All’alba del 15 luglio, due anni dopo la sua partenza per l’America, un affascinante e virile quindicenne si apprestava a fare i bagagli, sarebbe tornato a casa, finalmente…era davvero elettrizzato! Avrebbe rivisto tutti i suoi amici, la sua casa, il suo mondo perfetto…al di là dell’oceano. Ma poi pensò ad una ragazza…per due anni separati da quell’oceano. In quel lungo periodo aveva capito di amarla ancora di più…ma lei lo aveva ferito terribilmente, si era messa con un altro…un certo Soshi, che, a quanto pare, aveva incontrato sul set di una pubblicità, e frequentava il liceo al quale tutti loro sarebbero andati…quanto era stato male, nessuno lo sa!

Nessuno…tranne una ragazza, di nome Shannon, lei lo aveva consolato, compreso…e poi…una cosa tira l’altra! Stavano insieme da due mesi ormai…lei era innamoratissima…ma lui non pensava ad altre che alla sua ragazzina svagata, una bellissima rossa, dagli occhi più dolci che avesse mai incontrato…certo, l’americana era molto bella, bionda, occhi verdi…fisico da favola…ma non era lei!

Quel che era certo è che loro due sarebbero andati in Giappone…insieme! Ormai Sana lo aveva dimenticato…dopo quella telefonata…

****************Flashback******************

A: - pronto?!! PRONTO?! Insomma…chi è?-

S: - ….A…Akito…s…sono io! Sono Sana…-

A: - ah, Kurata! Stavo proprio per chiamarti…-

S: - ormai non ti aspetto più…sniff-

A: - Sana, che hai? Che stai dicendo?!??-

S: - …mi dispiace…fra noi…è finita…Soshi…-

A: - che cosa dici, Sana? Chi è Soshi?-

S: - ora è lui…al mio fianco- dicendo così riattaccò…

Ad un capo del telefono, un ragazzo era rimasto di sasso, con la cornetta ancora in mano…e gli occhi lucidi…dall’altro, una ragazza, disperata, appoggiata al muro che, piangendo, si massaggiava la pancia…mentre avvertiva, per la prima volta una sensazione di leggerezza dentro di lei…

Soshi: - Kurata…chi hai chiamato?-

S: - …nessuno-

So: - dai, vieni nel letto! Sei stata brava…-

S: - scusa…non sono dell’umore…-

*****************fine flashback**************

Dopo quella telefonata non si erano più sentititi…lui aveva solo scoperto da Tsuyoshi che un mese dopo quel Soshi era sparito, e Sana non si era più fatta vedere a scuola…

Ora sarebbe finalmente tornato…e, magari, lei gli avrebbe spiegato tutte quelle stranezze…ma come avrebbe preso Shannon?! Si chiedeva lui…ma poi gli tornava alla mente la loro ultima conversazione, e si diceva che, ormai, non l’avrebbe più riguardata…

Shannon: - Akki?! Sei pronto-

A, con gli occhi torvi, offuscati e il profilo basso: - ti prego…non chiamarmi così!-

Sh, sorridendo radiosa: - e va bene…allora…sei pronto a tornare a casa?-

A, muffo: - sì…-

Sh: - non mi dirai che stai pensando a quell’attricetta da strapazzo!-

A, alzando lievemente il tono di voce: - Non parlare così di lei!!!-

Sh, abbassando lo sguardo, afflitta: - ho capito…sai, forse non dovrei partire con te…-

A, abbracciandola: - no, scusami, scusami…sono davvero un cafone…ho bisogno di te…adesso più che mai!-

Sh: - va bene…ma cerca di far finta che di lei non ti importi più così tanto…-

La ragazza conosceva ogni dettaglio della storia dei due giapponesi…forse era proprio per quello che non si adirava così tanto in momenti come quello…e riusciva a stargli vicino…per quanto facesse male, a volte.

Così, con 75 Kg di valige per lei e, come nella norma, 40 per lui…i due ragazzi si imbarcarono sul primo aereo del pomeriggio Los Angeles- Tokyo…

Sh: - paura dell’altezza, eh?-

A: - sì!-

Sh: - dai…puoi appoggiare la testa sulle mie gambe se vuoi, e riposare un po’…-

A: - ti ringrazio, ma preferirei di no…- già…l’ultima volta che aveva sperimentato quella posizione era con Sana…su quella panchina…

Così, nella dolcezza di quei ricordi si addormentò, poggiato allo schienale…e la sognò, rivisse tutti i momenti più belli passati insieme…fino al loro addio…si erano promessi di sostenersi a distanza…che l’uno avrebbe aspettato l’altra…e poi era andata così…

Il ragazzo si svegliò di soprassalto…fuori si faceva più scuro…e la ragazza al suo fianco stava riposando…ad un tratto gli occhi di lui tornarono aggressivi, come quando erano alle elementari…senza capire perché fosse andata così, come…provava solo una gran rabbia!

Prese in mano il cellulare e mandò un messaggio al suo amico Tsu, dicendogli che fra un paio d’ore sarebbero atterrati…

E così fu…due ore esatte dopo, l’aereo atterrò! All’aeroporto erano sopraggiunti Tsu, con la sua perenne fidanzata Aya, Fuka, con Takashi….e…Misako!

A: (- perché è qui? Dov’è Sana?!-)

Sh: - tutto bene?-

A: - sì!-

T/Ay/F: - ehi Akito! Ciao!!!-

A: - ciao a tutti…questa è Shannon…la mia ragazza…-

Sh: - hi, piacerre di conoscervi!-

F: - oh, il piacere è nostro…dove vi siete conosciuti? Da quanto vi frequentate? E i tuoi Akito?-

Taka: - amore…una domanda alla volta…la ragazza non è giapponese!-

A: - già…infatti…credo non abbia capito molto…parla lentamente, e non a mitraglietta come al solito!-

F: - ah, ah…uffa!-

Ay, porgendo la mano a Shannon e parlando molto più lentamente dell’amica: - io sono Aya…questo è Tsuyoshi, il mio boy friend!-

Sh: - ah…comme me è Akito!?!!!!-

Taka: - sì! E come me e questa crazy girl di nome Fuka…io sono Takashi, piacere!-

E mentre tutti accoglievano, chi più, chi meno calorosamente, la ragazza…Akito e Misako continuavano a fissarsi negli occhi…lei quasi con occhi lucidi…e fu la prima a parlare…

M: - bentornato Hayama-

A, umile: - grazie signora Kurata…come…come sta Sana?-

La scrittrice accennò un singhiozzo: - bhè…lei è andata via per un po’…-

A: - cosa?-

M: - non mi ha voluto dire perché…ma non pensare a lei…è molto cambiata da un anno a questa parte…parlami di te…è molto graziosa quella ragazza!-

A: - la ringrazio! Mi fa piacere che sia venuta…ma…come mai è qui?-

F: - ah, Misako ci ha accompagnati…sai, i nostri genitori sono o fuori città o impegnati…non ci hai dato molto preavviso!-

A: - eh…lo so…volevo farvi una sorpresa…-

M, chinando lo sguardo: - vi devo riportare a casa o fate due passi insieme?-

Sh: - please Akito…show me Tokyo! Please…-

A: - ok!…voi che fate…-

Ts: - bhè…è da due anni che non giri per Tokyo…potresti perderti!-

M: - bene…allora vado a casa…-

I ragazzi in coro: - salve e grazie!-

Sh: - bye!-

Poi la ragazza prese da parte Akito: - chi era quella donna?

A: - è la mamma di Kurata!-

Sh: - Cosa ti ha detto?-

A: - scusa…non ne voglio parlare…-

Fine