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Autore: Cloud Ribbon    19/10/2011    13 recensioni
I deliri di una ragazzina attraverso gli anni.
Le sue richieste improbabili al sovrannaturale.
Perché fangirl si nasce. E lo si diventa.
[Yaoi e Yuri sono impliciti nel testo. Lo Slash pure... ma tutti sappiamo che rimanda al reale *grin*]
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oneshot dedicata all’omonima più omonimosa che avrei mai potuto trovare, come promesso.
A noi, Genia, che siamo fangirl dall’alba dei tempi ed ormai non c’è possibilità di redenzione :3
A tutte coloro che si sentono tali, con affetto smisurato.








Chiedilo alla Fatina dei denti
[darling]



Clearwater, Florida. Drew Street 53 B.
Camera di mamma e papà.
Dal cassetto recondito in cui Santa (Daddy) Claus occulta, anno dopo anno, le letterine natalizie della sua piccola, amata, trecciuta secondogenita, ecco a voi su tutti gli schermi:


I primi Dubbi.

        Natale 2002
        “Caro Santa,
Ciao. Mi chiamo Marta e ho sette anni e sono stata molto brava.
Questo natale voglio Pink. Me la devi dare adesso che non è nessuno, perché dopo la vorranno tutti. Capito?
Puoi lasciarmela sul divano.
Grazie.”


        Natale 2003
        “Caro Santa,
Sono di nuovo io, Marta.
C’ho messo un po', ma ho deciso di perdonarti. Mamma mi ha spiegato che non puoi regalare le persone vere… perché sì. Se è così possiamo fare pace. Forse.
Quest’anno sono stata davvero proprio tanto molto brava, quindi devi per forza fare quello che ti chiedo.
Allora. Per prima cosa, voglio un libro di fiabe.
Poi, l’orsacchiotto verde che ho visto al centro commerciale con la mamma.
Terzo: devi uccidere quella stupida Lise che ha sempre la puzza sotto il naso. Se non puoi, almeno falla diventare la più brutta sulla faccia della terra.
Grazie.”


        Natale 2004
        “Caro Santa,
Eccomi di nuovo qua! Lo sai cosa? Credo che tu mi prendi per scema.
Come mai anche quest’anno hai ignorato i miei desideri?
Il libro di fiabe c’era e l’orsacchiotto pure. Ma credi che la mia memoria è così corta?
Adesso non puoi nemmeno uccidere le persone? Ma perché?
Non le puoi regalare e neanche uccidere… ma che senso hai?
Lo sai cosa è successo? Lise è diventata ancora più bella e s’è messa con Chuck. E lui mi piace un sacchissimo. E tu sei veramente cattivo e ingiusto perché non mi fai mai i regali che ti chiedo.
Quest’anno sono stata iper buona, adesso non mi puoi ignorare. Capiscilo.
Voglio che fai diventare Chuck un brufolo gigante.
E poi voglio la raccolta di Jurassic Park e un cane. E un pisello.
Grazie.”


        Natale 2005
        “Caro Santa,
Innanzi tutto… grazie.
Anche se avrei preferito un pitbull, il barboncino mi è piaciuto molto. Però, sai… quello scemo del mio papà ci è passato sopra con la macchina per sbaglio la settimana scorsa.
Ho apprezzato anche i film di Jurassic Park, so che ti sei impegnato un pochino per trovarli… o forse hai mandato i folletti? Razza di sfaticato!
Per quanto riguarda Chuck, invece, avresti potuto fare di meglio. Gli è venuto fuori solo un punto nero sul naso, accidenti a te!
Se non ci pensavo io a prenderlo sotto con la bicicletta a quest’ora non avrebbe neanche una gamba rotta. Insomma, devo fare tutto da sola?
Lo sai, Santa, quest’anno sono riuscita a decidere cosa farò del mio futuro. Voglio diventare una strega, ecco. So per certo che il prossimo autunno, quando compirò undici anni, mi arriverà la lettera di iscrizione ad Hogwarts, quindi sarei felice di velocizzare i tempi: questo Natale desidero un rospo, un topo, un gatto rosso e un libro di magia elementare. Qualcosa per passare il tempo, tutto qua.
La bacchetta non mi serve, ho deciso di prenderla da Olivander con i miei futuri migliori amici.
Ti prego anticipa (se puoi) al Cappello Parlante che le uniche due Case in cui gli sarà concesso smistarmi saranno Grifondoro e Serpeverde. Corvonero è troppo da secchioni, mentre Tassorosso… non mi fa una buona impressione, ecco; ho brutti presentimenti su quella Casa, davvero.
Insomma, Santa, cerca di fare del tuo meglio almeno questa volta!
Grazie.”



