Premessa:
Un piccolo grazie, inanzitutto, mi sembra appropriato, visto che non ritengo la “suddetta” storia un capolavoro.
Però, mi sembrava giusto, dedicare qualcosa alla NoName, e a Celeste in particolare, che, con le storie sulla sua Shipping, mi ha fatto innamorare di questa coppia.
Non fraintendete, l’Ikari sarà da me sempre e per sempre amata, ma adesso mi piace anche la NoName.
Perciò, la mia mente mi ha aiutata a partorire questa da voi chiamata fanFic.
Perché io la chiamo Orrore.
Semmai, mi direte cosa ne pensate con una recensione.
Prima di lasciarvi morire di infarto con questa ff (beh, non era mia intenzione, ma mi fa schifo), vi voglio precisare due cosette:
-ho scritto la storia proprio come se la raccontassi a Paul, ecco perché è principalmente in 2° persona
-ho messo “accenni” perché non ci sarà un amore vero e proprio, ma, diciamo, l’inizio della loro Love Story.
-le cose scritte in corsivo, sono il pensiero di Paul, ecco perché sono scritte in 1° persona
-ho messo rating giallo per via dei “pensieri puliti” di Paul e del suo linguaggio. Poi ditemi se ne merita uno maggiore ;)
Bene, adesso potete leggere xD
Spero che sia di vostro gradimento (soprattutto di Celeste©)
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{Pairing: Accenni NoNameshipping}

First Classwork
 

Primo ad entrare in classe, ti siedi in un banco.
Quello in fondo all’angolino a sinistra, il tuo preferito.
Entrano tutti gli studenti, per affrontare i soliti test d’ingresso che si affrontano ogni volta che inizia l’anno scolastico.
Ma questo era diverso, perché era il primo anno di superiori, e i test erano molto più difficili.
Ma non per questo di scoraggiavi, avevi altro di cui aver paura.
Dopo esserti sistemato, ti accorgi che esiste un mondo e noti che la classe è piena di studenti.
Alcuni chiacchierano allegri, altri si preoccupano e ripassavano

Ma perché ripassano?

Tu non lo sai ancora, ma quando vedi che anche quella che “ha osato” sedersi accanto a te tira fuori il libro, inizi ad avere i tuoi seri dubbi sul non ripassare, e ti metti a farlo.
Ma, dopo un flebile e appena percettibile rumore di passi, si sente la porta che si spalanca ed un’unica, orribile frase:
“ragazzi, chiudete tutti i libri. Oggi, test d’ingresso di storia”

Cazzo.

Quella sera non avevi ripassato, ma ti ricordavi più o meno qualche cosetta.
Avevi perso tempo con Ketchum. Quel bambino ti aveva chiesto l’ennesima rivincita (ovviamente non ottenuta), e tu non avevi niente da fare per quel pomeriggio.
La tua vicina, invece, sembra tranquilla e rilassata.
E per questo, decidi di chiederle qualche suggerimento.
“ragazzi, dividetevi in sei file: UN COMPITO DIVERSO A FILA”
Ok, l’idea di copiare è decisamente andata a farsi benedire.

Ma porca troia.

Inizi a tirare fuori tutte le parolaccie e gli insulti che il genere umano è stato capace di inventare, e inizi ad immaginare tutte le morti possibili per quel prof.
Dopo aver consegnato il foglio con il maledettissimo compito, ovviamente capovolto perché, a detta del tuo prof, “non bisogna prevalersi temporaneamente sugli altri”, l’insegnante da il via libera.
Giri il foglio, in preda alle più agghiaccianti seghe mentali su come sarebbe andata, e sorridi

Mi è andata bene, in fin dei conti. Seconda Guerra Mondiale. Sangue, urla, morte... il mio argomento preferito, e quello che ho portato all’esame. Ora gli faccio vedere io chi è il qui presente Paul Shinji.

Ma, dopo quella bella sorpresa, una ancora più grande.
Inizi a scrivere, hai minimo due pagine da scrivere per ottenere il sei, e ne hai già scritta una in un quarto d’ora. Sai che prenderai un ottimo voto.
Ma, dopo tutta quella fortuna, la “nuvoletta della sfiga” ricomincia a “tuonare” e a “diluviare” sulla tua testa.
La sfida che ti si propone, è la più difficile di tutto il mondo: la compagna di banco incredibilmente sexy.
Si volta, sposta i capelli, lucidi e setosi, e mostra i suoi magnifici occhi celesti.
Ti sei già perso nelle fantasie più sconce che la tua mente riesce a partorire, quando ritorni sulla Terra, e riprendi il compito.

