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Autore: _WishingWell12    15/10/2011    5 recensioni
"Quel giorno avrei voluto prenderti e portarti nella saletta interrogatori.
E gridare: “Benvenuto nella mia vita, Castle.”.
Chiederti:”Hai mai voluto scappare via?”."
Genere: Fluff, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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I primi raggi di sole entrano dalla finestra.

Apri gli occhi, svegliato dolcemente da questa luce.

Dopo alcuni attimi riconosci perfettamente la stanza in cui ti trovi.

È passato un anno, ormai.

Un ultimo anno fantastico.

 

Ti volti lentamente, per paura di svegliare la persona accanto a te.

Con sorpresa noti che è già sveglia.

È seduta sul letto, sorride.

La schiena appoggiata al cuscino.

Le mani accarezzano il pancione.

 

Tra poche settimane diventerete genitori.

Ti ha reso l'uomo più felice del mondo.

Sorridi anche tu.

È un immagine meravigliosa.

Un quadro dipinto alla perfezione.

 

La osservi.

Sembra pensierosa.

Ti avvicini e con un braccio le cingi le spalle.

Buongiorno.”

Le sussurri, prima di lasciarle un dolce bacio sulla guancia.

 

Buongiorno.”

Risponde con il sorriso sulle labbra.

Va tutto bene, Kate?

La piccola è agitata?

Non ti lascia dormire?”

 

Appoggia la testa sulla tua spalla.

No, non è questo.

È solo che...

Sto pensando a mia madre.”

Questo argomento ti porta sempre alla mente ricordi tristissimi.

 

Il suo ferimento.

Il tuo senso di colpa.

Quell'estate trascorsa senza sentirla.

Senza neanche avere la possibilità di scusarti.

Perché infondo sei stato tu a riaprirlo.

 

Non dici nulla, lasci che continui il suo discorso.

Ormai la conosci bene.

Dal suo sguardo sembra che sia una cosa seria, importante.

Come quella volta in cui si è aperta a te, dicendoti che desiderava qualcuno che le stesse accanto.

Qualcuno che potesse esserci per lei, come lei ci sarebbe stata per lui.

 

Ultimamente penso spesso a lei.

Forse mi sento più vicina a lei.

Soprattutto perché chiameremo la piccola Johanna...”

Si interrompe. Ti volti verso di lei.

Vedi che una lacrima scende veloce lungo la guancia e la asciughi con il pollice.

 

La stringi ancora più forte a te, come per darle la forza di proseguire.

Sai, Rick... Certe volte penso che se non fosse stato per te non avrei mai risolto il suo caso.

Ti ricordi quando hai continuato ad indagare nonostante ti avessi detto di lasciar perdere?”

Sai che è una specie di domanda retorica.

Sorridi, la più grande prova di testardaggine di Richard Castle.

 

A quel tempo non ti conoscevo ancora bene.

Temevo che potessi prendere lo spunto per uno dei tuoi libri.

Temevo che quello che per lungo tempo era stato il mio mondo diventasse di dominio pubblico.

Non volevo la tua pietà.

 

Quel giorno avrei voluto prenderti e portarti nella saletta interrogatori.

E gridare: “Benvenuto nella mia vita, Castle.”.

Chiederti:”Hai mai voluto scappare via?”.

Prenderti a pugni.

E sbatterti contro il vetro come ho fatto con quel sospettato due anni fa.”

 

Ascolti con attenzione.

A quel tempo sapevi che non avresti dovuto.

Avresti invaso la sua privacy.

Ma allora non ti importava delle conseguenze.

Adesso si, e ti importa soprattutto che lei sia felice.

 

Ero piena di rabbia.

Avrei voluto continuare a domandarti se sapevi come ci si sentiva ad essere ferita, sentirsi persi.

Ad essere lasciata fuori al buio da sola.

Ad essere colpita quando sei giù.

Ma soprattutto ad essere sull'orlo di crollare, senza che nessuno sia lì a salvarti.

