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Autore: Hayley Black    14/10/2011    8 recensioni
Seamus/Dean | Generale, romantica | One shot, What if?
«La neve è più buona, adesso» sussurrò, sorridendo sulla sua bocca «Resterai con me, vero Dean?».
Gli lasciò i polsi, e lui ebbe il tempo di lanciargli un’altra palla di neve «Purtroppo si, e dovrò sorbirmi ancora i tuoi sproloqui sulla guerra, vero?».

Scritta per il Three Days of Slash indetto da Burnt Orchid e Il_Genio_del_Male.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Thomas, Seamus Finnigan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Nome autore: Hayley Black
Titolo: Ma dove sono le nevi di un tempo?
Genere: Generale, romantico
Rating: verde
Avvertimenti: Slash, one shot, what if?
Contoparole: 779 u.u
Prompt usati: Neve. :3
Pairing scelto: Seamus/Dean <3
Introduzione: In un'Hogwarts divorata dalla guerra, qualcuno trova ancora il tempo per sorridere. E giocare con la neve.
Note: Scritta per il Three Days of Slash indetto da Burnt Orchid e Il_Genio_del_Male, è la mia prima Seamus/Dean, che sta già diventando il mio OTP. Questa storia non si regge in piedi, lo so, ma è stato... boh, carino scriverla, e spero che vi piaccia *-*

 

Ma dove sono le nevi di un tempo?

 

