-Non è un sogno piccola, sono qui davvero.-
I miei occhi si riempirono istantaneamente di lacrime. Non potevo crederci, il mio Matt era davvero lì con me.
Mi misi a sedere allontanandomi da lui per poterlo guardare meglio.
-Credevo che fossi morto.-
Le lacrime cominciarono a rigarmi le guance, lui si tirò su a sedere e un bacio rubò una delle mie lacrime.
-Io sono morto piccola.- mi sussurrò sfiorandomi ancora la guancia con le labbra –Ma mi è stato concesso di tornare per poter stare con te un’ultima volta, un ultimo giorno.-
Il mio cervello stava tentando di elaborare tutte le informazioni quando Matt cominciò a baciarmi sul collo. Smisi completamente di pensare e mi abbandonai alle emozioni.
I suoi all’inizio erano piccoli baci che partivano dal collo, si spostò piano piano verso i miei seni e cominciò ad essere più appassionato. Un brivido di piacere mi corse lungo la spina dorsale.
Mi aiutò a sfilare il pigiama mentre la sua bocca trovava la mia, avida di piacere, di emozioni, di noi.
Mi fece sdraiare e io accarezzai il suo petto nudo e muscoloso che conoscevo così bene. Quando ci unimmo, dietro i miei occhi esplose un arcobaleno di colori.

Passammo tutto il giorno a letto e quella notte mi addormentai tra le sue braccia.
Quando mi svegliai il mattino dopo lui era svanito, credetti che fosse stato solo un sogno, ma quando mi alzai trovai una candida piuma ai piedi del letto. La piuma di un angelo.
Non seppi mai quanto fosse stato realtà e quanto frutto della mia immaginazione, ma da quel giorno ricominciai a vivere.
   
 
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