I sintomi del Male.

        Natale 2006
        “Allora, Santa,
Ciao.
Che dire, quest’anno è stato davvero pieno di delusioni.
E tu stai diventando vecchio. Oppure in realtà sei un alcolizzato che non è capace di leggere neanche una lettera di Natale. Te l’ho detto che non dimentico. Io. Non. Dimentico. Niente.
Cominciamo col dire che io non ho MAI chiesto una rana di cioccolato, un criceto e un gatto siamese. Io volevo una rana vera, un topo (o meglio ancora, un gran brutto ratto), e un gatto rosso (mi sarebbe andato bene anche tigrato, guarda).
Che delusione! Ma non è che hai bisogno di un paio d’occhiali?
Per quanto riguarda il libro di magia… ti assicuro che non intendevo “Nina la bambina della Sesta Luna”. Ti ho davvero odiato, sai? All’inizio pensavo di buttare via i manga di Sailor Moon che mi avevi lasciato (senza che io li avessi chiesti), ma poi li ho letti e mi sono piaciuti. Almeno quelli.
Mi sono un po' informata nel settore… e ho visto nuove serie in uscita particolarmente interessanti.
Se “puoi” (visto che ormai sei una delusione totale), cerca di procurarmi Evangelion, Chobits, Sakura, One Piece, Naruto, Tokio Babylon, RG Veda, Slam Dunk, Dragonball e Kodomo no Omocha.
Poi lasciami una busta di cento dollari. Non preoccuparti, so cosa farne. Tanto tu sei ricco, no?
Ah. Sì, beh… ovviamente ci tengo a dirti che ci sono rimasta davvero male per la questione di Hogwarts. Certo che si trova in Inghilterra… ma, ecco, non pensavo che in America non ci fosse neanche una scuola di magia e stregoneria! Che peccato. Ti rendi conto che la cosa minaccia seriamente il futuro mio e di migliaia di bambini promettenti come me? L’unico modo adesso è arrangiarsi… vedrò di cercare qualche buon libro e d’imparare da sola!
… e guarda che sono stata tremendamente buona.
Ti conviene non deludermi, questa volta.
P.s.: Se puoi, cerca di fare qualcosa per il mio fratellone. Sai, Johnny è appena entrato nella fase “vado all’high school quindi sono figo!”. Non voglio che cominci a fumare e bere come una spugna. E, soprattutto, non voglio assolutamente trovarlo a letto con le cheerleader! Insomma, è un bel ragazzo, ma… risparmiagli quel tipo di vita, ti prego!
Grazie in anticipo.
AH. P.p.s.: sbaglio o c’è davvero del tenero tra Sailor Uranus e Sailor Neptune? Figo!


