Solo per dirti che ti amo.

Ciao, Eric.
Dimmi, come stai? Spero meglio di come stessi qui prima. Sai, ci manchi molto, a me e a Domon. Vorremmo riaverti qui, con noi, e giocare, ridere, piangere ancora assieme. Ma sappiamo entrambi che ciò non avverrà mai. Tra me e lui, so per certo di essere quella che continua a sperare. Già, perché non riesco ancora ad abituarmi all’idea che non ti rivedrò mai più. Mi sembra ancora impossibile pensare che tu sia morto.
E, sai, alcuni mi direbbero che è stupido scriverti una lettera che rimarrà chiusa per sempre, ma non lo fanno perché hanno compassione di me, del mio dolore. Bene, io non la voglio, la loro compassione: desidero soltanto rimanere sola a pensare.
Sai, a scuola hanno deciso di interrompere le lezioni per due giorni, in segno di lutto per la tua morte. E’ stata una decisione del preside, ma tutti hanno acconsentito. Evidentemente, non manchi solo a me.
Ti do una notizia che spero possa appagarti di questo tuo sacrificio: quel cucciolo, alla fine, si è salvato ed io ho deciso di prenderlo con me a casa. Così, avrò sempre un modo per ricordarti, non credi? L’ho chiamata Kira, che ne dici? Troppo banale…?
Sai, avrei tante cose da dirti, ma, improvvisamente, non trovo più le parole. Però, ora che ci penso, c’è una cosa che vorrei dirti. L’ho tenuta celata in fondo al cuore per tanto tempo, ero cieca ai miei stessi occhi. Me ne sono accorta proprio pochi giorni fa, ed è anche per questo che ho deciso di scriverti questa lettera. Quando ho realizzato che non c’eri più, mi sono accorta di quanto fossi importante: lo dicono tutti che, per capire quanto siamo fortunati ad avere le cose che abbiamo, bisogna perderle.
Giustissimo, ma tu non sei una cosa: sei la persona di cui sono sempre stata innamorata. Fin dall’inizio, Eric, da quando mia madre ci presentò, quella volta a casa tua, perché veniva a badare a te mentre i tuoi non erano in casa.
Ricordo ancora il mio batticuore ed il tuo sorriso raggiante. O, forse, sono io che ora m’immagino di aver provato cose che in realtà non si sono mai verificate. Perché, adesso, ripensando al passato con te, mi sembra meraviglioso: risplende di luce propria all’angolo della mia mente giorno e notte.
E tutto ciò l’ho capito pochi giorni fa. Perché mi sono accorta da me che stavo decisamente peggio di Domon, molto di più dei tuoi stessi parenti. Che stupida, vero? Non sono mai riuscita nemmeno a riconoscere i miei sentimenti per te. Avrei voluto dichiararteli prima, quando potevo.
E ti chiedo scusa se la mia scrittura è illeggibile, ma mi trema la mano. Perdona anche le lacrime che bagnano il foglio, ma quelle si asciugheranno da sé prima che chiunque altro possa aprire la busta.
Beh, ora sai, Eric, tutto ciò che non avevi mai capito di me. Capisci il motivo dei miei imbarazzi e delle attenzioni che ti davo e che tu gentilmente ricambiavi. Forse comprendi anche il perché di questo mio eccessivo star male.
Sai, ora devo andare. Anche perché tutte le altre cose che vorrei dirti, non le ricordo. Forse ti scriverò altre volte, quando mi torneranno in mente.
Però, non preoccuparti per me. Me ne farò una ragione, continuerò a vivere, dopotutto. Ricomincerò a sorridere, prima o poi.
Volevo solo dirti che mi manchi, che ti amo ancora.

Silvia.


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*L'angoletto dell'autrice*
Salve a tutti! Spero di non aver deluso le aspettative di nessuno con questa shot.
Spero sia stata di vostro gradimento =D
Era tanto che non scrivevo qualcosa su Inazuma Eleven, ed è la prima volta che scrivo sulla coppia SIlvia*Eric, che mi piace molto.
Ora vado, ringrazio tutti quelli che hanno letto e quelli che, eventualmente, commenteranno.

Claire Knight,