Mi chiedo come
mai ogni volta che inizia un tour dei GazettE, leggo
qualcosa che mi fa venire voglia di scrivere. Così come quando esce un PV
nuovo, un’intervista o cose simili XD
Ok mi arrendo, loro sono una pura fonte di ispirazione per me XD
Vi lascio a
questa piccola shot, creata dalla visione di un Ruki che ancheggia posizionandosi dietro il nostro caro
bassista, cosa che avrei voluto con tutta me stessa vedere con i miei occhi e
invece nulla, non è destino si vede. Mi chiedo se mai assisterò ad un loro
concerto e se, avrò la fortuna di vedere una cosa simile, senza parlare di
tutto l’altro fanservice che stanno facendo in questo
Tour >_<
Buona lettura
<3
I personaggi da
me trattati non mi appartengono, ogni cosa scritta è mia invenzione e nulla è
accaduto realmente (tranne il fanservice e i problemi
tecnici XD).
La shot parla di temi omosessuali anche se appena accennati, quindi
se sei omofobo non leggere e non parlarmi più u.u
Jealousy
Sono
infuriato.
Sento
la rabbia ribollirmi nel sangue.
Vorrei
calmarmi, devo calmarmi, ma ora mi sembra impossibile.
Una possente pacca sulla spalla mi costringe ad aprire
gli occhi, sdraiato sul pavimento del backstage e le mani infilate nel secchio del
ghiaccio vorrei essere lasciato in pace, ma i due occhi nocciola che trovo ad
attendermi, mi fanno cambiare idea.
“ Kou “ sussurro sorridendo,
tanto sono talmente abituato a farlo che mi viene spontaneo.
Molti pensano che io lo faccia per obbligo, oppure per
nascondere un mio stato emotivo pessimo, che lo faccia solo per non far vedere
chi io sia veramente.
Invece no, sono abituato a sorridere perché ho una vita
meravigliosa, degli amici che sono come fratelli, un lavoro che amo e un uomo,
che è la mia vita.
Non potrei mai chiedere qualcosa di meglio, per questo mi
viene spontaneo sorridere; perché per qualsiasi cosa che possa anche andare
storta, so che posso sempre contare su delle persone fantastiche.
“ stanco? “ mi chiede il mio primo chitarrista, ha la
voce stanca, normale dopo un live.
Annuisco sempre con il sorriso sulle labbra “ ma felice “
Sorride anche lui “ come sempre “ sentenzia, anche loro
sanno che sono la gioia vivente.
Tolgo le mani dal ghiaccio, ora sono addormentate e non
sento più quel fastidioso dolore che mi da alla testa. Mi alzo da terra e me le
asciugo con un asciugamano bianco che trovo sul mobile, intanto guardo i miei
amici e fratelli, tutti esausti dopo la dura esibizione.
Kouyou si
è seduto vicino a Yuu, borbottano qualcosa e anche se
non riesco a percepire cosa si stiano dicendo lo immagino, c’è stato un
problema tecnico durante tutta l’esibizione e questo al nostro secondo
chitarrista non è andato bene. Adesso sicuramente Kou
lo starà rassicurando che nonostante tutto, lui abbia fatto un ottimo lavoro e
che nessuno si è accorto dell’incidente.
Distolgo lo sguardo da loro e lo poso sul piccolo
vocalist, se ne sta seduto sul divano con gli occhi chiusi e una sigaretta
accesa tra le dita; ogni tanto la porta alle labbra e ne aspira una gran
boccata, quante volte gli ho chiesto di smettere? Ormai ne ho perso il conto e
la voglia, ha vinto lui questa volta.
Come prima quel senso di rabbia nei suoi confronti sale,
si arrampica dalle viscere verso la testa, sento le sue unghie nere e affilate
sprofondare nella carne e arrancare fino in cima.
Chiudo gli occhi cercando di scacciarla, questa è pura
follia, non posso permettere alla gelosia e alla irrazionalità di averla vinta
su di me.
Non c’è mai riuscita e non credo che glielo permetterò
proprio ora, due braccia mi stringono da dietro; non ho bisogno di aprire gli
occhi per sapere chi sia, il suo odore lo riconoscerei tra milioni e a distanza
di chilometri.
È il mio uomo, colui che amo più di chiunque altro al
mondo, colui che ama me e mi rende immensamente felice.
Sorridendo porto le mie mani sulle sue, ne accarezzo il
dorso salendo poi sugli avambracci; Kami Sama come amo toccarlo.
“ come va? “ la sua voce roca mi stuzzica l’orecchio,
sento il suo alito sul lobo.
