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Autore: Gosa    25/06/2006    3 recensioni
Purtroppo le introduzioni non sono il mio forte!Questa ff parla di Harry e Draco e del loro amore
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Una vera famiglia

Premetto che questa ff è di pura fantasia e non tiene minimamente conto dei libri. Draco ed Harry sono molto OOC. I personaggi non sono miei, purtroppo, ma della JK. Rowling. Grazie e buona lettura.

 

UNA VERA FAMIGLIA

 

Era ormai passata la mezzanotte,quando una figura avvolta in un nero mantello si fermò davanti ad una porta bianca, appartenente ad una villetta,nella periferia di Londra, circondata da un bel giardino. Infilò le chiavi nella toppa ed entrò, cercando di fare il meno rumore possibile. Si tolse il mantello e si guardò intorno, facendo fermare il suo sguardo su uno specchio accanto a lui; era diventato davvero un bell’uomo: era cresciuto in altezza e il suo viso aveva perso i tratti adolescenziali, le uniche cose rimaste immutabili erano i suoi occhi verdi e i suoi capelli neri perennemente scompigliati. Attraversò il salotto e aprì una porta mogano intarsiata e s'introdusse in una stanza buia, illuminata solo dai raggi della luna che entravano dalla finestra alla sua sinistra, al centro della stanza troneggiava un letto a baldacchino, ora occupato da un uomo dai biondi capelli che dormiva tranquillamente. Harry guardò il suo compagno e sorrise. Si cambiò e s'infilò a letto, abbracciando il compagno che subito si adagiò sul suo petto e lo abbracciò:

“Hai fatto tardi oggi.” Disse il biondo con la voce assonnata.

“Lo so, amore, ma il lavoro, sai com’è…”

“Si, lo so… Ormai stai più tempo al ministero che qui a casa.”

“Sei geloso?”

“Un po’.” Harry lo sentì sorridere sul suo petto e poi addormentarsi pian piano.

Erano 3 anni, ormai che stavano insieme, dall’ultimo anno a Hogwarts.

 

FLASHBACK

 

Harry stava tornando nella sala comune; era appena stato nell’ufficio di Silente, dove il preside gli stava insegnando occlumanzia, visto il fallimento con Piton, in più quel giorno il preside gli aveva anche detto che il suo rivale di sempre, Draco Malfoy, era entrato a far parte dell’Ordine della Fenice ribellandosi al padre, che lo aveva ripudiato. Il moretto aveva notato che il biondo serpeverde non prendeva più in giro né lui né i suoi amici, e aveva notato anche che non andava più in giro per la scuola con i suoi tirapiedi, ma di certo non si aspettava una cosa del genere. In più da un po’ aveva preso l’abitudine di osservare il biondino e si era accorto di provare qualcosa per lui. All’inizio pensava fosse interesse perché aveva notato un cambiamento in lui. Ma poi si era accorto di pensarlo sempre più spesso, anche di sognarlo. Era caduto nel panico più totale … che fare? Voleva parlare con i suoi 2 migliori amici, ma già immaginava la faccia schifata di Ron che non lo avrebbe più voluto come amico. Allora aveva deciso di parlarne con Hermione; lei l’avrebbe capito. Infatti, così era stato. La sua migliore amica aveva ascoltato tutto con sguardo complice, affermando poi, che lei già l’aveva capito e si era stupita del ritardo di Harry nel capire i suoi sentimenti. Comunque l’aveva aiutato a sfogarsi e a capire se stesso, consigliandogli di dichiararsi al serpeverde. Harry ricordava benissimo quando glielo disse: la guardò come se provenisse da un altro pianeta: lui dichiararsi a Draco Malfoy? Ma siamo impazziti?!? Però gira e rigira alla fine si era convinto che l’amica aveva ragione. Ma erano passati mesi e lui non ne aveva avuto ancora il coraggio. Quando Silente gli aveva detto che il giovane Malfoy si era unito all’Ordine aveva toccato il cielo con un dito, in più con Draco anche i suoi 2 migliori amici, Blaise Zabini e Pansy Parckinson, si erano uniti all’Ordine. Caso strano proprio una settimana prima aveva scoperto che Hermione aveva una cotta per il bruno serpeverde. Chissà che non sarebbe andata bene tra loro, di certo avevano più probabilità di lui con Draco. Mentre pensava ciò l’oggetto dei suoi pensieri comparì da dietro un angolo. Malfoy si era fermato appena l’aveva visto e ora si trovavano uno di fronte all’altro, osservandosi. Harry si ritrovò a fissarlo intensamente; la carnagione chiara, quegli occhi azzurro ghiaccio e i suoi capelli sempre ordinati:” Dio quanto è bello!” Pensò Harry prima di arrossire e abbassare lo sguardo. Alla fine si decise a rompere il silenzio che regnava tra loro