 

Ma non l'ho fatto.

Perché continuavo a ripetermi che no, non potevi sapere com'è.

Il primo anno e mezzo di collaborazione credevo che fossi un semplice scrittore.

Ricco di fama, innamorato del suo ego.

Poi ho capito che non sei solo questo.

 

La tua vita non è sempre stata facile.

Occuparti di Alexis da solo, anche se con te c'era Martha.

Non aver mai conosciuto tuo padre.

Ma questo è solo il primo motivo.”

Si interrompe nuovamente, si volta verso di te e sorride.

 

Poi più i mesi passavano, più ho capito che averti tra i piedi non era poi così male.”

Abbassa lo sguardo.

Nonostante sia passato un anno da quando state insieme, per lei è sempre difficile ammetterlo.

Sorridi, ma senza perdere la concentrazione.

Non siete cambiati, siete perfetti così l'uno per l'altra.

 

Eri diventato importante.

Royce e Roy mi hanno salvato quando ero sull'orlo di crollare.

Ma con te era diverso.

Sei stato un appoggio, uno scoglio a cui aggrapparmi, ma non era lo stesso.

Ero sicura che mi avresti completamente fatta uscire da quel baratro.

 

E non mi sbagliavo.

Grazie a te ho finalmente chiuso il caso di mia madre.

Sono uscita allo scoperto, abbattendo quel muro.

Due anni fa credevo che se lo avessi risolto dopo sarei stata troppo felice.

Non potevo meritarmi tutta quella felicità.

 

Poi qualcuno mi ha detto:

Potresti essere felice, Kate.

Meriti di esserlo, ma hai paura.”

Così ho pensato che se avessi ritrovato la serenità...

Magari anche lei, da lassù sarebbe stata contenta per me.”

 

Si ferma di nuovo.

Le lacrime scorrono lentamente lungo il suo viso.

Le sollevi il capo.

La guardi per alcuni istanti negli occhi e poi le posi un bacio leggero sulle labbra.

Poi la stringi ancora più vicino a te.

 

Detective, cos'era questa? Una dichiarazione?

Potrei anche abituarmici.”

Cerchi di sdrammatizzare.

Vuoi che il sorriso torni sulle sue labbra.

Veramente io credevo che stessimo semplicemente parlando.”

 

Missione compiuta.

E poi non credo che dovrai abituartici.

È solo colpa degli sbalzi d'umore.”

Scoppi a ridere.

Farebbe di tutto pur di non ammettere la verità su di te.

 

Non ci credi?

Ricordati che sono pur sempre un poliziotto.

E soprattutto che ho una pistola.”

Questa è la tua Kate.

Okay, mi arrendo, ma preferivo il lato di prima che mi parlava.”

 

Stavolta sorridete entrambi.

Ti volti verso di lei.

Lei fa lo stesso, incatenando i vostri sguardi.

E lentamente vi avvicinate.

Eliminate quei pochi centimetri che dividono le vostre labbra.

 

E vi abbandonate al bacio.

Lei si stacca improvvisamente.

Appoggia una mano sul pancione.

Credo che qualcuno stia ancora aspettando il “Buongiorno” del suo papà.”

Papà. Suona bene.”

 

Beh, a questo credo che dovrai abituartici...

Anzi, direi che a questo tu sia già abituato.”

Sì, ma detto da te suona diverso.”

Sposti la tua attenzione sul pancione e inizi a parlargli.

Scusami piccola, ma la mamma mi ha tenuto impegnato.”

 

Con la coda dell'occhio noti che sta sorridendo.

Dopo tutto quello che ha passato se lo merita.

Si merita un po' di felicità.

Un po' di serenità.

Un po' di amore vero.

 

Posi la tua mano sopra la sua.

E insieme iniziate ad accarezzare il pancione.

Compite dei leggeri movimenti circolari.

Anche durante questi suoi primissimi mesi di vita avete cercato di farle capire che c'eravate.