Annuisco portando la nuca sulla sua spalla, lui ne
approfitta per donarmi un bacio all’angolo delle labbra.
“ bene “ sussurro “ ora bene “
Una piccola risata lascia le sue labbra carnose e io non
vorrei trovarmi in questo posto, vorrei essere a casa nostra per soddisfare le
nostre voglie.
Con la lingua lambisce il lobo che prima aveva
solleticato, un brivido mi fa vibrare sotto il suo tocco, odio farmi vedere
così debole, ma ormai lo sa benissimo che non gli resisto.
“ non vedo l’ora di andare in albergo “ sussurra.
“ mi hai letto nel pensiero “ rispondo con lo stesso
tono.
“ voi due per favore niente sconcerie
davanti a noi “ Taka si intromette nel nostro piccolo attimo di intimità.
Le risate di Yuu e Kouyou si alzano nella stanza, mentre tutto il nostro staff
è indaffarato per sistemare tutto.
“ piccola peste che non sei altro! “ Aki
mi lascia per recarsi da lui.
Lo vedo sovrastarlo con la sua mole, non che Akira sia un gigante, ma non ci vuole poi molto a sembrarlo
in confronto al nostro vocalist. Lo prende per la vita e inizia a fargli il
solletico, le risa di Taka si alzano nell’aria isteriche e possenti.
Ed io….
Io distolgo lo sguardo per non guardarli, non è giusto lo
so, loro sono amici da prima che io entrassi nella sua vita; si vogliono bene,
mentre a me, mi ama.
Allora perché non riesco a smettere di sentirmi in questo
modo?
Perché vorrei solo che mettesse giù quelle mani e non lo
toccasse mai più?
Perché mi ritrovo a pensare che Takanori
lo faccia solo per avere Akira per se?
Perché mi viene da piangere a pensare di loro due
insieme?
Senza indugiare oltre mi reco in bagno, ho bisogno di una
doccia che lavi via tutta questa merda che mi si attacca addosso.
Non sono sempre così, oh no, altrimenti penso che la mia
vita sarebbe un inferno.
Sono giorni come questi che tutte le paure che sento
prendono il sopravvento, giorni in cui accadono cose come quelle che sono
successe oggi sul palco.
Apro il getto dell’acqua e anche se è fredda mi ci
posiziono sotto lo stesso, rabbrividisco ma resto immobile fino a che non
diviene tiepida; solo allora mi lavo per bene.
Sento le emozioni belle dell’ottimo live percorrermi la
pelle, sento ancora le grida della folla inebriarmi i sensi; posso vedere le
lacrime di gioia, i sorrisi e le mani dei fan.
Inevitabilmente un sorriso si affaccia sul mio volto, non
posso vederle ma so che le fossette sono emerse insieme ad esso. Le ho sempre
odiate fin da quando ero un bambino, a scuola mi prendevano in giro e quando
sono diventato un pochino più grande andando alle superiori, di certo non si
addicevano al mio caratteraccio ribelle.
Il bullo
dalle fossette mi chiamavano le ragazze della scuola.
Ora è diverso, ma non perché sono diventato adulto, beh
forse anche per quello però, la motivazione più forte è perché Akira mi ha detto di amarle; che loro fanno trasparire la
mia vera essenza buona e cordiale.
Me le accarezza sempre quando può, con i suoi
polpastrelli ruvidi grazie ai calli provocati dalle corde del basso ed io,
muoio ogni volta e risorgo ogni volta.
Si perché stare con lui è un continuo morire e rinascere,
morire e rinascere; è una storia senza fine la mia, ma sono grato di poterla
vivere.
Un suo sorriso, un suo piccolo gesto nei miei confronti,
i fiori che mi porta ogni tanto, il suo dito medio che si alza tutti i giorni
accompagnato dal suo sorriso strafottente, il suo buongiorno, la sua buona
notte, il suo disordine.
Devo continuare? Penso di no.
Ogni cosa che lo riguarda per me è amore, amore puro,
passionale, pieno e che non ha limiti; davvero non so fino a che punto il mio
amore riesca ad arrivare, di certo morirei per lui ma anche questo, mi sembra
poco.
Giro la manopola dell’acqua arrestando il suo getto,
senza che me ne sia accorto è passato parecchio tempo, ho le mani tutte
raggrinzite; come minimo è passata una buona mezz’ora.
Esco dal box asciugandomi il corpo e i capelli, potevo
farla anche in albergo ma avevo un bisogno urgente di questa doccia.
Una volta vestito e ben asciutto raggiungo gli altri, ma
ad attendermi trovo solamente Takanori; il quale è
intento ad infilarsi la maglia nera con lo stemma dei Guns
n’ Roses sul davanti, il nostro stylist
ci saluta uscendo.
