Una fanfiction scritta durante un momento stressante (esame di maturità). Sono stata ispirata dalla soudtrack del film "Tron: Legacy" dei Daft Punk, per essere precisa dalla canzone "Derezzed"


Disco Heaven


Perché?

Perché mi sono lasciato trascinare in questo posto?

Io non sono il tipo di ragazzo che va in discoteca. Odio quel tipo di musica, odio ballare e soprattutto odio essere circondato da sconosciuti.

“Uhm, Daisuke? Forse è meglio se ritorno a casa …”

I suoi occhi color nocciola mi fissano sconvolti.

“Cosa?! Insomma, Ken! Ormai siamo qui e gli altri ci stanno aspettando!” mi appoggia una mano sulla spalla “e non ti preoccupare: è solo un locale in cui si può anche ballare. Puoi restartene seduto ad un tavolo per tutta la sera e continuare a lamentarti, se vuoi!”

Alzo gli occhi al cielo. È in arrivo un temporale e io vorrei solo essere colpito da un fulmine. Peccato che Daisuke mi stia costringendo a seguirlo all’interno del locale . Oh, merda. Siamo solo all’entrata e posso già sentire quell’orribile musica elettronica. I miei timpani stanno chiedendo pietà.

“Eccoli là! Seguimi!!” Daisuke mi urla quelle parole in un orecchio prima di dirigersi verso alcuni divanetti.

Io combatto per non perderlo di vista. Ad ogni passo vengo bloccato da un ubriaco, da qualcuno che balla o da un ubriaco che balla. Io odio questa gente. Non hanno niente di meglio da fare? Non hanno una famiglia? Un lavoro? UNA VITA?

Infine, già stremato, raggiungo il tavolo dove mi aspettano Dai, Hikari e Iori.

“Ciao, Ken!!!” mi urla la ragazza mentre mi siedo “Alla fine Daisuke è riuscito a convincerti!!”

Annuisco sbuffando e noto Daisuke che si guarda intorno nel buio “E gli altri?”

“Miyako è andata a prendere qualcosa da bere e Takeru …” Hikari indica la massa di persone davanti a noi ridacchiando “… è andato a scatenarsi!”

“Io non lo vedo da un po’.” Aggiunge Iori sorseggiando il suo drink analcolico “ma forse è colpa mia. Non ho prestato molta attenzione.”

Il mio sguardo si dirige tra la folla. Qualche minuto dopo, tra le luci intermittenti e i vari corpi, riesco a scorgere i suoi capelli biondi.

Il tempo sembra fermarsi. Tutti sembrano rallentare. Tutti tranne lui. Non che balli bene (quello non può essere definito ballo) , eh! Ma non riesco comunque a distogliere lo sguardo da lui.

Dai suoi capelli chiari che svolazzano, dalla sua pelle lucida, dai suoi occhi socchiusi, dalle sue labbra semiaperte.

Il suo corpo, ogni suo gesto, è ipnotizzante.

Quell’aria così menefreghista, come se non gli importasse nulla di essere circondato da centinaia di persone, come se ci fosse solo lui sulla pista.

Un faro lo illumina per un istante. Non sembra un angelo, sembra solo la creatura più sensuale che io abbia mai visto. Poi buio. Silenzio. Un attimo e la musica ricompare. La folla riemerge dal buio.

Lo vedo voltarsi. I nostri occhi si incontrano e mi sorride. Si allontana da quel miscuglio indefinito di braccia, teste, gambe. Si avvicina al nostro tavolo e il suo viso si illumina.

“Daisuke! Ken! Finalmente siete arrivati!” urla quasi lasciandosi cadere sul poco spazio rimasto del divanetto e praticamente in braccio a Daisuke.

“Sai com’è … il principino Ken non voleva proprio venire!” Davis risponde sbuffando mentre lo sorregge per un fianco in modo da non farlo cadere. Riesco ad intravedere il suo sorriso compiaciuto … “Ma sei fradicio! Da quanto tempo stavi ballando?”

“Era solo la prima canzone, giuro! Hanno lanciato acqua sulla pista, quei bastardi! Avrò rischiato minimo dieci volte di scivolare e rompermi l’osso del collo!!” il biondo ridacchia poi si rivolge a me.

“Allora, Ken? Ti piace questo posto? Come ti sembra?”

Cerco di guardarlo negli occhi blu, semicoperti dai capelli bagnati. Mi sta ancora sorridendo. Quel sorriso, il suo sorriso solo per me … “Mi sembra … il paradiso.”