E che ci sarete. Sempre.

 

Le vostre mani si fermano su una zona in particolare.

La piccola ha appena assestato un altro calcetto.

Sembra che qualcuno stamattina sia più agitato del solito.”

Io penso che stia solo cercando di farci capire di che pasta sarà fatta.

E credo di sapere da chi ha preso.”

 

Le sorridi.

Sono sicuro che sarà forte come la sua mamma.”

E come la nonna.”

Naturalmente. Altrimenti piccolina, da chi avrebbe preso la mamma?”

Dici, posando la tua mano di nuovo sul pancione.

 

Rick, ti rendi conto di quante volte hai detto la parola “mamma” nel giro di due minuti?”

Stavo solo cercando di entrare nel mio ruolo di genitore.

E poi suona bene.”

D'accordo, ma non sarai tu quello che dovrà chiamarmi così.”

Ti risponde, sempre con il sorriso sulle labbra.

 

Piccolina... Credo che dovrai stare attenta a non chiamare troppe volte la mamma.”

Ora vuoi scherzare.

Rotea gli occhi, ma sorride.

Devo ricordarti che ho una pistola?”

Kate, è la seconda volta che mi minacci.”

 

La mia non è una minaccia.

È semplicemente legittima difesa.”

Oh, quando arriverà la piccola minaccerai anche lei?”

No, questa la userò solamente su di te.”

Ehy, cosa vorresti dire? Lasceresti la piccola orfana del padre?”

 

Adori questi momenti tra di voi.

Soprattutto quando anche lei ti regge il gioco.

A pensarci bene, forse è meglio di no.”

Ammettilo, tieni troppo a me per farmi del male.”

Detto, fatto. Colpisce giocosamente la tua spalla con un pugno.

 

Ah. Mi hai fatto male!”

Ti massaggi la spalla.

Quante storie.

Credo che il bambino di casa rimarrai sempre tu.

Piccolina, dovremo prenderci cura del tuo papà.”

 

Avete entrambi le mani appoggiate sul pancione.

Come se la piccola vi avesse ascoltato, assesta un terzo calcetto.

Credo che qualcuno sia d'accordo con me.”

Un'altra donna in casa. Sono sicuro che vi coalizzerete contro di me.”

Questo lo vedremo, Rick.”

 

È un'altra minaccia?”

Assolutamente no.”

Allora dimostramelo.”

Si avvicina a te e ti bacia.

È un bacio leggero, ma pieno di tutto ciò che prova per te.

 

Adesso credo di aver capito.”

Dici, staccandoti da lei.

Davvero? E cosa hai capito?”

La riavvolgi nel tuo abbraccio e lei appoggia la testa sulla sua spalla.

La tua vita non è poi così male, Detective.”

 

 

Note dell'”autrice”: Ecco una delle famose Shot che ho scritto.

Premetto immediatamente una cosa: non so se scriverò qualcosa per “And now together we will rise” sulla 4x04 perché non mi ha dato molti spunti e non ho avuto nemmeno il tempo di guardarla completamente.

Questa settimana a scuola è stato un inferno. E la prossima non sarà di meno.

Vedremo cosa riuscirò a fare...

E questa? Beh, era da moltissimo tempo che volevo scriverla.

All'inizio di settembre sono andata a ripescare “Welcome to my life” dei Simple Plan e leggendo il testo mi è venuta in mente Beckett.

Beh, vedrò di farmi perdonare in qualche modo riguardo alla raccolta.

Sono sicura che la prossima puntata mi darà un bel po' di spunti.

Poi ho pronta una una piccola storiella che dividerò in due capitoli più l'epilogo che in realtà doveva essere semplicemente una Shot, ma mentre scrivevo si è allungata più del previsto.

E infine ringrazio Mari_Rina24 e madeitpossible per averla letta in anteprima.

Buona notte a tutti!

 

Over & Out.


 

   
 
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