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Autore: Spnbiri    14/10/2011    3 recensioni
Essendo la mia prima Fan Fiction non ho la più pallida idea di cosa scrivere ^^'''
Mi sono sempre chiesta ma se avessimo una visione sbagliata del purgatorio? Cosa potrebbe accadere alle anime purganti una volta iniziata la seconda vita? E se nel purgatorio ci fossero i fratelli Winchester? Il paradiso è la meta finale di tutti ma potrebbe richiedere tutto l'aiuto angelico possibile per riuscire nell'impresa.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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Titolo: The Secret of...
Beta: Nemesis No Tamashii (Kari Templar)
Rating: Giallo
Capitoli: 1/ ?
Genere: Supernatural
Avvertimenti: Slash
Contesto: Prima o poi si muore e quì inizia il viaggio dei nostri eroi. Inferno? Paradiso? No, Dante insegna che il Purgatorio è per le anime che cercano redenzione. (Ambientazione dopo 5° stagione, una possibile 8° serie)
Pairing/Personaggi: Dean/Castiel, Gabe/Sam, Zachariah, Balthazar, etc.
Disclaimer: I personaggi appartengono ai rispettivi autori (Kripke)
Note: Nel Purgatorio i nomi non sono nulla, si viene divisi in squadre e assegnato un numero di riconoscimento. Per questo noterete solo le iniziali dei membri che fanno parte dei team, ma vi sarà facile riconoscere il personaggio principale.





Sunset



Un nuovo giorno è iniziato fu il primo pensiero di D. Ormai era il suo primo pensiero da non sapeva più quanto tempo. Significava che era sopravvissuto al precedente e che avrebbe dovuto rischiare la vita in questo e in quelli a venire.
Si alzò dalla brandina e incominciò a prepararsi prendendosela abbastanza comoda, in fondo non era il suo turno di andare a prendere gli ordini.
Ma quando vide sul tavolo i rapporti dell'ultima missione che dovevano essere assolutamente consegnati entro la mattina, si accigliò: i suoi compagni avevano già fatto i compiti per casa ma lui li aveva rimandati, non perché non ne avesse voglia, ma riassumere su carta una sconfitta, per un tipo orgoglioso come lui, non era facile.

Si fece coraggio prendendo una birra, se si poteva definire tale, e iniziò a scrivere.

Stilato il rapporto della disfatta, e controllando quello dei suoi commilitoni, si rese conto di essere in ritardo sulla sveglia dell'adunata.
Si girò verso i due suoi compagni ancora profondamente addormentati nelle loro brande. Così accoccolati nelle coperte l'unica parte visibile erano i capelli: biondo scuro a destra e nero pece a sinistra.

«Ma che carini. Proprio due angioletti» commentò mentre dava un calcio al bordo di quegli infernali pezzi di ferro facendo sobbalzare i due occupanti.

«Avanti belle addormentate è venuto il principe azzurro a svegliarvi!»
«Mmmh… Stronzo! Dici così perché stamattina tocca a me andare a sorbirmi quei vecchi rincoglioniti e...» brontolò il biondo con la voce ancora impastata dal sonno.

«...E sei in ritardo!» proseguì D sfoggiando un sorrisetto insolente.

«Tuuuuu…!!» nessuno capì il resto della frase, dato che corse a prepararsi, ma potevano immaginarlo: un qualche colorito aggettivo riferito alla madre di qualcuno.
«E si può sapere perché avresti svegliato tanto presto anche me?» chiese l'altro stropicciandosi gli occhi. Il sorrisetto di D non accennava a scendere d'intensità.

«HE! HE! HE! Hai dimenticato che oggi bisogna consegnare i rapporti? E visto che ci sei ritorna a fare la richiesta!» si appoggiò alla scrivania mentre l’altro era seduto nel letto.
«Ma è il compito del caposquadra!!!» si lamentò il ragazzo dai capelli color pece.
«Può farlo qualsiasi altro membro della squadra purché venga delegato… e tu hai perso a carta, sasso forbici quindi...» Mostrando un sorriso ormai radioso «Buona fortuna e salutami gli angeli».

Pochi minuti dopo i due erano pronti.

«Ci vediamo al porto tra 15 minuti! Non fate tardi!» urlò D ai due poveretti mentre uscivano.
La giornata stava iniziando bene, sorprendentemente bene.

Anche lui uscì di casa e si avviò al porto. Visto che nel purgatorio è sempre tardo pomeriggio, D aveva preso l'abitudine, quando poteva, di ammirare il tramonto in tranquillità dal porto, prima che arrivassero le altre squadre.

