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Autore: emme30    14/10/2011    5 recensioni
Sei in ritardo. Se non arrivi entro cinque minuti giuro che me ne vado.
Santana rise tra sé e sé, guardando a che ora le era stato mandato quel messaggio mentre aspettava che il semaforo diventasse verde. Il mittente infastidito dal suo ritardo aveva inviato quel sms almeno mezzora prima, ma la ragazza sapeva che quando sarebbe entrata nel cafè lui sarebbe stato ancora là, le avrebbe fatto la predica perchè l'aveva aspettata per una vita e lei non si era neanche disturbata di avvertirlo, e a seconda di quanti caffè aveva bevuto nel frattempo, le avrebbe tenuto il broncio per la prima parte del loro incontro.
Perchè non era la prima volta che succedeva una cosa del genere, anzi, Santana non ricordava di essere mai arrivata puntuale ad un appuntamento con il suo migliore amico.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kurt Hummel, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per Micòl.



Santana si sfilò i grossi occhiali da sole e li ripiegò appoggiando una stanghetta al mento prima di cacciarli nella borsa aperta che aveva sotto il braccio, mentre con l'altra mano tirava fuori il cellulare dalla tasca dei Jeans.

L'aveva sentito vibrare contro la coscia poco tempo prima, e nonostante fosse davvero in ritardo al suo appuntamento, non potè fare a meno di vedere chi le aveva scritto quel messaggio. Camminava veloce sul marciapiede mentre armeggiava con i tasti del telefono, sicura sui suoi tacchi alti e con i lunghi capelli corvini mossi dalla lieve brezza che rinfrescava le strade.

Sei in ritardo. Se non arrivi entro cinque minuti giuro che me ne vado.

Santana rise tra sé e sé, guardando a che ora le era stato mandato mentre aspettava che il semaforo diventasse verde. Il mittente infastidito dal suo ritardo aveva inviato quel messaggio almeno mezzora prima, ma la ragazza sapeva che quando sarebbe entrata nel cafè lui sarebbe stato ancora là, le avrebbe fatto la predica perchè l'aveva aspettata per una vita e lei non si era neanche disturbata di avvertirlo, e a seconda di quanti caffè aveva bevuto nel frattempo, le avrebbe tenuto il broncio per la prima parte del loro incontro.

Perchè non era la prima volta che succedeva una cosa del genere, anzi, Santana non ricordava di essere mai arrivata puntuale ad un appuntamento con il suo migliore amico.

Voltò l'angolo ignorando i fischi di approvazione di due ragazzi e sorrise quando vide l'insegna di Starbucks dall'altro lato della strada. Attenta a non farsi investire attraversò veloce ed entrò nel locale, per poi guardarsi intorno finchè non lo individuò seduto in un angolo.

Ridacchiando si avvicinò al lui, contò 2 bicchieri vuoti mezzi accartocciati sul lato del tavolo e notò due grandi occhi blu guardarla male. Non fece in tempo a sedersi che Kurt aveva già iniziato a insultarla, a ragione oltretutto.

Sei in ritardo.”

Sì, lo so, scusa.”

Sei tanto in ritardo.”

Eh, non è colpa mia.”

Sei in ritardo e non mi hai neanche avvertito.”

Che palle, non prendeva il cellulare. Mi hai preso il mocaccino?”

Sì e non avrei dovuto.” Kurt spinse verso di lei un contenitore bianco che una volta conteneva liquido caldo con una smorfia. “Non capisco per quale motivo tu mi dica di volerci vedere a un'ora e poi ti presenti sempre in ritardo.”

Ma non è che voglio sempre arrivare in ritardo, eh! Mica lo faccio apposta.”

Secondo me sì.”

Santana gli fece lo sguardo da ma piantala, per poi appoggiarsi con la schiena alla sedia, accavallando le gambe e portandosi alle labbra la bevanda ormai fredda.

Posso sapere cosa sarebbe questa grandissima urgenza nel vederci oggi pomeriggio? Mi hanno quasi ucciso in atelier quando ho detto che dovevo prendermi mezza giornata libera. Non credo che Claire sia in grado di mandare avanti quel posto senza di me.”

Santana appoggiò il contenitore del caffè sul tavolo, abbassò lo sguardo e si morse il labbro. Non rispose subito alla domanda di Kurt, perchè insomma, aveva provato un milione di volte il discorso che avrebbe voluto fargli, ma in quel momento non sapeva come dirglielo. 

Santana, sei ancora-”

Gliel'ho chiesto.” Le parole le uscirono veloci dalle labbra carnose, lo sguardo ancora abbassato sulle proprie mani, non sarebbe riuscita a guardarlo negli occhi mentre glielo diceva, già era tanto se non aveva fatto un'infinità di giochi di parole. Si decise ad alzare sguardo quando si accorse del silenzio di Kurt.

Incontrò i suoi profondi occhi blu che la guardavano meravigliati e riuscì a vedergli il labbro tremare.

Non puoi essere seria.”

Eh no, infatti ti sto raccontando una barzelletta.”

E?”

E...cosa?”

Cosa ti ha risposto? Dai, mi stai facendo impazzire.” Il risentimento di Kurt per il suo ritardo era scomparso e nel suo tono di voce c'era solo curiosità e stupore. Altamente prevedibile.