Seamus inspirò a pieni polmoni l’aria fredda d’inverno, annunciato dai temporali e venti gelidi che si abbattevano sulla scuola.
Quello era uno dei pochi giorni senza pioggia, e il cortile di Hogwarts era ricoperto di neve come se qualcuno ci avesse spolverato sopra dello zucchero a velo; la pianura era sprofondata nel silenzio, e un sottile filo di fumo fuoriusciva dal comignolo della casa di Hagrid.
Era tutto calmo.
Infilò le mani gelide in tasca, i polpastrelli che incontrarono la superficie liscia di un pacchetto di Gomme Bolle Bollenti: ne aveva proprio bisogno, con il gelo invernale che lo faceva rabbrividire ad ogni respiro.
«Seamus?» la voce di Dean lo fece voltare, l’amico indossava abiti pesanti che lo facevano camminare come un pinguino – mentre lui aveva solo una sciarpa a fasciargli il collo.
«Che ci fai qui fuori? Ti ho cercato dappertutto» disse avvicinandosi, lasciando impronte profonde nella neve
«Meditavo» rispose lui con un sorriso, aprendo la scatola di gomme «Vuoi?». Dean annuì, porgendogli le mani: erano segnate da profonde cicatrici biancastre, segno delle ultime punizioni dei Carrow.
Seamus si fermò, osservandole meglio: ce n’era qualcuna in più, che non ricordava.
«Questa come te la sei procurata?» chiese accigliato, stringendogli i polsi magri «Non ricordavo ne avessi una così estesa»
«Oh, sciocchezze» rispose lui imbarazzato, accogliendo tra le dita le Gomme Bolle Bollenti «Ormai ti puniscono anche se respiri».
Sospirò, mangiucchiando la sua porzione con voracità. Era difficile, andare avanti da soli, con la pelle segnata da tagli e dolore.
Hogwarts non era più la stessa, da quando era arrivata la guerra, spazzando via la felicità come foglie secche d’autunno.
Non c’erano più i sorrisi, le risate, la gioia che ti attraversava il petto quando portavi a termine un incantesimo; non c’era più niente, solo sangue e sofferenza.
Anche la neve era diversa, notò Seamus. Grigia, sporca, infetta: come se volesse rammentare loro che il mondo era sprofondato in una coltre di morte color smeraldo.
Dean si strinse nel cappotto scuro, avvicinandosi a lui. Il suo volto era scavato, il suo carattere era diventato chiuso e a tratti scontroso; solo gli occhi erano quelli di un tempo, luminosi come quando al primo anno gli regalava Zuccotti di Zucca o Piume di Zucchero.
«Tu non hai paura della guerra, Dean?» borbottò sovrappensiero Seamus, osservando attentamente le cime degli alberi della Foresta Proibita «Della morte. Resisteremo alla battaglia?»
«Non lo so, Seamus. Senza Harry è difficile sperare in un futuro migliore di questo».
Già, Harry. Se n’era andato senza una spiegazione, lasciandoli in balia dei Mangiamorte.
Tutte le sue belle parole su Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato si erano rivelate una fragile utopia costruita su castelli di carte; non era vero niente, e le loro speranze erano svanite come fumo.
Sentì dei rumori alle sue spalle, e d’improvviso un brivido gelido gli attraversò la schiena, facendolo sobbalzare.
Dean gli aveva appena lanciato una palla di neve.
«Vuoi la guerra, eh?» Seamus, gli occhi ridotti a due fessure, si inginocchiò e sprofondò le mani nella neve fredda, ammucchiando un paio di armi.
Neanche il tempo di farne una buona scorta che gliene arrivò una sui capelli, gelandogli il cervello, e un’altra ancora dritto in faccia. Così, senza pensarci due volte, creò delle sfere informi e cominciò a lanciarle, senza sapere se centrassero l’obiettivo oppure no.
Si alzò di scatto, pulendosi le mani sui pantaloni, e si slanciò verso Dean, cadendo a terra in un tonfo. Schiacciò il suo corpo – ingrossato dalla moltitudine di abiti – e gli strinse i polsi, il respiro affannato per quei pochi minuti di brio.
«Hai perso, Thomas» gli soffiò sulla faccia, prima di stampargli un innocente bacio sulla punta del naso. Affondò nuovamente le mani nella neve lanciandola per aria come fossero tanti coriandoli «Non trovi sia un’atmosfera romantica?» constatò, mentre i fiocchi candidi volteggiavano attorno a loro
«Per niente. Non stavamo parlando della guerra, noi due?»
«Sei stato tu a lanciarmi quella palla di neve»
«Insomma, Seamus, eri un mortorio!»
«Mortorio, eh?».
Le sue labbra incontrarono veloci quelle di Dean, voraci: era da troppo tempo che voleva farlo, era da troppo tempo che voleva sentire il suo sapore misto a quello della neve grigia di Hogwarts.
«La neve è più buona, adesso» sussurrò, sorridendo sulla sua bocca «Resterai con me, vero Dean?».
Gli lasciò i polsi, e lui ebbe il tempo di lanciargli un’altra palla di neve «Purtroppo si, e dovrò sorbirmi ancora i tuoi sproloqui sulla guerra, vero?»
«Beh, almeno hai una scusa per__».
La sua frase fu soffocata dal bacio del ragazzo, che gli fece morire le parole in gola.
La neve disegnava ghirigori nell’aria, la guerra era sparita dai loro cuori – solo per un momento, un momento solo.

 


 

 

La mia prima Seamus/Dean! *-* *gioisce* Mi è piaciuto scriverla, perchè loro due mi piacciono tanto - sono dei personaggi ritenuti troppo marginali quando, a mio parere, sono pieni di sfumature interessanti. 
Dirò solamente poche parole, perchè sto davvero morendo dal sonno e domani ho un'interrogazione *si spara*
Allora *-* Come avrete potuto capire, si ambienta nell'anno del dominio dei Mangiamorte di Hogwarts - no, non degli austriaci o qualsiasi altro tizio u.u -, eee Seamus si fa tante paranoie su come andrà finire, con Dean che cerca di tirargli su il morale - riuscendoci *-*. Spero di aver reso i personaggi IC, anche perchè è la prima volta che scrivo su di loro, e che vi sia piaciuta <3. Insomma, loro due sono tenerissimi assiemeH! *-* <3
Credo che scriverò altro su di loro per il Three Days of Slash, sìsì. ù_ù sono abbastanza ispirata.
Ma ora fuggo nel mio sarcofago, see ya! *-*
A presto, miei cari lettooooriH! <3

 

P.S. L'evidenziatore è faigo! *OOOO*

 P.P.S. Come al solito dimentico i credits XD la frase è di François Villon, no, non è mia. ç.ç 

 

   
 
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