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Autore: titania76    14/10/2011    5 recensioni
Un sentimento. Due momenti. Un eterno attimo.
Due giovani vite, speciali, ancora ignari del proprio destino e del peso che si porteranno addosso.
Un frammento di quiete, di serenità.
L’inizio di un qualcosa di grande e immutabile che attraverserà la vita e la morte.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Gemini Saga, Sagittarius Aiolos
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Immutabile
Questa semplice one-shot è l’estemporaneo frutto di un mio raro, rarissimo momento tenero-romantico. Non che io sia una persona a cui piacciano cose strane o... beh, sì insomma... però cose così leggere non sono nelle mie corde, non a scriverle almeno.






*****



Immutabile

Era disteso sotto quell’albero Saga, una vecchia e robusta quercia che orgogliosa svettava fra altre querce più giovani, vicina ma isolata, al limitare delle terre del Santuario. Aveva atteso quasi tutto il pomeriggio Saga, nella quiete di quel luogo isolato, sotto quell’albero, qualcuno che tardava ad arrivare. Si era abbandonato ad un leggero senso di torpore fino a rimanerne piacevolmente catturato da quello stato di assopimento. Accanto a lui, adagiati delicatamente sulla soffice erba, vi erano i fogli di una lettera che lievemente si muovevano alla dolce brezza di quello straordinariamente caldo pomeriggio ottobrino, trattenuti appena dal peso di un piccolo quaderno.

Si stava addormentando Saga, in quella lunga attesa, disteso su un fianco e con un braccio sotto la testa a cercare una posizione comoda, immerso in quella tranquillità quasi irreale, cullato da quell’alito di vento che carezzevole scivolava lieve sul suo corpo attraverso il leggero tessuto di cotone dei vestiti, sfiorava leggera la pelle delle braccia nude e le delicate guance, passando poi birichina fra i suoi capelli facendoli ondeggiare appena sul suo viso. Quei raggi del sole, così rigeneranti, che filtravano fra le fronde della vecchia e vigorosa quercia, erano come una naturale coperta, un materno abbraccio leggero e rassicurante. Non aveva voglia di riaprire gli occhi Saga, erano così confortevoli quelle dolci carezze.

Non voleva distaccarsi da quel paradisiaco momento, neanche quando quel tepore si era fatto improvvisamente un poco più fresco e la luce si era attenuta. Forse una nuvola passeggera aveva oscurato per qualche attimo quel fulgido e caldo disco dorato guardiano del cielo pensava inconsciamente Saga sorridendo, mentre piano si muoveva sull’erba accoccolandosi meglio su quel soffice e fresco manto verde, prestandosi a quelle tenere attenzioni. Il gentile tocco di quel refolo di vento, che più in alto animava leggiadro le fronde della grande quercia, si stava facendo più tangibile, corporeo, più caldo. Sembrava la carezza di una mano quella che leggera passava sulla sua guancia. Non se ne preoccupava Saga, dolcemente cullato da quelle piacevoli sensazioni che quel tocco portava, era bello per una volta poter rimanere ignaro di tutto.

Una presenza era rimasta celata per tutto il tempo, ad osservarlo con lo sguardo vigile e protettivo, attendeva il momento giusto per avvicinarsi. Ed ora che gli era accanto, guardava estasiato il suo dolce viso che rilassato mostrava un sorriso sereno in quel placido riposo. Si era chinato maggiormente su di lui Aiolos, a carezzarne la pelle, a sfiorargli le labbra con le proprie, tirandosi poi su per contemplarne le reazioni. Un raggiante sorriso si era formato sulle labbra di Aiolos, nel constatare che non si era svegliato. Il lieve sapore di frutta che persisteva su quelle labbra appena assaporate era inebriante, quasi goloso, ed accendeva in lui il desiderio di saziarsene. Era pronto nuovamente Aiolos a prendersi un altro assaggio di quella delizia.

