Finn correva, come se ne andasse della sua stessa vita.

Cosa che, se fosse arrivato in ritardo, non si sarebbe poi rivelata così erronea.

Svoltò un angolo, incurante di dove metteva i piedi.

Grosso errore.

Il suo piede destro si posò con foga su uno straccio zuppo, abbandonato lì da qualche bidello.

La caduta fu spettacolare anche se, col senno di poi, Finn l'avrebbe definita spaventosa.

Soprattutto considerato davanti a chi era rovinosamente caduto.

Santana lo osservava con un sorriso intriso di crudele divertimento.

"Sapevo che presto o tardi ti avrei avuto ai miei piedi." dichiarò, la voce trasudante sarcasmo.

Finn si rimise frettolosamente in piedi.

"Santana... Non ho tempo, Rachel mi aspetta..."

La ragazza lo interruppe levando una mano.

"Strano, quella volta per me hai trovato tutto il tempo di questo mondo..."

Sorrise trionfante mentre Finn sbiancava e stringeva convulsamente le mani a pugno.

"Oh, Rachel non lo sa? Dovresti dirglielo, certe cose..."

Gli si fece appena più vicina, sul volto sempre quel sorriso irritante.

"... Non possono essere tenute segrete!"

Finn non rispose a Santana.

Le lanciò un'ultima, pietosa occhiata, come a volerla pregare di non raccontare quella cosa a Rachel, e si allontanò in tutta fretta.

Santana lo osservò mentre correva via.

Anzi, fuggiva sarebbe stato un termine più appropriato.

"Non potrai fuggire per sempre..."

Santana Lopez amava primeggiare.

Santana Lopez amava essere oggetto dei desideri altrui.

Santana Lopez amava essere al centro dell'attenzione.

Più di tutto, però, Santana Lopez adorava avere il coltello dalla parte del manico.

E il coltello di Finn era stretto saldamente nel suo pugno.







Nonostante lo scarso successo di "Canta, piccola Rachel. Canta, povero Finn", rieccomi qui a rompervi gli zebedei!
Flashfic un po' particolare: niente pairing, niente musica, niente lunghi ed appassionanti dialoghi.
Solo l'ingenuità di Finn e la perfidia di Santana.
Enjoy it :D