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Autore: NimuehAlien    18/10/2011    1 recensioni
Fu lei a premere il grilletto poichè stufa di una persona che sapeva darle soltanto sofferenze.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Stavolta ho deciso di concentrarmi su qualcosa di diverso anzichè il solito amore profondo, qualcosa di totalmente diverso. C'è stata una canzone che mi ha ispirata, ovvero A little piece of Heaven degli Avenged Sevenfold. Detto ciò, spero vi piaccia... un bacio :)


Mi chiamo Megan e questa è la mia storia. Ho ucciso il mio ragazzo.

Strano, vero? Vi starete chiedendo per quale ragione. Ma facciamo un salto indietro nel tempo...

Inizialmente eravamo una coppia felice, prima che lui tirasse fuori la sua vera personalità. Ho una cicatrice incisa sulla parte sinistra del collo che nascondo grazie ai miei capelli... è stato lui a procurarmela.

La verità è che io lo amavo talmente tanto che non avevo il coraggio di fargli del male; lui invece, non si creava certi problemi. Qualche tempo dopo, iniziai ad aprire gli occhi e a rendermi conto della situazione in cui purtroppo mi trovavo. Nessuno sapeva niente, preferivo tenermi tutto dentro.

Pensai: “Ma chi si crede di essere? Pensa di potermi utilizzare quando e come vuole? Crede che io sia una bambola di pezza?”. Gli unici momenti in cui si comportava bene nei miei confronti erano quelli di intimità, eccetto quella sera. Per il resto la follia prendeva il sopravvento.

Non avevo il coraggio di lasciarlo. Adam era il suo nome.

Era il 13 Ottobre. La serata stava procedendo splendidamente, tanto che mi sembrava di sognare. Non era mai accaduto e il che aveva qualcosa di strano; ma io feci finta di nulla. E se fosse stato così per tutta la sera? Non volevo rovinare tale atmosfera...

Flashback

Ci trovavamo sul suo divano e stavamo guardando un film. Io avevo il capo poggiato sulle sue gambe e di tanto in tanto, lui mi accarezzava i capelli. Poi io lo fissai in volto e dissi...

<< Amore... ti prego, baciami >>.

Senza farselo ripetere due volte, si chinò e posò le sue labbra sulle mie. Quando si staccò mi disse “Ti amo” ed io non potei fare a meno di sorridere.

Qualche minuto dopo il film terminò e lui spense la tv. Mi prese in braccio e mi condusse verso la camera da letto...

Mi scaraventò con forza e poi si mise su di me; mi fissava con occhi sognanti ed io non sapevo come interpretare ciò. Era un bene oppure no?

Iniziò a baciarmi il collo e a toccarmi i fianchi. Poi sentii che lo faceva avidamente quasi come se volesse strapparmi la pelle di dosso.

Si alzò e si diresse verso il comodino... Aprì uno dei cassetti e tirò fuori qualcosa: un coltello. Si avvicinò nuovamente a me e mi sfiorò con la punta di esso. Mi sfiorò il viso, la gola, lo sterno. Io ero più terrorizzata del solito.

<< Cosa vuoi fare? >>, chiesi.

In quel momento mi accorsi che lui non era per niente lucido. Lo potei intravedere dai suoi occhi: vuoti e freddi. Provai a togliermelo di dosso con una spinta. Mi alzai ma lui riuscì ad afferrarmi da dietro e fu lì che mi diede una coltellata nella parte sinistra del collo. Un dolore lancinante mi pervase e urlai. Non voleva staccarsi da me.

<< Lasciami! >>

<< Sta' zitta, altrimenti farò di peggio >>, rispose serio.

Con il sangue che mi colava, mi voltai verso di lui e incrociai il suo sguardo. Volevo provare a rimediare.

<< Adam... io ti amo. Per favore, era una serata perfetta. Perchè vuoi rovinarla? >>

<< Sai che c'è? E' che sei tu quella ad essere troppo perfetta e voglio rovinarti un po' >>

<< Tu sei matto... Lasciami in pace >>

Riuscii a scrollarmelo anche stavolta e scappai verso il salone e lui mi seguii continuando a tenere quell'arma fra le mani. Corsi a raggiungere la mia borsa; solo in quel momento ricordai che avevo portato qualcosa con me.

