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Autore: chiaraviolinista    18/10/2011    3 recensioni
Avvertimento: questa storia è assolutamente senza senso; nasce da un'idea disperata durante l'ora di latino, in cui si è disposti a fare di tutto pur di non seguire. Avete mai pensato all'Eneide in versione comica? No, certo che no. Solo qualcuno con seri problemi mentali (vedi: la sottoscritta) potrebbe pensarci, pur di sopravvivere al congiuntivo esortativo.
-Siete pronti ragazzi?
-Sì signor capitano!!
-Non ho sentito bene!
-Sì signor capitano!!
Genere: Demenziale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era una bella mattinata su Troia, la Città-Al-Cui-Nome-Tutti-Gli-Studenti-Ridacchiano, gli uccellini cantavano “Here Comes The Sun” e il sole dei Teletubbies sorrideva. Enea “the Pius” (che non significa “pio” ma deriva da pietas, che non vuol dire “pietà” [cit. prof]) si alzò dal letto per dirigersi in cucina, dove lo aspettavano l'Apina dei Cheerios e la Scimmietta dei Coco Pops, ma cambiò idea quando sentì sua suocera sfondare la porta per portargli le Macchiole e le Drucciole. Deluso (lui voleva le Gocciole!), prese l'asciugamano e andò in spiaggia.

Ma appena uscì dalle porte della città si accorse che qualcosa non andava: c'erano tre chilometri di coda verso la costa (nonostante Troia fosse sul mare), e non era Ferragosto. Sembrava l'ingorgo provocato dall'incidente di neutrini nel Tunnel Gelmini.

Finalmente riuscì a scorgere qualcosa: sul bagnasciuga si ergeva un enorme cavallo lilla e rosa: era la Principessa dei My Little Pony!

La suocera sbucò improvvisamente dal mare e gridò: - Atteeeenti! Quel cavallo luccicoso e adorabile vi porterà sfiga a vita! Beh, se vivrete!.

Al che tutto il popolo dei Troiani fece contemporaneamente le corna e le urlò contro; le bimbe infogate da quel mega pony fuschia (sì, fuschia, non fucsia) la picchiarono a sangue, poi arrivò un'orca che saltò e ingoiò al volo la vecchietta maleodorante: era Free Willy!

Dopo che l'applauso a Free Willy fu terminato, dalla folla sbucò Laocoonte con i due figlioletti, Pincopanco e Pancopinco; indicò il cavallo e urlò: - Quella cosa luccica! AAAAH! Uccidetela! E' Edward Cullen! - tirò fuori un bazooka (che teneva comodamente in tasca, può sempre essere utile) e sparò alla Principessa dei Pony.

Dalla pancia del cavallo si udirono grida (-WTF?? -Chi è il genio che si mette a sparare alla Principessa dei My Little Pony? -Ulisse, avevi detto che come copertura avrebbe funzionato! -Ehi, quello era il mio naso!), ma a nessuno dei Troiani venne in mente che forse c'era qualcuno dentro: la spiegazione più logica fu che il cavallo fosse un'essere divino e per i cinque minuti seguenti di misero tutti in adorazione della Principessa Luccicosa.

Tranne Cassandra, ovviamente, che aveva capito tutto ma nessuno se la cagava.

Ma i guai non erano finiti: Tom O. Riddle alias Erede di Serpeverde alias Lord Voldemort era rimasto molto offeso dal gesto di Laocoonte, così mandò il Basilisco verso la spiaggia, e dalla sua villa in fondo al mar si godette lo spettacolo insieme ad Ariel e a Sebastian.

Il Basilisco fu attratto particolarmente da Pincopanco e Pancopinco, così decise di iniziare da loro il suo pranzetto. Poi fu raggiunto da Nagini - Nagini, la cena [cit.] - che stritolò e mangiò il nostro caro Laocoonte, bazooka compreso.
I Troiani rimasero molto impressionati (e ci credo), ma anziché pensare la cosa più logica (ovvero che l'artefice fosse il Signore Oscuro) pensarono bene che ci avesser messo lo zampino gli dèi.

