- Bocchan Werecat -

Nella grande villa di un nobile, il conte Phantomhive... Lungo il corridoio, il rumore di lenti passi d'uomo contrastava con il silenzio della notte.
Una figura avvolta dall'oscurità, un maggiordomo.
La luna piena splendeva nel cielo e illuminava, anche se non del tutto, alcune camere della tenebrosa dimora.
Altri rumori provenivano dalla cucina e il servitore, calmo e pacato munito di una candela decise di andare a controllare.
Aprì la porta e.. Dolcetto o scherzetto? Nella notte di Halloween davanti ai suoi occhi comparve un micetto!
Il suo piccolo padrone si era trasformato in un gatto mannaro! La sua bocca come le sue zampe erano sporche di cioccolata di prima qualità proveniente dal dolce avanzato nel pomeriggio.
L'uomo dai capelli neri corvini spalancò gli occhi rossi.
- "Bocchan, ma cosa sta facendo nel bel mezzo della notte? Lo sa che così si rovina l'appetito"
Sorrideva malizioso.
- "Taci Sebastian...Lasciami in pace!"
Il maggiordomo ignorò del tutto quelle parole e si avvicinò al viso leggermente rosso del giovane.
- "Lo sa, Bocchan? E' davvero molto carino così"
Disse leccando via la cioccolata che aveva su una guancia.
- "S-Sebastian...! Ma cosa fai??"
- "Suvvia Bocchan...Oggi è Halloween, un giorno speciale... Mi conceda l'onore di sentire come miagola <3"
- "Ma che diamine dici?? Non prendermi in giro!!!"
La lingua di Sebastian passava tra le zampe del ragazzino con le sembianze di un gatto che opponeva resistenza a quelle sensuali attenzioni. Ma il servitore non si fermava... Continuò finchè il conte non si lasciò trasportare da quella malizia.
Sebastian risalì man mano fino a ritrovarsi faccia a faccia con Ciel e dopo aver leccato via gli ultimi residui di cioccolata sul suo viso gli diede un bacio mentre quelle mani maledette esploravano il suo corpicino e lo privavano degli indumenti.
A quel punto i baci si fecero più intensi e il Bocchan ormai eccitato sospirava di piacere e...

-"Meow!"

...Stuzzicava il suo maggiordomo.
- "Mmh...Bocchan...Lei è seriamente molto carino così..."

-"Meow!! Meow!!"

- "Allora ha proprio intenzione di provocarmi..!"
- "Può darsi...Meow! "
- "L'ha voluto lei.."
Anche Sebastian si mise a stuzzicarlo in modo buffo.. Gli tirava la coda divertito e il "micetto" rispondeva rizzando il pelo e rabbrividendo.
Baci e carezze. A seguire l'intreccio dei due corpi. Una spinta accompagnata poi da altre spinte e continuarono così per tutta la notte.

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Una forte luce abbagliante entrava dalla finestra. Era mattina.
Il conte aprì gli occhi. Era nel suo comodo letto a baldacchino e il suo maggiordomo, con il solito sorriso stampato sulle labbra gli aveva portato la colazione. Tutto normale.
Ciel iniziò a sorseggiare il suo tè e Sebastian gli si avvicinò all'orecchio sussurrando..

-"Meow!"

....

-"Ma che...???"

Non ricordava nulla. 

=3