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Autore: jennybrava    19/10/2011    7 recensioni
« Se vuoi scopare vattene a cercare un'altra. »
« Non sei disponibile? »
« Non lo sono mai stata. »
« La settimana scorsa sembrava il contrario. »

{SuiKa}. One-shot. AU.
- Per Alè. ♥
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Karin, Suigetsu
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Boh
Nda: Salve popolo di Efp! Questa è una 'shot senza pretese. Non ha nulla a che vedere con la raccolta SuiKa che sto scrivendo (che dovrei proprio decidermi ad aggiornare, così eh.. per dire.), ma è frutto di una lontana notte trascorsa con Judine a plottare lemon e connessi. Purtroppo io non sono in grado di scrivere lemon (rimango fluff, gente), così è uscita questa cosa lime. (Ah, il lime. Il peggior nemico delle p0rniste!)
Nel frattempo è dedicata proprio a lei, ad Alè, questa 'shot, che anche se non è lontanamente paragonabile alla meraviglia SasuSaku che mi ha scritto lei, Rave, spero riesca piacevole!
Per nostro incontro a Lucca, il trenta, darling. <3
(Sì, penso ci riconoscerete. Avremmo addosso qualcosa di abbastanza vistoso e riconducibile ai nostri nick.)
Non ha molto senso, ma agli amanti del SuiKa potrebbe piacere.
Ah, il cambio di tempi fra paragrafo e paragrafo è voluto!
Buona lettura, tesssori.


R
ed Lips, Grins & Vodka.








Red Lips.



Per quel che sapeva le sue labbra erano sempre state rosse.

Nessun rossetto, nessun lucido aveva osato sfiorare quella bocca; semplicemente perché mai ne aveva avuto il bisogno. Le bastava passarci sopra la lingua e mordicchiarle sensualmente che si macchiavano di quel rosso intenso da far invidia ai miglior rossetti.
Sapeva che le sue labbra erano irresistibili, e aveva potuto costatarlo più e più volte, seduta al solito posto del bancone di quel pub, leccandole, regalando un sorriso malizioso al malcapitato di turno.
Prima di ancheggiare nella sua direzione e stampargli un bacio.
Con lui era stato diverso.
<< Questo è Suigetsu. >> aveva blaterato Uzumaki, una sera di quelle, la musica a palla, coppie che si strusciavano addosso sulla pista e il barista del Konoha che faceva avanti ed indietro fra i clienti.
Karin, notando il sorriso smaliziato e l'aria piacente del ragazzo, aveva subito accavallato le gambe, passandosi una mano fra i capelli tinti di quel rosso quasi volgare, sbattendo le ciglia degli occhi dietro alle lenti dagli occhiali dalla montatura fine, e scoprendo la linea del collo.
<< E' nuovo di qui. >> aveva aggiunto Uzumaki, sghignazzando. << Suigetsu, questa è Karin. Anche lei è amica di Sas'ke. >>
Il ragazzo di nome Suigetsu aveva sorriso, scoprendo una fila di denti appuntiti, e il suo sguardo era vagato fra le coscie di Karin e la scollatura generosa dell'abitino che indossava.
Karin lo aveva notato quello sguardo, e aveva sorriso, soddisfatta.
<< Mmh. >> aveva commentato Suigetsu, il solito ghigno sulle labbra.
<< Come amica intendi la stessa ragazza dai capelli rosa che si stava scopando prima? >>
Il sorriso le si era gelato al suono di quelle parole, e Karin lo aveva osservato
con perplessità da dietro le lenti degli occhiali, più scioccata se dalla notizia che Sas'ke si stesse scopando Sakura o dall'aperta maleducazione e sfacciataggine del ragazzo.

Sbagliava, o le aveva dato della troia?

Fu infatti con stupore che si accorse, in realtà, di trovare quelle parole incredibilmente eccitanti. Non seppe se fu il ghigno che le rivolse o se fu il suo sguardo malizioso.
Non si arrese Karin, anzi.
<< Se vuoi.. >> aveva sussurrato, lasciva e sensuale, mordicchiandosi un labbro. Naruto aveva sghignazzato. <<... posso dimostrartelo di persona. >>
Suigetsu aveva riso allora, infilando le mani nelle tasche dei jeans sdrucidi. << Non mi scopo uno dei trastulli passati di Sas'ke. >> aveva replicato, brutale e veritiero più che mai.
Karin era arrossita, di vergogna e furia, e aveva visto Naruto trattenere il fiato prima di scoppiare a ridere come un emerito imbecille.
Le aveva battuto una pacca sulla spalla, prima di venir trascinato via dal quel Suigetsu in cerca di altre pollastrelle.
Karin li aveva osservati andare via, mischiarsi nella calca della folla sulla pista e sparire chissà dove.
Si era morsa le labbra, e quella volta il rosso che le aveva macchiate era stato sangue, assieme al bruciore e all'asprezza della vodka che le aveva infuocato la gola.