Strinsi la pistola fra le mani e non appena lui giunse dinanzi a me gliela puntai contro.

<< Stammi lontano! >>

<< Oh, e pensi che una pistola possa spaventarmi? Facciamo le birichine stasera, eh? >>

<< Vai via! Hai solo bisogno di curarti >>, urlai in preda alle lacrime.

Ma lui si avvicinò nuovamente a me sbattendomi contro un muro. Sentivo che il collo stava andando in fiamme, probabilmente stavo perdendo una buona quantità di sangue. Lo feci cadere per terra.

<< Se non la fai finita, sparo! Ne sono capace >>

<< Anch'io sono capace ad ucciderti, quindi fa' attenzione >>, rispose lui con tono crudele.

Sembrava un robot. Scattò subito in piedi e proprio quando stava per conficcarmi il coltello sul fianco io ho premuto il grilletto.


I know it's not your time but bye bye.


Cadde di nuovo sul pavimento, stavolta definitivamente.

Mi accasciai su di lui e lo fissai. Era morto e sporco di sangue che continuava a scendere giù. Il suo stato era a dir poco pietoso. Per un attimo mi chiesi “Come ho potuto farlo?”.

Il corpo della persona che tanto amavo era ormai privo di vita. Come potevo vivere con tale rimorso? Poi però riflettei. Lui stava per uccidermi ed io dovevo difendermi in qualche modo. Continuai a piangere e a sospirare. In fretta riposi la pistola dentro la borsa e dopo aver preso qualcosa per tamponare la ferita presente sul mio collo, fuggii da quella casa lasciandolo lì da solo.

Avevo sul serio compiuto quel crimine? E adesso che ne sarà di me?, pensai.

Mi infilai in auto e sfrecciai velocemente, senza una meta ben precisa. Avevo bisogno di starmene da sola e riflettere su ciò che avevo appena fatto. Perchè in fondo mi sentii uno schifo. Era come se avessi un peso sulla coscienza e sul cuore. Estrassi una sigaretta dal pacchetto e me la portai alla bocca; la accesi e la aspirai profondamente. E lì iniziai a sentirmi meglio.

Fine Flashback

Ora sto benissimo. Il suo cadavere fu trovato in casa dopo tre giorni ed io avevo avuto giusto il tempo di espatriare. Me n'ero andata dove nessuno potesse trovarmi, nonostante fosse stata legittima difesa.

Avevo una paura immensa di finire in carcere ed ero libera. Non ero per niente pentita, anche lui avrebbe fatto lo stesso. Credo di aver tirato fuori un coraggio che chiunque avrebbe invidiato in una circostanza come quella. Se avessi provato a lasciarlo, probabilmente sarei già morta. Quindi... penso di aver fatto la cosa giusta. In fondo prima o poi la morte lo attendeva comunque.

Non ho più notizie dei miei familiari, ovviamente. Ma desidererei tanto rivederli.

Ancora oggi continuo ad amare Adam e la sua personalità dolce; quella che tanto bramavo in ogni momento. Avrei voluto che fosse sempre così ma purtroppo era mentalmente instabile. Ho strappato un figlio alla sua famiglia ma... meglio lui che io, no?

Questa è la mia storia.

E continuo a vivere come se nulla fosse accaduto, come se lui non fosse mai esistito nella mia vita, o quasi.

Andrò avanti per la mia strada perchè ora, grazie a lui, non ho più paura di nulla. Addio alla fragile Megan, quello è il mio passato. Benvenuta alla coraggiosa e forte Megan. Questo presente è senz'altro migliore e non ho intenzione di lasciarmelo scappare.

Se volete scusarmi, adesso fumerò un'altra sigaretta... l'ennesima. Ogni singolo anello di fumo mi ricorda quella sera. La sera della mia vittoria!

Grazie mille Adam, a te devo tutto questo! Riposa in pace.

  
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