        Natale 2007
        “Oh, carissimo Santa!
Un altro lungo anno è passato ed io sono nuovamente qua. Come stai? Tutto bene lassù al nord? Ma dimmi, non ti viene voglia di andare ai tropici, ogni tanto? Al posto tuo una capatina ce la farei.
Ma allora, torniamo a noi.
Sai ti ringrazio moltissimo per avermi regalato tutti i volumi di Sakura. Forse sei stato un po' stitico, visto che ti avevo chiesto almeno mezza dozzina di manga… ma pazienza, insomma, ti perdono soltanto perché quei famosi 100 dollari me li hai lasciati per davvero, e ho fatto in tempo a recuperare tutto quello che non mi hai portato.
Lo sai cosa? La storia mi ha presa davvero tanto.
Sakura e Shaoran erano proprio carinissimi assieme… ma…
… vogliamo parlare di Tomoyo? Quella è lesbica all’ennesima potenza, secondo me! Ma come fa Sakura a non accorgersene?! Per non parlare di Touya e Yukito. Le CLAMP con questa storia della “persona speciale” non me la possono proprio rigirare. Quei due sono fatti l’uno per l’altro, sono… sono inseparabili! E non è amicizia, no… eh, col cavolo! Avrò anche solo dodici anni ma non mi fregano! Dio, quanto stanno bene assieme.
E sai cosa ho notato? L’altro giorno ho realizzato che neanche Harry e Draco stanno male. Anzi. Intendo come coppia. Insomma, se andassero assieme a sguazzare in qualche bagno dei prefetti io mi divertirei parecchio. Dovresti vedere che roba, online ci sono delle immagini così realistiche!
Santa Santino, mi hai aperto gli occhi su di un mondo che non avrei mai immaginato!
L’altro giorno giocavo con Johnny a Kingdom Hearts e, voglio dire, sono tutti gayissimi pure là! Sora, Riku, Roxas, Axel. Johnny dice che sono diventata pazza e che faccio meglio a non parlarne con mamma e papà, ma a te dovevo proprio dirlo.
Caro Santa, quest’anno ho solo qualche piccolo favore da chiederti.
Primo: voglio diventare la migliore amica di Lise. Ti prego. C’ho parlato un po' al campeggio e l’ho trovata incredibilmente simpatica e buona. Non me l’aspettavo. A quanto pare è Chuck ad essere un cretino. Non vedo perché rovinare un’amicizia a causa di uno stupido essere monocellulare definito “ragazzo”.
Secondo: ho tanta, tanta voglia di tingermi i capelli di rosa. Fammi trovare sotto l’albero una bella scatoletta con la tinta. Mi servirebbe anche una collana con dente di squalo, o in alternativa una pietra di luna. Roba da niente.
Terzo: … ah, con Johnny non ci siamo proprio. Ti avevo chiesto di non farlo fumare e invece eccolo là con la sigaretta in bocca ogni mattina! E poi credo che si sia già scopato Anne, Jo, Ashley e Abbey. Ah, e pure Kim. Dio, spero solo che non abbia impalato anche Janet! Quella è più zoccola di un intero zoccolaio! Insomma, Santa, che ti succede? T’avevo chiesto espressamente di non far diventare il mio Johnny un delinquente e cosa mi trovo davanti? Sono estremamente dispiaciuta, Santa. Perché mi fai questo? Non riesci nemmeno a far comportare bene le persone? Che razza di vecchietto magico saresti?
Allora. Ce la fai a sistemare questo casino? Ti do un anno intero per far tornare quel bambinone un essere senziente. Grazie.”


La Bestia.  

        Natale 2008
        “Caro Santa,
Rieccomi qua a scrivere la lettera con cui potrò riscuotere i premi di buona condotta.
Ormai mi conosci piuttosto bene, no?
Ecco… proprio non mi riesco a spiegare per quale motivo non mi accontenti mai.
Io faccio la brava bambina per tutto l’anno, e tu? Tu non mi dai mai alcuna soddisfazione.
Ok, è vero, sì. Sono diventata pappa e ciccia con Lise. E allora?
Non ho ricevuto né la collana di denti di squalo né la pietra di luna. Orecchini di bigiotteria, ecco cosa mi hai lasciato. Ma ti sembra il caso? Se proprio sei tanto vecchio e hai tutti i folletti in sciopero perché non lasci almeno un biglietto di scuse?
L’unica cosa che mi consola è l’idea di Sasuke e Naruto che si contendono il ruolo attivo-passivo. Felpato e Lunastorta, in alternativa. Amo anche loro.
Quest’anno ti chiedo la collana completa di Star Wars, poi un peluche gigante di Kero-chan, un gatto rosso (perché i vicini hanno impallinato il nostro siamese), le gelatine tuttigustipiùuno, la pietra di luna che l’anno scorso hai dimenticato e altri cento dollari. Tanto quelli o me li dai tu o me li dà nonna Rose.
Sono stata SCHIFOSAMENTE brava, e guarda che non accetto altre delusioni da parte tua. Hai capito?
Il mio ultimo (e più importante) desiderio è… guarisci Johnny. Salvalo.
Non può continuare a fare il superfigo in quel modo. Rischia di diventare un bullo! Lo sai come funziona da noi, a scuola? Potrebbero anche riempirlo di pallottole se fa incazzare le persone sbagliate!
Quindi ti prego e ti scongiuro, Santa.
Kody è il suo migliore amico. Ed è pure molto, molto figo. Forza, Santa, fa’ scoccare la scintilla!
Sarebbero perfetti assieme!
Grazie. Attendo speranzosa.”
 