***

Grins.


Suigetsu Hozuki era uno studente modello, conosceva bene il clan Uchiha ed era un'amico d'infanzia dell'ultimo dei suoi eredi. Aveva una borsa di studio e condivideva il dormitorio con Neji Hyuuga e Kiba Inuzuka. Era arrivato in città la settimana prima e già girava voce per il campus che fosse incredibilmente bravo a letto.
E Karin rosicava.
Rosicava anche in quel momento, seduta al suo solito posto del bancone del Konoha, la camicetta un poco sbottonata e la mini che appena copriva una porzione di coscia.
Rosicava mentre vedeva Sasuke e Sakura ballare avvinghiati in pista, mentre Shikamaru e Ino correvano in tutta fretta verso le toilettes, mentre Neji e Tenten si baciavano a pochi metri da lei.
<< Vuoi qualcosa da bere, signorina? >>
Storse le labbra, sorseggiando il suo drink e scoccando una blanda occhiata attorno a sè. << Sparisci. >> sbottò cupa e acida. Non era giornata per lei.
Sarebbe potuta migliorare se non avesse costatato che colui che le aveva rivolto la parola non era stato altri che Suigetsu Hozuki in persona, e non il solito e noioso quarantenne che si appostava in discoteca in cerca di scopate facili.
Volle attribuire all'alcool lo sbalzo al petto e il calore alla faccia.
<< Sparisci lo stesso. >> sibilò, inviperita.
Era tremendamente bello, ma la settimana prima l'aveva trattata alla stregua di una puttana.
Quando sentì la sua mano massaggiarle una coscia nuda, in una carezza esplicitamente allusiva, e quando incontrò il suo sguardo intenso e il suo ghigno malizioso, pensò che la scelta giusta sarebbe stata saltargli addosso seduta stante. In fondo quel ragazzo non aveva fatto che tormentare i suoi sogni nei sette giorni precedent. 
Ma fece tutt'altro.

Schiaffeggiò la sua mano, assottigliando gli occhi e storcendo le labbra in una smorfia disgustata.
<< Se vuoi scopare vattene a cercare un'altra. >>
<< Non sei disponibile? >>
<< Non lo sono mai stata. >>
<< La settimana scorsa sembrava il contrario. >>
Colpita, Karin voltò di scatto il capo costatando quanto il volto del ragazzo fosse vicino al suo, quanto sentisse il suo respiro addosso e quanto il suo ghigno fosse evidente. Non lo fece neanche a posta, ma socchiuse gli occhi e increspò le labbra, quasi in attesa di un bacio che mai sarebbe arrivato.
Suigetsu allora scoppiò a ridere, alzandosi in piedi e parandosele davanti in tutta la sua sfacciata bellezza.
<< E' così facile abbindolarti. >>
No che non lo era, pensò rabbiosamente mentre lo vedeva andare via col solito ghigno sulle labbra e gli inveiva contro. Perchè era sempre lei ad abbindolare gli uomini, a circuirli e a scoparseli nei bagni delle discoteche. Non erano loro, ma lei.
Fu per quello che quando lo vide sbattere al muro una ragazza e divorarle la faccia, le mani che vagavano sul suo corpo snello, Karin cominciò a pentirsi di quello che aveva fatto.
E quando lo vide trascinare la ragazza sconosciuta fuori dal locale non potè fare altro che mordersi nuovamente le labbra a sangue, scolarsi il resto del suo drink e dirigersi in bilico sui suoi tacchi vertiginosi verso la prima figura maschile che incontrava.



***


Vodka.


