Sola
Solitudine.
Luce troppo forte ed incommensurabile brillantezza che penetra nell’animo attraverso gli occhi.
Essa, la bestia famelica, si tramuta in veleno mischiandosi al sangue vivo rendendolo freddo come la neve, bianco e inutile come la morte.
Arriva al cuore,allo stomaco e alle viscere iniettando con lunghe spine appuntite tutto il suo dolore, infinito e senza speranza.
L’inconscio si piega, il male sovrasta, il vuoto incombe dipanando la dignità e ogni sorriso sincero viene inesorabilmente abbattuto, estirpato.
Occhi che piangono il loro colore restando inutili e opachi, non possono vedere, l’anima non può sentire.
Ogni visione è un lampo di struggente male fisico che dal cervello si dirama al cuore per coricarsi crogiolandosi lento nello stomaco, l’anima vera.
Non vi è più nulla.
La libertà che spaventa e sfinisce, troppa, inutile, orripilante.
La solitudine.