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Autore: Thumbelina    18/10/2011    2 recensioni
Quarto capitolino della mia saga, quanto tempo! Allora, come il nostro solito "qualcosa che abbia a che fare con la storia" sono fiera di dirvi che questa inizia con la parola "Joanne" e finisce con "Serpente...", e quindi, dopo aver adempito pienamente ai miei doveri nei confronti di efp, vado avanti (questa cosa mi fa sentire così sovversiva!). come per i precedenti tre capitoli, il gioco è sempre lo stesso: c'è un asterisco nel capitolo e voi dovete capire chi sia il personaggio a cui è riferito il capitolo prima di raggiungerlo, come premio offro mille baci (ho appena finito di studiare Catullo, non per altro!). Stavolta non credo che sia molto difficile, poi giudicate voi! Inoltre, per chi non avesse seguito gli altri capitoli della mia saga consiglio di lasciar stare questo per un momento ed andare prima a leggere gli altri, dato che sono tutti legati da un filo, seppur sottilissimo. Che altro dirvi? Ah, già, sono piucchè contenta di aver ripreso fra le mani l'ispirazione che mi era venuta a mancare per scrivere questa storiella, ecco. E poi basta, mi auguro che il capitolo vi piaccia, tutto qui. Con tanto, tantissimo affetto, Buona lettura. Baci. (200 parole esatte).
Genere: Comico, Fantasy, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Altro contesto
- Questa storia fa parte della serie 'Poor Joanne!!'
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Chi non muore si rivede

