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Autore: fellina    14/10/2011    4 recensioni
Si sentiva uno schifo, stanchissimo, aveva bisogno di una doccia, di andare riposare e soprattutto di liberare un po' la mente da tutti quei pensieri. Quell'usuratonkachi! Gli aveva manipolato il cervello in modo che pensasse solo a lui? Da quando era capace di utilizzare genjutsu e di così alto livello?
Ok, forse non era la frase giusta da inserire per invogliare a leggere, sembra troppo smielato così..
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Ho ufficialmente preso il germe zeroschiumico. Ma lei mi ha impresso il geass "Scrivi", o forse meglio definirlo Genjutsu finale del Mangekyou Sharingan stile Shisui per restare in tema, e la mia mente ha deciso di farlo, praticamente senza interpellarmi, non ha nessuna importanza se io voglio o no.
Per questo stanotte all'una mi sono ritrovata a scrivere questo sklero. Spero di non essere andata OOC.
Non mi regolo bene ancora rating, avvertimini o roba varia, se devo modificare qualcosa vi prego di dirmelo ^^".
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Kishi-sensei. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.








Tsk, stupido dobe!
Lui era un Uchiha, aveva un orgoglio e una dignità da difendere! Perché il biondo non si decideva ad accettarlo?!
Era steso sul letto, sul loro letto, con un braccio a coprirgli gli occhi. Tanti ricordi gli tornavano in mente: il loro incontro dopo che aveva sconfitto Danzo, lo scontro alla valle della fine, quando erano sul tetto dell'ospedale... finivano sempre Chidori contro Rasengan, ma era questo il loro modo per parlarsi: combattere. e lo era anche ora, che erano diventati più adulti e più maturi.
Si sollevò mettendosi a sedere sul letto. Per quale motivo avevano litigato questa volta? Non se lo ricordava neanche, ma era stata sicuramente colpa del dobe. Probabilmente aveva detto o fatto l'ennesima cazzata e lui gliela aveva fatta notare, forse in un modo un po' troppo brusco, ma era comunque colpa di lui, non sua. Però perché se la stava prendendo tanto? Perché non era ancora rientrato?
Mentre stavano pranzando avevano iniziato a litigare, Naruto aveva preso il suo zainetto e se ne era andato sbuffando e borbottando. Per essere la cosa era strana, di solito continuavano a litigare, poi non si sa come finivano a rotolarsi nel letto e quando si svegliavano era come se nulla fosse successo, nessun rancore né niente, si ricominciava a vivere tranquillamente, fino alla litigata successiva naturalmente.
Ricadde sdraiato sul letto, ma si rialzò di scatto.
Aspetta, se ne era andato via e si era portato lo zaino. Forse aveva deciso di restare a dormire fuori, forse da Sakura, o da Kiba, da Shikamaru, da Sai. Da chi diavolo era andato? Maledetto dobe, aveva abbandonato il combattimento e se ne era andato da uno dei suoi amichetti. Uno strano malessere gli prese allo stomaco.
Guardò il monolocale dove vivevano, era piccolo. E anche vuoto. Era fastidioso restare lì senza il dobe a far casino, senza poterlo prendere in giro, senza litigarci.
Si alzò e uscì di casa. Non stava andando certo a cercarlo, voleva solo fare una passeggiata, la serata era bella, l'aria fresca, era tutto perfetto per andare a fare un giro per le strade.
Vagò per qualche ora. Percorse ogni strada, ogni vicolo di Konoha, ma del dobe neanche l'ombra. Decise di ritornare a casa, forse era rientrato e adesso era lui quello preoccupato perché non lo aveva trovato dentro. Sorrise.
Quando entrò in casa però non c'era nessuno. Sbatté la porta con forza, quando lo trovava gli avrebbe fatto subire lo tsukuyomi peggiore che fosse mai stato creato!
Si buttò sul letto cercando di dormire, ma le lenzuola erano piene dell'odore forte di Naruto, prendere sonno fu praticamente impossibile.

