Crossover
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Autore: katyjolinar    18/10/2011    0 recensioni
crossover molto particolare: Fringe e NCIS. Duante una visita alla città di New York succede qualcosa che costringerà la squadra di Leeroy Jethro Gibbs a collaborare con la squadra di Olivia Dunham. Attenzione possibili spoiler stagione 8 di NCIS e Stagioni 2 e 3 di Fringe!
Genere: Mistero, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Telefilm
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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“Sì, ma… al momento non è possibile, non abbiamo i mezzi adatti.” Spiegò Olivia.

“Avete appena detto che ci siete già andati dall’altra parte.” La ammonì Gibbs.

“Ma avevamo i mezzi, e un metodo… io da sola non posso farcela.” la voce di Olivia era piena di sconforto.

“Secondo me puoi farcela invece.” La rassicurò Peter, sfiorandole la mano tremante. La donna si calmò e Peter si rivolse al padre “Walter, mettiamoci al lavoro.”

Il vecchio scienziato si alzò in piedi all’istante.

“Sì, figliolo. Dobbiamo fare tutti i preparativi.” poi corse nell’ufficio, portandosi dietro una serie di fogli per fare i suoi calcoli.

Peter lo guardò allontanarsi, poi prese dal cassetto della scrivania una cartina degli Stati Uniti. Gibbs e la sua squadra si avvicinarono.

“Cosa cerchi?” gli domandò Gibbs.

“Un posto sicuro dove possiamo passare. Escluderei a priori Liberty Island. Troppo vicina alla tana del lupo.”

“Non possiamo passare oltre direttamente da qui?” domandò Tony.

“Escluderei anche Harvard. Il passaggio è bloccato dall’Ambra” spiegò Olivia, avvicinandosi al compagno.

“L’Ambra? Cos’è?” chiese Abby, guardando la cartina.

“E’ una lunga storia, Abby.” Spiegò spicciamente Peter, poi segnò un punto in corrispondenza di New York e prese un’altra cartina dettagliata della città “Trovato!”

Gibbs guardò la cartina “Central Park? Non è troppo scoperto?”

“Fidatevi.” Rispose il giovane, poi segnò delle cose su un foglio, che consegnò a Astrid.

“A cosa ti serve tutta questa roba?” gli chiese l’agente, scorrendo la lista.

“Devo costruire dei sistemi di comunicazione inter-universi. Non possiamo andare tutti.” spiegò “Qualcuno di voi è pratico di sistemi informatici?”

Timothy e Abby si fecero avanti. Il giovane Bishop li mise subito al lavoro su un terminale, per creare un software adatto, mentre lui liberava uno dei tavoli e ci sistemava sopra degli attrezzi. Quando Astrid arrivò con le cose richieste si mise al lavoro, pur continuando a parlare con gli altri.

“Agente Gibbs, qualcuno deve rimanere qui con Walter. Propongo uno dei suoi due informatici.”

“Abby resterà qui.” confermò l’altro.

“Ma Gibbs…” tentò di protestare la ragazza.

“Niente ma.” Fu la risposta ferma di Gibbs, che zittì subito la Dark.

Peter sorrise, poi tornò a parlare.

“Avrete bisogno di vestiti pratici, e sarebbe meglio portarsi qualche arma, anche se da quella parte sono tecnologicamente più avanzati e non so quanto possano essere utili…”

“Non c’è problema, ci arrangeremo con quello che abbiamo.” Lo rassicurò Gibbs.

Dopo qualche ora di lavoro i dispositivi di comunicazione erano pronti. Peter ne mostrò uno al padre, che lo fissò affascinato ed approvò l’idea del figlio.

“Auricolari con telecamere! Perché non ci avevo pensato? Ottimo lavoro, figliolo!” fu la sua risposta entusiasta.

“Sono contento che ti piaccia, Walter. Hai preparato tutto?” gli domandò il giovane.

“Sì, Peter.” poi mostrò delle fialette “Perché Olivia vi possa trasportare tutti dovremo potenziarle il potere con questo.” Indicò una fialetta rossa “E’ come il Cortexiphan, ma più potente, però…” si fermò un momento a fissare la donna “una volta arrivata dall’altra parte sarai senza forze. Questo altro composto ti aiuterà a recuperare più in fretta.” e le mostrò una fiala di colore verde “Te la dovrai iniettare appena passato il confine.”

Olivia non disse nulla, ma fece un sospiro teso. Peter lo notò.

“Mi occuperò io di tutto, Walter. Quando siete pronti andiamo.”

“Possiamo andare anche subito.” gli riferì Gibbs.

Il giovane annuì e prese uno zaino, ci infilò tutto il necessario e fece loro strada verso le auto.

A notte fonda arrivarono a New York. Gibbs e Olivia avevano avvertito i rispettivi capi, i quali, seppur con riluttanza, avevano acconsentito alla missione congiunta.

Trovato il punto migliore, Astrid, Walter e Abby montarono una postazione informatica mobile, mentre gli altri si radunarono attorno a Olivia.

“Non credo di farcela…” sussurrò in preda al panico, mentre Peter le faceva l’iniezione.

Lui le sorrise rassicurante “Ce la farai di sicuro. Queste persone contano su di te.”

“Ma Peter…” protestò.

L’uomo la zittì poggiandole leggermente un dito sulle labbra.

“Shh… io sono qui. Puoi farcela.” Poi la baciò dolcemente.

Lei lo allontanò di scatto.

“Scusa, stai brillando…” si giustificò.

Peter sorrise e si voltò verso gli altri.

“Ci siamo.” Li informò, poi fece un segnale al padre.

Tutti i viaggiatori si radunarono attorno a Olivia e Peter, il quale teneva le mani della donna e la fissava negli occhi rassicurante. L’agente Dunham era incredibilmente calma.

“Chiudete gli occhi e fate un respiro profondo.” ordinò il giovane Bishop.

Tutti ubbidirono. Una strana onda energetica attraversò i loro corpi, poi ci fu di nuovo silenzio.

Olivia cadde a terra in preda alle convulsioni. Peter la soccorse immediatamente e le iniettò il liquido verde.

In quel momento qualcosa oscurò la luna.

Mentre tutti si radunavano attorno alla coppia per accertarsi che Olivia stesse bene, Tony alzò gli occhi al cielo.

Un enorme dirigibile era fermo proprio sopra di loro.

“Ma che diavolo…”

   
 
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