Ma a Santana non servì rispondere, le bastò fare un ampio sorriso e portarsi la mano sinistra all'altezza del viso per fargli vedere un finissimo anello argentato all'anulare. Kurt tirò un grido e si alzò per fare il giro del tavolo e stringerla in un abbraccio.

Santana rise mentre sentiva il corpo di Kurt premere contro il suo e toglierle quasi il respiro da quanto la stringeva. Un po' riluttante ricambiò l'abbraccio, allacciando le braccia intorno al suo collo e se possibile avvicinandolo ancora di più a sé. Quando finalmente lui la lasciò andare, le prese la mano per controllare l'anello, che ovviamente conosceva molto bene visto che l'aveva aiutata a sceglierlo, ma in quel momento era troppo sopraffatto dalle emozioni per ricordarselo.

Calmati. Manco fossi tu quello che si sposa.”

Cosa vuol dire! Sono contento! C'è ancora una possibilità che tu non diventi una vecchia e acida zitella!”

Hey, nessuno ha mai detto che non sia contenta della mia acidità.”

Kurt alzò gli occhi al cielo ma sorrise prima di tornare a sedersi e prendere di nuovo la mano di Santana tra le sue per rimirare l'anello al suo dito.

Immagino tu abbia bisogno di un vestito da sposa, e Brittany pure. Idee?”

“Sorprendici. Mica fai lo stilista per niente.” Santana gli sorrise maliziosa mordendosi il labbro, e Kurt si lasciò scappare una risata.

Avete già scelto la data?”

Metà luglio, Britt ci teneva a farlo in un mese estivo, ieri ha farfugliato qualcosa sulle fate dei boschi che d'estate si svegliano dal letargo, o qualcosa di simile.”

Oh, capisco.” Kurt continuava a sorridere senza staccare lo sguardo dal viso dell'amica, che ogni tanto alzava gli occhi al cielo per tutte quelle attenzioni.

Rimasero qualche minuto in silenzio a guardarsi e a sorridere, poi Kurt si sporse in avanti verso di lei con un grandissimo sorriso.

Oh, avanti, chiedimelo.”

Santana lo guardò facendo finta di non sapere di cosa stesse parlando. “Chiederti cosa?”

Ma andiamo! Lo sai!”

Non ho idea di cosa tu stia parlando.”

San, chiedimelo e basta.”

Ma chiederti cosa?!” Santana rideva divertita, ignorando le smorfie sul viso di Kurt.

Che, oddio sei tremenda...chiedimi di farti da testimone!”

Chi l'ha detto che sei invitato?”

Kurt la guardò di sottecchi pronto a fulminarla da un momento all'altro mentre tamburellava nervoso con le dita sul tavolo. Lei fece finta di niente per qualche istante poi sbuffò e lo guardò alzando il sopracciglio.

Vuoi farmi da testimone?”

Kurt in tutta risposta le prese la mano e la strinse, continuano a riflettersi in quei occhi scuri contornati da un trucco nero e la solita smorfia di quando Kurt era troppo sentimentale nei suoi confronti.

Portati l'orso.” gli soffiò Santana con un ampio sorriso.

Devo proprio? Lo sai che non riuscirò mai a farlo entrare in uno smoking o in un qualcosa di formale. Avresti dovuto vedere le storie al matrimonio di Finn. Un disastro.”

Santana ridacchiò e lo guardò con malizia. “Chissà, magari potrebbe approfittare del nostro grande giorno per farti la sua proposta.”

Kurt rise scuotendo la testa. “Se, aspetta e spera. Una cosa del genere succederà solo quando tu diventerai dolce e gentile con il sottoscritto."

Allora morirai zitello.”

I due ragazzi si guardarono in attimo prima di scoppiare a ridere forte nello stesso istante.

Passarono il pomeriggio a punzecchiarsi, a prendersi in giro, a parlare del matrimonio incombente e dei vestiti delle spose che Kurt avrebbe voluto disegnare in un modo ma che puntualmente a Santana non andavano bene.

Kurt non lasciò andare neanche per un attimo la mano di Santana, e nonostante lei l'avesse preso in giro per tutto il tempo perchè sembrava un ragazzino, sapeva che quella mano ci sarebbe sempre stata per lei, qualunque cosa fosse successa.

C'era stata quando aveva fatto coming out, quando avevano aperto le buste per il college, quando lei e Brittany avevano avuto le loro prime incomprensioni, quando nessuno riusciva a capire cosa le passasse per la mente, quando si era laureata con il massimo dei voti, quando gli aveva detto che lei e Brittany sarebbero andate a vivere insieme, e anche nel giorno più importante della sua vita.

Ci sarebbe stata quando lei e la sua dolce metà avrebbero avuto tanti bambini con i capelli biondi che lo avrebbero chiamato zio Kurt facendolo arrabbiare, quando avrebbero avuto le prime difficoltà come mamme e come compagne, quando ci sarebbero stati problemi con gli adolescenti e quando avrebbero dovuto affrontare la depressione di non avere più i pargoli in casa perchè erano andati al college.

Era sicura che in un futuro abbastanza lontano si sarebbero ritrovati seduti sotto ad un portico con le rughe in viso a sorseggiare the freddo e punzecchiarsi come stavano facendo in quel momento.

Anche perchè, sebbene lo dimostrasse solo nei rari momenti che ricambiava la dolce stretta della mano del suo migliore amico, non riusciva a immaginarsi una vita senza il suo Kurt Hummel.
 

 
   
 
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