Joanne stava comodamente sdraiata sul suo letto, il portatile alla mano. Era un po’ che le era preso così, stendersi sul letto a pancia in sotto con la tastiera a portata di mano, era un metodo estremamente produttivo e rilassante. Stava apportando, per la terza volta, ingenti modifiche all’ultimo capitolo della sua famosa saga. Il suo editore stava dando di matto. Circa due mesi prima gli aveva promesso che al libro sarebbe servita solo un’ultima revisione, un paio di giorni al massimo, ma poi le correzioni dovute apportare per accontentare i suoi personaggi le avevano preso molto tempo, e così aveva dovuto ritardare la pubblicazione. Parlando di modifiche apportate, la donna stava appunto rileggendo la parte del duello finale, in cui adesso figuravano anche Severus Piton e Sirius Black, tanto erano stati insistenti. Aveva appena mosso la rotella del mouse facendo scorrere le pagine sotto il suo tocco quando la visione di quella figura, che sostava accanto allo stipite della porta, la fece trasalire.
- Ciao! – fece il ragazzo – Scusa, non volevo spaventarti.
- Che ci fai tu qui?? – gli chiese la donna rizzandosi a sedere.
- Hum, volevo tipo parlare con te, - le rispose il ragazzo – come hanno fatto gli altri, dopo tutto.
- Ma tu non sei morto! – gli inveì contro la Rowling.
- Già, - rispose lei il ragazzo – e per questo ti ringrazio, dico davvero, ma ci sono comunque delle cose che mi hanno lasciato un tantino scontento, e mi chiedevo quindi se tu potessi in qualche modo porvi rimedio.
- Oh mio dio, non questo, non di nuovo! – fece Joanne, - Senti, lo dico con tutto l’amore del mondo, io ti stimo davvero come personaggio, sarò sincera, ma non intendo cambiare il mio finale per qualcun altro, il lavoro richiede una fatica assurda, e poi non ne ho alcuna voglia, ecco.
- Oh, - commentò il ragazzo con fare deluso e scontento – ok, va bene. Davvero mi stimi come personaggio?
- Oh sì! Sì, davvero, penso che tu sia fantastico, - rispose lui la Rowling – e poi sei uno di quelli che sono più maturati nel corso della mia storia, insomma, pensa a come eri nel primo volume e poi guardati adesso: sembrate due persone diverse! E poi hai anche un ottimo epilogo, oltre tutto, non vedo davvero che cosa mai dovresti voler cambiare!
- Innanzi tutto, io non mi vedo affatto così. – mise in chiaro il ragazzo – Insomma, non sono un grande personaggio, il pubblico mi si caga poco e niente, vengo costantemente messo in ombra da Harry Potter ed ho la vaga sensazione che Silente provi pensa per me, e questo è triste. Pensaci, quando i bambini giocano nel cortile a fingersi Harry Potter ti pare che mai qualcuno voglia fare il mio personaggio? No, no, mai e poi mai, eppure ho avuto anch’io i miei guai da affrontare, anche se di questo non gliene importa nulla a nessuno. Insomma, sono un mezzo sfigato, un perdente, succedono tutte a me, ed inoltre, qualunque cosa giusta io faccia, questa viene sempre e comunque messa in ombra dalle eroiche gesta di Harry Potter. Giuro, se non fosse un mio amico nonché il salvatore del mondo magico, molto probabilmente l’odierei. Giusto alla fine mi viene dato un poco di merito, merito che ho sudatamene cercato di guadagnarmi per anni, e per che cosa poi?* Decapitare un serpente? Ma per favore! Io volevo uccidere Bellatrix!
- Uccidere Bellatrix? – chiese lui Joanne.
- Esatto! – le rispose il giovane Neville – Insomma, ha torturato i miei genitori, li ha ridotto alla pazzia ed è per colpa sua che io non ho potuto avere un’infanzia normale. Insomma, è giusto che io uccida Bellatrix almeno quanto che Harry uccida Voldemort, stiamo vendicando entrambi i nostri genitori noi.
- Guarda, Neville, ci avevo anche pensato – spiegò lui la Rowling – ma poi ho optato su Molly perché fosse la prova che l’amore materno è il più forte che esista, e penso che questo sia un ottimo arrangiamento.
- Ma tutta quella cosa dell’amore della madre è un tema già studiato con Lily Evans, la storia della protezione e tutto il resto, che senso ha ricalcarlo? E poi diciamo pure che la mossa omicida di Molly Weasley avrebbe potuto pure avere un senso se collegata alla rabbia e al dolore per la morte di Fred, ma, ora che l’hai risparmiato, francamente penso che non abbia più tutto questo gran significato. Ti prego, lascia uccidere a me Bellatrix, io ne avrei tutto il diritto, sarebbe la mia grande rivalsa.
- Ma tu ce l’hai già! – fece Joanne – Tu uccidi Nagini, è una cosa importante!
- Ma che me ne frega di Nagini? A me quel serpente del cavolo non ha fatto nulla di male, a dire il vero, mentre Bellatrix ha suppliziato la mia famiglia, avrebbe davvero molto più senso se uccidessi lei. se vuoi rinuncio al serpente, fallo pure uccidere a chi vuoi, ma ti prego, ti prego, lascia Bellatrix a me.
La Rowling indugiò per qualche momento. non che avesse proprio tutti i torti, quel ragazzo che ora le stava dinnanzi, anzi, a dire il vero le sue ragioni erano alquanto buone. Certo, l’espediente di Molly Weasley e l’amore materno era sicuramente una buona trovata. Eppure, come aveva detto il ragazzo, questo era ormai stato alquanto svuotato dalla “non-morte” di suo figlio Fred, eh sì. Forse avrebbe dovuto accontentarlo, dopo tutto non era poi un così gran cambiamento nella storia, e ne valeva la felicità di uno dei suoi personaggi. Oh beh, di sicuro il suo editore si sarebbe incavolato, sarebbe andato su tutte le furie, l’avrebbe minacciata di non pubblicare, ma era lei il genio, lei la scrittrice la miliardi di dollari, era lei che aveva il coltello dalla parte del manico, e quindi lui avrebbe dovuto aspettare.
- Ok, ok va bene – rispose quindi al suo ragazzo – vada dunque per Bellatrix, a uccidere il serpente vedrò di infilarci qualcun altro.
- Dici davvero? – le chiese sbigottito Neville.
- Sì, esatto, ti ho accontentato, ne sei contento?
- Oh sì, contentissimo, è che non me lo sarei davvero mai aspettato, insomma, un conto è accontentare Fred e George, lo sballo di Hogwarts, o il misterioso Piton o l’affascinante Sirius Black, ma me, wow, pensavo che ti saresti limitata a mandarmi via e basta.
- Ed invece no, vedi come sono buona? Ora vai, va, che devo rimettermi a scrivere al più presto se vuoi avere la tua rivalsa.
- Ok, grazie Joanne, - disse correndo verso di lei per poi abbracciarla il ragazzo – sei la migliore.
Ciò detto, dopo aver salutato la sua madrina, imboccò di nuovo la via della porta.
- Ah, hum, ci sarebbe un’altra cosa… - fece girandosi di nuovo verso la donna.
- Dimmi – rispose lei.
- Hum, ti farebbe proprio schifo se invece che la Abbott io sposassi Luna Lovegood alla fine? No, sai, perché francamente credo che il pubblico ne sarebbe molto più contento, ed anche io e Luna, a dire il vero, noi andiamo un sacco d’accordo.
- Ma lei deve sposare Rolf Scamandro – rispose lui la Rowling.
- Nessuno conosce Rolf Scamandro! – replicò Neville – Insomma, ti preoccupi di più per un personaggio quasi del tutto in esistente che per me! e poi ne ho parlato anche con luna e lei mi ha detto che è d’accordo con me.
- E va bene, va bene, vada per te e Luna allora, ma questo è l’ultimo favore che ti faccio, sia chiaro. – rispose esasperata la Rowling – Ora va però, prima che cambi idea!
Neville incorniciò la sua frase con un sorriso sgargiante e, dopo averla salutata e ringraziata ancora e ancora, s’avviò nuovamente verso la porta, per poi smaterializzarsi via di lì. Chissà chi avrebbe ucciso il serpente…

Ciao ragazzi! E' da un sacco che non aggiorno con questa serie, chissà se vi sono mancata! Ebbene sì, proprio Neville, avevate capito che si trattasse di lui? Io penso di sì, era piuttosto facile in realtà. Il prossimo capitolo è già in via di stesura, e stavolta sarà più difficile, prometto. recensite numerosi. Baci. Giulia.
   
 
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