 

Man mano che passava il tempo, ecco arrivare le prime squadre: piccoli nuclei di tre, massimo quattro persone. Ognuno stava sulle sue. Nessuno parlava dei propri peccati. A quale scopo farlo? La squadra era tutto! Se però incominci a dire che in vita eri un serial killer squilibrato ma che ti sei pentito in fin di vita... addio fiducia e addio squadra.

Noi cellule operative prendiamo ordini dai nostri superiori, ex umani anche loro, che a loro volta prendono ordini da quei maledettissimi, saccenti esseri piumati. Spero di avere a che fare il meno possibile con loro in questa vita.
Angeli.

La razza più bastarda di questo mondo. Quando sei vivo ti ripetono fino alla nausea “gli angeli ti proteggono” , oppure “hai un angelo custode” se ti succedeva qualcosa di bello.
A sentirlo così spesso dai quasi per scontato che un essere piumato sia di inconfondibile bontà e grazia, ti avrebbe rincuorato nei momenti di sconforto e aiutato a rialzarti quando tutto sembra perduto... la realtà è avvilente.

L'angelo è un essere talmente tronfio e così pieno di sé, solo perché Dio ha permesso loro di gestire il purgatorio e il paradiso, siamo alla loro mercé. Ma qui al purgatorio nessuno si ribella, siamo troppo grati per aver avuto una seconda possibilità: combattere e uccidere demoni e anime dannate per espiare le nostre colpe.

 

I pensieri correvano veloci mentre D controllava la strada e si chiedeva dove cazzo fossero finiti i suoi colleghi. Lui era già al porto da un po', aveva visto le altre squadre partire per le relative missioni e lui lì come un babbeo ad aspettare
Chissà se in vita era un tipo puntuale o in perenne ritardo come quei due... Mah non era più importante, no?

«Perché ci mettono tanto?» Chiedendo più a se stesso che al nulla.

Come a voler rispondere a quella domanda, ecco arrivare il resto della squadra.

«Allora?» Chiese D impaziente di iniziare «Cosa ci tocca oggi? Spero non altri iracondi! L'ultima volta ci siamo salvati per miracolo!»

Il biondino, A, rabbrividì pensando a gli iracondi dell’ultima volta, li ricordava anche troppo bene... Per fortuna il suo caposquadra l'aveva portato in salvo «Mi hanno detto che abbiamo una missione speciale quindi verrà un nostro superiore a portare gli ordini».

D si accigliò, ”Cosa sono tutti questi misteri?” non ci vedeva chiaro ma passò oltre: la missione prima di tutto!
«E invece per quella faccenda della richiesta? Quanto dobbiamo aspettare ancora?».
B, quello moro, rispose «Pare che siano ancora a “corto personale” e che dovremmo pazientare ancora un po'... La vedo nera per noi amico. Comunque sai chi ci porterà dall'altra parte? Non mi dire che ci tocca Clif!»
Vedendo che nessuno di loro obbiettava, B continuò «D non può essere lui! Andiamo! Dopo l'attacco del demone di tre giorni fa guida quella benedetta caravella come un ubriaco!»

«Sfido io! Quel demone si è preso l'occhio, l'orecchio e il braccio destro di quel povero diavolo! Per fortuna c'era un'assistente curatore con lui... e servirebbe anche a noi porca puttana!» rispose seccato D.
A scorse qualcosa «Eccolo che arriva!». All'orizzonte videro stagliarsi la caravella ma... «Il nostro superiore dov'è? Non possiamo imbracarci senza ordini!»

A e B guardarono D chiedendogli in coro «E adesso che si fa?»
Il vento soffiava a favore e la nave si avvicinava a vele spiegate.

A si rivolse al caposquadra «D finiremo sicuramente nei guai se arriva prima la nave…»

«Eh già! Sarete nella merda fino al collo» rispose una voce. Se fosse stato possibile...tre anime sarebbero morte di infarto. Un uomo di mezz'età, biondo, stava in piedi sul bordo della banchina con la mano sulla fronte, tutto intento a scrutare l'orizzonte.

«S-scusa?» chiese confuso D. Quel tipo ce l’aveva proprio con loro?