”Ciao, come…ehm…va?” Il biondo trasalì sentendo la sua voce

”Bene.” Harry gli sorrise

“Il professor Silente mi ha detto che sei entrato a far parte dell’Ordine, mi fa piacere.” Affermò arrossendo di nuovo. Anche Malfoy gli sorrise, il primo sorriso vero che Harry gli vedeva fare, nonostante lo conoscesse da sette anni

“Si, grazie” Harry lo guardò strabuzzando gli occhi; aveva scorto una traccia di felicità in quegli occhi perennemente tristi.

“Ti va di parlare un po’?” Chiese il biondino speranzoso. Harry era un po’ sorpreso, ma subito si riprese e gli sorrise

“Certo!” rispose con entusiasmo. Passarono tutto il pomeriggio a parlare, all’inizio del più e del meno, poi Draco si sfogò con il giovane grifondoro: gli raccontò di come aveva rifiutato il marchio e di quando suo padre lo aveva diseredato.

Harry cercò di confortarlo il più possibile e da quel giorno nacque una bell'amicizia tra i due.

 

Un mese dopo mentre Harry si trovava nella sala comune,davanti al camino a studiare, Hermione gli corse incontro strafelice

“Harry indovina cos’è successo!” Disse sorridendo a tutta bocca. Harry la guardò sorpreso, non l’aveva mai vista così felice, sprizzava gioia da tutti i pori

“Hanno trovato Voldemort morto?” azzardò il ragazzo, sapendo che era impossibile…ma si sa, la speranza è l’ultima a morire. Hermione fece uno strano risolino, poi scosse la testa

“Allora, non saprei…Cosa è successo?” domandò titubante e un po’ incuriosito

“Blaise ed io ci siamo messi insieme!” esclamò la ragazza tutto d’un fiato

“Cosa????”disse Harry, alzandosi dalla poltrona, con tanto impeto da farla rovesciare, e guardando la sua amica

“Ma quando…come…cosa…”balbettò. Hermione scoppiò a ridere

“Bhè ecco…- cominciò Hermione arrossendo, ma continuando a sorridere- era già da un po’ che ci vedevamo e oggi, finalmente, me l’ha chiesto!”

“Davvero?!?Bhè Hermione è stupendo!”Disse il grifondoro, riprendendosi dallo shock, e abbracciandola.

“In più credo che Ron si stia dando da fare con Pansy.”

“Davvero?”-Certo che sono rimasto indietro…-pensò Harry guardandola negli occhi raggianti

“Oh, Harry, ormai mancate solo tu e Draco, cosa aspetti a dichiararti?” Harry abbassò lo sguardo

“Io…non so…ecco…”

“Su avanti Harry, va da lui e digli tutto!” Harry alzò lo sguardo, smarrito.

“Non so Herm, devo pensarci.” E detto ciò, non le diede neanche il tempo di ribattere che era già sparito nei corridoi che portavano ai dormitori maschili.

