Storia ispirata al prompt
orfano “orologio rotto” appartenente alla community piscinadiprompt
.
A Tailer, lei sa il perché.
Time is standing still.
C’era stato un momento
in cui Tyler aveva creduto che il tempo per lui si sarebbe fermato per sempre.
Il suo corpo aveva
incominciato a mutare, istigato dalla presenza della luna che lo vegliava
beffarda, seppur invisibile all’interno della cripta.
Non c’erano più punti
di riferimento, per Tyler. Tutto appariva immobile attorno a lui, fuorché il
suo corpo dilaniato dal dolore e le catene che percuotevano violentemente il
terreno.
I singhiozzi di
Caroline continuavano a risuonargli nelle orecchie, come un disco destinato a
ripetersi fino alla rottura.
Dolore, pianto, paura;
gli stessi elementi avevano continuato a perseguitarlo per tutta la notte
spingendolo a domandarsi se non fosse destinato a rivivere quel momento per il
resto dei suoi giorni.
Poi, però, era arrivata
la luce: il sole aveva scacciato la luna; Tyler l’aveva accolto con timore e
smarrimento, tremando al contatto della mano di Caroline contro la sua pelle.
Quando poi aveva
trovato la forza per distogliere lo sguardo da quello rassicurante di lei, si
era accorto che i suoi vestiti erano stati ripiegati e impilati con cura. Quasi
Caroline avesse voluto provare a convincerlo
che non ci fosse nulla di insolito, di bizzarro, di sbagliato in ciò che li circondava. Allora, Tyler aveva allungato
il collo per dare un’occhiata al suo orologio adagiato
con cura sulla pila di vestiti; le lancette avevano marciato con regolarità per
tutta la notte, e continuavano a percorrere imperterrite il solito tragitto
anche quel mattino: il tempo non si era fermato con il sorgere della luna.
Adesso, osservando
Caroline dormire e tendendo le orecchie per contemplare il respiro regolare
della ragazza, Tyler si accorge che qualcosa non torna.
È abituato ad avvertire
un solo cuore battere, quando sono assieme: il suo.
In quel momento, però,
adagiandosi una mano al petto, non percepisce più alcun movimento; alcun
palpito; alcun suono.
È allora, che Tyler
inizia a realizzare seriamente quali saranno le conseguenze di ciò che gli è
successo quel pomeriggio.
E ha paura: il genere di inquietudine tremenda e paralizzante che non provava più
da mesi; la paura che aveva imparato a lasciarsi alle spalle, accorgendosi che
i minuti non avevano smesso di scorrere quando la luna l’aveva reso suo
schiavo. La vita proseguiva e con il tempo, il ragazzo aveva imparato a fare
altrettanto.
Tyler si osserva il
polso: c’è confusione nella sua testa, ma ricorda chiaramente che qualcuno
gliel’ha storto quel pomeriggio. Ricorda dei graffi sulla sua pelle, ormai
rimarginati.
Qualcosa è rimasto però
a testimoniare il momento di scontro con Klaus e la sorella: il suo orologio da
polso è ammaccato ed il vetro è incrinato in più punti.
L’orologio di Tyler si
è rotto.
Le lancette hanno
smesso di scorrere: questa volta per sempre.
Nota dell’autrice.
Spero si sia capito, la
seconda parte della storia è un ipotetico “post 3x05”. Non mi piace per niente
questa cosa di “Tyler ibrido” e spero vivamente che ci sia dell’altro sotto (magari
l’esperimento non è andato a buon fine e Tyler, dopo varie peripezie tornerà
l’adorabile fessacchiotto lupetto di sempre), soprattutto perché la
reazione di Tyler mi è parsa decisamente bizzarra e mi
sa che c’è dell’altro dietro. Uh
Non so che senso abbia
sta cosa qui ed è scritta malissimo, ma il tempo è quello che e il Galles e la
scuola sono brutte bestie u_ù Perdonatemi, ma avevo
bisogno di scrivere su Tyler (e di infilarci l’orologio visto
che era dedicata alla Alis.)
Un abbraccio
Laura
P.S. Il titolo è tratto
da una canzone degli All American Reject
(time stands still).