«Per caso sei diventato sordo Dean?»
«E tu chi diavolo saresti? E come fai a conoscere il mio nome?»
«Balthazar e sono un angelo, NON diavolo. Grazie. E sono colui che salverà il vostro deretano dallo sterco in cui state sprofondando!» Vedendo che la sorpresa non lasciava il volto delle anime, e sapendo benissimo che questo significava nessun cervello acceso, esasperato, Balthazar porse loro il plico con gli ordini.
«Perché mai un angelo dovrebbe abbassarsi a fare da porta ordini? Non dirmi che volevi evitarci la fatica di girare l'angolo per andarli a prendere! O voi, pessima caricatura di una divinità, vi siete stancati così tanto di rigirarvi i pollici e, invece di darci una mano nella caccia, avete aperto una ditta di spedizioni?»
« Devi sapere mia cara, patetica, parodia di un essere pensante, che ho ucciso per molto meno di così. Quindi, vedi di portami rispetto e sbrigati ad aprire questa missiva»

D prese il pacchetto dubbioso, l'angelo non gli aveva ancora detto del perché era stato mandato lui a consegnar loro gli ordini. Tutto questo, ne era sicuro, non portava a niente di buono. Per esperienza personale, meno si aveva a che fare con gli angeli e meglio era.

Appena aprirono il plico e videro il contenuto della lettera i tre sgranarono gli occhi contemporaneamente.
D fece per parlare ma non riuscì ad emettere alcun suono, pensò, forse, di aver letto o capito male e rilesse daccapo.

La squadra AMD-225 dovrà occuparsi di un covo di IGNAVI in qualità di SUPERVISORI e SUPPORTO.
In allegato i nomi delle squadre e delle anime e le coordinate del campo.”
Le regole per il campo addestramento sono le seguenti:

1 Non abusare del proprio potere

2[...]

 

D «Ma...ma stiamo scherzando?! Gli ignavi! Supervisori e supporto? Non siamo qui per fare le balie! Che scherzo stupido è mai questo? Noi siamo una squadra da 5° Cerchio!! Angelo volete mettere alla prova la mia pazienza?» Urlò in preda alla collera.

E come dargli torto pensarono A e B.

Gli ignavi venivano affidati alle squadre appena create, alle “matricole”. Se non sapevi uccidere un ignavo, era meglio che ti rendevi utile in qualcos'altro, la pena era tremenda: l'esilio.
«Permettimi di dissentire. Leggi il secondo foglio, la parte in grassetto...se ci riesci s'intende»

Immediatamente D girò la pagina e trovò subito la parte in grassetto
Inoltre la squadra regredisce da 5° CERCHIO a 2° CERCHIO per aggiunta di un nuovo membro.”

Se delle anime sarebbero potute sbiancare, quelle della squadra AMD-225 sarebbero state tra quelle.

Senza scomporsi Balthazar, con un sorrisetto angelico, riprese: «ORA. Abbiamo davvero messo alla prova la tua pazienza»

«TUUUU…!!!» scoppiò D mentre fece per buttarsi avanti, il pugno alzato, pronto a colpire.
Per sua fortuna A e B erano abituati a vederlo scattare e lo bloccarono giusto in tempo. Picchiare un angelo sarebbe stato per loro morte certa. Mentre cercava di bloccarlo A disse in un sussurro forzato: «Avanti D non ci è andata così male no?»

«Per fortuna Dean non sei mai stato tu quello intelligente...della squadra» Continuò Balthazar senza perdere il sorriso «Giusto?» si prese un attimo ed aggiunse «Non riesco proprio a capire come voi, che in vita avete commesso ogni genere di atrocità, possiate avere accesso al purgatorio semplicemente pentendovi in fin di vita e chiedendo perdono per i vostri peccati. Eppure, ora, la possibilità di accaparrarvi il paradiso è nelle vostre mani. Dovreste imparare ad essere più umili, visto che avete avuto una possibilità di salvezza… nonostante tutto» guardando con insistenza B. che abbassò la testa afflitto.
«Magari la vostra new entry avrà abbastanza cervello da ideare un buon piano e non farvi… fallire miseramente una missione così facile!» alzò le sopracciglia e arcuò le labbra in un sorrisetto «Bene, il mio lavoro è finito. Vorrei poter dire che è stato un piacere e che spero di rivedervi presto ma...questo farebbe di me un bugiardo»
«Hei aspetta un secondo! Ehm ang...Balthazar» disse, un po' piccato, A.
C'era qualcosa che non lo convinceva. E quelle offese nei suoi confronti non lo avrebbero certo fatto desistere dal conoscere la verità.