Passò una notte insonne, pensando a cosa fare, ma alla fine, all’alba si decise di dichiararsi al biondino. Quando scese nella sala grande, però non trovò ancora nessuno, si costrinse a mangiare, visto che aveva lo stomaco chiuso, poi si diresse verso il campo di Quiddich. Appena arrivato, però, sugli spalti vide una figura avvolta in un mantello nero, da cui spuntavano solo alcune ciocche di capelli biondi. Harry si bloccò, ma poi si decise a dirgli tutto. Gli si avvicinò di soppiatto

“Draco?” Il moro,vide l’esile figura del ragazzo davanti a sé tremare, poi il biondino si girò di scatto

“Harry!Mi hai spaventato.” Esclamò il serpeverde, portandosi una mano sul petto. Harry sorrise

“Scusami.”

“Mi cercavi?”

“Si, devo dirti una cosa.” Il moro si sedette accanto a Draco, e poi gli prese la mano, cominciò a parlare continuando a tenergli la mano e guardandolo dritto negl’occhi. Un leggero rossore gli coloriva le guance

“ Allora…ecco…non so come dirtelo, solo che se non te lo dico ora, non lo farò più e me ne pentirò sicuramente…Noi non siamo mai andati molto d’accordo e nonostante ci conosciamo da 7 anni sento di averti conosciuto solo da un mese. Ti ho sempre considerato il classico figlio di papà, un principino viziato. Ma in questo mese che abbiamo trascorso senza battibecchi ho capito quanto mi sbagliavo. Ti ho rivalutato e mi sono accorto di quanto, in realtà, sei l’opposto di come ti ho sempre visto. Hai un carattere stupendo, dolce, quando vuoi, e mi sono accorto di non poter più fare a meno di te, di una tua parola, di un tuo gesto, di un tuo sorriso…Mi sono innamorato di te, Draco e anche se tu non provi gli stessi sentimenti per me, va bene lo stesso. Ma ti prego non disprezzarmi, il tuo disprezzo è l’unica cosa che può uccidermi davvero, se solo dovessi vedere del disgusto sul tuo volto, morirei qui, adesso- fece un profondo respiro- Ti amo Draco.” Harry aveva detto tutto ciò senza distogliere lo sguardo da quello color ghiaccio dell’altro. Aveva aperto a Draco il suo cuore, e ora il silenzio che regnava tra loro, lo stava letteralmente consumando.

Ma poi quando Draco gli sorrise, un sorriso dolce e rassicurante, Harry sentì il suo cuore sciogliersi

“Anch’io provo lo stesso sentimento per te Harry. Sono innamorato di te da molto, solo avevo paura che tu non ricambiassi i miei sentimenti e non ho mai avuto il coraggio di dichiararmi.” Una lacrima scese su quel viso d’avorio seguita da un’altra e un’altra ancora. Harry gli asciugò il viso e gli sorrise

“Non c’è bisogno di piangere!”

“Sono felice, Harry, immensamente felice.” Disse il biondo, per poi abbracciare forte il ragazzo seduto di fronte a sé. Harry lo strinse forte, poi lo baciò; fu un bacio dolce e carico d’amore, ricambiato dal suo compagno.

Erano passati tre anni da allora. Il giorno in cui Harry e Draco erano diventati “noi” era il 24 dicembre. Ed esattamente un mese dopo ci fu lo scontro finale con Voldemort. Draco si ritrovò a combattere accanto ad Harry, contro il suo stesso padre. Harry riuscì a sconfiggere il Signore Oscuro e molti mangiamorte finirono ad Azkaban, tra cui Lucius Malfoy.

Finirono la scuola e si trasferirono in quella villetta dove tutt’ora abitavano. Harry frequentò la scuola per diventare Auror, da cui ne uscì a pieni voti, visti i precedenti, mentre Draco divenne medimago.

In quel periodo al ministero c’era moltissimo lavoro da fare a causa di alcuni mangiamorte che erano fuggiti dalla prigione dei maghi, non si sa come. Harry, essendo il miglior auror, doveva lavorare giorno e notte, trascurando così il suo compagno. Ma aveva trovato il modo di farsi perdonare. Infatti, il giorno dopo sarebbe stato il loro anniversario ed Harry aveva deciso di chiedere a Draco di sposarlo. Aveva già comprato le fedi e non vedeva l’ora che arrivasse l’indomani.

