Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: emmax5    13/10/2011    8 recensioni
"stanza numero 23". E' talmente nervoso da avere la nausea, persino l'odore delle bellissime rose rosse che ha tra le braccia gli da la nausea. Dietro quella porta Hermione lo aspetta, la vita lo aspetta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

   BENVENUTA ROSE




Si dirige a passo svelto verso la porta della camera, si guarda intorno accertandosi nuovamente di essere nel posto giusto.

"Stanza numero 23" .

E' talmete nervoso da avere la nausea, persino l'odore delle bellissime rose rosse che ha tra le braccia gli da la nausea.

Dietro quella porta Hermione lo aspetta, la vita lo aspetta.

Sospira e solo in quel momento si rende conto di sudare freddo.

Forse è malato, forse non dovrebbe oltrepassare quella porta, potrebbe essere pericoloso, entrando impregnerebbe l'aria di milioni di germi forse letali. La mano stretta sulla maniglia comincia a fargli male.

Guarda le rose perplesso, forse non sono i fiori giusti, rosa avrebbe dovuto prenderli rosa! O magari un bel mazzo di orchidee, Hermione adora le orchidee...

O forse sarebbe stato meglio aspettare ancora un po'. La guerra, il fidanzamento, la casa nuova, il matrimonio tutto così in fretta eppure tutto così giusto così naturale, forse era quello che tutti si aspettavano da loro, o forse la paura di morire da un giorno all'altro li aveva spinti a correre troppo, li aveva spinti a volere tutto e subito o magari se...

"Ronald! Hai intenzione di entrare prima o poi vero?"

Lei sapeva che era lì dietro quella porta da chissà quanto tempo, lei sapeva sempre tutto.

Impossibile scappare, deglutì, spinse la maniglia fino in fondo e finalmente si ritrovò nella stanza.

Hermione era lì, tranquillamente sdraiata sul letto, sembrava stanca a dire il vero sembrava sfinita, immensamente fragile.

Camminò verso il letto, non pienamente consapevole dei suoi gesti, la guardò meglio.

Oltre alla stanchezza sul suo volto potè leggere mille altre cose, cose che gli erano ancora precluse, una magia che lui poteva solo lontanamente immaginare.

I capelli in disordine, il viso leggermente pallido, le labbra di un rosso quasi innaturale gli fecero sobbalzare il cuore, ma i suoi occhi così luminosi e pieni di vita gli tolsero il fiato erano miele che addolciva ogni amarezza.

Mai Hermione le era sembrata così bella, mai neanche il giorno del loro matrimonio.

"Vieni Ron siediti sul letto accanto a me".

Gli sembrò che anche la sua voce fosse diversa, era arricchita da una nuova nota, una nota dolcissima.

Si sedette sul letto e prese la sua mano tra le sue.

La sua mano era calda, Hermione emanava calore, era l'unica persona al mondo capace di donargli quel tepore.

"Sei nervoso, oserei dire che sei sul punto di scappare urlando."

Lei sapeva sempre tutto, sapeva tutto di lui.

La guardò negli occhi, rubando ancora un po' di quel miele e si sentì rincuorato.

Era ancora la sua Hermione, lo sarebbe sempre stata.

"Scappare forse, ma non urlando. Non avrei abbastanza fiato per farlo. E' come se il tempo si fosse fermato, è come se..."

Hermione strinse ancora le sue mani annuendo.

"E' come se non fossi più certo di niente, hai l'impressione che il pavimento possa aprirsi improvvisamente sotto i tuoi piedi e ingoiare tutto ciò che hai di bello"

Per questo la amava così tanto perchè sapeva trovare sempre le parole giuste, perchè sapeva esattamente cosa stesse provando prima ancora che lui se ne rendesse conto.

" Ma posso assicurarto una cosa Ron, tutto questa paura svanirà tra poco, svanirà non appena la vedrai.."

Sentì nuovamente il suo cuore accellerare in un mondo preoccupante, tanto da temere  un infarto.