Sasuke era nel terrazzino e stava osservando l'alba. Il dobe non si era degnato di ritornare e lui non aveva preso sonno. Aveva in compenso pensato a molti modi per fargliela pagare. Era talmente carico che decise di andarsi a sfogare un po' allenandosi.
Mentre stava per chiudere il balconcino, un anbu arrivò fermandosi sulla ringhiera.
"Uchiha-san, è richiesta la sua presenza per una missione" disse semplicemente, svanendo subito dopo aver ricevuto come risposta un sì con la testa.
Svolse la missione in modo impeccabile, come al solito, poi rientrò in casa ma la trovò ancora vuota. Si sedette al tavolo e iniziò a compilare il rapporto. Fu abbastanza complicato perché continuava a pensare il motivo per cui il biondo non stava rientrando, che cavolo gli aveva dato così tanto fastidio da farlo sparire? Dicevano che gli Uchiha avevano un carattere difficile da gestire, ma se aveva torto se ne prendeva la responsabilità. In realtà lui non aveva mai torto, però, nel raro caso in cui questo poteva succedere, se ne sarebbe preso la responsabilità sicuramente, non sarebbe fuggito via come aveva fatto uno stupido dobe moccioso di sua conoscenza.
In qualche modo finì il rapporto e andò a consegnarlo. Si sentiva uno schifo, stanchissimo, aveva bisogno di una doccia, di andare riposare e soprattutto di liberare un po' la mente da tutti quei pensieri. Quell'usuratonkachi! Gli aveva manipolato il cervello in modo che pensasse solo a lui? Da quando era capace di utilizzare genjutsu e di così alto livello?
Mentre era nell'ufficio dell'Hokage, la porta si aprì all'improvviso ed entrò Naruto con dei fogli in mano. Si avvicinò correndo alla scrivania e buttandoci su il plico.
"Ecco qua. Ho finito, vero, vero? Posso ritornare a casa?"
"Perché tanta frett..." stava chiedendo l'Hokage, ma Naruto aveva avvertito un intento omicida, era entrato in modalità eremita e voltandosi aveva parato un pugno che arrivava da dietro. Rimase sorpreso dal vedere Sasuke, quando era entrato non aveva notato che c'era qualcuno in ufficio. Rilasciò la modalità eremitica e lo osservò preoccupato, Sasuke aveva lo sharingan attivo e stava fremendo. "Sas..." ricevette un secondo pugno che questa volta lo colpì scaraventandolo sul muro sotto la finestra. "Che cazzo ti è preso teme?"
"Non qui dentro" tuonò il leader della Foglia fermando i due "se avete da litigare andatevene nella zona di allenamento così eviterete di distruggere il villaggio!"
Sasuke voltò le spalle e uscì dall'ufficio, e subito dopo Naruto si sollevò da terra e lo raggiunse correndo. L'Hokage sospirò, quei due non sarebbero mai cambiati. Almeno stavolta aveva ricevuto i rapporti delle missioni integri.
"Sasukeee, ti vuoi fermare? Che diavolo ti è preso?" ma il moro lo stava ignorando continuando a camminare a passo svelto. Naruto lo seguì camminando un paio di metri dietro di lui, sapeva che era meglio non istigarlo quando aveva quello stato d'animo, perché avrebbe finito sul serio per distruggere il villaggio. Iniziò a preoccuparsi quando capì che non si stavano dirigendo a casa ma davvero al campo di allenamento.
"Sasuke, sono stanco morto e non ho chiuso occhio stanotte, ho bisogno di andare a riposare" Aveva pure il coraggio di lamentarsi!
Lo sentì avvinghiarsi al suo collo e dire con tono lamentoso ma un po' sensuale "Neh, Sasuke, andiamocene a casa, dai. Ho sonno."
Aveva sonno! Poverino! Lui aveva passato una notte aspettando che ritornasse e il dobe aveva sonno!
Si voltò, spinse il biondo fino al muro al lato della strada e gli bloccò il collo con un braccio. "E sentiamo, che hai fatto stanotte che non hai potuto dormire?" chiese stizzoso. Lo sharingan stava bruciando, non sapeva neanche lui come stava facendo a trattenere le fiamme di amaterasu che volevano carbonizzare all'istante quell'idiota.
Naruto rimase sorpreso dall'impetuosità del moro, non riusciva a capirne il motivo.
"Sono andato a Suna, hanno attaccato il Villaggio della Sabbia e avevano bisogno di rinforzi immediati. Visto che in genere ci vogliono 3 giorni per poter arrivare fin lì sono andato io perché impiego solo qualche ora ad arrivare e con i bunshin potevo dare supporto in più zone."
Continuarono a fissarsi.
Gli occhi di Sasuke tornarono normali, mentre la sua mente stava rimettendo insieme i pezzi: prima di uscire Naruto aveva preso le armi e lo zainetto che utilizza per le missioni... Si ricordò che era ritornato a casa un po' tardi per il pranzo, forse era per questo che avevano iniziato a litigare: il moro aveva preparato il pranzo che però si era raffreddato visto che Naruto aveva fatto tardi... Ora che ci pensava attentamente, forse Naruto aveva detto che era arrivato tardi perché lo avevano convocato per affidargli una missione, ma lui era troppo intento a litigare per far caso veramente alle parole che venivano dette. Ma perché se l'era presa così tanto da non riuscire a dormire che il biondo non era tornato a casa?
Naruto continuava a fissarlo cercando di capire a che stava pensando il compagno, aveva un'espressione strana, come sconvolta, stava lì imbambolato con la bocca socchiusa. Gli afferrò il polso del braccio che lo teneva bloccato e lo abbassò. Si avvicinò dandogli un bacio leggero sulle labbra. "Torniamo a casa, sono stanco sul serio" poi iniziò a camminare trascinando il moro.

Quando si sdraiarono sul letto Sasuke stava ancora cercando di capire, ma il sonno stava arrivando prepotentemente togliendogli la capacità di pensare lucido.
"Gaara mi aveva detto di restare lì a riposare" stava dicendo Naruto mentre lo avvolgeva tra le sue braccia. e allora capì: da quando erano tornati a Konoha dopo la grande guerra erano stati sempre insieme: nella stessa stanza di ospedale, le missioni che duravano più giorni le facevano insieme, mentre le altre le finivano sempre in giornata per cui rientravano nella casa che avevano preso insieme.
Quella era stata la prima notte che stavano lontani.
"ma non potevo senza averti vicino. Buonanotte teme" finì di dire Naruto, con la voce ormai impastata dal sonno, per poi addormentarsi.
"Usuratonkachi". Sorrise. Gli venne in mente un altro modo per vendicarsi, ma lo avrebbe fatto più tardi perché in quel momento aveva solo bisogno di dormire. Gli avvolse la vita con un braccio e avvicinò il viso al suo, facendo toccare le fronti. Come recuperava un po' di energie gliela avrebbe fatta pagare cara. "Buonanotte". Si addormentò.







EDIT: dimenticavo... l'idea mi è venuta leggendo una storia zeroschiumica, è troppo bella per cui vi consiglio di passare a leggerla se non l'avete già fatto.
Ne riporto la frase che ha fatto attivare il geass/genjutsu
"vieni qui" aggiunse: "non riesco a dormire, se sei distante".

  
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