Entrambi lo salutiamo e restiamo a guardarci per qualche
secondo, i suoi occhi mi scrutano ed io mi sento a disagio, ho come la
sensazione che abbia capito, intuito qualcosa.
“ gli altri? “ chiedo per fermare i pensieri galoppanti.
“ sono andati “ mi
risponde tranquillo.
“ tutti? “ aggiungo.
“ Akira ha detto che ti aspetta
in albergo, lui la doccia se la fa lì “ sorride, ha capito cosa volevo sapere.
“ ah, ok. Sei pronto? “ gli chiedo vedendo che gli
mancano solo le scarpe.
“ si, mi infilo le scarpe e andiamo “ mi risponde
prendendo già ciò che gli occorre.
Resto in silenzio mentre lui si siede sul divano e infila
le scarpe ai piedi, gli voglio bene, ma proprio tanto. È il nostro piccolo
vocalist da amare, coccolare e proteggere, lo è sempre stato e sempre lo sarà.
Per questo mi odio così tanto quando mi ritrovo a fare quei pensieri
irrazionali, perché lui non se lo merita.
È stato proprio lui ad incoraggiare Akira
a confessarmi i suoi sentimenti, se non era per lui noi ci trovavamo ancora a carissimo amico; di sicuro non stavamo
insieme.
Lui è stato il primo a farci gli auguri, con il sorriso
sincero che solo pochi al mondo hanno avuto il piacere di vedere.
Abbasso lo sguardo a terra, avvilito dai miei stessi
pensieri e ragionamenti; devo trovare un modo per placare la mia gelosia.
“ andiamo? “
Sobbalzo sentendo la voce di Taka giungermi da vicino,
infatti me lo ritrovo di fronte.
Annuisco “ s-si “
Lo seguo afferrando il soprabito e insieme lasciamo lo
stabile, la temperatura è scesa notevolmente, l’autunno avanza lasciando a poco
a poco il passo all’inverno.
Rabbrividisco allacciandomi la sciarpa più stretta
intorno al collo, già che ci sono infilo anche i guanti di pelle.
Takanori
cammina in silenzio, lo vedo dirigersi verso il marciapiede e non verso una
delle auto che ci porterà a destinazione.
“ Taka, le auto sono di là “ gli faccio notare,
conoscendolo avrà la testa immersa ancora nel live.
“ lo so, ti va di passeggiare Yuta
chan? Non è molto lontano da qui l’albergo “ i suoi
occhi sono grandi ed espressivi, posso non accontentarlo?
“ certo, camminiamo “ magari passeggiando, non sentirò
tutto questo freddo.
Per alcuni minuti camminiamo nel silenzio più assoluto,
se c’era Akira di sicuro stava creando un chiasso
enorme, ma se c’era non eravamo nemmeno a piedi, pigro com’è!
Un lieve sorriso piega le mie labbra, ma non appena odo
le parole del mio compagno di passeggiata, tornano al loro posto.
“ se ti da fastidio non lo faccio più “ il tono è
tranquillo, ma se la mia mente non mi inganna, è anche triste.
“ c-cosa stai dicendo Taka? “ spero che non abbia davvero
capito, perché ora non ho una pala con me per scavare la mia fossa e buttarmici dentro.
“ il fan service che ho fatto questa sera con Reita, se non vuoi che lo faccia, non lo farò più “ spiega
per bene lui guardandomi in volto, credo di essere arrossito fino a morire e
spero, che il buio della notte lo nasconda.
“ no Taka “ inizio ma vengo interrotto.
“ non dire bugie, ti ho visto che eri incazzato “ prende
una sigaretta e l’accende con lo zippo che proprio io gli ho regalato al
compleanno per i ventinove anni, era uno
della mia preziosissima collezione privata.
“ scusa “ sussurro non sapendo come giustificarmi.
“ non devi chiedermi scusa, ma se sei geloso di me “
Questa volta sono io che interrompo le sue parole “ no
Taka, è un sentimento irrazionale, se fosse per questa cosa che sento dentro
lui non dovrebbe rivolgere la parola a nessuno. Figurati che volevo andare a
picchiare Sakito, e solo perché stavano scherzando
insieme l’altro giorno alla psc, impossibile. “
“ voglio bene ad Akira e a te,
non farei mai niente per mettermi tra voi due, anche perché se avrei voluto lo
avrei già fatto “
Fa una pausa per permettermi di riorganizzare le idee e
cogliere ciò che sta dicendo, ma non mi ci vuole così tanto tempo per capirlo;
si sta riferendo alla notte che lui e Akira, hanno
passato insieme tanto tempo fa.
