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Autore: gLizzie    15/10/2011    5 recensioni
storia scontata, banale.
Sofia si trasferisce in un posto che odia, con persone che odia.
è la classica "secchiona", che pensa che la scuola venga prima di tutto.
ma troverà qualcuno che si accorgerà di lei.
Beh, io vi avverto...
lasciate ogni speranza, voi ch'entrate!
Genere: Comico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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gli opposti si attraggono 1 Allora... che dire? Mi è venuta in mente questa storia, allora ho deciso di scriverla.
Bene, iniziamo con qualche avvertimento ai lettori: se siete fans di Twilight e vi aspettate che questa storia sia tipo quel delirio personale della Meyer... uscite.
Ora.
Subito.
Immediatamente.
E non tornate mai più.
No, sul serio, non leggete.
Visto che, nonostante i miei avvertimenti, state continuando, buona lettura!

"Ok" pensò Sofia, sul sedile posteriore dell'auto di suo fratello, "Ok, questo posto fa schifo, ma ci devo vivere".
Sapeva di non essere convinta di quello che pensava.
Odiava quel posto.
Lo aveva sempre odiato.
E lo avrebbe odiato per sempre.
Punto.
I suoi genitori l'avevano portata lì a forza, insieme a Lorenzo, che ora guidava e imprecava in cipriota antico misto a sumero ogni volta che uno scoiattolo attraversava la strada davanti a lui.
Quel posto era triste, lei non conosceva nessuno lì.
Aveva dovuto lasciare la sua unica amica, Arianna, per venire a vivere in questo letamaio.
"Perchè?" si chiedeva.
I due esseri che le avevano donato l'esistenza (leggasi: mamma e papà) avevano detto che la città era brutta e inquinata.
Niente da dire, su questo non ci piove.
Ma potevano trasferirsi in un posto più bello della città, no?
Evidentemente no.
Quel paesino in campagna stile Heidi ti sorridono i monti (seeeeeeee, come no... nd Sofia) faceva salire i conati di vomito alla prima occhiata.
Eppure a quei due peccatori (rileggasi: mamma e papà, sempre loro) lo adoravano.
Lo avevano sempre adorato.
Era uno dei motivi principali perchè Sofia li detestava: erano il suo esatto contrario.
E ora, nella macchina di Lorenzo, Sofia era con l'unica persona a cui volesse bene: lei adorava suo fratello.
Naturalmente, però, non era possibile che anche lui la adorasse, altrimenti che gusto c'è?
Questa storia avrebbe molte meno visite e a nessuno interesserebbe.
Infatti, per Lorenzo sua sorella era... come dire... non fastidiosa, ma... inesistente.
Lui non la degnava di uno sguardo, a parte per bestemmiarle contro quando gli dava il buongiorno la mattina.
L'esistenza di Sofia era inutile.
Ma lei viveva, e non aveva mai pensato di tagliarsi le vene.
Lei cercava di andare avanti.
Ma quest'ultimo spostamento l'aveva fatta cadere in depressione, e lei non sapeva quando ne sarebbe uscita: un minuto, un'ora, un giorno, un anno... una vita intera, per lei era uguale.
Le faceva schifo.
   
 
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