        Natale 2009
        “Caro Santa,
… qua andiamo sempre peggio.
Ma perché? Perché non mi accontenti MAI?!
La pietra di luna che mi hai dato era di plastica, lo sai?
Poi, so distinguere tra orsetti di gomma e gelatine tuttigustipiùuno, grazie. Non sono una deficiente.
Guarda, Santa. Ne ho le scatole piene.
Johnny sostiene che tu non esisti e che io sono davvero una povera sfigata pirla verginella che non sa farsi una vita e deve sempre ficcare il naso in quella degli altri.
Comunque ho deciso di darti un’ultima possibilità.
Primo: io e Lise abbiamo deciso di fare i cosplay di Lelouch Vi Britannia/Suzaku e Light/Kira. Ci servirebbero parrucche e vestiti, come puoi immaginare. Allego alla lettera due immagini abbastanza esplicative che di sicuro ti saranno d’aiuto.
Secondo: voglio quella bellissima e pregiatissima versione de Lo Hobbit, illustrata. Costa una cifra ma vale tutte le A che ho preso a scuola.
Terzo: Glee! Quel telefilm è fantasmagorico! Mi devi assolutamente procurare il primo CD!
Quarto: Santa, per favore, schiarisci le idee ai registi di Supernatural. Voglio dire, c’è tanto di quel materiale slash là dentro che manderebbe in coma mezza nazione! E poi, voglio dire, io sono una che appoggia il Wincest, ma… ma adesso è arrivato quel figone angelico di Castiel e io non ci capisco più niente! Slash, Santa, voglio SLASH a fiumi!
Quinto: guarda, sono disposta ad accontentarmi anche solo di quest’ultima cosa, se la realizzi.
Kody, Santa, parlo di lui e mio fratello. Ti prego, Santa, sono fatti per stare assieme quei due! Sono una cosa sola, io lo vedo! È ora che Johnny la finisca con le cheerleader, pianti Sarah una volta per tutte e cominci a dedicarsi al suo amichetto. Davvero, Santa. Io sono disposta a qualsiasi cosa, per loro. Qualsiasi rito satanico, qualsiasi asta d’anime, qualsiasi patto demoniaco!
Ti prego, Santa. Dai.”


        Natale 2010
        “Carissima e veneratissima Fatina dei denti,
Ciao. Sono Marta, ho quindici anni e sono certa di non poter contare più su quel fannullone di Santa Claus.
So che questo non è il periodo dell’anno più adatto per tirarti in ballo, ma guarda: ho messo un molare nella busta. Lo tenevo da parte per le situazioni d’emergenza come queste.
Fatina. Ti puoi tranquillamente tenere tutti i soldini.
L’unica cosa che voglio è vedere mio fratello e Kody assieme, felici. Non desidero nient’altro. Solo questo.
Ti scongiuro, considera la mia sincera richiesta.
Tua fedelissima e riconoscente, Marta.”
 
 