Suigetsu è ubriaco mentre sorseggia l'ennesimo bicchiere di vodka.
Accanto a lui c'è Naruto che parla e ride con la ragazzina minuta e mora, ed incredibilmente timida, che Sakura ed Ino hanno trascinato in quel posto un'oretta prima. Suigetsu ricorda a stento il suo nome, ma a Naruto sembra piacere molto.
<< Ehi ehi.. vuoi provare? >> commenta Naruto e la ragazza scuote vigorosamente la testa, allungando a tentoni il braccio in cerca della bottiglia di vodka sul tavolino. Ma Suigetsu è veloce e gliela strappa via, portandosela alle labbra e scolandosene una buona dosa.
La gola gli brucia, ma non gli importa.
Perchè Karin non è più seduta al bancone del bar come da quando l'ha conosciuta, come sempre. E' sulla pista da ballo e si struscia addosso ad uno e ad altro, i capelli rossi raccolti in una coda alta e un vestitino nero che poco spazio lascia all'immaginazione.
E Suigetsu continua a bere, imperterrito, anche quando tre ragazzi l'accerchiano e cominciano a ballarle attorno, accarezzandole le coscie, la vita, le labbra.
Continua a bere quando sposta lo sguardo su Sasuke e Sakura - e Sakura non è solito trastullo di passaggio, come ha potuto appurare - che ballano avvinghiati a pochi metri da lei, su Neji e Tenten che fanno lo stesso, e vorrebbe urlare loro di andare lì e fare qualcosa.
Continua a bere anche quando sente la voce familiare di Ino che trilla qualcosa di insignificante, quando Karin si avvinghia a due ragazzi contemporaneamente.
<< E così carina Hinata! Devo assolutamente chiedere a Sakura-chan il suo numero e... >>
Ma Suigetsu non lo sente, perchè c'è Karin sulla pista da ballo che ride quando un ragazzo le si avvicina, l'abbraccia da dietro e le bacia il collo, in un preludio a qualcosa di molto familiare.
Poi c'è il ragazzo steso per terra, il naso sanguinante e la risata sguaiata di Kiba.
Ma poi è di nuovo silenzio, perchè sono nel buio di quella toilette sporca e piccola, dove l'ha trascinata neanche tanto a forza.
E Suigetsu preme la bocca sulla sua quasi con violenza, passandole una mano sui seni e sentendola rispondere al bacio con foga. E quando smettono lei ha le labbra tremendamente gonfie e rosse, e Suigetsu le mordicchia, sospingendola verso il muro e sollevandole senza alcun remore la gonna del vestito.
<< Hai g-già avuto la tua possibilità.. >> sussurra, quando lui le morde una spalla, succhiandole forte la pelle mentre la sua mano vaga fra il suo interno coscia.
<< Non mi sembra ti dispiaccia. >> le sfiata lui all'orecchio, prima di leccarglielo e tuffarsi di nuovo sulle sue labbra.
Sanno di vodka quelle di Suigetsu, un sapore amorognolo e aspro. Quelle di Karin sono dolciastre quando gliele lecca.
<< Hai messo il rossetto. >> sbotta lui, la voce rauca.
<< L'hai notato. >>
E lei gioca prima con la sua cintura, poi con i bottoni dei suoi jeans, quando lui le abbassa le mutandine. E gli salta addosso, baciandolo di nuovo, prima che riesca a poggiarla sul lavandino.
E lui si spinge in lei una, due, tre volte, mentre lei geme e geme senza neanche sforzarsi di nasconderlo.
Fuori sentono delle risate, ma ora c'è Karin, le sue labbra rosse, il suo sapore di vodka e la sua mano che vaga sempre più in basso.



***


<< Qualcuno sa dov'è Karin? >> dice Sakura, stringendosi più contro Sasuke e osservandosi attorno. Hinata si è aggrappata al braccio di Ino, e Naruto la guarda.
<< No. >> borbotta distrattamente quest'ultimo.
<< Ma dovevo riaccompagnarla io a casa! >>
<< Neanche Suigetsu c'è. >> costata subito dopo Kiba, prima di scoppiare a ridere.
Shikamaru butta per terra la cicca della sigaretta, e alza lo sguardo verso il cielo. << Si staranno divertendo più di noi. >> sbotta, atono. << Andiamo? >>
<< Ehi ma.. aspetta Shikamaru! >> protesta Ino, quando il ragazzo fa per trascinarla via. << E dai che magari li becchiamo proprio quando hanno finito.. >>
<< Finito di fare cosa? >>
Karin sta fumando, ha i capelli sciolti ed indossa la giacca di Suigetsu. Quando Ino le scocca un'occhiata maliziosa fa finta di niente e si volta verso il ragazzo che le è a fianco.
<< Vuoi? >> gli dice, porgendogli la sigaretta quasi con naturalezza ed ignorando gli sguardi un poco perplessi che gli altri puntano loro addosso.
Suigetsu l'accetta, ammiccando verso i ragazzi.
Niente in loro lascia intravedere ciò che hanno appena finito di fare, se non le mutandine di Karin infilate a forza nella pochette nera.

 








   
 
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