Ma voi ce li vedete, gli dèi, a scomodarsi per la Principessa Luccicosa? Vabbè.

Improvvisamente tutto il popolo di Troia improvvisò un balletto in pieno stile High School Musical, e cantando e danzando portarono il cavallo dentro la città, nonostante nel buco lasciato dal bazooka ci fosse una trollface grande così.

-

Quella notte Enea stava tranquillamente dormendo col suo Teddy (rubato a Mr. Bean), perso nel mondo dei sogni. Proprio mentre stava immaginando di cantare “Don't Stop Believin'” con il Glee Club al gran completo, una strana figura si intrufolò nel palcoscenico e sgozzò tutti i ragazzi del Glee per attirare la sua attenzione.

- Ehi, ma chi ti credi di essere? Chi ti ha dato il permesso di rovinarmi il sogno? Non sarai mica una spia dei Vocal Adrenaline!

- Enea. Io sono Ettore. - e detto questo la figura misteriosa si levò la maschera da Darth Vader.

- Ma.. ma.. fattelo dire, sei orribile. - commentò il Pio, osservando con aria schifata la carne ridotta a brandelli.

- Lo so, grazie. Io sono solo un ricordo, come il pezzo di anima di Tom Riddle nel suo diario. Sai, ero ridotto così prima dell'Extreme Makeover – Ettore Edition di Atena. Ma non sono qui come Horcrux né come zombie: devo dirti una cosa.

- Ok, dimmi. Ma fai veloce, che domani ho il treno alle sette e non posso permettermi di perdere preziose ore di sonno. Come sai, io sono The Pius.

- Cioè, io vengo qui dal mondo dei morti per salvarti la vita e tu mi dici pure di fare in fretta?? Ma vaff...- al che una folgore di Zeus gli incenerì il sedere. - Ok, ok, ho capito! - disse spazientito rivolto verso il soffitto (dove, stranamente, non c'era traccia del buco lasciato dal fulmine.

- Comunque. Torniamo a noi. Enea, nel caso non te ne fossi ancora accorto (e allora saresti proprio un cretino) la Principessa dei My Little Pony non era un regalo dei Greci né un essere divino. Devi scappare, gli Achei stanno distruggendo la tua città!

- Cosa? Oh mio Dio, ho lasciato la macchina parcheggiata fuori! Quei vandali me la distruggeranno! Io scappo!

- No, no! Aspetta! Dove credi di andare?

- Insomma, prima mi dici di scappare e poi mi trattieni?

- Enea, il Fato ha un piano per te. Dopo che scapperai da Troia succederanno un miliardo di cose che ora non sto qui a raccontarti sennò finiamo belli abbrustoliti, ma alla fine dovrai arrivare in un luogo e metter su famiglia, affinché i tuoi discendenti possano fondare una nuova città che nel corso dei secoli avrà un'enorme potenza.

- Ah, ok. Bene, io scappo, ciao!

- Aspetta, non ho finito!

- E che palle!

- Devi prendere le statuette!

- Ma che ca...

- Sì, sì, i Penati! Altrimenti non potrai far rinascere simbolicamente Troia nel luogo dove approderai dopo mille disavventure!

- Mi stai dicendo che dovrei attraversare la città, cambiare tre autobus, evitare gli attacchi dei Greci che nel frattempo la stanno distruggendo, arrivare al tempio, prendere le statuette e poi riuscire pure a scappare?

- Esatto! E dovrai portare tuo padre sulle spalle e tuo figlio per mano!

- Senti, Ettore, perché non te ne vai a...

- ENEA! TU SEI THE PIUS! PER COSA TI PAGANO ALTRIMENTI?

- Oh, mi pagano? Perché non l'hai detto subito?

Finalmente il Pio uscì di casa, passeggiò tranquillamente fino al tempio (schivando misteriosamente ogni singolo soldato greco presente in città), prese le statuette, il padre e il figlio e se ne andò fischiettando.

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http://a1.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc7/300124_171335796282335_167165620032686_358329_119843915_n.jpg

   
 
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