Piano terra.
Salotto graziosamente e perfettamente addobbato.
Due genitori ansiosi.
« C-cara, non essere nervosa, suvvia.»
La padrona di casa si ravviò con mano tremante la piega spettinata dei boccoli biondo-ossigenati. Ingoiò la sua stessa saliva a fatica. « Oh parla per te, Arthur », sibilò, « Sta per ripetersi la stessa cosa e noi non possiamo farci niente!»
« È… è soltanto una letterina di Natale, tesoro.»
« Oh, ti prego!» sbottò additando l’albero inghirlandato, « La vedi anche tu quella maledetta lettera? Eh? Quante volte gliel’abbiamo detto che Santa Claus non esiste? Quante?!»
Arthur le prese le mani con incerta delicatezza: « Heather, tesoro, dobbiamo solo lasciarle il tempo di crescere.»
« Crescere!» si svincolò subito dalla stretta, andando ad acciuffare con uno scatto d’ira la busta rettangolare, « È la vigilia di Natale e lei ha quindici anni, Arthur! Lo sai cosa?» gliela sventolò in faccia, « Sai cosa penso? Uh? Credo che lei lo faccia apposta per farci diventare pazzi!»
« Oh, suvvia cara-»
« Suvvia cara un corno! Anno dopo anno Marta diventa sempre più sfacciata e… e ingestibile…» era già prossima alle lacrime « … e lei, no, lei non ci crede a Santa Claus ma scrive le lettere lo stesso per farci sapere della sua perversione! S… sfacciata!» pigolò in un ultrasuono.
« Oh, Heather!» esclamò lui, gonfiando il petto di perplessità, « Ma cosa dici… nostra figlia non è di certo pervertita. Deve soltanto crescere. Le passerà, vedrai.»
« Sono passati nove anni, Arthur! No-ve!»
« Coraggio, tesoro, apriamo la lettera. Magari andrà in modo diverso, questa volta.»
La donna scosse largamente il capo, affranta, passandosi una mano sulle palpebre appesantite dall’ansia. « E con la questione di Johnny come la mettiamo?» disse, la voce vibrante, « Marta ne è diventata ossessionata! Lo sai che non parla d’altro!»
« Heather, cara, dammi la busta.»
Gliela porse. Aveva già cominciato ad ansimare.
« Heather, siediti. Non è il caso di farsi venire un attacco di panico.»
« Oh, sì che lo è invece!» e franò sul divano a peso morto.
Arthur schiuse la busta e ne estrasse Il Foglio.
Il supremo Pezzo di Carta. La Gran Sfoglia di poltiglia vegetale. Il Verbo Filiale.
Poteva scorgerne attraverso la consistenza sottile gli schizzi d’inchiostro con cui la figlioletta aveva vergato l’ennesima lista d’assurde (quanto improponibili) richieste.
« Arthur, muoviti », ringhiò la moglie, inspirando litri e litri d’ossigeno, « Io sto andando in iperventilazione, se non si fosse notato.»
« D’accordo, d’accordo! Ora leggo!» e spiegò il foglio, infossandovi il naso ed aguzzando lo sguardo.
Ma rimase in silenzio.
Un momento di silenzio abbastanza lungo perché la moglie si tingesse d’un bel verde zombie dalla testa ai piedi.
« Arthur!» gemette, sul punto di far colare tutti quei kili di mascara con un pianto dirotto.
« … e… ecco…» tentennò lui, mentre inarcava perplesso un sopracciglio « … non… non capisco…»
« HO DETTO LEGGI *questa parte del testo è stata omessa in quanto riportante un tipo di bestemmia che potrebbe alterare gli amministratori del sito*!»
« S-sì, va bene…» colpetto di tosse « … dunque… “Natale 2011», scandì, « Carissima e veneratissima e amatissima Fatina dei Denti. Non posso dirti nient’altro che GRAZIE. Grazie. Grazie. E ancora grazie. Mi hai reso la ragazza più felice d’America. Non desidero altro, ora sono finalmente pacificata con me stessa. In segno di riconoscenza ho messo il mio canino preferito nella culla di Gesù. Ti sarò eternamente grata. Per sempre tua, Marta. P.s.:… non è che tu saresti capace di regalarmi Pink? Sai, visto che a quanto pare sai fare l’impossibile…”»
Il ticchettare dell’orologio trafisse l’espressione mummificata della povera, affaticata casalinga.
« … A… a… Arthur…?» esalarono le sue labbra gonfie e scolorite.
Lui deglutì.
« … tesoro.»















__
L’autrice non sa cosa le sia preso quando ha aperto per la prima volta il documento word.
E nonostante tutto, ella non intende scusarsi degli eventuali danni cerebrali a voi arrecati ^^.

Oneshot che se ne frega del fatto che non c’è neanche mezza lampadina natalizia in giro. Evvaiii xD.
Lo slash c’è. E pure lo yaoi.
Certo, credo che nessuno li abbia letti in questo modo prima, su EFP, perciò comprendo la perplitudine che molti di voi possono provare ora nei confronti miei e della mia salute mentale.  
Questa oneshot fa parte della campagna “Cambiamo musica, Cloud” che ho ideato ieri mattina alle quattro e cinquanta quando un leggiadro volo di cimice m’ha destato da un sonno profondo e slashoso. In realtà quel cimice era Dio (Odino, penso… °^°). Intendeva offrirmi l’immortalità, a patto che fossi scesa in campo assieme alle valchirie per cibarmi delle carcasse degli omofobi.
Ahahahahahahaha.
Uhm.
Questa è la prima di un ciclo di oneshot che mi sono prefissata di scrivere.
Insomma, tornerò. Ancora più svitata, temo. I cimici hanno confuso le mie facoltà intellettive con il loro inebriante profumo.
Se la shot v’è piaciuta, bene. Se non v’è piaciuta, meglio. In ogni caso, mi farò viva! <3
   
 
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