Calma Paul. Calma. È solo incredibilmente sexy. Calmati, e vedi di fare un compito decente.

Ma non riesci a scrivere due righe, che alla tua compagna cade la penna.
Si abbassa per raccoglierla, e il suo “generoso balconcino” si svela davanti ai tuoi occhi. Non resisti più. Arrossisci come un ragazzino

Oddio, quanto è bella.

Respiri, inspiri. Prendi il mano il compito, lo guardi con aria “di sfida” e incominci la seconda pagina.
Ma la sfiga ritorna a colpire.
Per sbaglio ti giri verso di lei, e rimani incantato.
Incantato dal suo corpo perfetto, dalla manina intenta a scrivere, dai capelli morbidi che le cadono sulle spalle, dai magnifici occhi color celeste cielo.
e, come per magia, arriva l’ispirazione.
Giri il foglio e inizi a disegnare. Disegni lei, con i capelli legati, un piccolo vestito con spalline e la mini-gonna.
La disegni benissimo.
Mentre la disegni la fissi, e il prof lo nota.
“Shinji, inutile cha la guardi, non potrebbe suggerirti”

Cazzo, cazzo, cazzo. Fatti i cazzi tuoi, che secondo me nemmeno ce l’hai la ragazza, rifiuto scolastico

Continui il tuo disegno, rifinendo gli ultimi particolari, e anche dando un pizzico di “colore” con la Biro nera che ti servirebbe per fare il compito.
Ma, una volta che ti accorgi che devi fare lo scritto, è troppo tardi.
La campanella suona, il professore ritira i compiti e tu non sei nemmeno arrivato al sei. Speri in un qualche miracolo.
______________

“ragazzi, ho corretto i compiti in classe”
Il prof vi chiama in ordine alfabetico.
Poi arriva il turno di lei
“Celeste Brelitz...complimenti, nove e mezzo”

E così si chiama Celeste... che bel nome...

Tutti la guardano meravigliati, come se fosse un extraterrestre sceso sulla Terra tanto per fottere i bei voti agli studenti comuni mortali.
Tu invece la guardi, con fare stralunato, e lei se ne accorge.
Arrossisce un po’, ma poi ti regala un qualcosa di magico: il suo sorriso

Mi sta sorridendo? Mi sta sorridendo? Miracolo!

Ma i prof servono a darti i colpi bassi, e il tuo insegnante non esita a fare il suo “dovere”.
“Shinji? Vieni. Il tuo compito è un disastro. Un disastro. Ti sei almeno reso conto che era il test di Storia e non di Arte? Se ti ho dato tre, è per puro slancio di bontà”
Vai a riprendere il tuo compito e ammiri il piccolo capolavoro tra le tue mani.
Anche lei, seduta accanto a te, nota il disegno e capisce la somiglianza.
Poi suona la campana di fine scuola, e tutti escono.
Mentre ti accingi a varcare la soglia, Celeste ti viene incontro
“ehi Shinji!”

Ma sta chiamando me? Proprio me? Altro miracolo!

Ti giri, lei ti corre incontro
“scusa se sono stata la causa del tuo tre, mi dispiace tanto”

Ma come cazzo fa a capire tutto?

Arrossisci un po’.
Poi lei ti da il colpo di grazia.
Ti da un bacetto sulla guancia, e mette un bigliettino tra le tue mani
“so che sei un ragazzo freddo, ma se vuoi essere mio amico, puoi tranquillamente chiamarmi”
Lei se ne va, chiamata delle amiche, e leggi il bigliettino che ti ha messo nella mano

“Celeste <3
337-25958714524
Call me”

Contaci.

Ti avvii verso casa, ripensando al compito. Puoi anche aver preso tre, ma per te quel compito è il più bel capolavoro che sia mai stato concepito sulla faccia della Terra.
Dopo, naturalmente, l’originale.

Note dell’autrice:

Bene, vi tengo ancora un po’.
Ovviamente, il numero di telefono è inventato.
Non vorrei, con la “fortuna” che ho, averlo azzeccato, perciò l’ho messo lunghissimo.
Poi... quando dico:
“dopo, naturalmente, l’originale”
Intendo dire che la cosa più bella prima del disegno era, appunto, Celeste.
Lo so, era scontato, ma credevo che non si capisse. ^__^
Adesso però, vi “lascio liberi”.
Grazie ancora per aver letto questo piccolo (grande) schifo
Come ho detto prima, spero che vi piaccia(?).
Recensite in tanti!
Un bacione

Dark Empiress