Harry si svegliò di buon mattino e subito scese in cucine per preparare la colazione al suo amore. Preparò succo di zucca, pane e miele e aveva posto sul vassoio una rosa rossa. In tasca, poi aveva il cofanetto con le fedi. Salì in camera e vi trovò il suo amore che lo guardava sorpreso.

“Buongiorno raggio di sole.”

“Buongiorno, a cosa devo questa splendida sorpresa?” Domandò prendendo il vassoio che gli porgeva Harry

“Non dirmi che hai dimenticato oggi che giorno è?” Disse sedendosi sul letto accanto al suo compagno.

“Oggi? Il 14, e allora?”

“E allora signorino, oggi sono esattamente tre anni che stai con il sottoscritto!” Esclamò il moretto, mettendo il broncio, dispiaciuto che il compagno non ricordasse una data così importante per lui. Ma Draco fece un sorriso molto…serpeverde e poi baciò il suo ragazzo.

“Sciocco, come potevo dimenticare questa data?” Sorrise al viso sorpreso di Harry, aprì il cassetto del comodino e gli porse il suo regalo

“Auguri amore!” Harry guardò il pacco e sorrise amorevolmente a Draco prendendo il regalo e baciandolo sulle labbra sussurrò un “grazie” e prese a scartare il pacchetto. Era una piccola scatola rettangolare intarsiata, l’aprì e vi trovò un bracciale d’oro bianco formato da una catena unita ad un piccolo rettangolo con su scritto il suo nome e quello di Draco intervallati da uno zaffiro e uno smeraldo (così per intenderci Harry:Draco, i due punti sono le pietre)

“Ma Draco è stupendo!” Draco si limitò a sorridere, prendendo il bracciale e mettendoglielo al polso. Harry sorrise, si alzò e prese la scatolina dalla tasca

“Questo invece è il mio regalo.” Si inginocchiò accanto al letto, aprì la scatolina e pronunciò solennemente

Signor Draco Malfoy vuole sposare il qui presente Harry Potter?” Draco lo osservò incredulo

“Ti prego ripetilo.” Disse in un sussurro, Harry sorrise

“Vuoi sposarmi Draco?” Il biondo ragazzo cominciò a piangere di gioia

“Si, si.” Disse facendo alzare Harry che si sedette sul letto, prese l’anello e lo mise a Draco, lo stesso fece il biondo. Gli anelli erano semplici cerchi d’oro bianco, con su inciso dentro il nome dell’altro. Draco gettò le braccia al collo del suo amore, baciandolo con passione.

Due settimane dopo si tenne la cerimonia. Fu una cosa semplice, per pochi amici. Ron e Blaise fecero da testimoni e Hermione e Pansy da damigelle. Ron e Pansy erano sposati da circa due anni e dopo un anno di matrimonio avevano regalato a Molly e Arthur uno splendido nipotino. Blaise ed hermione erano sposati da un anno e mezzo ed Hermione era in attesa di due gemelli.

Quella sera Harry e Draco si ritrovarono a parlare dopo aver fatto l’amore

“Hai visto Hermione com’era raggiante?”

“Già… Senti Harry, vorresti avere un bambino?” Domandò Draco, sollevandosi dal petto del moro e guardandolo nei suoi occhi color speranza

“Certo che lo voglio!” Disse Harry baciando suo marito. Draco sorrise

“Ne adotteremo uno.”

“Uno? Come minimo due.” Draco rise

“D’accordo, d’accordo… così saremo una vera famiglia.” Disse per poi addormentarsi cullato dal battito del cuore di Harry.

“Già una vera famiglia…” sussurrò il moro.

Ripensò a tutto quello che aveva passato e a quanto ora era felice insieme al suo Draco. Avrebbero avuto dei figli e sarebbero stati davvero una famiglia. Sarebbero stati la famiglia che lui e Draco non avevano mai avuto, ma che avevano sempre desiderato. Finalmente avevano raggiunto la felicità che avevano sempre ricercato e alla fine avevano trovato.

 

FINE

 

Avrei in mente un seguito, ma dipende tutto da voi. Aspetto le recensioni. Baci

 

  
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