17/10/2011
2 recensioniScelta egoista
Guardai la dea Artemide e la sua luogotenente, che aspettavano una mia decisione in seguito alla loro proposta di unirmi alle Cacciatrici. Non mi piaceva molto l'idea di rinunciare per sempre ai ragazzi, ma in compenso i vantaggi erano enormi. Immortalità, amiche e soprattutto una famiglia con cui avrei potuto condividere tutto.
E Nico? mi chiese una voce dentro la mia testa, Lui è tuo fratello, non puoi lasciarlo solo per seguire la dea della caccia. Mi sentii improvvisamente in colpa al pensiero di dovere lasciare il mio fratellino da solo, e per un istante pensai seriamente di rifiutare l'offerta della dea. Ma l'idea di non dovere più badare a lui ed essere finalmente libera si fece man mano largo nella mia mente, anche se pur sempre offuscata dal mio senso di colpa. Come avrei potuto lasciare Nico da solo? Non avevamo nessun'altro al mondo, chi si sarebbe preso cura di lui? Non potevo abbandonare mio fratello solo per avere immortalità...e delle amiche...ed essere libera da ogni responsabilità. Mi sentii ancora più attratta dall'offerta della dea, avrei potuto non passare più le mie giornate appresso a mio fratello e avere finalmente tempo per me stessa, senza preoccuparmi di nessun altro. Avrei finalmente potuto avere delle amiche, senza preoccuparmi che loro potessero giudicarmi strana come avevano fatto le altre ragazze mortali che avevo incontrato fino a quel momento dato che le Cacciatrici erano unite da un legame simile all'amore fra sorelle. Dei, quanto lo avrei voluto, ma c'era sempre il problema di Nico. Lanciai un'occhiata a Percy, e ripensai a come non aveva pensato due volte a mettere a repentaglio la propria vita per salvare quella mia e di mio fratello. Aveva detto di volerci portare ad un certo "Campo Mezzosangue", e probabilmente sarebbe stato giusto sorridere cortesemente alle due ragazze che mi stavano davanti e rifiutare gentilmente la loro offerta per farmi condurre lì, ma non lo feci. Se al Campo ci sono altri ragazzi come lui Nico non avrà problemi, pensai. Alzai lo sguardo verso la dea Artemide e la sua Cacciatrice, e rividi gli innumerevoli vantaggi che mi offrivano. Mi resi perfettamente conto che la mia scelta era puramente egoista, ma cercai di non pensare al senso di colpa che mi attanagliò lo stomaco al pensiero di spiegare la cosa a Nico e dissi -Ditemi cosa devo dire-. Stupida egoista, pensai.