Akira
venne proprio da me per sfogarsi, a parlarmi di ciò che era accaduto tra loro,
niente amore solo sesso, erano entrambi brilli e avevano ceduto alla
tentazione; per fortuna tutto si è risolto per il meglio e loro sono amici come
prima.
“ lo so e non ho
dubbi su questo, credimi Taka “ sono sincero, se potessi gli mostrerei il mio
cuore strappandomelo dal petto.
“ lo so Yutaka, ma la gelosia è
una brutta bestia… il fan service con Reita non deve esserci per forza, quindi non è un problema
se non vuoi “ è tranquillo, io al posto suo forse mi sarei arrabbiato.
Ribadisce sempre Reita, perché
sul palco non siamo realmente noi, siamo gli altereghi
di noi stessi, quindi ciò che succede sul palco non rispecchia la realtà.
“ no Taka, fai fan service con lui quanto vuoi, a me
basta che Akira sia mio.. se vuoi Reita,
puoi prendertelo “ sorrido, parlare con lui mi ha fatto tanto bene.
“ sicuro? Guarda che la prossima volta potrei saltargli
letteralmente addosso “ scherza, lasciando che una risata cristallina si alzi
in aria.
“ sicuro “ affermo, seguendolo nella risata.
“ la prossima volta parlamene, senza che mi fulmini sul
posto “
“ affare fatto e poi, non ti ho fulminato “
“ a no? Dovevi vederti! “ ride ancora “ perfino Akira se ne è accorto “
Resto gelato dalla sua affermazione “ dici sul serio? “
“ perché credi che se ne siano andati prima di noi? Ci
hanno lasciati soli per parlare, tonto “ si sporge verso di me e con l’indice
picchietta sulla mia testa.
Sospiro senza aggiungere altro.
“ sì, ti toccherà sentirtelo questa sera, però ho messo
una buona parola per te, quindi si dovrebbe contenere “ sghignazza divertito.
“ grazie, ti ringrazio dal più profondo del cuore “ dico,
senza riuscire ad evitare di sorridere.
Svoltando l’angolo della strada riusciamo a scorgere
l’albergo, la nostra meta, ma prima che ci separiamo voglio chiedergli una
cosa, ho bisogno di sapere.
“ Taka? “
“ mhm? “
“ perché non ti sei arrabbiato con me? “ era in tutto il
diritto di farlo.
“ perché io sono esattamente come te, geloso da morire. Sai
che ero geloso di te? “ mi chiede con il sorriso sulle labbra.
“ di me? “ chiedo allibito, questa davvero mi giunge
nuova.
“ facile, non volevo che mi portassi via il mio migliore
amico. Vedervi insieme mi faceva arrabbiare, ma poi ho imparato a conviverci,
per il bene di Akira. Non gli si può chiedere di
scegliere tra la persona che ama e il suo migliore amico no? “ è rilassato
mentre parla, dicendo parole sensate.
È vero, nessuno dei due può costringerlo a fare una
scelta simile, ma penso che nessuno di noi due sarebbe mai arrivato a tanto.
“ ti voglio bene Taka “ lo dico sul serio.
“ anche io Yuta, tanto “
Lo prendo tra le mie braccia e lo stringo forte, è così
piccolo e magro che ho quasi paura di fargli del male; lo sento sghignazzare in
questo contatto intimo, si vergogna sempre quando gli si dimostra affetto.
Piano lo lascio andare, lui continua a sorridermi e a non
interrompere il contatto visivo.
“ vai da Aki, ti starà
aspettando “ mi incita.
“ va bene, buona notte Taka “
“ buona notte “
Lo lascio lì, mentre in gran carriera salgo le scale per
raggiungere il mio amato; mi sta aspettando ed ora che ho parlato con Takanori, sono più tranquillo e solo la voglia che ho di
lui ha importanza.
Fine!
Ecco fatto, tolto il dente! XD
Non sarò lunga, giusto l’essenziale ^_^
Ho usato Sakito, chitarrista dei Naightmare
e in questo la colpa la posso dare alla mia sorellina, perché ha ipotizzato che
quei due se la intendessero XD
Per il resto, i problemi tecnici ci son stati davvero e a
quanto pare Aoi ha dato i numeri, ma ora è tutto
risolto, in realtà si è risolto la sera stessa con le scuse di Aoi al pubblico XD testa calda! >_<
Io sono gelosa e questi pensieri mi vengono davvero, a
volte anche troppo; quindi ho riversato il tutto su quella povera anima Pia del
riida XD
Ci vediamo Venerdì per l’aggiornamento di “ The Devil Inside Me “
Ja
ne! <3