Sono prigioniera.

-Avanti, fai un bel sorriso.-

Sono prigioniera.

-Forza Marika, sei bellissima!-

Mi preparano. Mi mettono a posto il vestito, il velo.

Perchè è dovuta finire così? Io non volevo tutto questo!

-Avanti.-

Mi guardo allo specchio.

Quella sono davvero io?

La fanciulla in abito bianco che ho davanti sono io?

Non volevo tutto questo, non lo volevo.

Continuo a fissare la mia immagine riflessa.

Piango, sperando che nessuno mi veda.

-Oh, suvvia! Non sei felice di sposarlo?-

Esito.

-No.-

Fuggo. Fuggo da quel posto orribile.

Corro fuori da quel palazzo troppo simile ad una prigione.

Sono cresciuta li, dove tutti hanno sempre scelto per me.

Non ho mai preso decisioni. Non sono mai stata indipendente.

Ma almeno la decisione più importante della mia vita la prenderò da sola.

Non gli darò questa soddisfazione. Non sposerò quell'uomo orribile che mi ha tenuta rinchiusa in quelle stanze spente e buie. Spoglie.

L'uomo che mi ha usata per loschi scopi, e che mi ha considerata soltanto quando gli faceva comodo.

Mio padre.