«Mmm?»
«Non sei tu l'angelo assegnatoci allora?»
«No. Lui vi aspetta al campo e mi raccomando, trattatemelo bene»

«E il nuovo membro?»
«Anche lui è già lì»
«Non mi hai ancora risposto Balthazar! Perché sarebbe venuto un angelo?! Non era mai capitato prima! Cosa state tramando? Rispondimi maledizione!» Urlò D.
«Ma che scimmietta rumorosa che sei diventato» disse divertito per poi andare via.

I due ragazzi che ancora lo trattenevano, lasciarono andare D.

La caravella era ormai arrivata e stava attraccando.

D si avvicina ad A e B, visibilmente giù di corda, e dà ad ognuno di loro una pacca sulla spalla
«Avanti ragazzi non ve la sarete presa per ciò che ha detto quella brutta imitazione di un volatile? Per me può dire quello che vuole, ma voi, mi avete salvato il culo talmente tante volte che non mi basterà tutta la seconda vita per ringraziarvi! Allora?»
«Allora potresti iniziare a lasciarmi in pace la mattina e fare il tuo lavoro da caposquadra!» rispose B ormai più sollevato
« Non credo di volerti ringraziare così tanto!»
«Vado a fare il mio lavoro io!»
«Andiamo a vedere se quel bastardo sa qualcosa di questa presa per il culo cosmica» e dicendo questo A e B salirono sulla caravella per “parlare” con Clif
Mentre i due discutevano animatamente con il traghettatore su chi fosse il mandante di quella presa per il culo, D, che era rimasto a terra, si girò e vide avvicinarsi le neo anime purganti, così timorate di Dio...
Si mise una mano sugli occhi e si regalò 10 secondi per sbollire la rabbia e fare mente locale di quello che sarebbe servito per la caccia.
Sarebbe stato un vero e proprio campo d'addestramento.

Spendere un mese a spiegare tecniche di combattimento, l'uso delle armi, controllare la presenza di eventuali doti nascoste e sopprimere gli scoppi d'isteria... perché prima o poi tutti scoppiano.

D inspirò ed espirò profondamente, sarebbe stato comunque inutile criticare gli ordini, pena la morte o l'esilio. Ed erano praticamente la stessa cosa.
La giornata era iniziata così bene...

Si costrinse a vedere il lato positivo della cosa, per ben un mese non avrebbero dovuto rischiare la seconda vita e finalmente avevano risposto positivamente alla loro richiesta: un membro guaritore nella loro squadra.

Dopotutto aveva ragione A, non gli era andata poi così male.

«Ok brutti bastardi» Urlò D ai poveri dannati per farsi ascoltare «Per chi non ci fosse ancora arrivato... Siete morti! Questo non è un sogno, siete delle anime del purgatorio e l'unico modo che avete per guadagnarvi il paradiso è far fuori le anime infernali! Noi...» Voltandosi per indicare i suoi compagni «vi insegneremo come fare. Potete farci tutte le domande che volete. Ma aprite bene le orecchie e il cervello perché non le ripeteremo. Adesso salite su questa dannatissima barca»

Mentre il gruppo si avvicinava alla barca, tra singhiozzi e qualche sguardo spaventato, D lasciò che A controllasse le casse dell'armamentario nella stiva e tutto l'equipaggio. Intanto B. cercava i vari componenti iniziando già a formare le squadre mentre interrogava, gli ormai spaventati, passeggeri.
Se qualcuno di loro in vita avesse avuto una qualche predisposizione particolare, quelli che venivano chiamati poteri extrasensoriali, ed erano rari come l'aria pulita nelle paludi dello Stige, venivano osservati con maggiore interesse per compiti che avrebbero potuto svolgere “in terra”; chi aveva avuto esperienze di combattimento solitamente veniva scelto come caposquadra; le anime che in vita erano dedite allo studio, si sarebbero occupate della parte logistica; e chi solitamente aveva un animo gentile sarebbe stato sottoposto ad un colloquio con l'angelo e magari addestrato da lui nell'arte medica...
Rabbrividì.

Un mese intero con un angelo... 30 giorni!

Quel pensiero avrebbe inorridito chiunque!!!

 

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Ringraziamenti

In questo caso i ringraziamenti sono obbligatori, non perché ho un coltello puntato alla gola...ma quasi (scherzo!^^)
Ringrazio Illunis per gli utili consigli in tempo record,
Morpheus_Destiel per un punto di vista così diverso dal mio
e Nemesis No Tamashii (Kari) perché betaleggendo ha reso possibile l'impossibile (e non è poco!)

   
 
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