A quanto tempo equivaleva esattamente "tra poco"?

E se vedendola le sue paure non fossero passate?

E se non fosse stato in grado di badare a loro?

Se avesse sbagliato qualcosa? Lui sbagliava sempre tutto!

Perso nei suoi pensieri non si accorse che un'infermiera era entrata nella stanza portando con se una piccola culla trasparente.

Quello che sembrava essere un vagito, lo riportò alla realtà.

Il tra poco tanto temuto era arrivato.

" Ecco qui. Sta benissimo, tre chili e cento di splendore! Vi lascio un po' da soli e congratulazioni."

Vide Hermione sorridere, per poi tornare a guardarlo.

"Sei pronto?"

Ron deglutì rumorosamente senza riuscire a staccare gli occhi da sua moglie.

Poi si voltò.

Era in assoluto l'essere più bello che avesse mai visto in tutta la sua esistenza.

Si alzò dal letto, le gambe stranamente molli e si sporse sulla culla per guardarla meglio.

In quel momento la piccola aprì gli occhi e solo per un secondo Ron potè scrutare due immensi occhi blu, i suoi stessi occhi blu.

Un senso di vertigine sostituito immendiatamente dalla sensazione che il suo cuore si fosse allargato fino ai confini del mondo solo perchè quel piccolo angelo pottesse dormirvi sopra, lo spinse a fare quello che non credeva avrebbe mai fatto.

Mise le mani nella culla, avvolse la bambina nella coperta e la tirò su, con una delicatezza che sorprese lui stesso la strinse dolcemente al petto.

Poco dopo la bambina dormiva tranquilla tra le braccia di Ron che la guardava in adorazione.

"Com'è possibile amare così tanto una persona che conosci da così poco? E' il regalo più grande che potessi farmi"

Hermione si sporse verso di lui e lo baciò.

"E' decisamente la cosa più belle e giusta che abbiamo fatto insieme."

Solo quando Hermione gli sfiorò il viso con la punta delle dita, si rese conto delle lacrime che scendevano incontrollabili lungo le sue guance.

"Ciao Papà."

Guardò Hermione che a sua volta aveva cominciato a piangere, e spostandole la sua solita ciocca ribelle davanti agli occhi, la baciò ancora con dolcezza.

"Ciao Mamma."

Sempre con estrema delicatezza, mise la bambina tra le braccia di Hermione, che la accolse con altrettanta emozione.

"Ha i tuoi occhi"

Ron non potè fare a meno di sorridere, sfiorando appena la testa della piccola, fece scorrere le dita lungo il piccolo braccio fino a prendere una delle manine.

"Ha i tuoi capelli e la tua bellezza, siete magnifiche."

La bambina strinse il dito di Ron e di rifesso lui non potè fare a meno di baciare quel piccolo pugno dalla stretta decisa.

"E' perfetta, è così piccola eppure è forte, la sua pelle è liscia come la seta e profuma di vita, profuma di rosa"

Sentì Hermione ridere sommessamente, si voltò a guardarla stupito.

"Ho detto qualcosa di buffo?"

Hermione lo guardò dolcemente, Ron si chiese se avrebbe continuato ad emanare quel calore tutta la vita, e se adesso che anche lui aveva potuto toccare con mano la magia della sua bambina emanasse egli stesso quel calore.

"No, no anzi credo che tu abbia appena trovato il nome perfetto per la nostra bambina."

Ron la guardò confuso, lo sguardo gli cadde poco distante dal letto sulla sedia su cui entrando aveva poggiato il suo regalo per Hermione e finalmente comprese.

Sfilò un singolo fiore dal mazzo, lo porse ad Hermione che dopo aver assapporato il suo profumo guardò la bambina annuendo.

Ron si sedette nuovamente accanto a sua moglie e non potè fare a meno di avere la voce spezzata quando pronunciò le due parole che rendevano il tutto più reale, che davano un nome a quell'immenso amore:

"Benvenuta Rose."

  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: emmax5