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Autore: Watashiwa    15/10/2011    3 recensioni
[Tratto in parte dal filler 232 di Naruto Shippuden]
Parla dell'amicizia tra Ino e Sakura...probabilmente un pelo OOC, a mio parere.
Non ho altro da dire, se non che tratto molto sull'amicizia e che penso che la loro amicizia - tra le ragazze del manga - sia senza dubbio la migliore di tutte.
Spero vi piaccia!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Sakura Haruno
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Immortale l'amicizia tra noi


Tutti i Chuunin di Konoha se n'erano andati via dopo quella serata così rilassante e a tratti nostalgica, a base di grigliata di carne mista ed insolito buon umore.
Hinata e Neji erano andati via verso l'enorme villa che stava nella periferia del Villaggio del Fuoco, con un'espressione serena e soddisfatta quasi da far tanta invidia.
Kiba, Shino e Tenten se ne andarono stranamente in gruppo, con l'Inuzuka e la kunoichi gai e contenti - quasi brilli - e un disagiato Shino che li guardava più male che poteva per dissociarsi da comportamenti del genere.
Senza considerare che aveva osato fare qualcosa di oltraggioso: preso dall'appetito, Kiba gli aveva rubato un po' di insalata che faceva da contorno al grande piatto di grigliata che aleggiava al centro della tavola.
Riservato come di consueto aveva deciso di non ribattere per evitare di rovinare l'atmosfera ma nella sua mente architettava già milioni di piani per ricattarlo e dargli noia, probabilmente già dal giorno seguente.
Anche Shikamaru, Choji, Rock Lee e la giovane Shiho si erano incamminati insieme per la via di casa; quest'ultima era di buon'umore per essere stata invitata a mangiare ed essere stata considerata dalle ragazze, questo le aveva regalato una felicità temporanea non indifferente: nonostante non fosse una guerriera ma facesse parte della squadra crittografica, voleva dare il suo contributo nella guerra, argomento un po' tabù per quella serata spensierata.
Anche Sakura ed Ino decisero di andare via, dopo aver salutato con gentilezza e garbo Tsunade - visibilmente alticcia - e Shizune, quasi imbarazzata per le cose parecchio sconce (secondo lei) dette nella sala delle ragazze prima, durante e anche dopo cena.
Le due apprendiste medico non avevano avuto modo di stare insieme e tutte e due sentivano che quell'amicizia che le legava da bambine stava lentamente tornando a farsi sentire, forse il legame diventava più solido grazie alla compagnia ritrovata.
In quella serata così serena e quasi festosa avevano ricordato i momenti in cui si detestavano, si erano affrontate durante l'esame Chuunin e avevano riso, riso della loro infantile stupidità e delle imbarazzanti decisioni che (tempo addietro) avevano segnato la rottura di una vera e pura amicizia.
Sakura non era molto loquace, a volte.
Nonostante la sua proverbiale estroversione e maturazione che anche Ino aveva notato, a volte rimaneva immersa nei suoi pensieri così contorti che avrebbero reso esterrefatto chiunque la conoscesse.
Ma purtroppo per lei la sua vera, prorompente amica la stava iniziando a capire notando i movimenti da lei compiuti in maniera quasi impercettibile.
'Non dirmi che stai cercando di mascherare ancora la depressione. A che pensi?' le chiese la Yamanaka con fermezza e con un piccolo sorriso d'incoraggiamento.
Sakura sussultò un poco per la domanda improvvisa della sua amica, in quanto si stupì in maniera ammirevole di come Ino avesse notato che c'era qualcosa che non andava.
'Forse non dovrei parlarne proprio con te... ma sto pensando a Sasuke-kun'.
Ino reagì diversamente dal solito e un grande sorriso si dipinse nel suo volto grazioso e considerato perfetto da Sakura, per i lineamenti e quei tratti omogenei che lo rendevano piccolo ma senza dubbio arguto, vispo e ridente.
'Sai, quando Asuma-sensei era in punto di morte, mi ha detto che avrei dovuto batterti sia come ninja medico che... come pretendente' fece tranquillamente l'amica con fare deciso e un filino nostalgico per l'epilogo ingiusto del suo adorato sensei.
'Capisco...' disse Sakura con malinconia e roteando gli occhi, lievemente imbarazzata dalla spontaneità con la quale Ino si stava approcciando in quell'istante.
'Ma è anche vero che Asuma-sensei non ha mai avuto modo di conoscermi a fondo, dopo un certo periodo della mia vita'.
Sakura guardò la sua prima ed unica rivale in maniera sempre più interrogativa e nel mentre che cercava di decifrare quelle sue frasi strane quanto enigmatiche, le due si sedettero in una panchina di legno, poco distante dalla casa della kunoichi dai capelli biondi e dal suo negozio di fiori. Ino continuò a parlare.
'Non ne ho mai parlato con nessuno a dire il vero... ma anche se ho pianto per la decisione di uccidere Sasuke, non ho versato lacrime perché provo dei sentimenti per lui, come aveva supposto Tenten'.
'Ino, perchè mi stai dicendo queste cose?' sbottò sulla difensiva Sakura, interessata nel conoscere la risposta che Ino le stava raccontando con quel piccolo discorso.
La Yamanaka guardò verso il cielo cosparso di stelle in ogni singolo angolo, in quella notte così strana e quasi magica: la rosa non poteva sapere quante volte la sua migliore amica osservava quell'orizzonte infinito prima di dormire, quanto sognava che certi sentieri fossero meno ardui da superare e più semplici da riunire per il bene dell'affetto e dei sentimenti.
'La guerra è imminente e percepisco preoccupazione negli occhi di tutti. Sai... ci voleva una serata per tutti noi e distrarci un po', mi sono divertita!
' continuò la ragazza dagli occhi blu mare.
'Anche io mi sono divertita con te, Ino!'  sorrise finalmente Sakura, più serena e meno pensierosa a riguardo della serietà che il discorso di Ino sembrava star prendendo.
'Sei una persona completamente fuori dal comune, Sakura... e continuo a dirlo tutt'ora che sei diversa da quella fastidiosa lagna di qualche anno fa!' - sorrise l'altra con strafottenza e una piccola dose di dolcezza amara, forse nostalgica.
Sakura ghignò ma non replicò.
Ad un certo punto fece qualcosa di strano ed inedito nei riguardi di Ino.
Mise un braccio attorno al collo e la strinse a se in un abbraccio amichevole quanto profondo, la bionda si lasciò trasportare e si fece abbracciare tranquillamente come se nulla fosse cambiato tra loro.
'Ti ringrazio di cuore, Ino'.
Ino sorrise angelicamente senza difesa alcuna: sapeva quanto la Sakura di anni e anni fa quanto quella del presente avesse difficoltà a trasmettere le sue emozioni con gesti così aperti ed espliciti, tenendosi tutto dentro irrimediabilmente e in maniera angosciante e quasi masochistica.
Fu allora che entrambe sentirono quanto l'amicizia fosse fondamentale nella loro strana, complicata vita.
E niente, proprio niente avrebbe cambiato questo tra di loro.

   
 
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