Spazio Me:

Chiedo scusa per la schifezza che leggerete qui sotto…..
E allora perché la pubblichi?  Vi chiederete saggiamente voi
Perché…… bisogna rischiare nella vita, certo poi mi mangio le unghie terrorizzata ma  questo è un dettaglio irrilevante.
Questa è la mia prima long, (si vede n.d. omino sadico che abita nella mia testa, per di più senza pagare l’affitto).
Non ho ancora la trama precisa in testa, ma mi affido alla fantasia che fortunatamente per ora non manca.
Ora vi lascio alla lettura ( sempre che non le hai già spaventate, ghigna l’omino).

Un Bacio

Mary

 

NEVE,  ANGELI E SACCHI NERI:

Italia, nel cuore delle Alpi.

Una ragazza stava comodamente sdraiata sul soffice manto di neve fresca, le braccia e le gambe allargate a stella ed un sorriso rilassato sul volto arrossato dal freddo tagliente.
I  boccoli rosso scuro ricadevano incontrollati sul bianco incontaminato che la circondava, creando un contrasto tra fuoco e ghiaccio.
Gli occhi castano dorato erano chiusi, infastiditi dai riflessi della luce sui fiocchi scintillanti come piccoli diamanti.
 
“Ciao Penny” disse tranquilla, sentendo sempre più vicino un rumore inconfondibile di piedi che affondavano nel terreno.
 
“Cosa stai facendo Mel ?” le chiese con noncuranza la figura eccentrica che ora la sovrastava, come se fosse la cosa più normale del mondo trovare una ragazza accoccolata nella neve da sola in un prato alle 8.00 del mattino.
 
“Un angelo di neve” rispose Melinda, aprendo finalmente gli occhi per poter osservare la sua migliore amica, Penelope Maggi.

Il sorriso le si allargò notevolmente, non appena i capelli fucsia, lisci come spaghetti, intrappolati in quattro lunghe trecce e gli occhi cerulei dell’altra, entrarono prepotenti nel suo campo visivo.
 
“Non mi risultano mai” disse la nuova arrivata imbronciandosi lievemente, come una bambina che non riesce ancora ad allacciarsi le scarpe.
 
“ti dedico il mio allora” costatò con tranquillità la rossa, cercando di alzarsi senza rovinare la sagoma angelica, che ora si mostrava apertamente nel metro di neve.

Per tutta risposta Penelope le scoccò un affettuoso bacio sulla guancia, mostrando la sua gratitudine.
La rossa l'abbracciò con slancio, mentre la sua risata cristallina rimbombava nella solitudine del luogo.
Nel calore di quei semplici gesti, era racchiuso tutto l'amore e l'affetto della loro amicizia, un sentimento puro e autentico come le due bizzarre ragazze.

“Mi piace la tua felpa con le corna sul cappuccio”  riprese Mel stiracchiandosi come un gatto.
 
Penelope si esibì in una giravolta per farsi ammirare interamente,“E a me i sacchi neri  che ti avvolgono, è una forma d’ arte o di protesta ?” chiese trasognate, per nulla turbata dalla tenuta insolita della compare.
 
“ Non volevo bagnarmi e dover ripassare a casa” rispose con un’alzata di spalle lei.
 
“Capisco” fu la semplice costatazione della ragazza.

Melinda infatti non aveva un buon rapporto coi suoi genitori, due ricchi avvocati altolocati, fissati con la classe sociale e il denaro. Pertanto la ragazza considerava ogni attimo trascorso tra le sue mura domestiche una tortura , degna dei gironi dell'inferno di Dante. Per questo Penelope la invitava costantemente nella sua tana, una piccola casetta rumorosa e ricca d'amore, dove la Ferrari era trattata come un membro aggiuntivo della famiglia.
 Un leggero silenzio cadde fra le due, immerse nella contemplazione del panorama invernale mentre in lontananza il villaggio alpino si stava svegliando, un nuovo giorno era giunto.

 “Il Capitano ci aspetta alla base” esclamò all'improvviso Penny, perdendosi con lo sguardo ad ammirare i giochi creati dal fumo nero dei camini.
 
“Dobbiamo svegliare le gemelle allora”.
 
Lo stesso sorriso sadico si animò contemporaneamente sui loro volti, mentre annuendo si dirigevano a casa delle povere malcapitate fischiettando allegre.
 
“Dovrei toglierli ?” chiese ad un tratto Melinda fermandosi, indicando dubbiosa i sacchi della spazzatura  che ancora la ricoprivano.
 
“Se vuoi, ti donano però” rispose Penny facendole l’occhiolino complice.
 
“Sono sicura che anche i miei apprezzeranno ” ghignò soddisfatta la rossa, capendo al volo i pensieri malevoli della Maggi.
 
Ridendo ripresero la corsa selvaggia, salutando allegramente i paesani, che abituati alle stranezze della coppia di amiche si lasciavano scappare un sorriso divertito.  
 
Personaggi:

Melinda-Mel- Ferrari : 19 anni compiuti, capelli rosso scuro, boccolosi e occhi castano dorato. Alta e formosa. Proviene da una famiglia benestante che le sta stretta e fa impazzire tranquillamente data la dose di follia lasciata a briglia sciolta che la anima. Se si svegliasse un mattino con l’idea di partire a bordo d’una mongolfiera di calzini state ben certi che la sua migliore amica   
 ( Penelope- Penny- Maggi) la seguirebbe per nulla turbata dall’idea.
Mel  farebbe qualsiasi cosa per la sua squadra, che hai suoi occhi è la sua vera famiglia.
 
Penelope-Penny- Maggi: 19 anni, lunghi capelli fucsia lisci come spaghetti, occhi cerulei e labbra a cuoricino. Leggermente più bassa e meno formosa dell’amica, ella sembra vivere sulle nuvole, in un mondo dove tutto è possibile e niente è fuori posto. Per questo è sempre felice di condivide avventure insensate per i più con l’inseparabile rossa.
Attenzione però, se qualcuno turba la sua squadra casca dal pero pronta ad incenerirlo o peggio…