Aveva aperto piano i suoi occhi Saga e lo aveva visto lì accanto a lui, che sorridente lo guardava e sfiorava con le dita il suo volto. Si era imporporato il viso di Saga, di lieve imbarazzo si era ravvivata la sua pallida carnagione, per la sorpresa di vederlo così vicino a lui. Lo stupore sul quel volto angelico, ancora leggermente intontito da quella sonnolenza appena lasciata, era un qualcosa di magnifico. Stava dischiudendo la bocca per dire qualcosa Saga ma era stato interrotto da Aiolos che sorridendo gentilmente gli aveva posato un dito sulle labbra prima di avvicinarsi a lui e baciarlo nuovamente, sdraiandosi poi accanto a lui.


*****


Sedeva tranquillo Saga, ormai adulto, sotto quello stesso albero, con la schiena appoggiata al tronco di quella stessa vecchia quercia che indifferente resisteva allo scorrere del tempo, ancora solida e robusta. Assopito dal tepore del giorno che lento trovava il suo termine per lasciare posto alla sera. Quella stessa brezza di un tempo, accarezzava amorevolmente il suo volto riportandolo con la mente ad un dolce passato.

Il delicato fruscio delle foglie smosse dal fresco refolo di vento, accompagnava la lenta discesa del sole in quel magnifico tramonto e copriva il lieve rumore di passi leggeri che sempre più si avvicinavano a lui. Sempre più rilassato Saga restava lì seduto, a lasciarsi baciare da quei fulgidi fasci luminosi, immerso nelle più intense sfumature cremisi che avvolgevano la sua figura in un abbraccio quasi irreale.

Un’ombra si era parata davanti a Saga, che sembrava perso nella quiete di quel momento, a coprire per pochi istanti quel superbo e sanguigno bagliore. Lentamente quell’ombra si avvicinava a lui lasciando nuovamente intravvedere quella luce alle sue spalle, piano si stava avvicinando alle labbra leggermente socchiuse di Saga. Una mano, delicatamente posata sulla sua bocca, aveva bloccato il suo movimento lasciandolo interdetto. Apriva piano gli occhi Saga ad incontrare gli occhi di lui, di Aiolos. Un sorriso dolcemente malizioso si era disegnato sulle labbra di Saga.

Aveva preso il volto di Aiolos fra le sue mani, lo aveva avvicinato a sé e aveva appoggiato la sua fronte alla propria guardandolo fisso negli occhi. Occhi limpidi e sinceri, occhi pieni d’amore. Aveva accompagnato il volto di Aiolos a contatto con il suo, soffermandosi così per un momento, aveva poi avvicinato le sue labbra a sfiorare quelle del compagno di fronte in un dolce bacio, appena accennato.
Lo stringeva in un forte abbraccio Saga, mentre le loro bocche quasi si fondevano fra loro in un bacio lungo un’eternità.

Lentamente il sole spariva oltre l'orizzonte, lasciando che il cielo si avvolgesse dello scuro manto della notte e le prime stelle comparire a rallegrarne la veste. Piano si dissolvevano quelle due figure intrecciate fra loro, legate dal fato, unite dallo stesso sentimento. Accanto a loro, sempre più incorporei, abbandonata sulla fredda, compatta, nuda terra, una lettera, i cui fogli liberi si muovevano un poco, sospinti dalla lieve corrente. Fogli ormai ingialliti dal tempo, sgualciti dalle mille e mille volte che erano stati stretti in mano. Parole ormai sbiadite, quasi illeggibili, consumate dalle troppe volte che erano state lette.

Parole rimaste indelebili nei loro cuori.
 


 “Ora e per sempre.”





*****

Credo ahimè che qui non ci sia una vera e propria trama, è solamente quello che sento in questo momento.
Un momento romantico per questi due personaggi che tanto hanno sofferto, anche se temo che il finale abbia preso una piega leggermente diversa da quello che volevo davvero. Mi sa che è virate un tantinello nel malinconico... uff...

Eppure questi due poveri ragazzi se la meritano un po' di felicità, giusto?

   
 
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