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Autore: Arasta    17/10/2011    2 recensioni
Alla fine del suo primo anno ad Hogwarts, poco prima di affrontare la prova della scacchiera gigante, Ronald Weasley mandò a suo padre una lettera.
Poche righe rimaste segrete e ben custodite nell'anima piena di orgoglio per suo figlio di Arthur.
Anche a distanza di anni, quelle parole saranno la prova della lealtà del sesto ragazzo Weasley.
Piccolo missing moment tra primo e settimo anno, dunque. Disfrutenlo (enjoy it)!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Arthur Weasley, Ron Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Last letter of first year

The last letter of first year

La lettera arriva con un grosso gufo grigio e nero che sembra vecchio almeno tre decenni.

Arthur é il più vicino alla finestra della cucina, dove Molly e Ginny stanno preparando la colazione. Gli sembra strano all'inizio, quel gufo sconosciuto, a quell'ora del mattino.
Non sembra venire dal Ministero, e comunque se dovessero dirgli qualcosa non sarebbe di certo via gufo.

Il padre degli Weasley prende la lettera, piccola e sporca d'inchiostro, e la guarda incuriosito.
" Da dove viene caro?" chiede Molly senza staccare gli occhi dalle uova.
" Ah non so, ora la leggo."

Non c'é nulla di diverso in quella mattinata tranquilla.
Il profumo della colazione, il chiacchericcio delle donne di casa, il sole che scalda il pavimento e le sedie.
E poi c'é la lettera.
La lettera che, appena aperta, si rivela invasa di ditate nere e della scrittura disordinata di Ronald.

Papà.
Non fare leggere la lettera a mamma. Non capirebbe.
Papà, tu mi hai insegnato che gli amici sono una cosa importante. Mi hai sempre detto che se si può dare una mano, bisogna farlo.
Ecco, adesso, se io per aiutare un amico dovessi fare una cosa pericolosa, molto pericolosa papà, tu ti arrabbieresti?
Però devo farlo, altrimenti chissà come va a finire.
Papà, non te la dovevo scrivere questa lettera, ma ho davvero tanta paura.
Spero solo che il Cappello non si sia sbagliato a mettermi tra i Grifondoro.
Basta, ho deciso. Ci vado.
Ti voglio bene papà.
Anche se succederanno cose brutte, tu ne vuoi a me?

Tuo figlio Ron.

La prima sensazione dopo così poche righe sconnesse é la confusione.
Arthur rilegge la lettera più volte, perché quelle non possono essere le parole di un bambino di undici anni.

Men che meno le parole di Ron, il suo spensierato maschio più piccolo.

Eppure la calligrafia é proprio sua, lo sa perché é davanti ai suoi occhi che Percy gli ha insegnato a scrivere.

Il signor Weasley sente all'improvviso freddo. Un gelo che si espande in tutto il suo corpo.
Ed é come vedere una mano nera cadere sul capo di Ron, sulla testa rossa del suo figlio più giovane e più indifeso.

Una parte di lui vorrebbe correre. Sguainare la bacchetta e puntarla verso chiunque tenti di fare del male al suo bambino.

L'altra parte é rimasta incantata. L'altra parte é quella che prende il sopravvento, perché é quella che si nutre della forza delle parole di Ronald.
Arthur Weasley ha il cuore gonfio di timore ed orgoglio per quel vulcano di sorprese che é il suo sestogenito.

Senza sapere fino in fondo come, ripiega la lettera, se la mette in tasca senza farsi vedere, dice alla moglie che il gufo ha sbagliato casa, e si siede a fare colazione vicino alla figlioletta.

Senza sapere che quel giuramento messo nero su bianco, ancora innocente come la mano che lo ha scritto, é destinato a durare per sempre.


***

Sono passati sei anni. Sei anni dalla memorabile partita a scacchi.
Il signor Weasley si ritrova, mosso da un'improvvisa nostalgia, a rileggere quella famosa lettera.

Il matrimonio di Bill é finito in disastro.
Ron si é dato alla macchia con i suoi amici.

Dio solo sa dov'é, cosa sta facendo, se é ancora vivo.

Arthur scorre le righe che ormai sa a memoria, che ancora dopo tanto tempo gli donano speranza.

Non ha mai detto nulla a Molly: ha mantenuto la parola.
E' sicuro che anche suo figlio, che ora é cresciuto ed é un uomo, terrà fede alle sue promesse.

Fuori, vede solo buio.

Ma sa che Ron é dove deve stare, fosse anche il posto più sperduto e pericoloso del mondo, e sta guardando lo stesso pezzo di cielo che guarda lui.

Sì Ron...ti voglio bene.



Credits, thanks and co.

Arancione! 'Cause ginger is better u.u
Buon pomeriggio! Sara é tornata nel sacro fandom *accende ceri ovunque* a lasciare una nuova offerta votiva al Re.
Questo é un missing moment abbastanza improbabile e forse non troppo verosimile, ma mi girava in testa da un pò.
Mi sono sempre chiesta quale fosse la reazione della famiglia Weasley ogni volta che il loro sesto figlio/fratello si cacciava nei guai.
Magari ci faccio una serie di shot con questa idea...
Anyway, qui a parlare é il patriarca della famiglia, che io adoro oltre misura, perché non c'é film o libro su cui io non abbia riso quando gli cedevano la parola!
La paperella di gomma...
XDDD
Anche se in questo caso la situazione e i sentimenti connessi sono più che seri, naturalmente.
Ditemi cosa ne pensate ok?
Ringrazio ancora tutte le ragazze che hanno recensito Knight//King, avvisate se non ho risposto a qualcuna!
Prometto di tornare con una nuova ficcina a cui sto lavorando!

1 kiss, Sara



 






 

  
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