La luna è ancora nascosta da una pesante coltre di nuvole, ma non lo sarà ancora per molto, lo sento, questo stordimento, questo intenso formicolio sotto la pelle,tutto me lo comunica. Sibila una voce dietro di me. Un lieve risucchio si ode alle mie spalle, nebulosamente mi ritorna alla mente un piccolo appunto, scritto in fretta e furia nell'angolo di un libro, preso a Trasfigurazione. Cosa diceva? Che il risucchio è indice dell'incapacità di un Animagus. Ma adesso cosa centra? Svegliati Remus! La luna... è piena stanotte. Ho voglia di correre ed urlare come un pazzo... Remus! Rimani lucido avanti.... I lupi non mi sono mai piaciuti.Cosa? Chi mi spinge? No, lasciatemi stare... voglio sdraiarmi sull'erba umida... Remus! Dove siamo? Ah, si...questo cunicolo porta alla Stamberga... Devono esserci davvero tanti spifferi: il vento pare soffiare cento volte più forte che fuori e si che fuori era davvero sferzante! Remu... Mi blocco. Anche per questa notte è finita: la Luna si mostra, tonda, feconda, luminosa, bellissima.Uno spettacolo quasi mortale per uno come me. La guardo da una sbatacchiante finestra di questa traballante costruzione.Una sola piccola lacrima scivola dal mio occhio sinistro fino al mento e cade sulle assi del pavimento con un sommesso "plic". Plic. Plic. Plic. Cento volte ripetuto nella mia testa, un continuo ed assordante eco. Plic. Sono cinque anni che gli abitanti di Hogsmeade chiamano la Stamberga "Strillante" la credono infestata di fantasmi. Oh, no. Si sbagliano di grosso: le urla che sentono sono mie. Verrebbe da chiedersi perchè sono così lucido quando poco prima rasentavo il delirio; la quiete precede la tempesta e per un attimo sembra che nulla debba succedere, gli agricoltori si abbandonano sollevati sulle loro poltrone imbottite; il raccolto è salvo, le bimbe ballano, liete; le ragazze si adornano per la festa: nessuna tempesta!nessuna tempesta! tutti salvi!tutti salvi! Ma io so che non è così: la tempesta è lì, ti sta tendendo un'agguato e tu nemmeno te ne rendi conto, ti aspetta, e nel momento in cui sei più rilassato, più sollevato e ti protendi verso la felicità eccola, ti attacca. In quel momento senti il tuo stomaco aprirsi, chiudersi e aprirsi un'altra volta, in un doloroso ciclo che non da spazio ad alcun respiro che non da tempo per pensare, che non da occasione per riaprire gli occhi. In quel momento senti la pelle, ancora formicolante, rivoltarsi , tornare a posto, rivoltarsi di nuovo formando un altro doloroso circolo. Non riesci ad articolare parola, non riesci ad aprire gli occhi, la mente si riempie di un solo grido ripetuto più e più volte.Voglio morire. Mamma, voglio morire. Quante volte glil'ho detto? Quante volte ha pianto,impotente? Vuoi soltanto morire.

Poi, gradualmente, il dolore diminuisce d'intensità e ti rendi conto che la quiete viene anche dopo la tempesta, presentandosi ai dannati sotto forma di una timida sciocca speranza, ripetuta una volta al mese, ogni anno, per il resto della tua vita: riapri gli occhi, il dolore che va scemando, e per un attimo, ti illudi di poter controllare la bestia appena uscita dall'angolo più remoto di te stesso, guardi i tuoi amici, vedi cosa sono diventati per te: Animagus.Ti commuovi, desideri piangere come una ragazzina. Plic. Plic. Plic. Dibattersi sotto il suo giogo non serve a nulla. Plic. Plic. Plic.

Il buio ad un certo punto cade sul tuo sguardo, tu ti ritiri.

Plic. Plic. Plic

E' ora di far spazio alla bestia.

Dedicato ad AnneEvans perchè non importa da quanto conosci una persona
Un ringraziamento anche a FrePotter che mi ha recensita.
D Un