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Autore: ellephedre    13/10/2011    14 recensioni
Mamoru le prime volte che vide Usagi, durante tutto l'arco della prima serie.
Non fu amore a prima vista.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima serie
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Le prime volte che ti vidi 3

 

4 - Divertente

 

La quarta volta che ti vidi,

eri una ragazzina divertente.

    

Mamoru aveva iniziato a correre a dodici anni, quando alle medie si era iscritto al club di atletica della scuola. O meglio, quando era stato iscritto al club.

Si era presentato agli allenamenti pomeridiani con tuta e scarpe da ginnastica, convinto di doversi sottoporre a esercizi supplementari per ordine di Takashi-san, il professore di educazione fisica. Al suo arrivo, il prof lo aveva preso fiero a braccetto, chiamando a raccolta gli altri dieci membri del gruppo. Li aveva fatti mettere in fila, coi piedi posati sulla linea bianca che delimitava il campo.

«Ragazzi, questo è Mamoru Chiba del primo anno. È il nostro nuovo membro!» Takashi-san gli aveva premuto le mani sulle spalle, impedendogli la fuga. «Dategli il benvenuto!»

Incastrato.

Ricordava di aver gonfiato il petto e di essersi tenuto bello dritto, cercando di stendersi oltre i suoi centoquarantotto centimetri - era stato lui stesso ad annotare diligentemente la misura, ogni mese. Alla sua età pochi lo avevano superato in altezza, ma lui aveva avuto ugualmente timore dei suoi compagni di istituto: fino alla sesta elementare si era sentito come un re a scuola, rispettato da tutti. Poi gli avevano tolto le sue sicurezze, mandandolo in un posto in cui non aveva alcuna reputazione.

Nel giro di qualche settimana si era ambientato. Al club gli avevano insegnato a correre, dosando il respiro e spingendo sui muscoli in formazione delle gambe. Gli avevano insegnato a saltare in lungo e soprattutto in alto.

Roteando il torso per superare la barra, Mamoru aveva scoperto cosa si provava a volare.

Grazie, Takashi-san.

Lo pensava ancora e lo aveva detto di persona al suo professore, in occasione della cerimonia di addio in terza media. Naturalmente tutti avevano festeggiato la promozione, ma per lui era stato un saluto. Addio a un altro luogo di certezze, con nuove sicurezze questa volta ad accompagnarlo.

Era entrato alle superiori senza più paure, con un percorso già segnato: diventare la stella del salto in alto dell'istituto. Era stato reclutato appositamente per quello scopo. Aveva finito col deludere tutti tranne che se stesso.

Non voglio fare l'atleta, aveva detto un giorno al coach, alla fine della prima superiore. Io sarò un medico!

L'amore per i salti era rimasto ugualmente dentro di lui, così come il bisogno di correre, che appagava tutte le mattine in cui non aveva lezione.

Rimase a osservare il campo di allenamento. Aveva un istituto superiore dietro casa e ogni tanto si fermava a dare un'occhiata.

«Ora!»

Al grido dell'allenatore lo studente iniziò a compiere il semicerchio che portava all'asta, rimbalzando sui propri piedi.

«Vai, vai, vai!»

Il ragazzo saltò.

Mamoru si permise un sorriso.

Farai strada.

       

La vita da universitario era una pacchia. Studiava, ma poteva gestire il proprio tempo in completa autonomia. Aaveva persino giorni come quel giovedì, in cui c'era una singola lezione nella seconda parte della mattinata. Davanti a lui si stagliava un pomeriggio libero, da trascorrere come voleva. La giornata era splendida, il cielo era azzurro...

«Al mio futuro fidanzato...»

Non riabbassò lo sguardo in tempo, ma riconobbe le code bionde mentre Testolina a Odango andava a sbattere contro il suo petto, finendo malamente a terra. Lei non gli lasciò il tempo di proferire parola.

«Mi scusi!!» Cominciò a elargire inchini. «Non l'ho fatto apposta, ero sovrappensiero!»

Il palo della luce accanto a loro rimase indifferente alle sue spiegazioni.

«Usagi!» intervenne una seconda ragazzina.

Usagi? Testolina a Odango si chiamava 'coniglio'?

Mamoru iniziò a gustare la prima di mille battute.

Lei sollevò di scatto la testa. Inorridì e lui scoppiò a ridere.

«Niente male l'idea di chiedere scusa a un palo!» Forse il povero cemento si era fatto male.

Testolina a Odango iniziò a ringhiare come un coniglietto furioso. Ah, ma sarebbe stato poco originale prenderla in giro per il nome. Usagi di sciocchezze ne commetteva tante di suo, riempiendosi la testa di trenta in inglese e fidanzati del futuro immaginari.

«Certo che è un bel problema se anche la tua testolina va fuori controllo per l'arrivo della primavera.» Da bravo coniglio, lei doveva andare a pascolare per i campi. La superò con una risata sardonica.

«Che cosa hai detto?!» gridò lei alle sue spalle.

Sei una commedia vivente, sintetizzò nella propria testa lui, continuando a camminare.

«Ehi, dimmi una cosa» udì alle proprie spalle. «Quel ragazzo è un tuo amico?»

L'altra ragazzina non si era moderata nel volume della voce.

«È così carino!»

Grazie.

«Ma quale carino!» sbottò Testolina a Odango. «Mi fa una rabbia!!!»

Mamoru si voltò in tempo per vederla in preda a una crisi isterica da animaletto di campagna. Senza nemmeno vergognarsi lei gli offrì una linguaccia da guinness dei primati.

Diavolo, Testolina a Odango. Fossi meno caruccia, ti saresti già deformata il viso.

Quella ragazzina era proprio un caso perso.

     

Una rosa magica fendette l'aria.

Tum.

Dentro di lui partì una specie di musica.

Un uomo senza tratti sparì nel buio e un'altra figura, una ragazza, rimase inginocchiata a terra.

«Ma questo è... Tuxedo Kamen!» esclamò lei.

Tuxedo che?

«A presto!» fu la risposta imperiosa. «Ci rivedremo!»

La risata che riecheggiò nella notte era indirizzata a lui.

  

Svegliandosi dal sogno, Mamoru si ritrovò seduto a terra, il sedere sopra la moquette e le gambe per metà sul balcone.

Strofinò forte gli occhi.

Ma che diavolo...?

 

4 - Divertente - FINE

 


 

NdA: Capitolo basato sul terzo episodio della prima serie. Ho deciso di introdurre Tuxedo Kamen sotto forma di ricordo per Mamoru.

Più in là non saranno ricordi ma una consapevolezza separata che riunirò appena possibile, quindi dopo l'episodio 26 della prima serie, quello in cui Mamoru acquista la certezza di essere un supereroe.

 

Mi sono divertita molto a scrivere questo episodio, spero sia piaciuto anche a voi :)

 

ellephedre

  

   
 
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